San Francesco scrive...

Pochi giorni dopo il 4 ottobre, festa di San Francesco d'Assisi, in un gruppo WhatsApp di cattolici (catechisti della stessa parrocchia) scherzavamo sul fatto che nessuno "dell'ambiente" si fosse ricordato di inviare gli auguri alle ben 4 francesche presenti (tra le quali io-me-medesima).
Si può tranquillamente dire che in Italia San Francesco è talmente presente tra noi in una modalità così vicina e "quotidiana" che... io stessa, mentre nella realtà in quel periodo seguivo (e seguo) diverse celebrazioni ed eventi francescani... mi sono poi dimenticata di scrivere almeno qualcosa sul mio blog!
E allora oggi 14 ottobre recupero, e anzi faccio scrivere lui direttamente 😊

San Francesco infatti scrive diverse cose nella sua vita anche se la sua missione non è quella di fare lo scrittore.
Però quando decide di mettere le idee nero su bianco riesce a comunicare molto bene il suo messaggio.
Lo fa ad esempio per lasciare regole precise ai suoi frati (è abbastanza "testardo" su questo).
E lo fa anche per redigere delle preghiere, delle lodi, e infatti tutti conosciamo ad esempio il celebre Cantico delle Creature.
Dai suoi scritti deduciamo inoltre che non fosse esattamente un "ignorante di teologia e di dottrina" come forse ancora oggi alcuni romanticamente se lo figurano. Mentre invece è vero che frate Francesco ha sempre dato molta più importanza al fare e alla fede vissuta nel concreto, rigettando l'inutile blaterare.
Come spesso ci ricorda anche Papa Francesco, il santo di Assisi invitava (e ci invita ancora oggi) ad evangelizzare coi fatti e - se proprio fosse necessario - di aggiungere poi anche delle parole. Questa è la spiritualità francescana. ("riequilibrata" nella Chiesa Cattolica da quella domenicana che praticamente ci insegna: quando decidi di utilizzare le parole dovrai preoccuparti di utilizzare quelle giuste, quelle che corrispondono al vero e alla realtà, altrimenti la gente si confonde. Infatti, in pratica, i domenicani si occupano di "corretta predicazione" sostenuta da corretta conoscenza attraverso lunghi studi. E io non li ringrazierò mai abbastanza per questa loro missione).

Quest'anno, mentre nel mondo si celebrano gli 800 anni della missione di pace di frate Francesco presso il Sultano d'Egitto (su questo tema troverete in rete molto buon materiale proveniente da convegni e da molti bravi studiosi), pubblico nel mio blog qualcosa di un po' meno conosciuto.

Dagli scritti di San Francesco, quelli ufficiali e riconosciuti sicuramente autentici dagli storici. 
Tradotti in lingua italiana corrente. 

(vi ricordo infatti che ai tempi di San Francesco non esisteva la lingua italiana come la conosciamo oggi, e che generalmente il suo Cantico delle Creature in lingua originale viene considerato nei nostri manuali di letteratura come uno dei primissimi documenti di poesia in lingua volgare - cioè la lingua "del popolo" che segna il passaggio, o meglio uno dei passaggi, dal latino all'italiano. 
Tra l'altro quel cantico è una delle poche volte in cui Francesco scrive in volgare. Il resto dei numerosi scritti - di suo pugno oppure dettati a suoi "segretari" - sono in latino. Si presume che abbia optato per il latino per poter raggiungere quante più persone possibili, ben oltre i confini della sua regione.
Sottolineo questo aspetto per dire che gli attuali testi italiani derivanti dai testi antichi di qualsiasi autore sono sempre perfettibili e che l'obiettivo dei traduttori è "trasferire" il più fedelmente possibile lo spirito dello scrivente alla comprensione dei contemporanei... Perciò una traduzione di San Francesco del 1800 può anche risultare o "suonare" diversa da una traduzione degli anni 2000 - e questa operazione è fatta consapevolmente. Ciò nonostante potrebbe accadere che non vi convinca del tutto questa o quella traduzione. Il mio suggerimento - se vi interessa particolarmente uno scritto - è di andare alla fonte cioè all'originale, dopodiché confrontare tra loro diversi testi e traduttori).

San Francesco scrive:

Tu sei santo, Signore, solo Dio, 
che operi cose meravigliose.
Tu sei forte, 
Tu sei grande, 
Tu sei altissimo
Tu sei Re onnipotente, 
Tu, Padre santo, 
Re del Cielo e della Terra
Tu sei Trino ed Uno, Signore Dio degli dei,
Tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene, 
il Signore Dio vivo e vero
Tu sei amore e carità, 
Tu sei sapienza, 
Tu sei umiltà, 
Tu sei pazienza,
Tu sei bellezza, 
Tu sei mansuetudine, 
Tu sei sicurezza, 
Tu sei quiete.
Tu sei gaudio e letizia, 
Tu sei nostra speranza, 
Tu sei giustizia.
Tu sei temperanza, 
Tu sei tutta la nostra ricchezza a sufficienza.
Tu sei bellezza, 
Tu sei mansuetudine.
Tu sei protettore, 
Tu sei custode e nostro difensore,
Tu sei fortezza, 
Tu sei refrigerio.
Tu sei la nostra speranza, 
Tu sei la nostra fede.
Tu sei la nostra carità. 
Tu sei tutta la nostra dolcezza,
Tu sei la nostra vita eterna, grande e ammirabile Signore,
Dio onnipotente, misericordioso Salvatore.

(San Francesco d'Assisi, "Lodi di Dio Altissimo")



LETTERA DI FRATE FRANCESCO A DONNA GIACOMINA

A donna Jacopa, serva dell'Altissimo, frate Francesco poverello di Cristo, augura salute nel Signore e la 
comunione dello Spirito Santo. 
Sappi, carissima, che Cristo benedetto, per sua grazia, mi ha rivelato che la fine della mia vita è ormai prossima. 
Perciò, se vuoi trovarmi vivo, vista questa lettera, affrettati a venire a Santa Maria degli Angeli, poiché se non verrai prima di tale giorno, non mi potrai trovare vivo. 
E porta con te un panno di cilicio in cui tu possa avvolgere il mio corpo e la cera per la sepoltura. Ti prego ancora di portarmi di quei dolci, che eri solita darmi quando mi trovavo ammalato a Roma.




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