Corpo glorioso. In parole povere, che cos'è? E poi, perché è importante saperlo? - Lunedì dell'Angelo 2025

Cominciamo dalla fine.
Domanda: perché alla fin dei conti sarebbe (è) importante sapere questa "roba" che suona un tantino "astratta"?
 
Cioè, oggi, ammettiamolo, alle orecchie della maggioranza delle persone [ inclusa una bella fetta di cristiani e cattolici mediamente praticanti - al di là di cosa s'intenda esattamente con "praticanti" ], 
l'espressione "corpo glorioso" suona più che altro come... una bella espressione poetica o un bel modo di pregare, di riconoscere la gloria, glorificare.

Invece, in realtà, no. Non è un fatto di poesia. Non è un modo di dire elegante. O meglio, se vuoi, può essere anche quello, ma principalmente qui non si tratta di una definizione altisonante o retorica del corpo di Gesù Risorto.

"Corpo glorioso" è una realtà precisa che esprime la nostra fede, il nostro credo, la nostra teologia. 
E vorrei aggiungere pure che siamo nell'ambito dei fondamentali del cristianesimo e della Chiesa.

Perché?

Risposta ⤵️
Anzi, risposte:

# Perché è una questione che riguarda tutti gli esseri umani

# Perché questo è il concetto di resurrezione di Gesù Cristo nell'insegnamento cattolico

# Perché, dopo averlo letto, forse scoprirai che non lo sapevi

# Perché finalmente, in tema di resurrezione, se il fatto t'interessa, puoi capire la differenza tra la fede cristiana cattolica e altre fedi (molto diverse dal cattolicesimo, e che invece tante persone tendono a credere come praticamente uguali)

# Perché - tra le altre cose - scoprirai che la teologia cattolica su questo tema dichiara praticamente un grande "non si sa" accanto alle poche cose sicure per le quali - sempre su questo tema - può confermare: "ok, questo si sa".

# Infine, aggiungo un altro "perché" come mia opinione personale. 
Dal mio punto di vista, comprendere (a grandi linee) cosa significa "corpo glorioso" è una delle strade maestre che armonizzano Fede e Ragione. Cioè, per me, onestamente questa spiegazione (rispetto a quelle di altre filosofie e/o religioni) è quella che "mi quadra" di più anche dal punto di vista della Ragione.





Primo passo.
Vedere la differenza tra la resurrezione di Gesù Cristo e tutte le altre resurrezioni "terrene".

Le differenze "tecniche" 
(probabilmente interessanti anche come informazione culturale per i non-cristiani e per i non-credenti
sono abbastanza semplici da elencare.

Nota > la mia esposizione qui è in modalità ipersemplificata, ma precisa nel contenuto. Sulla base della dottrina cattolica.

Questo è l'insegnamento della Chiesa:

1) tutti gli altri risorti 
(biblici o eventuali altri casi extra-biblici; veri o presunti che siano; quelli passati, ma anche eventualmente presenti o futuri in caso di miracoli eccezionali) 
si intendono sempre come persone che, dopo essere risuscitate, in seguito hanno condotto la loro vita umana normale, e alla fine sono morte come tutti. Fine.
Ad esempio: la resurrezione di Lazzaro (resuscitato da Gesù stesso).

2) le persone risuscitate sono state tali a causa di un intervento "esterno". 
Ad esempio: oltre ai miracoli compiuti da Gesù che possiamo leggere nei vangeli, la resurrezione di qualche altra persona, nel resto delle narrazioni bibliche e/o in altri racconti giudeo-cristiani, era dovuta ad un qualche essere umano "inviato speciale" che agiva come strumento di Dio Onnipotente oppure si poteva intendere che era Dio stesso ad intervenire in modo diretto per riportare in vita una persona.

Entrambi i punti suddetti sono radicalmente diversi nel caso della resurrezione di Gesù,
in quanto:

1) la resurrezione del Cristo si intende come un fatto definitivo: Cristo risorge e rimane vivo in eterno. 

[Nota. Sulla questione se Dio può morire (risposta: ovviamente no!), e sul come allora ci spieghiamo che Gesù è morto se noi cattolici affermiamo allo stesso tempo che Egli è Dio-Figlio di Dio, perciò teoricamente ed effettivamente incompatibile con la morte: vedi QUI ]

2) Gesù Cristo risorge in modo "autonomo", e non per interventi "esterni".
Anche l'espressione neotestamentaria del Padre che "resuscita il Figlio" è intesa (nella Chiesa Cattolica) sempre nella prospettiva della Santa Trinità - perciò il Figlio di Dio in pratica resuscita senza bisogno di "aiuti". 
In altre parole: da un certo punto di vista (in termini semplicissimi, in un linguaggio elementare, e in considerazione della sola natura umana di Gesù) si può anche facilmente affermare che il "Padre resuscita il Figlio", come se ci fosse l'intervento di qualcuno che resuscita qualcun altro; 
se invece leggiamo più correttamente - nel loro insieme - tutti gli altri passi del Vangelo nella loro completezza, e se si ragiona su Dio che è unica sostanza in relazione trinitaria: 
è più giusto dire che il Signore "resuscita da Sé" 
(visto che Dio sussiste continuamente e immutabilmente in tre Persone / unica sostanza. Per ulteriori chiarimenti vedi QUI ).

Dalle premesse suddette si arriva al terzo punto: 
in cosa consiste allora la realtà del Cristo Risorto?

In termini cattolici, il corpo che ha vissuto la vita terrena, che ha attraversato realmente la fase della morte, ed è risorto, si trova adesso in una dimensione che si potrebbe chiamare "la fase 3" - e si definisce "corpo glorioso"

In parole poverissime si potrebbe descrivere anche così: 
con Cristo noi non assistiamo 
alla sequenza 
fase1 (=vivo) 
fase2 (=morto) 
ritorno alla fase1 (=redivivo); 

bensì vediamo l'inedita sequenza 
fase1 = vivo 
fase2 = morto 
fase3 = risorto come corpo glorioso.
 
Da notare: 
nonostante la fondamentale grande differenza tra fase1 e fase3, non è detto che coloro che l'hanno veduto risorto, ci hanno parlato e l'hanno toccato, abbiano capito immediatamente che si trattava di una "fase3" - visto che non avevano mai avuto esperienza di tale fase (come, d'altra parte non ce l'abbiamo neanche noi).

Nel periodo di 40 giorni che va dalla Resurrezione all'Ascensione, Gesù si soffermerà con loro per mostrare e spiegare (anche) tutto ciò.

Corpo glorioso.
Tale realtà consta di spirito e di materia... Ed è una realtà per noi abbastanza sconosciuta, difficile da definire con parole umane. 
La si può conoscere in qualche modo leggendo i passi dei vangeli post-resurrezione: vediamo un uomo con un corpo fisico che, se vuole, mangia come tutti gli esseri umani (nota: anche se non mangiasse non sarebbe comunque soggetto a fame o sete); 
si tratta di un corpo reale che si può toccare come se fosse in "fase1", eppure è un corpo che "trapassa" i muri, che può apparire e scomparire. Quindi abbiamo a che fare con una realtà in qualche modo anche materiale, ma in cui la materia non è quella che conosciamo noi adesso.

La dottrina cattolica attribuisce con sicurezza, in primo luogo, la realtà del corpo glorioso a Gesù Cristo.
E poi anche alla Vergine Maria (in quanto Assunta in Cielo). 
Questi sono i due corpi gloriosi "dogmatici". Cioè sicuri.

Ci sono poi delle libere opinioni teologiche (senza alcuna certezza dogmatica) riguardanti San Giuseppe e il profeta Elia. Nota bene: non abbiamo particolari prove decisive su Giuseppe ed Elia, né pro né contro... 
Come in teoria (ma davvero ad un puro livello teorico) non abbiamo neanche prove contrarie della eventuale esistenza di altri corpi gloriosi (cioè di persone che già adesso si potessero trovare nella "fase3", a causa di un altissimo grado di santità, di santificazione e di concessione di un'altissima grazia divina). 

La certezza assoluta ce l'abbiamo solo per Gesù e per Maria.
Per info vedi QUI

[E, a onor del vero, è opportuno osservare che un gran numero di autorevoli teologi escludono la possibilità di poter minimamente teorizzare altri corpi gloriosi esistenti in questo momento, al di fuori di Gesù e di Maria. 
Ci possono essere, appunto, solo delle libere opinioni teologiche, come ad esempio queste . O altre, anche molto più "ampie" oppure più "limitate" di quelle].

Nella nostra dottrina - come si evince da Sacra Scrittura e da Tradizione Apostolica - siamo sicuri che il corpo glorioso sarà la destinazione / condizione di tutti gli uomini e donne redenti da Cristo, nel momento della nostra resurrezione, per chi accetta, a partire dalla vita terrena, la Sua Salvezza - redenzione.  
(Nota Bene > l'immenso capitolo del come si può stabilire "in generale" chi accetta tale Salvezza e chi no: NON è oggetto di questo post).

📝📎📓📄📎

Un ottimo inizio per "un'indagine" sul corpo glorioso (sul perché è importante per noi, e su come oggi noi entriamo già in contatto col corpo glorioso di Cristo), 
è la seguente risposta di Benedetto XVI, Joseph Ratzinger, quando era Papa:

"Naturalmente non possiamo definire il corpo glorioso perché sta oltre le nostre esperienze. Possiamo solo registrare i segni che Gesù ci ha dato per capire almeno un po’ in quale direzione dobbiamo cercare questa realtà. 
Primo segno: la tomba è vuota. Cioè, Gesù non ha lasciato il suo corpo alla corruzione, ci ha mostrato che anche la materia è destinata all’eternità, che realmente è risorto, che non rimane una cosa perduta. 
Gesù ha preso anche la materia con sé, e così la materia ha anche la promessa dell’eternità. Ma poi ha assunto questa materia in una nuova condizione di vita, questo è il secondo punto: Gesù non muore più, cioè sta sopra le leggi della biologia, della fisica, perché sottomesso a queste uno muore. Quindi c’è una condizione nuova, diversa, che noi non conosciamo, ma che si mostra nel fatto di Gesù, ed è la grande promessa per noi tutti che c’è un mondo nuovo, una vita nuova, verso la quale noi siamo in cammino. 
E, essendo in queste condizioni, Gesù ha la possibilità di farsi palpare, di dare la mano ai suoi, di mangiare con i suoi, ma tuttavia sta sopra le condizioni della vita biologica, come noi la viviamo. 
E sappiamo che, da una parte, è un vero uomo, non un fantasma, che vive una vera vita, ma una vita nuova che non è più sottomessa alla morte e che è la nostra grande promessa. 
È importante capire questo, almeno in quanto si può, per l’Eucaristia: nell’Eucaristia, il Signore ci dona il suo corpo glorioso, non ci dona carne da mangiare nel senso della biologia, ci dà se stesso, questa novità che Lui è, entra nel nostro essere uomini, nel nostro, nel mio essere persona, come persona, e ci tocca interiormente con il suo essere, così che possiamo lasciarci penetrare dalla sua presenza, trasformare nella sua presenza. 
È un punto importante, perché così siamo già in contatto con questa nuova vita, questo nuovo tipo di vita, essendo Lui entrato in me, e io sono uscito da me e mi estendo verso una nuova dimensione di vita. 
Io penso che questo aspetto della promessa, della realtà che Lui si dà a me e mi tira fuori da me, in alto, è il punto più importante: non si tratta di registrare cose che non possiamo capire, ma di essere in cammino verso la novità che comincia, sempre, di nuovo, nell’Eucaristia."

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Nota.
Questo post l'avevo preparato nei giorni precedenti la Pasqua e poi pubblicato (cioè ho fatto un semplice clic) poco dopo le ore 24 di domenica, nella notte tra la Domenica di Pasqua 2025 e il Lunedì dell'Angelo. 
Come sappiamo tutti, nella mattinata di lunedì è giunta in tutto il mondo la notizia del ritorno al Padre di Papa Francesco. Perciò nello stesso giorno, stessa data, si vedono pubblicati due post. Ma non sono nati "in origine" come collegati. O meglio: può anche essere che qualcuno, con la notizia della morte del Papa, si sia posto qualche domanda sulla vita ultraterrena. E allora, se vuole, può anche "collegare" i post. 

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Nota 2.
Una domanda. Con risposta. Della serie: repetita iuvant.
Perché circa una volta l'anno in questo periodo pubblico sempre un post sullo stesso argomento, solo un po' modificato qua e là, o ampliato oppure tagliato, o magari approfondito in alcune parti e sintetizzato in altre, ma comunque, in pratica, è sempre lo stesso post (che comunque, secondo me, vado migliorando anno dopo anno) ? 
Il perché l'ho spiegato all'inizio: è un argomento che io considero basilare. Spero che le persone si soffermino a meditare su questa realtà del corpo glorioso - e cosa significa per noi.



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