Ricordo delle Foibe. Perché le guerre non finiscono mai come finiscono nei film
10 febbraio. Giorno del Ricordo delle foibe e dell'esodo istriano-dalmata (1943-1947).
Per disposizione del Parlamento italiano, a partire dal 2004, il 10 febbraio è il giorno in cui si ricorda che durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale migliaia di italiani innocenti furono barbaramente uccisi dai Partigiani di Tito come forma di vendetta verso quella che era descritta come l' "Italia fascista".
Programmaticamente ignorato dagli "intellettuali" e dai governanti (anche se sarebbe più esatto dire che è stato nascosto - e ancora più spesso è stato negato e dichiarato mai accaduto), solo pochi anni fa è riemerso questo terribile eccidio.
Fino ad allora la maggioranza degli studenti di scuole e università, così come la grande maggioranza della popolazione italiana era convinta che gli spargimenti di sangue della Guerra Mondiale e le bestialità "collegate", come i campi di sterminio nazisti, si fossero fermati nei primi mesi del 1945. Non fu così.
I più "fortunati" (centinaia di migliaia) furono "solo" deportati in campi sloveni e croati, o "solo" scacciati dalle loro case e dalle loro terre. Non erano persone in guerra, non erano soldati, non erano attivisti o militanti contro Tito. Erano civili disarmati e inermi.
Tra quelli torturati e uccisi ci furono anche religiosi e laici cattolici la cui unica colpa era di far parte di gruppi parrocchiali dell'Azione Cattolica e perciò di testimoniare valori cristiani.
Tra quelli torturati e uccisi ci furono anche religiosi e laici cattolici la cui unica colpa era di far parte di gruppi parrocchiali dell'Azione Cattolica e perciò di testimoniare valori cristiani.
(Sarà utile ricordare - per chi non lo sapesse - che l'Azione Cattolica fu perseguitata in Italia sia dal fascismo che dal comunismo).
La persecuzione verso gli italiani fu inizialmente politica e poi fu anche religiosa, anti-cattolica.
Programmaticamente ignorato dagli "intellettuali" e dai governanti (anche se sarebbe più esatto dire che è stato nascosto - e ancora più spesso è stato negato e dichiarato mai accaduto), solo pochi anni fa è riemerso questo terribile eccidio.
Fino ad allora la maggioranza degli studenti di scuole e università, così come la grande maggioranza della popolazione italiana era convinta che gli spargimenti di sangue della Guerra Mondiale e le bestialità "collegate", come i campi di sterminio nazisti, si fossero fermati nei primi mesi del 1945. Non fu così.
Una parte di italiani subì, prima, le bestialità nazi-fasciste e, poi, le bestialità comuniste.
Infatti, dal 1943 e fino al 1947 "operarono" in certe zone i comunisti di Tito.
Infatti, dal 1943 e fino al 1947 "operarono" in certe zone i comunisti di Tito.
Perciò nel mio titolo ho scritto che le guerre, proprio nessuna guerra finisce come la vediamo finire nei film. In realtà, alla prova dei fatti, nessuna guerra è mai terminata nel giorno ufficiale in cui una qualche legittima autorità ha dichiarato che fosse terminata.
Riannodare i fili della nostra memoria...
Un buon articolo informativo sulle foibe e, in particolare, sulla persecuzione anti-cattolica è quello di Gabriella Ceraso, apparso nel 2020 su Vatican News
https://www.vaticannews.va/it/mondo/news/2020-02/10-febbraio-ricordo-la-storia-del-beato-bonifacio-martire.html
La vaticanista traccia a grandi linee gli avvenimenti dell'epoca e poi ci fa conoscere la storia di un giovane sacerdote, don Francesco Bonifacio, trucidato a 34 anni. Seguace di Gesù fino al martirio. Aveva una sola colpa: troppi giovani lo seguivano. Troppi giovani volevano aderire ai valori cristiani, per ricostruire un mondo distrutto dal conflitto. Don Francesco fu minacciato.
https://www.vaticannews.va/it/mondo/news/2020-02/10-febbraio-ricordo-la-storia-del-beato-bonifacio-martire.html
La vaticanista traccia a grandi linee gli avvenimenti dell'epoca e poi ci fa conoscere la storia di un giovane sacerdote, don Francesco Bonifacio, trucidato a 34 anni. Seguace di Gesù fino al martirio. Aveva una sola colpa: troppi giovani lo seguivano. Troppi giovani volevano aderire ai valori cristiani, per ricostruire un mondo distrutto dal conflitto. Don Francesco fu minacciato.
Poi eliminato.
Questa è solo una delle migliaia di storie che finirono così.
Nell'articolo della Ceraso si trova anche un'intervista a mons. Crepaldi, arcivescovo di Trieste.
Questa è solo una delle migliaia di storie che finirono così.
Nell'articolo della Ceraso si trova anche un'intervista a mons. Crepaldi, arcivescovo di Trieste.
Altre storie. Per capire cosa è successo in quel periodo...
Il cosiddetto triangolo rosso in Emilia Romagna
http://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/articoli/percorsi/percorsi_33.html
Il bambino ucciso perché voleva diventare prete
https://m.famigliacristiana.it/articolo/rolando-rivi-martire-per-fede-nel-triangolo-rosso.htm
http://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/articoli/percorsi/percorsi_33.html
Il bambino ucciso perché voleva diventare prete
https://m.famigliacristiana.it/articolo/rolando-rivi-martire-per-fede-nel-triangolo-rosso.htm
Come avviene per qualsiasi accadimento storico, le dinamiche degli avvenimenti servono per capire e non solo per "ricordare" in mero senso mnemonico.
In particolare, nell'ambito della Seconda Guerra Mondiale, questo evento è abbastanza complesso perché si inserisce nella serie di violenze che - sul momento - furono presentate come normali reazioni verso "il nemico", verso "i cattivi".
Attualmente, a distanza di tanti anni, il continuare a dividersi tra fazioni (politiche) ogni volta che si tratta di giudicare eccidi e crimini contro l'umanità... La dice lunga sullo scarso livello di cultura e di civiltà al quale purtroppo ci siamo ridotti.
Vendetta contro i mostri nazi-fascisti che se lo meritavano: con questo pretesto furono torturati, massacrati e gettati nelle foibe molti italiani innocenti (che non erano né fascisti né comunisti), uomini e donne, giovani e vecchi, bambini, adolescenti, studenti universitari...
Tante storie stanno venendo alla luce negli ultimi anni, anche se la notevole distanza temporale da quel periodo e il silenzio imposto per tanti decenni ha permesso di nascondere molte atroci vicende che non si sapranno mai.
Ma sono comunque indicativi (anche di ciò che non potremo mai sapere) i numerosi fatti che si sono potuti documentare, e che sono riemersi dall'oblio.
Eccone alcuni, ai link indicati e nella vicenda che racconterò di seguito, (è un episodio rintracciabile anch'esso con facilità, da diverse fonti, documentato senza ombra di dubbio).
Medaglia d'oro a Norma Cossetto per il coraggio e l'amor patrio. Studentessa universitaria torturata, violentata e infoibata
Su Norma Cossetto
La storia di una donna che voleva conoscere la verità, nascosta per troppi anni
E se qualcuno volesse spiegare tutto ciò in poche parole?
Una spiegazione dedicata a lettori e lettrici che, fino ad oggi, proprio non ne sapevano niente:
Che cosa sono le foibe?
In origine sono delle cavità carsiche naturali, abbastanza profonde. Tipiche della zona nord-est dell'Italia (Friuli Venezia Giulia) e anche oltre i confini in zona slava.
Sono state utilizzate dai partigiani di Tito per gettarci dentro - viva oppure già morta trucidata - molta gente "indesiderata", inventandosi la scusa che stavano uccidendo gli aderenti al nazismo/fascismo - oltretutto (se ciò fosse vero) considerando lecito farsi giustizia da sé, organizzando squadroni della morte, per lungo tempo dopo la fine della guerra.
(Una scusa che in ogni caso non sta in piedi, a fronte delle testimonianze storiche, a fronte degli scampati sopravvissuti, e a fronte della chiara documentazione che abbiamo).
Le foibe, da cavità naturali, sono così diventate praticamente delle fosse comuni.
Il recupero dei (resti dei) corpi non è facile, come pure l'identificazione. Questo ha facilitato e ancora facilita un certo negazionismo, anche ai giorni nostri:
Esempio di negazionismo strisciante, molto doloroso vista anche la provenienza
📖
E ancora...
Il Treno della Vergogna.
Per inquadrare il periodo storico, gli avvenimenti dell'immediato dopoguerra, ma soprattutto il clima che c'era:
un tipico esempio è il terribile episodio degli esuli italiani, in fuga dalla Jugoslavia, che (via mare + ferrovia) arrivarono in Italia in treno e vennero duramente rifiutati dagli stessi italiani alla stazione di Bologna.
È stato chiamato "il treno della vergogna". L'anno è il 1947, perciò due anni dopo la fine della guerra.
Accusati di essere "fascisti" (perché in Italia una certa propaganda diffondeva l'idea che sotto il regime comunista di Tito si vivesse in un vero paradiso), stremati dal viaggio, con i loro anziani disperati e i bambini affamati e disidratati, la stazione e/o la popolazione di Bologna si rifiuterà di dare ai profughi i viveri, il cibo, l'acqua, il latte, che erano stati preparati dalla Croce Rossa Italiana e dall'Opera Pontificia di Assistenza...
Il treno venne preso a sassate dai manifestanti. Lo snodo ferroviario bolognese venne bloccato perché anche molti ferrovieri "concordarono" coi manifestanti.
Ad un certo punto - evitando l'ennesima tragedia per queste persone - qualcuno riuscì a far proseguire il treno fino a Parma e poi fino a La Spezia, dove gli esuli riusciranno a trovare ristoro e accoglienza. L'esercito trasferì da Bologna a Parma i viveri della Croce Rossa e della Chiesa.
Successivamente venne chiarito tutto, ma questo rimane un esempio emblematico di come le ideologie presero il sopravvento sopra ogni umanità, per lungo tempo, anche dopo la fine della Guerra, ... o la presunta fine della guerra.
Ed evidentemente ancora oggi le strumentalizzazioni di questi fatti sono purtroppo imperanti, sia a destra che a sinistra.
Aggiornamento del 10 febbraio 2022.
In questo post, con la filosofia del repetita iuvant, ho riorganizzato e riportato le informazioni dei miei post degli anni precedenti... Devo dire: davvero poco cliccati. Me ne dispiaccio, ma non smetto di riproporre un pezzo importante di storia italiana ed europea. A chi la vuole leggere.
Quest'anno, "tanto per cambiare", altre polemiche sull'argomento. Stavolta a partire da una certa dichiarazione proveniente da "alti livelli".
Polemiche. Di nuovo. Non metto in dubbio l'errore di fondo (consapevole o inconsapevole - non cambia comunque il concetto) di chi ha fatto certe dichiarazioni... Ma, come tutte le persone comuni, io so solo che in queste occasioni è sempre un susseguirsi di polemiche.
Come d'altra parte accade in ogni giornata della memoria che tentiamo di onorare in Italia (vedi il mio ultimo post sulla Memoria della Shoah - nel quale propongo anche un'altra "visuale" che finora non ho visto proporre da nessuno. Anche se non sarò l'unica ad aver pensato qualcosa del genere... Qualcosa di costruttivo, spero, a fronte di troppa aggressività che ci circonda).
Forse sarebbe il caso di cambiare registro... Perché, in tutti questi casi e in tutte queste giornate, troppo spesso mi sembra che non stiamo davvero onorando le vittime, né imparando un tubo dalle loro vite straziate, distrutte, sacrificate!
Concludo consigliando altre due letture:
• Dichiarazione del Presidente Mattarella nel Giorno del Ricordo 2022:
• Un articolo, ben curato, di oggi 10 febbraio 2022 - dal sito internet ufficiale del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede:
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