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Visualizzazione dei post da settembre, 2018

Arcobaleni? ... O bigotti-baleni?

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Per iniziare ... Osserviamo e confrontiamo alcune immagini. Già facendo la ricerca su Pixabay (per trovare le immagini Public Domain) mi sono resa conto che basterebbero quelle. Senza tanti commenti. Magari li aggiungerò tra qualche giorno. Forse finirò di scrivere quello che stavo scrivendo. O forse no... Intanto, se volete il quadro generale del discorso leggete  QUI il mio post sui bigotti Stavo riflettendo. Se qualcuno si definisce "arcobaleno" (in vari sensi e significati oggi politicamente di moda: ad esempio si vedono in giro arcobaleni pacifisti o arcobaleni sessisti ) ... è sufficiente chiamarsi "arcobaleni" per esserlo davvero? L'arcobaleno.  Si può tentare di imitarlo con la vernice... e qualcuno può anche dire che lo preferisce verniciato (invece che "al naturale") ... Anzi può pure dire che quello al naturale gli fa molto schifo. Mentre quello che conta è solo quello dipinto con la pittura ac

Due giorni in compagnia dei bigotti

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"Nessuno degno di essere chiamato uomo permette che i suoi sentimenti cambino le sue convinzioni;  ma è attraverso il sentimento che comprendiamo le convinzioni degli altri uomini.  Il bigotto non è colui che sa di avere ragione; ogni uomo sano di mente sa di avere ragione.  Il bigotto è colui le cui emozioni e la cui immaginazione sono troppo fredde e deboli per sentire come è che gli altri uomini fanno del male." Gilbert Keith Chesterton, Alarms and discursions (1911) Come sempre, GRAZIE al blog della Società Chestertoniana Italiana  L'Uomo Vivo  nel quale si trovano testi e citazioni in italiano del grande autore inglese "Il bigotto è colui le cui emozioni e la cui immaginazione sono troppo fredde e deboli per sentire come è che gli altri uomini fanno del male." Mi ci sono voluti ben 2 giorni per capire la frase di Chesterton. Eppure ce l'avevo sotto gli occhi... Eppure proprio in quelle 48 ore una certa vicenda mi interrogava esattame

Cos'è il coraggio?

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"C'è solo una cosa nella psicologia umana che merita di essere chiamata coraggio.  Questo è il potere di amare una causa senza speranza a tal punto che diventi una causa di speranza.  Tutto il coraggio è il coraggio della speranza perduta;  bisogna prima accettare la disperazione;  bisogna creare da soli la speranza." Gilbert Keith Chesterton, Daily News, 17 febbraio 1906. Grazie, as usual , al blog della Società Chestertoniana Italiana  L'Uomo Vivo                           -------------- Meditazioni bibliche sul coraggio Dal libro del Profeta Aggeo capitolo 2, versetti 3-5 Chi rimane ancora tra voi che abbia visto questa casa nel suo primitivo splendore? Ma ora in quali condizioni voi la vedete? In confronto a quella, non è forse ridotta a un nulla ai vostri occhi? Ora, coraggio, Zorobabele - oracolo del Signore -, coraggio, Giosuè, figlio di Iosadàk, sommo sacerdote; coraggio, popolo tutto del paese - oracolo del Signore - e al lavoro, perch

Oggi 14 settembre Festa dell'Esaltazione della Santa Croce

Come sappiamo, nel calendario liturgico confluiscono lo storico e l'eterno. Il tempo quotidiano è tempo sacro, e viceversa. L'anno liturgico si può seguire in modo " soft ", molto saltuariamente oppure in modo più quotidiano ... I cattolici possono avere dei legami più o meno stretti col tempo sacro "calendarizzato". Si può seguire solo il percorso delle grandi feste di precetto. Oppure si può anche seguirlo tutti i giorni per ricavarne insegnamenti. La ricchezza dell'anno liturgico è tutta là a nostra disposizione. In più, dopo 2000 anni di "accumulo" di ricorrenze, se si desidera si può anche costruire un percorso "personalizzato": se infatti seguite qualche sito che vi indica i principali santi del giorno (sono sempre ben più di uno!) potete scegliere di conoscere alcune vie spirituali attraverso il santo che più vi ispira in quel giorno. https://www.santodelgiorno.it/ Solitamente viene indicato il santo o la festa princip

Papa Francesco convoca riunione mondiale (2019)

Stamattina avevo pubblicato quel passo biblico di  Neemia  in cui si assiste alla preghiera di ritorno a Dio da parte del popolo di Israele (o meglio: di una parte del popolo), dopo le devastazioni subìte a causa degli stranieri ma anche a causa dei propri peccati. Oggi pomeriggio ho letto di questa notizia con la decisione di Papa Francesco. E mi sembra un buon "collegamento" con quel passo biblico. Annuncio ufficiale: «Il Santo Padre Francesco, sentito il Consiglio di cardinali, ha deciso di convocare una riunione con i Presidenti delle Conferenze episcopali della Chiesa Cattolica sul tema della “protezione dei minori”». Andrea Tornielli ci spiega la decisione nel suo articolo: La riunione senza precedenti dei presidenti degli episcopati mondiali si terrà in Vaticano dal 21 al 24 febbraio 2019. http://www.lastampa.it/2018/09/12/vaticaninsider/il-papa-convoca-i-presidenti-degli-episcopati-per-discutere-degli-abusi-k1FLn7HGeda76UyFccA8lO/pagina.html PER I LETTORI CH

Una preghiera di circa 2.400 anni fa...

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Il ventiquattro dello stesso mese, gli Israeliti si radunarono per un digiuno, vestiti di sacchi e coperti di polvere.   I discendenti d'Israele si separarono da tutti gli stranieri e in piedi confessarono i loro peccati e le colpe dei loro padri.  Si alzarono in piedi e lessero il libro della legge del Signore, loro Dio, per un quarto della giornata; per un altro quarto essi confessarono i peccati e si prostrarono davanti al Signore, loro Dio.  Giosuè, Banì, Kadmièl, Sebania, Bunnì, Serebia, Banì e Chenanì salirono sulla pedana dei leviti e invocarono a gran voce il Signore, loro Dio.   I leviti Giosuè, Kadmièl, Banì, Casabnia, Serebia, Odia, Sebania e Petachia dissero:  «Alzatevi e benedite il Signore, vostro Dio,  da sempre e per sempre!  Benedicano il tuo nome glorioso,  esaltato al di sopra di ogni benedizione  e di ogni lode!  Tu, tu solo sei il Signore,  tu hai fatto i cieli, i cieli dei cieli  e tutto il loro esercito,  la terra e quanto sta su di essa,  i mari e quanto