Santi, defunti e tutta la storia... Domanda: come posso sapere se tutto questo è vero?

Si può avere qualche ragionevole "garanzia" che la fede cristiana non sia campata per aria?

Risposta.
L'unico modo per sapere/indagare sulla veridicità della teologia cattolica (e quindi stabilire se ci si può credere ragionevolmente con un certo grado di affidamento che non sia solo il "ci credo perché di sì")
è indagare su Gesù Cristo.
In poche parole, tutta la storia sui defunti, sulla Comunione dei Santi e sulla relazione tra Cielo e Terra della fede cattolica - tutto questo può essere confermato con un buon grado di ragionevolezza solo se:

1) Gesù Cristo è il Figlio di Dio
(nel senso di Seconda Persona della Santissima Trinità che è Dio)

2) se Egli lo è nel modo inteso dalla teologia cattolica
(questione un po' complicata che richiede un minimo di impegno e qualche ora di studio, ma alla fine non così complicata da indurre a mollare l'argomento)

3) per poter fare buon affidamento sui punti 1) e 2) è inoltre necessario che gli Apostoli abbiano tramandato (o meglio: che abbiano stabilito un modo molto efficace di tramandare in modo preciso) la verità su ciò che hanno visto e su ciò che hanno imparato da Gesù Cristo.
Tale verità è contenuta in parte nella Sacra Scrittura e in parte nella Sacra Tradizione (per conoscere che cosa è esattamente la Tradizione nel linguaggio cattolico clicca qui . Tempo stimato di lettura: una settimana 😁. Sorry, ma quando ci vuole ci vuole).
Dopodiché, si deve tenere presente che Tradizione e Scrittura vanno considerate nell'interpretazione del Magistero (=insegnamento) della Chiesa che ci fornisce il corretto significato delle realtà espresse nella Scrittura e nella Tradizione. Perché sia gli scritti che i tramandamenti (in varie forme) non servirebbero a granché se chiunque può scegliere un'interpretazione arbitraria tirando fuori tutto e il contrario di tutto.
Di fronte all'enormità di tutto questo, prima di svenire, sappi che in tutte le epoche la Chiesa si è sempre occupata di fare i riassuntini portatili: nella nostra epoca tale riassunto si chiama Catechismo della Chiesa Cattolica (consultabile anche online gratuitamente sul sito della Santa Sede).

Per farla davvero brevissima, comunque:
tutta la storia è vera se Gesù Cristo è Figlio di Dio, vero Dio e vero uomo.

Se non lo fosse,
tutte le dottrine cattoliche (compresa quella della Comunione dei Santi e/o dove si trovino i fedeli Defunti e/o se esista una qualche realtà divina chiamata "Cielo"), ecco:
tutto questo non potrebbe avere nessuna base ragionevole di realtà.
Ok, la fede è fede, e perciò in teoria "per fede" si è liberi di credere di tutto...
Però il punto qui è:
la realtà del Cielo e il suo legame con la Terra (nonché il legame dell'umanità con Dio) sarebbero principalmente soltanto un bel pensiero, una bella teoria, una bella illusione, magari qualcosa di auspicabile e forse perfino di speranzosamente ipotizzabile in base a parametri umani molto (molto) variabili osservabili nell'ambiente, nell'universo (o dove ti pare) e poi variamente interpretati da menti umane e da umanissime emozioni... Ma niente più di questo.

Perciò: o è vera la fede cattolica oppure... niente è vero.
Alché qualcuno potrebbe chiedere:
e allora, le altre religioni?
La mia risposta è sempre la stessa:
le altre fedi sono vere e sono credibili in base al fatto che sia vera (oppure no) la fede cattolica.
In altre parole, se Gesù Cristo è Figlio di Dio si può anche "misurare" la veridicità di un'altra fede in base al suo confronto con quella cristiana cattolica.
[in pratica: se una persona dice di credere in cose similari a quelle cristiane la sua fede risulta più vicina alla realtà rispetto alle teorie di una persona che credesse a dottrine molto lontane dagli insegnamenti cristiani].

Ho chiesto spesso a persone di fede diversa in base a che cosa credessero che la loro fede si potesse ritenere "credibile".
Le risposte sono tutte certamente rispettabili, tutte molto buone, e io continuo sempre ad imparare moltissimo (culturalmente ed umanamente) dalle fedi diverse dalla mia... Tuttavia non vi ho mai trovato nessun argomento che si potesse dire veramente "definitivo" o "decisivo".
Intendo dire che l'unica "solidità" - pur sempre rispettabilissima, ma per me abbastanza debole - si trova sempre nell'aver fede.
Soltanto nell'avere fede. Nell'impegnarsi in uno sforzo di credere. O nell'abbandonarsi ad una illusione "perché mi piace".

Obiezione: ok, ma allora anche nel caso di Gesù Cristo si tratta soltanto di avere fede! oppure di non averla.

Benissimo, sì è vero, ed è per questo che per poter contare anche su un buon elemento di Ragione bisogna attivamente ricercare (in qualunque modo tu voglia fare la ricerca) se Egli è il Figlio di Dio nel senso cattolico del termine.
A quel punto, se hai verificato che quell'uomo ebreo non era solo un uomo: allora ciò che Egli dice e ciò che Egli fa (e ciò che ha ordinato di fare ai Suoi Apostoli) può essere incomparabilmente molto più degno di fede di qualsiasi altra teoria esistente che si possa indagare in questo mondo a partire dalla nostra dimensione.

Un'altra obiezione potrebbe riguardare i testi sacri (di qualsiasi religione) e la loro valenza come fonte di verità.
La mia risposta è che i testi sacri sono definiti "sacri" dagli uomini, da gruppi di uomini.
[Tipica obiezione: "ma no, è Dio che decide i testi sacri".
Mia risposta: Ok, ma sono sempre gli uomini a dire che è stato Dio a dire loro che certi testi erano sacri. Alla fine sono sempre parole di uomini contro le parole di altri uomini]
Perciò - anche su questo punto - la Bibbia può valere quanto Il Cucchiaio d'Argento (famoso libro di cucina) se Qualcuno di veramente importante (cioè divino nel vero senso della parola) non mi dà la conferma che quelle Scritture sono affidabili e definibili sacre perché veramente ispirate da Dio.

Ci tengo anche a precisare che le ricerche su Gesù Cristo non devono seguire una strada univoca e uguale per tutti. Ogni persona dovrebbe indagare secondo le linee che ritiene più adeguate. C'è chi comincia dalla Storia, chi dalla Scrittura, chi dalla Chiesa, chi dalla Preghiera, chi dal Catechismo, chi dal dialogo con i cristiani, eccetera.
G. K. Chesterton dice che le porte d'ingresso nella fede cattolica sono tante quanti sono i cattolici: ad ognuno la sua porta personale.
(appena trovo la citazione esatta di Chesterton la riporto qui).
Il fatto che Dio nell'ebraismo e nel cristianesimo si definisca un Dio personale non è solo una bella frase.

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