La Sacra Tradizione
Che cos'è? È qualcosa di importante o di secondario nel cristianesimo?
Il termine "tradizione" e il significato che ha in lingua corrente purtroppo portano fuori strada molte persone.
Quindi è necessaria una premessa: la Tradizione nella Chiesa Cattolica NON è ciò che intendiamo solitamente quando diciamo "tradizione" nella vita quotidiana e negli ambienti "laici".
Nota Bene. Se volete conoscere il cristianesimo questo è un punto-chiave su cui soffermarvi.
Se alcuni anni fa io avessi trovato da qualche parte una spiegazione come quella che sto per fare, o se qualcuno di persona me ne avesse parlato in termini chiari, mi sarei risparmiata lunghi anni di letture alla ricerca del "centro". Per tal motivo penso che sia utile offrire una sintesi per chi non può o non vuole mettersi a studiare un vagone di libri, ma allo stesso tempo desidera sapere e vuole una descrizione obiettiva.
Avviso: il post sarà un pò lungo, ma alla fine avrete tutte le coordinate per capire a fondo molti argomenti cristiani.
Mi ricordo una conversazione con un non-cristiano qualche tempo fa. Ad un certo punto io dissi che - per comprendere al meglio le verità cristiane - noi cattolici teniamo conto necessariamente della Tradizione. Questa persona allora mi rispose: "Ah interessante, non lo sapevo che nella Chiesa Cattolica fosse così importante anche il folklore".
Folklore?!? 😏 😶
Alché lì, come in altri casi, mi resi conto per l'ennesima volta di quanto venga fraintesa tutta la faccenda - come d'altra parte la fraintendevo anch'io fino ad alcuni anni prima, pur essendo cattolica "di nascita".
Il termine "tradizione" e il significato che ha in lingua corrente purtroppo portano fuori strada molte persone.
Quindi è necessaria una premessa: la Tradizione nella Chiesa Cattolica NON è ciò che intendiamo solitamente quando diciamo "tradizione" nella vita quotidiana e negli ambienti "laici".
Nota Bene. Se volete conoscere il cristianesimo questo è un punto-chiave su cui soffermarvi.
Se alcuni anni fa io avessi trovato da qualche parte una spiegazione come quella che sto per fare, o se qualcuno di persona me ne avesse parlato in termini chiari, mi sarei risparmiata lunghi anni di letture alla ricerca del "centro". Per tal motivo penso che sia utile offrire una sintesi per chi non può o non vuole mettersi a studiare un vagone di libri, ma allo stesso tempo desidera sapere e vuole una descrizione obiettiva.
Avviso: il post sarà un pò lungo, ma alla fine avrete tutte le coordinate per capire a fondo molti argomenti cristiani.
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Mi ricordo una conversazione con un non-cristiano qualche tempo fa. Ad un certo punto io dissi che - per comprendere al meglio le verità cristiane - noi cattolici teniamo conto necessariamente della Tradizione. Questa persona allora mi rispose: "Ah interessante, non lo sapevo che nella Chiesa Cattolica fosse così importante anche il folklore".
Folklore?!? 😏 😶
Alché lì, come in altri casi, mi resi conto per l'ennesima volta di quanto venga fraintesa tutta la faccenda - come d'altra parte la fraintendevo anch'io fino ad alcuni anni prima, pur essendo cattolica "di nascita".
(Sia chiaro: non è che il folklore sia una brutta cosa. Però qui si tratta di altro. Proprio di tutt'altro argomento).
Partiamo allora da ciò che NON è la Tradizione nel linguaggio cattolico.
È molto importante delimitare ed inquadrare bene il campo.
Con questo argomento siamo al centro di una questione cardine del cattolicesimo.
Siamo nel cuore del nostro Popolo.
Benvenuti.
Senza questo fondamento tangibile che ha a che fare direttamente con Gesù Cristo ci disgregheremmo rovinosamente - il ché in parte è anche avvenuto.
Solo che... non possiamo permetterci di disgregarci, altrimenti si disgrega l'intero cristianesimo che su di noi è aggrappato. Non è presuntuosità o spocchiosità da parte nostra.
Partiamo allora da ciò che NON è la Tradizione nel linguaggio cattolico.
È molto importante delimitare ed inquadrare bene il campo.
Con questo argomento siamo al centro di una questione cardine del cattolicesimo.
Siamo nel cuore del nostro Popolo.
Benvenuti.
Senza questo fondamento tangibile che ha a che fare direttamente con Gesù Cristo ci disgregheremmo rovinosamente - il ché in parte è anche avvenuto.
Solo che... non possiamo permetterci di disgregarci, altrimenti si disgrega l'intero cristianesimo che su di noi è aggrappato. Non è presuntuosità o spocchiosità da parte nostra.
È proprio la semplice realtà: i Cattolici e gli Ortodossi discendono (in senso storico-religioso) direttamente dagli Apostoli secondo una catena ininterrotta che inizia a Gerusalemme intorno all'anno 30 del primo secolo.
Sarebbe sufficiente lo studio storico per rendersene conto senza nemmeno chiamare in causa la fede.
Per quanto riguarda invece la fede: qualunque sarà la futura forma di sopravvivenza dei cattolici, anche se mezzi diroccati in qualche periodo di transizione, noi non scompariremo perché la promessa di Cristo alla Chiesa è chiarissima: è il famoso "non praevalebunt" che leggiamo nel vangelo di Matteo capitolo 16.
Non ci siamo mai basati sui numeri, ma su ben altri valori.
Dodici uomini ebrei (Mattia subentrò al posto di Giuda) e tale ebreo Paolo che si unì poco dopo agli Apostoli - più l'ebrea Maria madre del Messia - , alla guida di un gruppo di Ebrei e di Gentili, partirono 2000 anni fa da Gerusalemme, da una provincia periferica dell'Impero Romano.
E, su mandato di Cristo, cambiarono il mondo.
(Cercate pure su Google chi è oggi l'uomo più famoso di tutti i tempi sul pianeta. Dico "uomo" perché comunque alla vista era un uomo come gli altri, e perché scrivo sia per i cristiani interessati all'approfondimento della propria fede, sia per i non-cristiani che cercano un'informazione di tipo culturale).
Il valore della Tradizione è anche il punto forte di contatto che noi abbiamo con l'ebraismo, cioè col popolo-radice dal quale partiamo e dal quale "fioriamo" duemila anni fa.
Da quella stessa radice si sviluppano infatti due fioriture: da un lato abbiamo l'ebraismo di oggi, dall'altro abbiamo il cristianesimo di oggi.
[Nota. 2000 anni fa, in Terra Santa, per molti ebrei il Messia arrivò ed è Gesù Cristo, mentre altri non furono d'accordo. Da lì il 'divorzio' e lo sviluppo storico di due ramificazioni]
Ma torniamo a cosa NON è la Sacra Tradizione.
La Tradizione cristiana non è un' "usanza tipica" e neppure una "consuetudine popolare"...
Ad esempio si dice: "a carnevale c'è la tradizione di fare le frittelle" oppure "il giorno di ferragosto c'è la tradizione di fare processioni religiose perché è la Festa dell'Assunta, e poi facciamo anche la sagra in onore della Madonna" oppure "nella mia famiglia abbiamo la tradizione di regalare il panettone a Natale e l'uovo di cioccolato a Pasqua".
In tutti questi esempi NON stiamo parlando della Sacra Tradizione cristiana, nemmeno quando si tratta della consuetudine popolare di una processione religiosa in parrocchia.
Quelle sono delle "tradizioni" oppure delle "usanze tradizionali", ma
La Tradizione è un'altra cosa.
Solo che ahimè il nome è lo stesso.
Per spiegare La Tradizione bisogna guardare all'etimologia latina. Fino a non molto tempo fa, infatti, il termine veniva usato nella Chiesa Cattolica solo in lingua originale e con quel significato. Sostantivo: traditio. Verbo: tradere.
Latino tradere: consegnare, affidare, tramandare, trasmettere, passare qualcosa a qualcuno, dare.
Per comprendere questo "sacro tramandare" ritorniamo alle ricette di cucina. Facendo seguito al mio post sugli spaghetti che vi raccomando di leggere come indispensabile premessa se siete dei niubbi (cioè principianti).
clicca qui per la lezione precedente
Guida alla corretta lettura: in quel post vi invitavo ovviamente a ridere per poi concludere con una seria riflessione.
In questo invece vi invito a mantenervi molto seri/serie per tutto il tempo.
Vediamo.
Una ricetta culinaria scambiata in un pomeriggio tra amiche.
Durante una riunione tra signore facciamo i complimenti all'amica che ha preparato un ottimo dolce... E tutte le chiediamo di passarci la ricetta. Allora l'amica prende dei foglietti e noi scriviamo appunti: farina, zucchero, uova, sale, lievito, forno per circa un'ora, eccetera.
Ecco, a questo punto torniamo a casa sapendo già molto bene come procedere nella preparazione del dolce se volessimo rifarlo.
Vi siete mai chiesti/e COME lo sappiamo? Come facciamo se non abbiamo visto coi nostri occhi l'amica mentre faceva la torta?
La risposta è: tramite La Tradizione (termine teologico che adesso utilizzo indebitamente in campo gastronomico).
Comunque.
Noi sappiamo come riprodurre il dolce della nostra amica grazie al "tramandamento fedele" (Tradizione) di alcuni precisi "presupposti" all'interno di una stessa comunità con gli stessi valori, insegnamenti e cultura.
Da questi insegnamenti già acquisiti noi sappiamo ad esempio che:
- dobbiamo sbattere le uova con una frusta da cucina o con una forchetta. Mai lo faremmo con un cucchiaio o con un coltello, né con le bacchette cinesi.
- dobbiamo usare in genere dello zucchero semolato. Non certo dei cubetti di zucchero da sciogliere nell'acqua né sciroppo di zucchero.
- dobbiamo prendere di solito della farina di frumento. Se non ci viene esplicitamente richiesto, noi non usiamo la farina di mais, la farina di noci, di fagioli, di lenticchie o di tapioca.
- dobbiamo usare uova di gallina. Non di struzzo, di colombo o di cicogna. Né uova di cioccolato.
- dobbiamo usare ingredienti di qualità, saper fare buoni acquisti, dobbiamo controllare che i prodotti non siano scaduti.
- dobbiamo utilizzare uno stampo per dolci, non una padella per bistecche.
E così via.
Tutto questo (e molto altro) è ciò che si intende per Tradizione anche quando parliamo di Sacra Tradizione cristiana.
In pratica: quando prendiamo in mano la Bibbia già sappiamo come leggerla - perché già conosciamo tutto ciò che sta intorno e alla base della Bibbia stessa (o almeno dovremmo conoscerlo se facciamo parte del popolo cristiano e se riceviamo una sufficiente formazione cattolica tanto quanto riceviamo una sufficiente formazione gastronomica italiana che ci consenta di sbattere un uovo, preparare un caffè e cucinare spaghetti al dente).
Allo stesso modo della Bibbia, noi possiamo ascoltare il discorso di un vescovo e già sappiamo come dobbiamo intenderlo. Sappiamo di che cosa sta parlando.
Questo avviene perché siamo un Popolo, oggi diffuso in tutto il mondo, con alle spalle duemila anni di fedele tramandamento: la Sacra Tradizione.
Perché "sacra"?
Perché è tramandamento della Parola di Dio, tanto quanto la Sacra Scrittura.
Gesù Cristo, Figlio del Dio vivente, disse delle cose, fece delle azioni, si comportò in un certo modo e alla fine ordinò di tramandare tutto ("annunciare il Vangelo"). Non scrisse nulla e non diede l'ordine di scrivere. Diede l'ordine di insegnare il Vangelo (euangelion = buona notizia). Tale ordine venne eseguito dai cristiani sia parlando e agendo sia scrivendo. Ma principalmente parlando e agendo. Non scordiamoci inoltre che Gesù insegnò a voce la Torah (Pentateuco), i Profeti e la stessa Tradizione orale ebraica. Nel Suo insegnamento è quindi compreso anche l'Antico Testamento e la relativa Tradizione.
A questo punto potremmo fissare il seguente promemoria: Sacra Tradizione significa Sacra Trasmissione.
La Parola di Dio viene tramandata nel Suo Popolo con due modalità "accoppiate", Tradizione & Scrittura, che non vanno mai separate, altrimenti il messaggio non passa integralmente.
Proprio come sappiamo che le uova dobbiamo sbatterle con una forchetta, senza la necessità che sulla ricetta della torta sia scritto "forchetta" o "frustino", ma lo sappiamo perché si fa così perlomeno da quando esistono i frustini e le forchette (prima della forchetta avranno utilizzato un oggetto altrettanto adatto: ed ecco qui il "valore" che passa integro pur nelle varianti storiche).
Il messaggio completo, senza averlo scritto da nessuna parte, risulta infatti essere: "le uova prima si sgusciano e poi si sbattono energicamente con una forchetta in un recipiente adeguato, o con una frusta da cucina".
Notiamo inoltre che il messaggio integrale comprende pure la conoscenza di determinati movimenti tipici che farà la nostra mano tenendo la forchetta e agendo sulle uova, un movimento specifico ben conosciuto dai cuochi e dalle casalinghe.
Torniamo alla Chiesa Cattolica e al messaggio partito da Gerusalemme due millenni fa.
La Sacra Tradizione cristiana è fatta di: insegnamenti orali (oggi per la maggior parte riportati per iscritto), insegnamenti scritti dei Padri della Chiesa, culto e liturgia nelle forme universali di base, atteggiamenti cristiani da sempre riconosciuti come tali, modalità di relazionarsi con gli altri, stili di vita, storia, evoluzione storica degli "stili" stessi, progresso lungo i secoli, esperienze, adattamenti al periodo storico mantenendo lo stesso identico valore ma incarnato in nuove condizioni personali e sociali, eccetera.
Tutto ciò, tutto insieme, è semplicemente il messaggio di Cristo - ciò che Lui ha detto e ha fatto - portato all'uomo attraverso i millenni. È la Persona di Cristo che vive in tutti i cristiani. Di generazione in generazione.
Si chiama infatti anche Tradizione Vivente.
Per chi conoscesse qualche nozione di ebraismo: la Tradizione cattolica, o anche quella ortodossa, è in generale la stessa cosa della Mishnah ebraica - sebbene quest'ultima comprenda concetti leggermente più limitati all'insegnamento teorico (Torah Orale) rispetto alla Tradizione cattolica che trasmette la Fede anche attraverso insegnamenti "incarnati", agìti, vissuti e respirati.
Attenzione. È su questo punto che 500 anni fa avviene la grande spaccatura coi Protestanti perché da Lutero in poi, una parte di (ex) cattolici rifiuterà in blocco la Tradizione, orale e scritta, fino allora condivisa - e rivendicherà di voler fare riferimento solo alla Scrittura (cioè solo alla Bibbia, "censurata" inoltre di 7 libri) presa isolatamente, come recita il loro motto "Sola Scriptura".
Per noi cattolici invece la Bibbia è come un piccolo appunto (ispirato da Dio quindi sacro!!) all'interno di una Storia molto più grande, vastissima, che da 2000 anni approfondiamo e viviamo. Tradizione Vivente.
È la vita stessa di tutti i (veri) cristiani che da 2000 anni tramandano il messaggio con parole e azioni; è il "sentiment", la visione del mondo, il comportamento, lo stile di vita, la devozione a Dio, il ritrovarci a Messa la domenica come precetto da rispettare in quanto invitati privilegiati facenti parte di un popolo (non come facoltativa partecipazione di avventori casuali), è la cura del prossimo, è il combattere per la giustizia sociale, per la difesa della vita, eccetera. Ed è l'interpretazione della Bibbia data innanzitutto dalla comunità cristiana in cui è stata scritta e dai loro discendenti che hanno ricevuto e conservato fedelmente tali spiegazioni (scritte e orali).
Infatti, dalla Tradizione Vivente delle comunità giudeo-cristiane originarie, cioè dalla volontà degli Apostoli, dei discepoli, dei primi cristiani (e con l'assistenza dello Spirito Santo) inizia a nascere - come fase successiva alla prima predicazione - anche la Sacra Scrittura. Cioè il Nuovo Testamento che sarà redatto nell'arco di circa 50 anni, a partire circa dal 55 - 60 dopo Cristo.
L'Antico Testamento c'era già e viene fin da subito dato per scontato come Sacra Scrittura giudeo-cristiana, andando a comporre la Bibbia completa, diciamo così.
[Nota1. Vi ricordo che: ta biblìa = "i libri" - in greco antico]
[Nota2. Un aspetto che oggi risulta un po' nascosto ma che è fondamentale conoscere: fino al 1455 circa non esiste la stampa a caratteri mobili, invenzione di Gutenberg. E anche successivamente a quella data ci vorranno secoli prima che l'uomo comune potesse permettersi una bibbia personale, sempreché sapesse leggere. Prima dell'epoca della stampa la Bibbia veniva ricopiata a mano da esperti e il numero di copie era relativamente basso se confrontato con quelle stampate dopo il 1455. Ciò significa che, nonostante esistesse la Sacra Scrittura fin dai tempi più remoti, la diffusione del Vangelo era principalmente affidata alla Sacra Tradizione o Sacra Trasmissione con un utilizzo relativamente limitato della Sacra Scrittura. Sicuramente non comparabile a quello di oggi. È significativo anche il fatto che nel giro di un cinquantennio dall'invenzione della stampa sia comparso qualcuno ad affermare lo slogan "Sola Scriptura" e a rivendicare il primato assoluto della libera lettura/interpretazione personale. Una Scrittura e una lettura che comunque in pochissimi potevano permettersi di comprare per solo uso privato. A questo punto si comprenderà meglio quanto sia importante la Sacra Trasmissione nella storia del cristianesimo. Non è dai libri che il popolo in Europa ha imparato ad essere cristiano. Perlomeno non da libri di proprietà privata letti in solitudine nella propria cameretta.
E qui ad esempio va ricordato il meraviglioso ruolo dell'arte sacra nelle chiese, oltre che dei predicatori, dei monaci, dei parroci, e di tutti gli umilissimi buoni cristiani, pietre viventi della Chiesa universale. Il cristianesimo infatti è sempre stato una dimensione personale&sociale, profondamente personale e profondamente sociale. Col protestantesimo viene introdotta una limitazione, cioè viene limitato alla sola dimensione personale e alla privata interpretazione della Sola Scrittura. Ai fedeli protestanti non rimane più alcun punto di riferimento valido per interpretare la Scrittura. Ma fino ad allora la Trasmissione della Parola di Dio non era mai avvenuta affidandosi esclusivamente a caratteri stampati su un foglio e posti in mano a persone che il più delle volte non sapevano leggere oppure che non avevano i sufficienti mezzi culturali per comprendere alcuni difficili passaggi biblici. Questa situazione potenzialmente era ed è abbastanza pericolosa nelle conseguenze. Solo per fare un esempio tra tanti: possono nascere molte sètte estremiste basate su qualche passo biblico interpretato alla maniera fondamentalista, e tali sètte fanno leva proprio sul fatto che "è testo sacro" dunque veritiero in ciò che dice].
È facile ora capire perché Sacra Tradizione e Sacra Scrittura vanno sempre insieme. In teoria, poteva esistere anche solamente la Tradizione - Trasmissione per far passare il messaggio completo.
Ma di certo nel cristianesimo non poteva esistere la Scrittura senza la Tradizione alle spalle.
I primi cristiani (e tutti i cristiani per 1500 anni, fino all'anno 1517-Lutero) sapevano benissimo che la Scrittura Sacra era solo... come il fogliettino promemoria "uova, zucchero, farina, lievito" - foglietto importantissimo, realmente sacro!, ma da solo non bastava e non basta. Avete presente la proporzione tra le poche parole appuntate sul foglio (o la ricetta su un libro di cucina) e la quantità di informazioni che voi già conoscete per preparare una torta? Ecco, la relazione quantitativa e qualitativa è un po' quella.
Per offrire un altro esempio, potete immaginare di descrivere a qualcuno la relazione con la persona amata: possiamo mostrare le lettere d'amore, i messaggini romantici, le foto, ... ma ciò che più saprà comunicare questo amore saremo noi che ne parliamo direttamente a voce mentre i nostri occhi brillano. Se l'amore è autentico trasparirà dalla nostra persona. La "prova" saremo noi, non un un sms sullo smartphone. Un qualsiasi testo scritto potrebbe anche essere stato scritto da una persona falsa e disonesta... Avete mai riflettuto sul "come" possiamo avere le prove dell'autenticità di un'affermazione?
Anche se il post è già abbastanza lungo così, credo che sia meglio proseguire ancora un po' e fornirvi tutte le informazioni in un colpo solo.
Potrete sempre ritornare qui a "studiare" in diverse riprese.
Quindi vediamo adesso le definizioni che la Chiesa ci da, ed altri aspetti che sono compresi nella Tradizione.
A questo punto anche i principianti saranno in grado di leggere e di comprendere un importante documento della Chiesa.
Costituzione dogmatica Dei Verbum sulla Divina Rivelazione (Concilio Vaticano II).
CAPITOLO II
LA TRASMISSIONE DELLA DIVINA RIVELAZIONE
Gli apostoli e i loro successori, missionari del Vangelo
7. Dio, con somma benignità, dispose che quanto Egli aveva rivelato per la salvezza di tutte le genti, rimanesse per sempre integro e venisse trasmesso a tutte le generazioni. Perciò Cristo Signore, nel quale trova compimento tutta intera la Rivelazione di Dio Altissimo, ordinò agli apostoli che l'Evangelo, prima promesso per mezzo dei Profeti e da Lui adempiuto e promulgato di persona venisse da loro predicato a tutti come la fonte di ogni verità salutare e di ogni regola morale, comunicando così ad essi i doni divini. Ciò venne fedelmente eseguito, tanto dagli apostoli, i quali nella predicazione orale, con gli esempi e le istituzioni trasmisero sia ciò che avevano ricevuto dalla bocca del Cristo vivendo con lui e guardandolo agire, sia ciò che avevano imparato dai suggerimenti dello Spirito Santo, quanto da quegli apostoli e da uomini a loro cerchia, i quali, per ispirazione dello Spirito Santo, misero per scritto il messaggio della salvezza.
Gli apostoli poi, affinché l'Evangelo si conservasse sempre integro e vivo nella Chiesa, lasciarono come loro successori i vescovi, ad essi « affidando il loro proprio posto di maestri ».
(...)
La Sacra Tradizione
8. Pertanto la predicazione apostolica, che è espressa in modo speciale nei libri ispirati, doveva esser conservata con una successione ininterrotta fino alla fine dei tempi. Gli apostoli perciò, trasmettendo ciò che essi stessi avevano ricevuto, ammoniscono i fedeli ad attenersi alle tradizioni che avevano appreso sia a voce che per iscritto (cfr. 2 Ts 2,15), e di combattere per quella fede che era stata ad essi trasmessa una volta per sempre. (...) così la Chiesa nella sua dottrina, nella sua vita e nel suo culto, perpetua e trasmette a tutte le generazioni tutto ciò che essa è, tutto ciò che essa crede.
Questa Tradizione di origine apostolica progredisce nella Chiesa con l'assistenza dello Spirito Santo: cresce infatti la comprensione, tanto delle cose quanto delle parole trasmesse, sia con la contemplazione e lo studio dei credenti che le meditano in cuor loro (cfr. Lc 2,19 e 51), sia con la intelligenza data da una più profonda esperienza delle cose spirituali, sia per la predicazione di coloro i quali con la successione episcopale hanno ricevuto un carisma sicuro di verità. Così la Chiesa nel corso dei secoli tende incessantemente alla pienezza della verità divina, finché in essa vengano a compimento le parole di Dio.
Le asserzioni dei santi Padri attestano la vivificante presenza di questa Tradizione, le cui ricchezze sono trasfuse nella pratica e nella vita della Chiesa che crede e che prega. È questa Tradizione che fa conoscere alla Chiesa l'intero canone dei libri sacri e nella Chiesa fa più profondamente comprendere e rende ininterrottamente operanti le stesse sacre Scritture. Così Dio, il quale ha parlato in passato non cessa di parlare con la sposa del suo Figlio diletto, e lo Spirito Santo, per mezzo del quale la viva voce dell'Evangelo risuona nella Chiesa e per mezzo di questa nel mondo, introduce i credenti alla verità intera e in essi fa risiedere la parola di Cristo in tutta la sua ricchezza (cfr. Col 3,16).
Relazioni tra la Scrittura e la Tradizione
9. La sacra Tradizione dunque e la sacra Scrittura sono strettamente congiunte e comunicanti tra loro. Poiché ambedue scaturiscono dalla stessa divina sorgente, esse formano in certo qual modo un tutto e tendono allo stesso fine. Infatti la sacra Scrittura è parola di Dio in quanto consegnata per iscritto per ispirazione dello Spirito divino; quanto alla sacra Tradizione, essa trasmette integralmente la parola di Dio - affidata da Cristo Signore e dallo Spirito Santo agli apostoli - ai loro successori, affinché, illuminati dallo Spirito di verità, con la loro predicazione fedelmente la conservino, la espongano e la diffondano; ne risulta così che la Chiesa attinge la certezza su tutte le cose rivelate non dalla sola Scrittura e che di conseguenza l'una e l'altra devono essere accettate e venerate con pari sentimento di pietà e riverenza.
Relazioni della Tradizione e della Scrittura con tutta la chiesa e con il Magistero
10. La sacra Tradizione e la sacra Scrittura costituiscono un solo sacro deposito della parola di Dio affidato alla Chiesa (...).
L'ufficio poi d'interpretare autenticamente la parola di Dio, scritta o trasmessa, è affidato al solo Magistero vivo della Chiesa, la cui autorità è esercitata nel nome di Gesù Cristo. Il quale magistero però non è superiore alla Parola di Dio ma la serve, insegnando soltanto ciò che è stato trasmesso, in quanto, per divino mandato e con l'assistenza dello Spirito Santo, piamente ascolta, santamente custodisce e fedelmente espone quella parola, e da questo unico deposito della fede attinge tutto ciò che propone a credere come rivelato da Dio.
È chiaro dunque che la sacra Tradizione, la sacra Scrittura e il Magistero della Chiesa, per sapientissima disposizione di Dio, sono tra loro talmente connessi e congiunti che nessuna di queste realtà sussiste senza le altre (...).
Testo integrale della Dei Verbum consultabile cliccando qui sul sito della Santa Sede
Catechismo della Chiesa Cattolica. Ultima versione oggi in vigore cioè quella promulgata da Giovanni Paolo II, opera di sintesi eccellente della dottrina cattolica.
Sulla Tradizione:
http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p1s1c2a2_it.htm
Riporto un piccolo estratto, per non appesantire troppo il già lungo articolo (ma vi raccomando la lettura completa in quanto è molto ben curata). Nel Catechismo vengono riprese le affermazioni della Dei Verbum e vengono spiegate.
Catechismo:
La trasmissione del Vangelo, secondo il comando del Signore, è stata fatta in due modi:
— Oralmente, « dagli Apostoli, i quali nella predicazione orale, negli esempi e nelle istituzioni trasmisero ciò che o avevano ricevuto dalla bocca, dalla vita in comune e dalle opere di Cristo, o avevano imparato per suggerimento dello Spirito Santo »;
— Per iscritto, « da quegli Apostoli e uomini della loro cerchia, i quali, sotto l'ispirazione dello Spirito Santo, misero in iscritto l'annunzio della salvezza ».
« Affinché il Vangelo si conservasse sempre integro e vivo nella Chiesa, gli Apostoli lasciarono come successori i Vescovi, ad essi "affidando il loro proprio compito di magistero" ».
Infatti, « la predicazione apostolica, che è espressa in modo speciale nei libri ispirati, doveva essere conservata con successione continua fino alla fine dei tempi ».
Questa trasmissione viva, compiuta nello Spirito Santo, è chiamata Tradizione, in quanto è distinta dalla Sacra Scrittura, sebbene sia ad essa strettamente legata. Per suo tramite « la Chiesa, nella sua dottrina, nella sua vita e nel suo culto, perpetua e trasmette a tutte le generazioni, tutto ciò che essa è, tutto ciò che essa crede ».« Le asserzioni dei santi Padri attestano la vivificante presenza di questa Tradizione, le cui ricchezze sono trasfuse nella pratica e nella vita della Chiesa che crede e che prega ».
« La Sacra Scrittura è la parola di Dio in quanto è messa per iscritto sotto l'ispirazione dello Spirito divino ».
« La sacra Tradizione poi trasmette integralmente la parola di Dio, affidata da Cristo Signore e dallo Spirito Santo agli Apostoli, ai loro successori, affinché questi, illuminati dallo Spirito di verità, con la loro predicazione fedelmente la conservino, la espongano e la diffondano ».
La Tradizione di cui qui parliamo è quella che proviene dagli Apostoli e trasmette ciò che costoro hanno ricevuto dall'insegnamento e dall'esempio di Gesù e ciò che hanno appreso dallo Spirito Santo. In realtà, la prima generazione di cristiani non aveva ancora un Nuovo Testamento scritto e lo stesso Nuovo Testamento attesta il processo della Tradizione vivente.
Vanno distinte da questa le « tradizioni » teologiche, disciplinari, liturgiche o devozionali nate nel corso del tempo nelle Chiese locali.
Esse costituiscono forme particolari attraverso le quali la grande Tradizione si esprime in forme adatte ai diversi luoghi e alle diverse epoche. Alla luce della Tradizione apostolica queste «tradizioni» possono essere conservate, modificate oppure anche abbandonate sotto la guida del Magistero della Chiesa.
[Dal Catechismo della Chiesa Cattolica. Consultabile gratuitamente online sul sito del Vaticano oppure acquistabile in diverse edizioni cartacee in libreria]
Sulla Tradizione vi segnalo inoltre un buon articolo che mette in guardia anche dai due estremismi, infiltrati oggi nella Chiesa, che la minano: il tradizionalismo e il progressismo.
Entrambe queste posizioni ideologiche vanno a negare il valore autentico della Tradizione come identità (e unità) del Popolo Cristiano. Nota: l'articolo è abbastanza lungo quindi prendetevi del tempo. Prima gli autori spiegano la Tradizione e poi approfondiscono alcuni aspetti tra i quali le attuali piaghe del tradizionalismo e del progressismo.
http://www.ilgiudiziocattolico.com/1/82/la-tradizione.html
Per finire, valutiamo insieme un altro paio di snodi importanti, riprendendo alcuni passaggi della Dei Verbum e spiegandoli.
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"Questa Tradizione di origine apostolica progredisce nella Chiesa con l'assistenza dello Spirito Santo: cresce infatti la comprensione, tanto delle cose quanto delle parole trasmesse, sia con la contemplazione e lo studio dei credenti che le meditano in cuor loro, sia con la intelligenza data da una più profonda esperienza delle cose spirituali, sia per la predicazione di coloro i quali con la successione episcopale hanno ricevuto un carisma sicuro di verità. Così la Chiesa nel corso dei secoli tende incessantemente alla pienezza della verità divina, finché in essa vengano a compimento le parole di Dio".
(Dei Verbum, Concilio Vaticano II)
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Domanda. La Scrittura e la Tradizione sono allora "aperte" o "chiuse" ?
Tre risposte diverse che arrivano alla stessa sostanza:
A) Una chiusa e una aperta.
La Scrittura è da considerarsi "chiusa": è stato fissato definitivamente il Canone e quindi il testo ufficiale - diciamo così.
Non possiamo più togliere né aggiungere nulla.
La Tradizione Vivente invece è ancora aperta, sarà sempre aperta, e continua a vivificare la stessa Scrittura: cioè la rende viva, in collaborazione con lo Spirito Santo.
La Tradizione Vivente infatti ci proviene dal passato, ma è qui presente adesso e noi cattolici di oggi siamo parte delle radici future. Viventi.
B) Entrambe chiuse
In un altro senso, un po' diverso, tutta la Rivelazione (quindi Scrittura + Tradizione) è "chiusa", cioè si è conclusa in un determinato momento storico con la morte dell'ultimo Apostolo, che potremmo situare all'incirca nell'anno 100 dopo Cristo. Intorno a quella data gli Apostoli che erano stati faccia a faccia con Gesù erano tutti morti - considerando sia la morte prematura per martirio sia che erano in generale coetanei di Gesù.
(un discorso a parte andrebbe fatto per San Paolo ma adesso non mi soffermo. Comunque anche lui muore negli anni Sessanta del primo secolo a Roma. Altre puntualizzazioni andrebbero fatte inoltre per San Giovanni, il più giovane degli Apostoli, ma anche lui comunque non va oltre qualche anno dopo il 100).
C) Entrambe aperte
Se c'è un senso particolare in cui tutta la Rivelazione (Tradizione + Scrittura) è da intendersi in qualche modo "aperta" : questo senso è l'approfondimento ulteriore. Cioè la migliore comprensione di ciò che è stato detto e fatto da Gesù.
Questo sarà un campo sempre aperto fino alla fine dei tempi. Come pure ogni possibile approfondimento sul Padre e sullo Spirito Santo.
Attenzione: la Rivelazione è "aperta" agli approfondimenti e alla sua migliore comprensione. Con l'aiuto di ogni singolo cristiano e sotto la guida della Chiesa.
È "aperta" alle applicazioni in nuove situazioni, in problemi nuovi che non si fossero mai presentati in duemila anni.
Ma NON è aperta ai cambiamenti. Non è aperta alle modifiche. Non è aperta a significati o ad interpretazioni che vadano in contraddizione con la Tradizione - Trasmissione di 2000 anni.
(in questo caso si capisce anche dai termini stessi in italiano: la "contraddizione" è contraria alla "tradizione).
Non possiamo contraddire i valori e i principi - magari con qualche furbo arzigogolo teologico.
Ed è proprio qui che è fondamentale l'esperienza bimillenaria della Chiesa.
Perché la Rivelazione non è aperta ai cambiamenti?
Perché Dio è fedele, e perché ci ha comunicato che la Rivelazione è conclusa.
Dio è eterno ed immutabile, quindi anche la Sua Rivelazione per l'uomo non muta.
Fino a Gesù Cristo c'era un' attesa messianica (e nemmeno si sapeva benissimo nei dettagli in cosa sarebbe consistita questa rivelazione del Messia).
Poi c'è stato il compimento delle promesse di Dio, e il completamento della Rivelazione con Gesù.
Adesso noi continuiamo a camminare verso le altre promesse di Dio, secondo le parole del Figlio - il quale ha affermato di aver portato a compimento la Rivelazione.
Una fase storica è già stata completata: quella della Rivelazione di Dio all'Uomo nella Storia (cioè quella più completa ed esplicita che possiamo avere sulla terra, quella che l'uomo è in grado di comprendere in questa dimensione spazio-temporale con una mente limitata).
Dunque: Rivelazione conclusa.
Noi ci troviamo nella fase successiva. Attualmente Dio rimane con noi, continua a camminare con noi, in tutti i modi possibili ed immaginabili. In particolare lo fa visibilmente attraverso la Chiesa e i Sacramenti - che sono doni a disposizione qui per tutti.
Come Corpo di Cristo noi continuiamo la Sua missione sulla terra, con Lui costantemente alla guida (quindi certamente anche col Padre e con lo Spirito Santo. Vi ricordo che Dio è la Santa Trinità, detta anche TriUnità).
Così continuano le relazioni tra Terra e Cielo. Così continua l'opera di Dio, e così l'uomo vi collabora attivamente.
In termini più pratici: se siamo ancora qui significa che c'è ancora lavoro da fare - e che ci viene richiesto di farlo.
Una frase della Dei Verbum per ripassare i concetti fin qui esposti:
"È chiaro dunque che la sacra Tradizione, la sacra Scrittura e il Magistero della Chiesa, per sapientissima disposizione di Dio, sono tra loro talmente connessi e congiunti che nessuna di queste realtà sussiste senza le altre" (Dei Verbum, Concilio Vaticano II).
Cari/e principianti della Tradizione, cari nuovi arrivati nel popolo cristiano, se siete stati così eroici da seguirmi in questa lezione intensiva all-in-one, adesso capirete appieno una frase che Papa Francesco ha detto in una sua omelia:
"Confessare la fede! Tutta, non una parte! Tutta! E questa fede custodirla tutta, come è arrivata a noi, per la strada della Tradizione: tutta la fede! "
Spero di essere stata abbastanza esauriente.
Nel prossimo post che pubblicherò vedremo che cosa è accaduto quando qualcuno ha preteso di scardinare e distruggere interi settori di Sacra Tradizione, e anche andando esplicitamente contro la Sacra Scrittura.
È così che nascono le eresie lungo tutta la storia del cristianesimo.
È così che viene minacciata la Sacra Trasmissione alle generazioni future.
Senza l'ossatura salda della Tradizione (e del Magistero della Chiesa che guida l'interpretazione di Tradizione + Scrittura) non avremmo mai potuto combatterle e sconfiggerle, e oggi il messaggio di Gesù sarebbe probabilmente una vaghissima annacquata filosofia.
Non sarebbe quella roccia su cui si può fondare un Popolo.
[Òh, calmi, prima che qualcuno pensi male: non ho detto che auspico il "rogo degli eretici". Stavo dicendo un'altra cosa e comunque le brevi fasi storiche in cui tutti incendiavano tutti - non solo la Chiesa - sono appunto delle fasi da studiare nei loro contesti, spesso fraintesi ad arte dalla propaganda anticattolica. Ad esempio nessuno dice mai - chissà perché - che gli eretici in molti casi erano i primi ad incendiare e ad ammazzare allegramente la gente per strada se non era d'accordo con loro. In pratica: a parte alcuni errori esecrabili da parte della Chiesa, in genere si trattava principalmente di ordine pubblico e di difendere la gente dalle aggressioni 'eretiche' che non consistevano certo in pacifiche discussioni filosofiche davanti ad un boccale di birra. I metodi per arginare la violenza possono essere stati discutibili, ma la cruda realtà è che erano epoche in cui le punizioni per i colpevoli, a partire da quelle dei tribunali "civili", non andavano troppo per il sottile... Un'altra cosa che nessuno racconta mai nei libri di storia scolastici è che i fratelli Protestanti, essendo appunto fratelli nostri, adottarono tranquillamente l'usanza di dare alle fiamme quelli che non concordavano con loro (anche se si trattava di pacifici intellettuali che volevano solo avere pacifiche conversazioni). Ok, chiusa parentesi di reciproco omaggio tra buoni parenti. Volevo solo che fosse chiaro che non mi riferivo ai falò quando dicevo che noi abbiamo combattuto e sconfitto le eresie. Il "combattimento" in 2000 anni è davvero avvenuto in modo mirabile con strumenti di fede, di ragione, di filosofia, di teologia, e di vita cristiana testimoniata sul campo. In due parole: Sacra Tradizione. E altre due: Successione Apostolica.
Purtroppo gli ultimi decenni di propaganda anticattolica hanno davvero oscurato la realtà dei fatti, che oggi può essere recuperata solo da chi ha la pazienza di affrontare un accurato studio storico oggettivo].
Come cattolici continuiamo a portare con noi, ovunque siamo, il messaggio puro originario di Gesù Cristo.
È lo stesso di 2000 anni fa, approfondito all'interno di un'esperienza bimillenaria.
Checché ne dicano i detrattori.
Eh sì, siamo un tantino puntigliosi sull'argomento Trasmissione... pignoli per mandato divino 😇
Con tutti i nostri difetti umani, anche con errori gravi di alcuni comportamenti esteriori anticristiani, ma quel messaggio rimane integro nella Chiesa Madre, pronto per chi vuole accoglierlo con tutti i suoi doni preziosi. Quelli che hanno seguito gli insegnamenti di Cristo hanno trasmesso ininterrottamente la Fede autentica, intatta, splendente, vivente.
Le parole e le azioni di Gesù brillano con chiarezza nel nostro Popolo.
Volete una prova? È sufficiente che un cattolico, un laico o un prete o un vescovo (o anche un papa) si comporti male e subito verrà attaccato senza pietà, perfino dagli atei.
E dove starebbe la "prova"?
La prova sta nel fatto che perfino un ateo sa come si dovrebbe comportare un cattolico. Nessuno si scandalizza esageratamente se un aderente ad una strana sètta si comporta male, nessuno si stupisce se un delinquente compie un delitto, ma tutti si arrabbiano moltissimo se un prete fa del male. E fanno bene ad arrabbiarsi così. La Sacra Trasmissione ha funzionato.
Questa è la prova: tutti sanno che cosa vuole Gesù Cristo da noi cattolici. Tutti conoscono bene il Suo messaggio, anche senza averlo studiato sui libri. Tutti sono pronti a darci degli ipocriti se non lo rispettiamo.
Grazie.
La nostra casa costruita sulla roccia.
La Sacra Tradizione è il motivo per cui il popolo cristiano (cattolico ed ortodosso) vive saldamente su valori duraturi da 2000 anni e il popolo ebraico da 3500 - 4000.
Senza polemica da parte mia, ma purtroppo lo stesso non si può affermare in generale del protestantesimo in quanto, se è vero che Lutero parte 500 anni fa (che sarebbe già un buon risultato di "durata"), è altrettanto vero che oggi esistono oltre 40.000 congregazioni protestanti, tutte con idee discordanti tra loro (e dunque affermare che "i protestanti esistono da 500 anni" non è proprio esatto.
Ci sono moltissimi gruppi protestanti che sono nati solamente 20 o 30 anni fa, oppure un secolo fa, o con altre tempistiche, e sono tutti in profondo disaccordo con le teorie di Lutero, eccetto qualcuna. Inoltre, tante, davvero tante congregazioni e 'chiese' sono già apparse e scomparse dalla storia. Nessuna può vantare 2000 anni ininterrotti).
Speriamo che i fratelli protestanti continuino a camminare con noi fino ad arrivare all'unità - ricostruendo un po' di quello che hanno perso per strada.
Ripeto: non intendo coltivare nessuna polemica o accusa verso i fratelli protestanti, soprattutto perché quelli di oggi sono nati in una cultura già esistente (e dunque non è loro intenzione "protestare" contro nessuno).
Molte cose buone sono venute e continuano a venire dal mondo protestante. Come dal mondo cattolico. Continuiamo a collaborare nella società e a studiare insieme ciò che avvenne 500 anni fa, anche per responsabilità di alcuni settori cattolici corrotti - senza dubbio. Ma i tempi attuali sono maturi per rivedere tutto a fondo e puntare all'unità dei cristiani.
Tale movimento sta peraltro già avvenendo non solo sui grandi tavoli ufficiali del dialogo ecumenico, ma da diversi decenni anche tra molti "normali" protestanti che personalmente hanno voluto approfondire il tema. Per chi conosce l'inglese e vuole saperne un po' di più, linko alcune storie di conversione. Mi spiace che sono tutte in inglese ma i protestanti sono generalmente anglosassoni...
Ecco ad esempio un signore americano, anche molto divertente, che dopo la conversione (sua e della moglie) tiene delle conferenze sul tema:
clicca qui conversione al cattolicesimo video
Oppure un altro davvero simpatico che spiega per iscritto ai suoi lettori
come non diventare cattolico - la guida di un convertito
Oppure la conversione di un giovane canadese, prima parte "incontro con Dio"
clicca qui per aprire video su youtube
Seconda parte "incontro con la Chiesa"
clicca qui per aprire video di Brian su youtube
Traduco alcune frasi di Brian:
"Dopo aver incontrato Dio iniziai a cercare una "comunità di fede" dove potessi imparare il cristianesimo. Nel giro di breve tempo fui molto confuso dal grande numero di denominazioni tra cui scegliere. Decisi che dovevo capire perché ce n'erano così tante. ...
Iniziai a studiare la storia della Chiesa e della Riforma Protestante... E feci del mio meglio per studiare la Bibbia in modo obiettivo...
Ciò che mi sorprese è che le affermazioni cattoliche passavano sempre l'esame mentre le premesse delle conclusioni protestanti lottavano affannosamente per riuscire a stare in piedi".
Qui di seguito potete leggere un post (di un blog interamente dedicato) di una giovane donna passata da una chiesa evangelica al cattolicesimo. Il post è del 2013 e sono molto interessanti anche i commenti che seguono
http://www.lauramcalister.com/2013/06/16/what-to-expect-when-youre-converting/
(Sia chiaro: Dio assiste sempre tutti e ama tutti comunque, anche al di là di questi incidenti di percorso tra noi. Per Sua Misericordia. Amen).
Obiezione: cara Francesca, non trovi che avere (oltre) 40.000 congregazioni cristiane protestanti con diverse teorie teologiche sui più svariati temi garantisca una certa libertà di scelta?
Se invece dovessimo dare retta alla Tradizione (Sacra Trasmissione) ci ritroveremmo praticamente a dover scegliere tra Cattolici ed Ortodossi ed un'altra manciata di chiese orientali in comunione con Roma... le quali presentano fondamentalmente le stesse versioni teologiche con ben poche varianti...
Risposta all'obiezione.
In cinque punti.
1) intanto sfido una qualsiasi persona normale ad analizzare, nel corso di una sola vita, 40.000 versioni di "cristianesimo" (o presunte tali) per poi scegliere, con cognizione di causa, quella che effettivamente fornisce la migliore "interpretazione di Dio" - interpretazione che gli consenta di regolare la sua vita in base ad essa. Questa si può ancora chiamare libertà? Era questo che Cristo ci ha comandato di fare?
Esistono già le differenti religioni non cristiane e le diverse visioni filosofiche. Già questa scelta tra fedi molto diverse impegnerebbe parecchio una persona in ricerca... Avevamo proprio bisogno di altre 40.000 chiese fondate il più delle volte su una mezza paginetta di bibbia interpretata in modo "creativo"? (oppure sul fatto che un governante di tempi remoti voleva ripudiare mogli a ripetizione con la benedizione di una chiesa, e quindi se ne è fatta una personale?)
2) i dogmi e le verità di fede "imposti" all'interno della Chiesa Cattolica sono abbastanza limitati (quantitativamente).
Su alcune verità di cui si è avuta certezza assoluta si sono fissati questi dogmi. Sono guide indispensabili. Sono lampade che illuminano il cammino. Per la mia esperienza personale io giudico i dogmi attuali come la spiegazione più logica e completa di alcuni fatti all'interno della Rivelazione. In altri termini: io sarei comunque sulla linea di pensiero cattolica anche se non avessi il dogma.
[comunque, se questo discorso proprio non ti va giù, vedi il punto 5]
Eccettuata la struttura principale 'obbligatoria' dell'edificio cattolico, sul resto il fedele rimane libero, in vario grado, di pensarla come vuole sulle "cose di Dio", ed infatti il dibattito (su più materie) è sempre molto vivo tra le diverse correnti cattoliche. Ci sono ancora oggi temi teologici "in sospeso" (da diversi secoli) e si continuano ad approfondire col materiale che abbiamo raccolto in duemila anni, con l'apporto di tutti i cristiani, di ogni epoca.
Se poi si guarda alla storia, vediamo che veri rivoluzionari come San Francesco d'Assisi riescono a cambiare gli andazzi sbagliati di interi settori della Chiesa, eppure questi autentici rivoluzionari rimangono sempre in obbedienza del Papa e dei vescovi. Mentre altri personaggi, molto meno rivoluzionari di loro, a causa di piccole discordie ed intestardimenti, rompono l'unità cristiana ed escono dalla Chiesa. È utile a qualcuno tutto questo?
3) avere un tesoro bimillenario dal quale attingere, e nel contempo avere dei grandi esperti che ci fanno periodicamente il punto della ricerca, presentandoci per grandi sintesi tutti i dibattiti in corso... è qualcosa di molto prezioso.
4) siamo un popolo che da due millenni cammina insieme e che cerca di "capire sempre meglio le cose di Dio", dialogando anche su tavoli teologici con altre filosofie e religioni. Quando noi giungiamo ad una conclusione decente (passata più volte ai raggi X) su un argomento, lo mettiamo a disposizione di tutti.
Ma se qualcuno non concorda perfettamente e decide di uscire per fondare un nuovo gruppetto cristiano: è davvero quella la via più giusta per arrivare ad una migliore conoscenza di Dio?
5) Sì, è vero, se qualcuno è assolutamente convinto che i dogmi già presenti e le principali verità di fede cattoliche siano errati, allora ok: fa bene ad uscire dalla Chiesa (dalla quale è peraltro già "automaticamente" uscito negando in cuor suo il dogma). D'altra parte, ogni popolo si basa su alcuni precisi e precisati fondamenti comuni, non su vaghezze relativistiche. Quando non si stabiliscono o non si possiedono i fondamenti comuni può accadere proprio che qualcuno si svegli un mattino e contribuisca (come sta avvenendo) all'obiettivo di portare le denominazioni protestanti da 40.000 a 50.000... Non sarebbe invece il caso di invertire la rotta in direzione dell'unità?
... Nel frattempo la mamma scozzese presbiteriana di una mia amica - amica italiana nata appunto da madre protestante e da padre cattolico - quando ancora risiedeva nella madrepatria trovò una gagliarda soluzione: la domenica mattina si recava alla funzione presbiteriana, poi partecipava a quella anglicana, e nel pomeriggio alla Messa cattolica. Le piacevano tutte e tre moltissimo. Ma questa è un'altra storia... che forse un giorno vi racconterò perché è troppo bella.
... Come trovo bellissimo e di buon auspicio che proprio oggi 18 novembre 2017, mentre sto terminando questo post, Papa Francesco con Padre Benedetto (Joseph Ratzinger) sta consegnando un prestigioso premio per gli studi teologici a tre personalità del mondo cristiano: un luterano, un cattolico e un ortodosso. Si tratta del Premio Ratzinger 2017 e i vincitori di quest'anno provengono proprio dalle nostre tre "famiglie" ancora separate in casa. Camminando verso l'unità dei cristiani...
clicca qui per vedere articolo su Vatican Insider
Lascio qui a disposizione per lo studio altri due links utili. Informazione molto generale sul concetto di Deposito della Fede
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Deposito_della_fede
Fidei Depositum e Catechismo ufficiale
http://it.cathopedia.org/wiki/Fidei_Depositum
Come ho già scritto, nel prossimo post vedremo alcuni famosi "fuoriusciti" e quali idee sostenevano - dando luogo alle celeberrime eresie.
Shalom
Pax et bonum
Francesca Burigotto
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Aggiornamento. Ho visto ora che Luis (Blog Apologeticon) giusto tre giorni fa ha pubblicato un articolo sullo Scisma d'Oriente. Molto interessante e cade proprio a fagiolo. In questo caso si parla di una divisione (tra Cattolici e Ortodossi) che principalmente ha a che fare con motivi politici, non tanto con quelli teologici-dottrinali (che in questo caso sono minimi). Infatti è altamente probabile una prossima ri-unificazione tra la Chiesa d'Oriente e la Chiesa d'Occidente - conservando alcune differenze tra le due.
Se siete principianti e se avete capito bene la spiegazione della Tradizione, potreste procedere di un altro gradino con il post di Luis. Molto chiaro, tocca punti fondamentali sul piano storico. Tranquilli/e, l'articolo di Luis è abbastanza breve, non affatica la vista né la mente 😄
per leggere blog di Luigi Ruggini clicca qui
Sarebbe sufficiente lo studio storico per rendersene conto senza nemmeno chiamare in causa la fede.
Per quanto riguarda invece la fede: qualunque sarà la futura forma di sopravvivenza dei cattolici, anche se mezzi diroccati in qualche periodo di transizione, noi non scompariremo perché la promessa di Cristo alla Chiesa è chiarissima: è il famoso "non praevalebunt" che leggiamo nel vangelo di Matteo capitolo 16.
Non ci siamo mai basati sui numeri, ma su ben altri valori.
Dodici uomini ebrei (Mattia subentrò al posto di Giuda) e tale ebreo Paolo che si unì poco dopo agli Apostoli - più l'ebrea Maria madre del Messia - , alla guida di un gruppo di Ebrei e di Gentili, partirono 2000 anni fa da Gerusalemme, da una provincia periferica dell'Impero Romano.
E, su mandato di Cristo, cambiarono il mondo.
(Cercate pure su Google chi è oggi l'uomo più famoso di tutti i tempi sul pianeta. Dico "uomo" perché comunque alla vista era un uomo come gli altri, e perché scrivo sia per i cristiani interessati all'approfondimento della propria fede, sia per i non-cristiani che cercano un'informazione di tipo culturale).
Il valore della Tradizione è anche il punto forte di contatto che noi abbiamo con l'ebraismo, cioè col popolo-radice dal quale partiamo e dal quale "fioriamo" duemila anni fa.
Da quella stessa radice si sviluppano infatti due fioriture: da un lato abbiamo l'ebraismo di oggi, dall'altro abbiamo il cristianesimo di oggi.
[Nota. 2000 anni fa, in Terra Santa, per molti ebrei il Messia arrivò ed è Gesù Cristo, mentre altri non furono d'accordo. Da lì il 'divorzio' e lo sviluppo storico di due ramificazioni]
La Tradizione cristiana non è un' "usanza tipica" e neppure una "consuetudine popolare"...
Ad esempio si dice: "a carnevale c'è la tradizione di fare le frittelle" oppure "il giorno di ferragosto c'è la tradizione di fare processioni religiose perché è la Festa dell'Assunta, e poi facciamo anche la sagra in onore della Madonna" oppure "nella mia famiglia abbiamo la tradizione di regalare il panettone a Natale e l'uovo di cioccolato a Pasqua".
In tutti questi esempi NON stiamo parlando della Sacra Tradizione cristiana, nemmeno quando si tratta della consuetudine popolare di una processione religiosa in parrocchia.
Quelle sono delle "tradizioni" oppure delle "usanze tradizionali", ma
La Tradizione è un'altra cosa.
Solo che ahimè il nome è lo stesso.
Per spiegare La Tradizione bisogna guardare all'etimologia latina. Fino a non molto tempo fa, infatti, il termine veniva usato nella Chiesa Cattolica solo in lingua originale e con quel significato. Sostantivo: traditio. Verbo: tradere.
Latino tradere: consegnare, affidare, tramandare, trasmettere, passare qualcosa a qualcuno, dare.
Per comprendere questo "sacro tramandare" ritorniamo alle ricette di cucina. Facendo seguito al mio post sugli spaghetti che vi raccomando di leggere come indispensabile premessa se siete dei niubbi (cioè principianti).
clicca qui per la lezione precedente
Guida alla corretta lettura: in quel post vi invitavo ovviamente a ridere per poi concludere con una seria riflessione.
In questo invece vi invito a mantenervi molto seri/serie per tutto il tempo.
Vediamo.
Una ricetta culinaria scambiata in un pomeriggio tra amiche.
Durante una riunione tra signore facciamo i complimenti all'amica che ha preparato un ottimo dolce... E tutte le chiediamo di passarci la ricetta. Allora l'amica prende dei foglietti e noi scriviamo appunti: farina, zucchero, uova, sale, lievito, forno per circa un'ora, eccetera.
Ecco, a questo punto torniamo a casa sapendo già molto bene come procedere nella preparazione del dolce se volessimo rifarlo.
Vi siete mai chiesti/e COME lo sappiamo? Come facciamo se non abbiamo visto coi nostri occhi l'amica mentre faceva la torta?
La risposta è: tramite La Tradizione (termine teologico che adesso utilizzo indebitamente in campo gastronomico).
Comunque.
Noi sappiamo come riprodurre il dolce della nostra amica grazie al "tramandamento fedele" (Tradizione) di alcuni precisi "presupposti" all'interno di una stessa comunità con gli stessi valori, insegnamenti e cultura.
Da questi insegnamenti già acquisiti noi sappiamo ad esempio che:
- dobbiamo sbattere le uova con una frusta da cucina o con una forchetta. Mai lo faremmo con un cucchiaio o con un coltello, né con le bacchette cinesi.
- dobbiamo usare in genere dello zucchero semolato. Non certo dei cubetti di zucchero da sciogliere nell'acqua né sciroppo di zucchero.
- dobbiamo prendere di solito della farina di frumento. Se non ci viene esplicitamente richiesto, noi non usiamo la farina di mais, la farina di noci, di fagioli, di lenticchie o di tapioca.
- dobbiamo usare uova di gallina. Non di struzzo, di colombo o di cicogna. Né uova di cioccolato.
- dobbiamo usare ingredienti di qualità, saper fare buoni acquisti, dobbiamo controllare che i prodotti non siano scaduti.
- dobbiamo utilizzare uno stampo per dolci, non una padella per bistecche.
E così via.
Tutto questo (e molto altro) è ciò che si intende per Tradizione anche quando parliamo di Sacra Tradizione cristiana.
In pratica: quando prendiamo in mano la Bibbia già sappiamo come leggerla - perché già conosciamo tutto ciò che sta intorno e alla base della Bibbia stessa (o almeno dovremmo conoscerlo se facciamo parte del popolo cristiano e se riceviamo una sufficiente formazione cattolica tanto quanto riceviamo una sufficiente formazione gastronomica italiana che ci consenta di sbattere un uovo, preparare un caffè e cucinare spaghetti al dente).
Allo stesso modo della Bibbia, noi possiamo ascoltare il discorso di un vescovo e già sappiamo come dobbiamo intenderlo. Sappiamo di che cosa sta parlando.
Questo avviene perché siamo un Popolo, oggi diffuso in tutto il mondo, con alle spalle duemila anni di fedele tramandamento: la Sacra Tradizione.
Perché "sacra"?
Perché è tramandamento della Parola di Dio, tanto quanto la Sacra Scrittura.
Gesù Cristo, Figlio del Dio vivente, disse delle cose, fece delle azioni, si comportò in un certo modo e alla fine ordinò di tramandare tutto ("annunciare il Vangelo"). Non scrisse nulla e non diede l'ordine di scrivere. Diede l'ordine di insegnare il Vangelo (euangelion = buona notizia). Tale ordine venne eseguito dai cristiani sia parlando e agendo sia scrivendo. Ma principalmente parlando e agendo. Non scordiamoci inoltre che Gesù insegnò a voce la Torah (Pentateuco), i Profeti e la stessa Tradizione orale ebraica. Nel Suo insegnamento è quindi compreso anche l'Antico Testamento e la relativa Tradizione.
A questo punto potremmo fissare il seguente promemoria: Sacra Tradizione significa Sacra Trasmissione.
La Parola di Dio viene tramandata nel Suo Popolo con due modalità "accoppiate", Tradizione & Scrittura, che non vanno mai separate, altrimenti il messaggio non passa integralmente.
Proprio come sappiamo che le uova dobbiamo sbatterle con una forchetta, senza la necessità che sulla ricetta della torta sia scritto "forchetta" o "frustino", ma lo sappiamo perché si fa così perlomeno da quando esistono i frustini e le forchette (prima della forchetta avranno utilizzato un oggetto altrettanto adatto: ed ecco qui il "valore" che passa integro pur nelle varianti storiche).
Il messaggio completo, senza averlo scritto da nessuna parte, risulta infatti essere: "le uova prima si sgusciano e poi si sbattono energicamente con una forchetta in un recipiente adeguato, o con una frusta da cucina".
Notiamo inoltre che il messaggio integrale comprende pure la conoscenza di determinati movimenti tipici che farà la nostra mano tenendo la forchetta e agendo sulle uova, un movimento specifico ben conosciuto dai cuochi e dalle casalinghe.
Torniamo alla Chiesa Cattolica e al messaggio partito da Gerusalemme due millenni fa.
La Sacra Tradizione cristiana è fatta di: insegnamenti orali (oggi per la maggior parte riportati per iscritto), insegnamenti scritti dei Padri della Chiesa, culto e liturgia nelle forme universali di base, atteggiamenti cristiani da sempre riconosciuti come tali, modalità di relazionarsi con gli altri, stili di vita, storia, evoluzione storica degli "stili" stessi, progresso lungo i secoli, esperienze, adattamenti al periodo storico mantenendo lo stesso identico valore ma incarnato in nuove condizioni personali e sociali, eccetera.
Tutto ciò, tutto insieme, è semplicemente il messaggio di Cristo - ciò che Lui ha detto e ha fatto - portato all'uomo attraverso i millenni. È la Persona di Cristo che vive in tutti i cristiani. Di generazione in generazione.
Si chiama infatti anche Tradizione Vivente.
Per chi conoscesse qualche nozione di ebraismo: la Tradizione cattolica, o anche quella ortodossa, è in generale la stessa cosa della Mishnah ebraica - sebbene quest'ultima comprenda concetti leggermente più limitati all'insegnamento teorico (Torah Orale) rispetto alla Tradizione cattolica che trasmette la Fede anche attraverso insegnamenti "incarnati", agìti, vissuti e respirati.
Attenzione. È su questo punto che 500 anni fa avviene la grande spaccatura coi Protestanti perché da Lutero in poi, una parte di (ex) cattolici rifiuterà in blocco la Tradizione, orale e scritta, fino allora condivisa - e rivendicherà di voler fare riferimento solo alla Scrittura (cioè solo alla Bibbia, "censurata" inoltre di 7 libri) presa isolatamente, come recita il loro motto "Sola Scriptura".
Per noi cattolici invece la Bibbia è come un piccolo appunto (ispirato da Dio quindi sacro!!) all'interno di una Storia molto più grande, vastissima, che da 2000 anni approfondiamo e viviamo. Tradizione Vivente.
È la vita stessa di tutti i (veri) cristiani che da 2000 anni tramandano il messaggio con parole e azioni; è il "sentiment", la visione del mondo, il comportamento, lo stile di vita, la devozione a Dio, il ritrovarci a Messa la domenica come precetto da rispettare in quanto invitati privilegiati facenti parte di un popolo (non come facoltativa partecipazione di avventori casuali), è la cura del prossimo, è il combattere per la giustizia sociale, per la difesa della vita, eccetera. Ed è l'interpretazione della Bibbia data innanzitutto dalla comunità cristiana in cui è stata scritta e dai loro discendenti che hanno ricevuto e conservato fedelmente tali spiegazioni (scritte e orali).
Infatti, dalla Tradizione Vivente delle comunità giudeo-cristiane originarie, cioè dalla volontà degli Apostoli, dei discepoli, dei primi cristiani (e con l'assistenza dello Spirito Santo) inizia a nascere - come fase successiva alla prima predicazione - anche la Sacra Scrittura. Cioè il Nuovo Testamento che sarà redatto nell'arco di circa 50 anni, a partire circa dal 55 - 60 dopo Cristo.
L'Antico Testamento c'era già e viene fin da subito dato per scontato come Sacra Scrittura giudeo-cristiana, andando a comporre la Bibbia completa, diciamo così.
[Nota1. Vi ricordo che: ta biblìa = "i libri" - in greco antico]
[Nota2. Un aspetto che oggi risulta un po' nascosto ma che è fondamentale conoscere: fino al 1455 circa non esiste la stampa a caratteri mobili, invenzione di Gutenberg. E anche successivamente a quella data ci vorranno secoli prima che l'uomo comune potesse permettersi una bibbia personale, sempreché sapesse leggere. Prima dell'epoca della stampa la Bibbia veniva ricopiata a mano da esperti e il numero di copie era relativamente basso se confrontato con quelle stampate dopo il 1455. Ciò significa che, nonostante esistesse la Sacra Scrittura fin dai tempi più remoti, la diffusione del Vangelo era principalmente affidata alla Sacra Tradizione o Sacra Trasmissione con un utilizzo relativamente limitato della Sacra Scrittura. Sicuramente non comparabile a quello di oggi. È significativo anche il fatto che nel giro di un cinquantennio dall'invenzione della stampa sia comparso qualcuno ad affermare lo slogan "Sola Scriptura" e a rivendicare il primato assoluto della libera lettura/interpretazione personale. Una Scrittura e una lettura che comunque in pochissimi potevano permettersi di comprare per solo uso privato. A questo punto si comprenderà meglio quanto sia importante la Sacra Trasmissione nella storia del cristianesimo. Non è dai libri che il popolo in Europa ha imparato ad essere cristiano. Perlomeno non da libri di proprietà privata letti in solitudine nella propria cameretta.
E qui ad esempio va ricordato il meraviglioso ruolo dell'arte sacra nelle chiese, oltre che dei predicatori, dei monaci, dei parroci, e di tutti gli umilissimi buoni cristiani, pietre viventi della Chiesa universale. Il cristianesimo infatti è sempre stato una dimensione personale&sociale, profondamente personale e profondamente sociale. Col protestantesimo viene introdotta una limitazione, cioè viene limitato alla sola dimensione personale e alla privata interpretazione della Sola Scrittura. Ai fedeli protestanti non rimane più alcun punto di riferimento valido per interpretare la Scrittura. Ma fino ad allora la Trasmissione della Parola di Dio non era mai avvenuta affidandosi esclusivamente a caratteri stampati su un foglio e posti in mano a persone che il più delle volte non sapevano leggere oppure che non avevano i sufficienti mezzi culturali per comprendere alcuni difficili passaggi biblici. Questa situazione potenzialmente era ed è abbastanza pericolosa nelle conseguenze. Solo per fare un esempio tra tanti: possono nascere molte sètte estremiste basate su qualche passo biblico interpretato alla maniera fondamentalista, e tali sètte fanno leva proprio sul fatto che "è testo sacro" dunque veritiero in ciò che dice].
È facile ora capire perché Sacra Tradizione e Sacra Scrittura vanno sempre insieme. In teoria, poteva esistere anche solamente la Tradizione - Trasmissione per far passare il messaggio completo.
Ma di certo nel cristianesimo non poteva esistere la Scrittura senza la Tradizione alle spalle.
I primi cristiani (e tutti i cristiani per 1500 anni, fino all'anno 1517-Lutero) sapevano benissimo che la Scrittura Sacra era solo... come il fogliettino promemoria "uova, zucchero, farina, lievito" - foglietto importantissimo, realmente sacro!, ma da solo non bastava e non basta. Avete presente la proporzione tra le poche parole appuntate sul foglio (o la ricetta su un libro di cucina) e la quantità di informazioni che voi già conoscete per preparare una torta? Ecco, la relazione quantitativa e qualitativa è un po' quella.
Per offrire un altro esempio, potete immaginare di descrivere a qualcuno la relazione con la persona amata: possiamo mostrare le lettere d'amore, i messaggini romantici, le foto, ... ma ciò che più saprà comunicare questo amore saremo noi che ne parliamo direttamente a voce mentre i nostri occhi brillano. Se l'amore è autentico trasparirà dalla nostra persona. La "prova" saremo noi, non un un sms sullo smartphone. Un qualsiasi testo scritto potrebbe anche essere stato scritto da una persona falsa e disonesta... Avete mai riflettuto sul "come" possiamo avere le prove dell'autenticità di un'affermazione?
Anche se il post è già abbastanza lungo così, credo che sia meglio proseguire ancora un po' e fornirvi tutte le informazioni in un colpo solo.
Potrete sempre ritornare qui a "studiare" in diverse riprese.
Quindi vediamo adesso le definizioni che la Chiesa ci da, ed altri aspetti che sono compresi nella Tradizione.
A questo punto anche i principianti saranno in grado di leggere e di comprendere un importante documento della Chiesa.
Costituzione dogmatica Dei Verbum sulla Divina Rivelazione (Concilio Vaticano II).
CAPITOLO II
LA TRASMISSIONE DELLA DIVINA RIVELAZIONE
Gli apostoli e i loro successori, missionari del Vangelo
7. Dio, con somma benignità, dispose che quanto Egli aveva rivelato per la salvezza di tutte le genti, rimanesse per sempre integro e venisse trasmesso a tutte le generazioni. Perciò Cristo Signore, nel quale trova compimento tutta intera la Rivelazione di Dio Altissimo, ordinò agli apostoli che l'Evangelo, prima promesso per mezzo dei Profeti e da Lui adempiuto e promulgato di persona venisse da loro predicato a tutti come la fonte di ogni verità salutare e di ogni regola morale, comunicando così ad essi i doni divini. Ciò venne fedelmente eseguito, tanto dagli apostoli, i quali nella predicazione orale, con gli esempi e le istituzioni trasmisero sia ciò che avevano ricevuto dalla bocca del Cristo vivendo con lui e guardandolo agire, sia ciò che avevano imparato dai suggerimenti dello Spirito Santo, quanto da quegli apostoli e da uomini a loro cerchia, i quali, per ispirazione dello Spirito Santo, misero per scritto il messaggio della salvezza.
Gli apostoli poi, affinché l'Evangelo si conservasse sempre integro e vivo nella Chiesa, lasciarono come loro successori i vescovi, ad essi « affidando il loro proprio posto di maestri ».
(...)
La Sacra Tradizione
8. Pertanto la predicazione apostolica, che è espressa in modo speciale nei libri ispirati, doveva esser conservata con una successione ininterrotta fino alla fine dei tempi. Gli apostoli perciò, trasmettendo ciò che essi stessi avevano ricevuto, ammoniscono i fedeli ad attenersi alle tradizioni che avevano appreso sia a voce che per iscritto (cfr. 2 Ts 2,15), e di combattere per quella fede che era stata ad essi trasmessa una volta per sempre. (...) così la Chiesa nella sua dottrina, nella sua vita e nel suo culto, perpetua e trasmette a tutte le generazioni tutto ciò che essa è, tutto ciò che essa crede.
Questa Tradizione di origine apostolica progredisce nella Chiesa con l'assistenza dello Spirito Santo: cresce infatti la comprensione, tanto delle cose quanto delle parole trasmesse, sia con la contemplazione e lo studio dei credenti che le meditano in cuor loro (cfr. Lc 2,19 e 51), sia con la intelligenza data da una più profonda esperienza delle cose spirituali, sia per la predicazione di coloro i quali con la successione episcopale hanno ricevuto un carisma sicuro di verità. Così la Chiesa nel corso dei secoli tende incessantemente alla pienezza della verità divina, finché in essa vengano a compimento le parole di Dio.
Le asserzioni dei santi Padri attestano la vivificante presenza di questa Tradizione, le cui ricchezze sono trasfuse nella pratica e nella vita della Chiesa che crede e che prega. È questa Tradizione che fa conoscere alla Chiesa l'intero canone dei libri sacri e nella Chiesa fa più profondamente comprendere e rende ininterrottamente operanti le stesse sacre Scritture. Così Dio, il quale ha parlato in passato non cessa di parlare con la sposa del suo Figlio diletto, e lo Spirito Santo, per mezzo del quale la viva voce dell'Evangelo risuona nella Chiesa e per mezzo di questa nel mondo, introduce i credenti alla verità intera e in essi fa risiedere la parola di Cristo in tutta la sua ricchezza (cfr. Col 3,16).
Relazioni tra la Scrittura e la Tradizione
9. La sacra Tradizione dunque e la sacra Scrittura sono strettamente congiunte e comunicanti tra loro. Poiché ambedue scaturiscono dalla stessa divina sorgente, esse formano in certo qual modo un tutto e tendono allo stesso fine. Infatti la sacra Scrittura è parola di Dio in quanto consegnata per iscritto per ispirazione dello Spirito divino; quanto alla sacra Tradizione, essa trasmette integralmente la parola di Dio - affidata da Cristo Signore e dallo Spirito Santo agli apostoli - ai loro successori, affinché, illuminati dallo Spirito di verità, con la loro predicazione fedelmente la conservino, la espongano e la diffondano; ne risulta così che la Chiesa attinge la certezza su tutte le cose rivelate non dalla sola Scrittura e che di conseguenza l'una e l'altra devono essere accettate e venerate con pari sentimento di pietà e riverenza.
Relazioni della Tradizione e della Scrittura con tutta la chiesa e con il Magistero
10. La sacra Tradizione e la sacra Scrittura costituiscono un solo sacro deposito della parola di Dio affidato alla Chiesa (...).
L'ufficio poi d'interpretare autenticamente la parola di Dio, scritta o trasmessa, è affidato al solo Magistero vivo della Chiesa, la cui autorità è esercitata nel nome di Gesù Cristo. Il quale magistero però non è superiore alla Parola di Dio ma la serve, insegnando soltanto ciò che è stato trasmesso, in quanto, per divino mandato e con l'assistenza dello Spirito Santo, piamente ascolta, santamente custodisce e fedelmente espone quella parola, e da questo unico deposito della fede attinge tutto ciò che propone a credere come rivelato da Dio.
È chiaro dunque che la sacra Tradizione, la sacra Scrittura e il Magistero della Chiesa, per sapientissima disposizione di Dio, sono tra loro talmente connessi e congiunti che nessuna di queste realtà sussiste senza le altre (...).
Testo integrale della Dei Verbum consultabile cliccando qui sul sito della Santa Sede
Catechismo della Chiesa Cattolica. Ultima versione oggi in vigore cioè quella promulgata da Giovanni Paolo II, opera di sintesi eccellente della dottrina cattolica.
Sulla Tradizione:
http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p1s1c2a2_it.htm
Riporto un piccolo estratto, per non appesantire troppo il già lungo articolo (ma vi raccomando la lettura completa in quanto è molto ben curata). Nel Catechismo vengono riprese le affermazioni della Dei Verbum e vengono spiegate.
Catechismo:
La trasmissione del Vangelo, secondo il comando del Signore, è stata fatta in due modi:
— Oralmente, « dagli Apostoli, i quali nella predicazione orale, negli esempi e nelle istituzioni trasmisero ciò che o avevano ricevuto dalla bocca, dalla vita in comune e dalle opere di Cristo, o avevano imparato per suggerimento dello Spirito Santo »;
— Per iscritto, « da quegli Apostoli e uomini della loro cerchia, i quali, sotto l'ispirazione dello Spirito Santo, misero in iscritto l'annunzio della salvezza ».
« Affinché il Vangelo si conservasse sempre integro e vivo nella Chiesa, gli Apostoli lasciarono come successori i Vescovi, ad essi "affidando il loro proprio compito di magistero" ».
Infatti, « la predicazione apostolica, che è espressa in modo speciale nei libri ispirati, doveva essere conservata con successione continua fino alla fine dei tempi ».
Questa trasmissione viva, compiuta nello Spirito Santo, è chiamata Tradizione, in quanto è distinta dalla Sacra Scrittura, sebbene sia ad essa strettamente legata. Per suo tramite « la Chiesa, nella sua dottrina, nella sua vita e nel suo culto, perpetua e trasmette a tutte le generazioni, tutto ciò che essa è, tutto ciò che essa crede ».« Le asserzioni dei santi Padri attestano la vivificante presenza di questa Tradizione, le cui ricchezze sono trasfuse nella pratica e nella vita della Chiesa che crede e che prega ».
« La Sacra Scrittura è la parola di Dio in quanto è messa per iscritto sotto l'ispirazione dello Spirito divino ».
« La sacra Tradizione poi trasmette integralmente la parola di Dio, affidata da Cristo Signore e dallo Spirito Santo agli Apostoli, ai loro successori, affinché questi, illuminati dallo Spirito di verità, con la loro predicazione fedelmente la conservino, la espongano e la diffondano ».
La Tradizione di cui qui parliamo è quella che proviene dagli Apostoli e trasmette ciò che costoro hanno ricevuto dall'insegnamento e dall'esempio di Gesù e ciò che hanno appreso dallo Spirito Santo. In realtà, la prima generazione di cristiani non aveva ancora un Nuovo Testamento scritto e lo stesso Nuovo Testamento attesta il processo della Tradizione vivente.
Vanno distinte da questa le « tradizioni » teologiche, disciplinari, liturgiche o devozionali nate nel corso del tempo nelle Chiese locali.
Esse costituiscono forme particolari attraverso le quali la grande Tradizione si esprime in forme adatte ai diversi luoghi e alle diverse epoche. Alla luce della Tradizione apostolica queste «tradizioni» possono essere conservate, modificate oppure anche abbandonate sotto la guida del Magistero della Chiesa.
[Dal Catechismo della Chiesa Cattolica. Consultabile gratuitamente online sul sito del Vaticano oppure acquistabile in diverse edizioni cartacee in libreria]
Sulla Tradizione vi segnalo inoltre un buon articolo che mette in guardia anche dai due estremismi, infiltrati oggi nella Chiesa, che la minano: il tradizionalismo e il progressismo.
Entrambe queste posizioni ideologiche vanno a negare il valore autentico della Tradizione come identità (e unità) del Popolo Cristiano. Nota: l'articolo è abbastanza lungo quindi prendetevi del tempo. Prima gli autori spiegano la Tradizione e poi approfondiscono alcuni aspetti tra i quali le attuali piaghe del tradizionalismo e del progressismo.
http://www.ilgiudiziocattolico.com/1/82/la-tradizione.html
Per finire, valutiamo insieme un altro paio di snodi importanti, riprendendo alcuni passaggi della Dei Verbum e spiegandoli.
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"Questa Tradizione di origine apostolica progredisce nella Chiesa con l'assistenza dello Spirito Santo: cresce infatti la comprensione, tanto delle cose quanto delle parole trasmesse, sia con la contemplazione e lo studio dei credenti che le meditano in cuor loro, sia con la intelligenza data da una più profonda esperienza delle cose spirituali, sia per la predicazione di coloro i quali con la successione episcopale hanno ricevuto un carisma sicuro di verità. Così la Chiesa nel corso dei secoli tende incessantemente alla pienezza della verità divina, finché in essa vengano a compimento le parole di Dio".
(Dei Verbum, Concilio Vaticano II)
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Domanda. La Scrittura e la Tradizione sono allora "aperte" o "chiuse" ?
Tre risposte diverse che arrivano alla stessa sostanza:
A) Una chiusa e una aperta.
La Scrittura è da considerarsi "chiusa": è stato fissato definitivamente il Canone e quindi il testo ufficiale - diciamo così.
Non possiamo più togliere né aggiungere nulla.
La Tradizione Vivente invece è ancora aperta, sarà sempre aperta, e continua a vivificare la stessa Scrittura: cioè la rende viva, in collaborazione con lo Spirito Santo.
La Tradizione Vivente infatti ci proviene dal passato, ma è qui presente adesso e noi cattolici di oggi siamo parte delle radici future. Viventi.
B) Entrambe chiuse
In un altro senso, un po' diverso, tutta la Rivelazione (quindi Scrittura + Tradizione) è "chiusa", cioè si è conclusa in un determinato momento storico con la morte dell'ultimo Apostolo, che potremmo situare all'incirca nell'anno 100 dopo Cristo. Intorno a quella data gli Apostoli che erano stati faccia a faccia con Gesù erano tutti morti - considerando sia la morte prematura per martirio sia che erano in generale coetanei di Gesù.
(un discorso a parte andrebbe fatto per San Paolo ma adesso non mi soffermo. Comunque anche lui muore negli anni Sessanta del primo secolo a Roma. Altre puntualizzazioni andrebbero fatte inoltre per San Giovanni, il più giovane degli Apostoli, ma anche lui comunque non va oltre qualche anno dopo il 100).
C) Entrambe aperte
Se c'è un senso particolare in cui tutta la Rivelazione (Tradizione + Scrittura) è da intendersi in qualche modo "aperta" : questo senso è l'approfondimento ulteriore. Cioè la migliore comprensione di ciò che è stato detto e fatto da Gesù.
Questo sarà un campo sempre aperto fino alla fine dei tempi. Come pure ogni possibile approfondimento sul Padre e sullo Spirito Santo.
Attenzione: la Rivelazione è "aperta" agli approfondimenti e alla sua migliore comprensione. Con l'aiuto di ogni singolo cristiano e sotto la guida della Chiesa.
È "aperta" alle applicazioni in nuove situazioni, in problemi nuovi che non si fossero mai presentati in duemila anni.
Ma NON è aperta ai cambiamenti. Non è aperta alle modifiche. Non è aperta a significati o ad interpretazioni che vadano in contraddizione con la Tradizione - Trasmissione di 2000 anni.
(in questo caso si capisce anche dai termini stessi in italiano: la "contraddizione" è contraria alla "tradizione).
Non possiamo contraddire i valori e i principi - magari con qualche furbo arzigogolo teologico.
Ed è proprio qui che è fondamentale l'esperienza bimillenaria della Chiesa.
Perché la Rivelazione non è aperta ai cambiamenti?
Perché Dio è fedele, e perché ci ha comunicato che la Rivelazione è conclusa.
Dio è eterno ed immutabile, quindi anche la Sua Rivelazione per l'uomo non muta.
Fino a Gesù Cristo c'era un' attesa messianica (e nemmeno si sapeva benissimo nei dettagli in cosa sarebbe consistita questa rivelazione del Messia).
Poi c'è stato il compimento delle promesse di Dio, e il completamento della Rivelazione con Gesù.
Adesso noi continuiamo a camminare verso le altre promesse di Dio, secondo le parole del Figlio - il quale ha affermato di aver portato a compimento la Rivelazione.
Una fase storica è già stata completata: quella della Rivelazione di Dio all'Uomo nella Storia (cioè quella più completa ed esplicita che possiamo avere sulla terra, quella che l'uomo è in grado di comprendere in questa dimensione spazio-temporale con una mente limitata).
Dunque: Rivelazione conclusa.
Noi ci troviamo nella fase successiva. Attualmente Dio rimane con noi, continua a camminare con noi, in tutti i modi possibili ed immaginabili. In particolare lo fa visibilmente attraverso la Chiesa e i Sacramenti - che sono doni a disposizione qui per tutti.
Come Corpo di Cristo noi continuiamo la Sua missione sulla terra, con Lui costantemente alla guida (quindi certamente anche col Padre e con lo Spirito Santo. Vi ricordo che Dio è la Santa Trinità, detta anche TriUnità).
Così continuano le relazioni tra Terra e Cielo. Così continua l'opera di Dio, e così l'uomo vi collabora attivamente.
In termini più pratici: se siamo ancora qui significa che c'è ancora lavoro da fare - e che ci viene richiesto di farlo.
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Una frase della Dei Verbum per ripassare i concetti fin qui esposti:
"È chiaro dunque che la sacra Tradizione, la sacra Scrittura e il Magistero della Chiesa, per sapientissima disposizione di Dio, sono tra loro talmente connessi e congiunti che nessuna di queste realtà sussiste senza le altre" (Dei Verbum, Concilio Vaticano II).
Cari/e principianti della Tradizione, cari nuovi arrivati nel popolo cristiano, se siete stati così eroici da seguirmi in questa lezione intensiva all-in-one, adesso capirete appieno una frase che Papa Francesco ha detto in una sua omelia:
"Confessare la fede! Tutta, non una parte! Tutta! E questa fede custodirla tutta, come è arrivata a noi, per la strada della Tradizione: tutta la fede! "
Spero di essere stata abbastanza esauriente.
Nel prossimo post che pubblicherò vedremo che cosa è accaduto quando qualcuno ha preteso di scardinare e distruggere interi settori di Sacra Tradizione, e anche andando esplicitamente contro la Sacra Scrittura.
È così che nascono le eresie lungo tutta la storia del cristianesimo.
È così che viene minacciata la Sacra Trasmissione alle generazioni future.
Senza l'ossatura salda della Tradizione (e del Magistero della Chiesa che guida l'interpretazione di Tradizione + Scrittura) non avremmo mai potuto combatterle e sconfiggerle, e oggi il messaggio di Gesù sarebbe probabilmente una vaghissima annacquata filosofia.
Non sarebbe quella roccia su cui si può fondare un Popolo.
[Òh, calmi, prima che qualcuno pensi male: non ho detto che auspico il "rogo degli eretici". Stavo dicendo un'altra cosa e comunque le brevi fasi storiche in cui tutti incendiavano tutti - non solo la Chiesa - sono appunto delle fasi da studiare nei loro contesti, spesso fraintesi ad arte dalla propaganda anticattolica. Ad esempio nessuno dice mai - chissà perché - che gli eretici in molti casi erano i primi ad incendiare e ad ammazzare allegramente la gente per strada se non era d'accordo con loro. In pratica: a parte alcuni errori esecrabili da parte della Chiesa, in genere si trattava principalmente di ordine pubblico e di difendere la gente dalle aggressioni 'eretiche' che non consistevano certo in pacifiche discussioni filosofiche davanti ad un boccale di birra. I metodi per arginare la violenza possono essere stati discutibili, ma la cruda realtà è che erano epoche in cui le punizioni per i colpevoli, a partire da quelle dei tribunali "civili", non andavano troppo per il sottile... Un'altra cosa che nessuno racconta mai nei libri di storia scolastici è che i fratelli Protestanti, essendo appunto fratelli nostri, adottarono tranquillamente l'usanza di dare alle fiamme quelli che non concordavano con loro (anche se si trattava di pacifici intellettuali che volevano solo avere pacifiche conversazioni). Ok, chiusa parentesi di reciproco omaggio tra buoni parenti. Volevo solo che fosse chiaro che non mi riferivo ai falò quando dicevo che noi abbiamo combattuto e sconfitto le eresie. Il "combattimento" in 2000 anni è davvero avvenuto in modo mirabile con strumenti di fede, di ragione, di filosofia, di teologia, e di vita cristiana testimoniata sul campo. In due parole: Sacra Tradizione. E altre due: Successione Apostolica.
Purtroppo gli ultimi decenni di propaganda anticattolica hanno davvero oscurato la realtà dei fatti, che oggi può essere recuperata solo da chi ha la pazienza di affrontare un accurato studio storico oggettivo].
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Come cattolici continuiamo a portare con noi, ovunque siamo, il messaggio puro originario di Gesù Cristo.
È lo stesso di 2000 anni fa, approfondito all'interno di un'esperienza bimillenaria.
Checché ne dicano i detrattori.
Eh sì, siamo un tantino puntigliosi sull'argomento Trasmissione... pignoli per mandato divino 😇
Con tutti i nostri difetti umani, anche con errori gravi di alcuni comportamenti esteriori anticristiani, ma quel messaggio rimane integro nella Chiesa Madre, pronto per chi vuole accoglierlo con tutti i suoi doni preziosi. Quelli che hanno seguito gli insegnamenti di Cristo hanno trasmesso ininterrottamente la Fede autentica, intatta, splendente, vivente.
Le parole e le azioni di Gesù brillano con chiarezza nel nostro Popolo.
Volete una prova? È sufficiente che un cattolico, un laico o un prete o un vescovo (o anche un papa) si comporti male e subito verrà attaccato senza pietà, perfino dagli atei.
E dove starebbe la "prova"?
La prova sta nel fatto che perfino un ateo sa come si dovrebbe comportare un cattolico. Nessuno si scandalizza esageratamente se un aderente ad una strana sètta si comporta male, nessuno si stupisce se un delinquente compie un delitto, ma tutti si arrabbiano moltissimo se un prete fa del male. E fanno bene ad arrabbiarsi così. La Sacra Trasmissione ha funzionato.
Questa è la prova: tutti sanno che cosa vuole Gesù Cristo da noi cattolici. Tutti conoscono bene il Suo messaggio, anche senza averlo studiato sui libri. Tutti sono pronti a darci degli ipocriti se non lo rispettiamo.
Grazie.
La nostra casa costruita sulla roccia.
La Sacra Tradizione è il motivo per cui il popolo cristiano (cattolico ed ortodosso) vive saldamente su valori duraturi da 2000 anni e il popolo ebraico da 3500 - 4000.
Senza polemica da parte mia, ma purtroppo lo stesso non si può affermare in generale del protestantesimo in quanto, se è vero che Lutero parte 500 anni fa (che sarebbe già un buon risultato di "durata"), è altrettanto vero che oggi esistono oltre 40.000 congregazioni protestanti, tutte con idee discordanti tra loro (e dunque affermare che "i protestanti esistono da 500 anni" non è proprio esatto.
Ci sono moltissimi gruppi protestanti che sono nati solamente 20 o 30 anni fa, oppure un secolo fa, o con altre tempistiche, e sono tutti in profondo disaccordo con le teorie di Lutero, eccetto qualcuna. Inoltre, tante, davvero tante congregazioni e 'chiese' sono già apparse e scomparse dalla storia. Nessuna può vantare 2000 anni ininterrotti).
Speriamo che i fratelli protestanti continuino a camminare con noi fino ad arrivare all'unità - ricostruendo un po' di quello che hanno perso per strada.
Ripeto: non intendo coltivare nessuna polemica o accusa verso i fratelli protestanti, soprattutto perché quelli di oggi sono nati in una cultura già esistente (e dunque non è loro intenzione "protestare" contro nessuno).
Molte cose buone sono venute e continuano a venire dal mondo protestante. Come dal mondo cattolico. Continuiamo a collaborare nella società e a studiare insieme ciò che avvenne 500 anni fa, anche per responsabilità di alcuni settori cattolici corrotti - senza dubbio. Ma i tempi attuali sono maturi per rivedere tutto a fondo e puntare all'unità dei cristiani.
Tale movimento sta peraltro già avvenendo non solo sui grandi tavoli ufficiali del dialogo ecumenico, ma da diversi decenni anche tra molti "normali" protestanti che personalmente hanno voluto approfondire il tema. Per chi conosce l'inglese e vuole saperne un po' di più, linko alcune storie di conversione. Mi spiace che sono tutte in inglese ma i protestanti sono generalmente anglosassoni...
Ecco ad esempio un signore americano, anche molto divertente, che dopo la conversione (sua e della moglie) tiene delle conferenze sul tema:
clicca qui conversione al cattolicesimo video
Oppure un altro davvero simpatico che spiega per iscritto ai suoi lettori
come non diventare cattolico - la guida di un convertito
Oppure la conversione di un giovane canadese, prima parte "incontro con Dio"
clicca qui per aprire video su youtube
Seconda parte "incontro con la Chiesa"
clicca qui per aprire video di Brian su youtube
Traduco alcune frasi di Brian:
"Dopo aver incontrato Dio iniziai a cercare una "comunità di fede" dove potessi imparare il cristianesimo. Nel giro di breve tempo fui molto confuso dal grande numero di denominazioni tra cui scegliere. Decisi che dovevo capire perché ce n'erano così tante. ...
Iniziai a studiare la storia della Chiesa e della Riforma Protestante... E feci del mio meglio per studiare la Bibbia in modo obiettivo...
Ciò che mi sorprese è che le affermazioni cattoliche passavano sempre l'esame mentre le premesse delle conclusioni protestanti lottavano affannosamente per riuscire a stare in piedi".
Qui di seguito potete leggere un post (di un blog interamente dedicato) di una giovane donna passata da una chiesa evangelica al cattolicesimo. Il post è del 2013 e sono molto interessanti anche i commenti che seguono
http://www.lauramcalister.com/2013/06/16/what-to-expect-when-youre-converting/
(Sia chiaro: Dio assiste sempre tutti e ama tutti comunque, anche al di là di questi incidenti di percorso tra noi. Per Sua Misericordia. Amen).
Obiezione: cara Francesca, non trovi che avere (oltre) 40.000 congregazioni cristiane protestanti con diverse teorie teologiche sui più svariati temi garantisca una certa libertà di scelta?
Se invece dovessimo dare retta alla Tradizione (Sacra Trasmissione) ci ritroveremmo praticamente a dover scegliere tra Cattolici ed Ortodossi ed un'altra manciata di chiese orientali in comunione con Roma... le quali presentano fondamentalmente le stesse versioni teologiche con ben poche varianti...
Risposta all'obiezione.
In cinque punti.
1) intanto sfido una qualsiasi persona normale ad analizzare, nel corso di una sola vita, 40.000 versioni di "cristianesimo" (o presunte tali) per poi scegliere, con cognizione di causa, quella che effettivamente fornisce la migliore "interpretazione di Dio" - interpretazione che gli consenta di regolare la sua vita in base ad essa. Questa si può ancora chiamare libertà? Era questo che Cristo ci ha comandato di fare?
Esistono già le differenti religioni non cristiane e le diverse visioni filosofiche. Già questa scelta tra fedi molto diverse impegnerebbe parecchio una persona in ricerca... Avevamo proprio bisogno di altre 40.000 chiese fondate il più delle volte su una mezza paginetta di bibbia interpretata in modo "creativo"? (oppure sul fatto che un governante di tempi remoti voleva ripudiare mogli a ripetizione con la benedizione di una chiesa, e quindi se ne è fatta una personale?)
2) i dogmi e le verità di fede "imposti" all'interno della Chiesa Cattolica sono abbastanza limitati (quantitativamente).
Su alcune verità di cui si è avuta certezza assoluta si sono fissati questi dogmi. Sono guide indispensabili. Sono lampade che illuminano il cammino. Per la mia esperienza personale io giudico i dogmi attuali come la spiegazione più logica e completa di alcuni fatti all'interno della Rivelazione. In altri termini: io sarei comunque sulla linea di pensiero cattolica anche se non avessi il dogma.
[comunque, se questo discorso proprio non ti va giù, vedi il punto 5]
Eccettuata la struttura principale 'obbligatoria' dell'edificio cattolico, sul resto il fedele rimane libero, in vario grado, di pensarla come vuole sulle "cose di Dio", ed infatti il dibattito (su più materie) è sempre molto vivo tra le diverse correnti cattoliche. Ci sono ancora oggi temi teologici "in sospeso" (da diversi secoli) e si continuano ad approfondire col materiale che abbiamo raccolto in duemila anni, con l'apporto di tutti i cristiani, di ogni epoca.
Se poi si guarda alla storia, vediamo che veri rivoluzionari come San Francesco d'Assisi riescono a cambiare gli andazzi sbagliati di interi settori della Chiesa, eppure questi autentici rivoluzionari rimangono sempre in obbedienza del Papa e dei vescovi. Mentre altri personaggi, molto meno rivoluzionari di loro, a causa di piccole discordie ed intestardimenti, rompono l'unità cristiana ed escono dalla Chiesa. È utile a qualcuno tutto questo?
3) avere un tesoro bimillenario dal quale attingere, e nel contempo avere dei grandi esperti che ci fanno periodicamente il punto della ricerca, presentandoci per grandi sintesi tutti i dibattiti in corso... è qualcosa di molto prezioso.
4) siamo un popolo che da due millenni cammina insieme e che cerca di "capire sempre meglio le cose di Dio", dialogando anche su tavoli teologici con altre filosofie e religioni. Quando noi giungiamo ad una conclusione decente (passata più volte ai raggi X) su un argomento, lo mettiamo a disposizione di tutti.
Ma se qualcuno non concorda perfettamente e decide di uscire per fondare un nuovo gruppetto cristiano: è davvero quella la via più giusta per arrivare ad una migliore conoscenza di Dio?
5) Sì, è vero, se qualcuno è assolutamente convinto che i dogmi già presenti e le principali verità di fede cattoliche siano errati, allora ok: fa bene ad uscire dalla Chiesa (dalla quale è peraltro già "automaticamente" uscito negando in cuor suo il dogma). D'altra parte, ogni popolo si basa su alcuni precisi e precisati fondamenti comuni, non su vaghezze relativistiche. Quando non si stabiliscono o non si possiedono i fondamenti comuni può accadere proprio che qualcuno si svegli un mattino e contribuisca (come sta avvenendo) all'obiettivo di portare le denominazioni protestanti da 40.000 a 50.000... Non sarebbe invece il caso di invertire la rotta in direzione dell'unità?
... Nel frattempo la mamma scozzese presbiteriana di una mia amica - amica italiana nata appunto da madre protestante e da padre cattolico - quando ancora risiedeva nella madrepatria trovò una gagliarda soluzione: la domenica mattina si recava alla funzione presbiteriana, poi partecipava a quella anglicana, e nel pomeriggio alla Messa cattolica. Le piacevano tutte e tre moltissimo. Ma questa è un'altra storia... che forse un giorno vi racconterò perché è troppo bella.
... Come trovo bellissimo e di buon auspicio che proprio oggi 18 novembre 2017, mentre sto terminando questo post, Papa Francesco con Padre Benedetto (Joseph Ratzinger) sta consegnando un prestigioso premio per gli studi teologici a tre personalità del mondo cristiano: un luterano, un cattolico e un ortodosso. Si tratta del Premio Ratzinger 2017 e i vincitori di quest'anno provengono proprio dalle nostre tre "famiglie" ancora separate in casa. Camminando verso l'unità dei cristiani...
clicca qui per vedere articolo su Vatican Insider
Lascio qui a disposizione per lo studio altri due links utili. Informazione molto generale sul concetto di Deposito della Fede
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Deposito_della_fede
Fidei Depositum e Catechismo ufficiale
http://it.cathopedia.org/wiki/Fidei_Depositum
Come ho già scritto, nel prossimo post vedremo alcuni famosi "fuoriusciti" e quali idee sostenevano - dando luogo alle celeberrime eresie.
Shalom
Pax et bonum
Francesca Burigotto
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Aggiornamento. Ho visto ora che Luis (Blog Apologeticon) giusto tre giorni fa ha pubblicato un articolo sullo Scisma d'Oriente. Molto interessante e cade proprio a fagiolo. In questo caso si parla di una divisione (tra Cattolici e Ortodossi) che principalmente ha a che fare con motivi politici, non tanto con quelli teologici-dottrinali (che in questo caso sono minimi). Infatti è altamente probabile una prossima ri-unificazione tra la Chiesa d'Oriente e la Chiesa d'Occidente - conservando alcune differenze tra le due.
Se siete principianti e se avete capito bene la spiegazione della Tradizione, potreste procedere di un altro gradino con il post di Luis. Molto chiaro, tocca punti fondamentali sul piano storico. Tranquilli/e, l'articolo di Luis è abbastanza breve, non affatica la vista né la mente 😄
per leggere blog di Luigi Ruggini clicca qui
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