I provvedimenti della Chiesa contro la pedofilia. Riflessioni approfondite sulle cause e su quello che viene spesso taciuto dai giornali

I due visi che sono diventati la speranza della chiesa cilena: monsignor Scicluna e padre Bertomeu, inviati direttamente dal Papa per far luce sui crimini dei pedofili. Nella foto si vedono durante una cerimonia in Cile nella quale hanno portato un importante messaggio per tutti i fedeli di una diocesi particolarmente colpita. Sono stati accolti a braccia aperte dai cattolici cileni

Per leggere il post di ieri sui gravi fatti accaduti in Cile clicca qui





Il post di oggi parte da una mia meditazione e poi espone ciò che sta facendo concretamente (già da anni) la Chiesa Cattolica per eliminare qualsiasi rischio di presenza di pervertiti sessuali nei nostri ambienti. Queste misure anti-pedofilia e anti-abuso sono spesso taciute dai media mainstream, in quanto fa più comodo propagandare gli scandali come fango da scagliarci addosso.

Indicherò qui anche una grande associazione cattolica alla quale potete collaborare o segnalare eventuali problemi (riguardanti qualsiasi criminale pedofilo nella società, nella Chiesa, negli ambienti di lavoro, scolastici, sportivi, e nel web).
Avviso ai lettori: anche questo post è molto lungo, ricco di rimandi ad altri link, quindi consiglio di leggerlo con calma in diversi giorni.

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Meditazione iniziale
L'uomo senza Dio non è nulla.
È terra arida, è un binario morto.


La violazione della sacralità del bambino è l'uccisione dell'umanità stessa.
Alla devastazione provocata nella vita di un innocente si aggiunge l'aggressione a tutti noi, alle relazioni umane, alla fiducia che si può riporre nei padri... È la distruzione di tutto: del sacro, del divino, dell'umano, della società.
Non è "qualcosa che succede" o nella quale si può cadere per caso perché "la carne è debole" !! Queste scuse sono soltanto le parole che possono uscire dalla fogna che è la bocca di questi porchi criminali.

Interrompere la crescita di un bambino o di un adolescente con atti sessuali indotti dal plagio o dalla violenza è un sacrilegio, come disse anche Papa Francesco durante un'intervista.
La cosa peggiore, la più turpe, la più perversa, malvagia e contro natura, la più lurida, la più schifosa, quella per la quale la mia mente non riesce a concepire perdono se non fosse Dio (tramite la fede cattolica) ad impormi di pensare che Egli può perdonare qualsiasi peccato a chi si pente sinceramente.

La cosa più perversa è che il lurido predatore sessuale in genere non aggredisce il bambino/adolescente con la forza fisica ma lo induce con subdole azioni di pressione psicologica mischiate a qualche stimolo fisico che comunque la vittima - in piena fase di sviluppo fisiologico naturale - può anche provare durante le molestie.
È infatti errato pensare che si tratti principalmente di aggressioni fisicamente violente nel senso comune del termine o nel senso proprio di "stupro" (anche perché altrimenti il bambino arriverebbe a casa pieno di ferite e contusioni).

La devastazione consiste invece nel plagio mentale del bambino, il quale sa che "qualcosa non va" ma non è in grado di gestire la situazione di fronte all'adulto molestatore.
Questa confusione psicologica accompagnerà la vittima per anni, per decenni, anche dopo l'abuso, perché non riuscirà immediatamente a comprendere bene che cosa effettivamente è avvenuto durante gli atti sessuali. Ad esempio un ragazzino potrebbe chiedersi se era lui stesso ad avere un orientamento omosessuale e quindi ad aver "provocato" l'adulto in qualche modo.
Nota: perché mi sono riferita all'omosessualità? Semplicemente perché praticamente nel 90% dei casi di abusi da parte di ecclesiastici cattolici si tratta di crimini attuati da soggetti dichiaratamente omosessuali su ragazzini adolescenti maschi. Non sulle femmine. (Potete anche guardare tutti i casi di cronaca recente e constatare che praticamente si tratta sempre di maschi abusati).

La statistica risulta essere praticamente l'esatto contrario se si considerano i dati dei crimini pedofili nella società in generale.
Fuori della Chiesa sono infatti le bambine e le ragazze le principali vittime degli uomini pedofili (quindi si tratta di solito di soggetti eterosessuali-pedofili, e tale percentuale è in linea con la normale incidenza nella popolazione di uomini etero e di uomini gay. Ovviamente gli etero sono maggioranza schiacciante).

Quindi le possibilità sono due: o gli omosessuali presenti nella Chiesa Cattolica sono particolarmente criminali, oppure tra i nostri preti c'è una percentuale esageratamente alta di omosessuali.
Da questo si comprenderanno meglio anche tutti i prossimi articoli che vi linko e le decisioni operative di Papa Francesco (e precedentemente di Benedetto XVI) per far fronte al problema nella Chiesa.



Spesso il pedofilo è purtroppo bravissimo ad indurre questo senso di colpa nella vittima: di aver cioè provocato la situazione.
Se infatti qualche volta c'è stata anche una minima sensazione di un qualche "benessere" fisico (il ché è una conseguenza naturale possibile), in mezzo alla violenza effettiva degli atti, la vittima entrerà in una confusione mentale e spirituale senza fine. Un abisso. Un tormento. L'insicurezza di non sapere più che cosa voleva o non voleva fare.
Nella vita, conoscere la sessualità cominciando con la violenza psicologica devierà per sempre qualsiasi espressione sessuale della persona. Sarà davvero molto difficile ritornare ad una "normalità" sessuale. Spesso viene compromessa anche la serenità nella futura relazione matrimoniale.

Io penso che le attività sacrileghe del pervertito, insieme alle conseguenze incalcolabili sulla vita della persona, richiamino sul pedofilo e sull'efebofilo solo una cosa: l'ira di Dio. Qui, secondo me, siamo nell'ambito del peccato contro lo Spirito.
Quello che Gesù afferma che non può essere perdonato. Non può esserlo in sè per la natura di quel peccato, e per il fatto che solitamente quella stessa natura umana non vuole chiedere perdono a Dio, ma accamperà solo tante scuse.
O meglio, diciamo che: siccome a Dio niente è impossibile, è possibile pure che Egli faccia ravvedere e pentire il peccatore.
Però in questi casi il rischio che il peccatore non chieda perdono e vada incontro all'ira divina è molto alto.

Questa cosa è una consolazione per noi cattolici?
Veramente no. Ma non fa male ripassare il Catechismo e ricordare che chi non si pente sinceramente incontra solo la Giustizia di Dio. Non la Misericordia.


Articoli di approfondimento.

Partiamo di nuovo dall'intervista ad un esperto che combatte ogni giorno contro i crimini dei pedofili.
L'avevo già proposto nel mio precedente post, ma qui vi invito a studiarlo nei dettagli per capire le radici del fenomeno.

Tale articolo (Marcotullio + Don Di Noto) partiva dall'ennesimo pezzo anticattolico che sparava boiate come se non ci fosse un domani:
Titolo
"Così la Chiesa fabbrica pedofili già nei seminari" link -
nel quale l'argutissimo giornalista praticamente affermava che la Chiesa lo fa apposta. Geniale!
Insomma alla Chiesa piace un sacco insegnare gli abusi sui minori. 
E ciò sarebbe causato dal fatto che i preti non si possono sposare. Super geniale (la trovata del secolo!)
Rimane sempre da spiegare perché i "poveri" celibi abusatori di bambini corrano dietro ai giovanotti anziché alle signorine. Come rimane da spiegare perché tra i pastori protestanti (sposati) ci siano perfino più pedofili rispetto ai preti cattolici.
Comunque, facciamoci del male e leggiamo la genialata:

A quell'articolo rispondono Giovanni Marcotullio e Don Fortunato di Noto. 
Sono 4 paginette da cliccare una dopo l'altra ma ve le consiglio vivamente perché espongono bene tutto il problema da parte di chi da 30 anni lavora professionalmente per combattere questa piaga dentro e fuori la Chiesa, sapendo bene che fuori dalla Chiesa è terribilmente molto più diffusa (in altre parole, è più facile trovare un pedofilo in palestra o a scuola, molto più che in chiesa).


Copio-incollo alcuni passaggi dell'intervista dal sito Aleteia.

Don Fortunato Di Noto

Giovanni Marcotullio: Don Fortunato, ha letto anche lei questo “commento”. Che ne pensa? È vero che la Chiesa, nei seminari, “continua” a formare legioni di pedofili?

Don Fortunato Di Noto: 
Credo che chi scrive questo... credo sia non solo fuori dalla realtà, ma millanta un’attendibilità che non esiste e tradisce una grave superficialità nell’affrontare la formazione dei seminaristi nei seminari in Italia e nel mondo.

Don Fortunato Di Noto:
Che provenga dalla Chiesa, da un papà, da organizzazioni pedocriminali, è un fatto gravissimo e lo ripeterò sempre. Questo però esige che il fronte di chi combatte tanto male si compatti e si unisca: la pedofilia e la pedopornografia si vincono non frammentando l’azione o distruggendoci l’uno con l’altro, ma anzi alleandoci. 

Giovanni Marcotullio:
Statisticamente, sembra che un 80% dei cosiddetti preti pedofili coinvolga bambini e/o ragazzini maschi: le cose stanno così?

Don Fortunato Di Noto: 
Allora, credo che sia giusto precisare un fatto. Sono dati riscontrabili e quindi in un certo senso ufficiali, dato che ormai ogni anno la Congregazione per la Dottrina della Fede li espone.
(...)
Si aprono scenari impressionanti, perché è vero che ci sono eterosessuali e omosessuali che vanno con minori (anche al di sopra dei 14 anni: e ciò richiede una lettura diversa del problema), ma il problema è che nessuno ha il coraggio di incrociare questi dati e accostare la pedofilia nel clero all’omosessualità nel clero.
(...)
Certamente non tutti gli omosessuali sono pedofili, ma i numeri dicono che quasi tutti i preti pedofili sono omosessuali.

Don Fortunato:
«La pedofilia è un crimine contro l’umanità?». 

Questa è una domanda che io pongo da anni, e anche da tavoli accademici internazionali non ho avuto risposte univoche. 
Per l’esattezza, se ne davano due:

- sì, per il sentire sociale è una cosa abominevole;
- però dal punto di vista scientifico dobbiamo avere un altro approccio.

Resta da capire che cosa significa “un altro approccio”, perché ci sono tendenze – anche di accademici, di psicologi, di psichiatri, ma pure di altre lobbies… – a sostegno di cosiddetti “pedofili virtuosi”. In quei circoli si dicono e si sentono dire cose come: «Ma noi mica facciamo del male ai bambini? Siamo così e dovete accettarci. Magari ci aiutate a contenere le nostre pulsioni verso i bambini; ci aiutate a evitare, per quanto è possibile, contatti sessuali diretti, ma per il resto dovete accettarci».

Giovanni Marcotullio: 
l’ultima domanda che avevo preparato riguarda appunto la “normalizzazione”…

Don Fortunato Di Noto: 
Quanto a questo posso garantire che c’è un forte, forte, fortissimo movimento… chiamiamola “lobby” – io uso questa parola da vent’anni – e intendiamo con ciò gruppi, persone, realtà che si associano, fanno opinione, avanzano proposte legali, raccolgono fondi e muovono capitali… il tutto al fine di sdoganare il concetto per cui nulla ci sarebbe di male quando adulti si innamorano di bambini.

Il loro scopo è dichiarare la pedofilia un orientamento, non una perversione: di conseguenza non ci sarebbe niente di male nell’avere relazioni tra adulti e bambini. Hanno stabilito la “giornata dell’orgoglio pedofilo”, di cui ormai nessuno dice nulla, nessuno neanche reagisce… l’ultima è stata fatta il 21 giugno scorso, meno di un mese fa… questi signori raccolgono fondi, hanno contatti con migliaia e migliaia di singoli o gruppi o di veri e propri movimenti internazionali.
(...)
Questo impone delle serie riflessioni, cui conseguentemente dovrebbero succedere adeguate azioni. In questo scenario, se usiamo la gravissima piaga della pedofilia come un’arma da usare contro la Chiesa abbiamo perso tutti quanti, a cominciare dai bambini.

L'intervista completa su Aleteia 




Articoli sugli scandali sessuali nella Chiesa Cattolica (abusi su bambini e anche su adulti).

Riprendo nuovamente l'articolo di Andrea Tornielli sul caso scoppiato in Vaticano (Don Capella) e quello negli Stati Uniti (Mons. McCarrick) che hanno sconvolto non poche persone. L'ottimo vaticanista Tornielli fa una giusta osservazione riguardo il meccanismo delle nomine dei vescovi perché McCarrick era stato nominato da Papa Wojtyla (che non l'avrebbe fatto se fosse stato adeguatamente informato).

Articolo Cernuzio - Tornielli sullo scandalo appena scoppiato (20 giugno 2018)

Articolo Tornielli sul meccanismo delle nomine dei vescovi (2 luglio 2018)

Comunque, anche da quest'ultima vicenda appare chiara la posizione di Papa Francesco espressa qualche giorno fa (vedi i link più avanti).

Il problema della pedofilia + efebofilia + molestie verso giovani maggiorenni, secondo le statistiche, è gravemente presente tra il clero statunitense ma l'Europa (Italia compresa) non ne è esente. Nella Chiesa Cattolica il problema maggiore è effettivamente l'efebofilia cioè gli abusi sugli adolescenti (sopra i 12-14 anni), più che sui bambini. 

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E mentre sto per chiudere questo post arriva un'altro scandalo gravissimo:


Il caso qua sopra non farebbe altro che confermare quanto già detto...

Aggiornamento importante del 20 luglio:
Benedetta Frigerio ci informa che il prete francese è stato completamente scagionato dalle accuse (false) ma che è in atto contro di lui un linciaggio mediatico, basato proprio su una guerra intraecclesiale. Capisco ciò che dice Benedetta ma, seppur innocente e probabilmente sotto attacco dell'ala "progressista-catto-lgbt", rimango dell'opinione che le sue teorie psichiatriche non siano corrette

Visto che al centro dello scandalo (fasullo e calunnioso) c'è comunque un famoso prete che era "terapista psicanalitico degli omosessuali" (quindi NON bambini e NON minorenni), questo caso francese ci fa ricordare inoltre la posizione ufficiale della Chiesa per le persone omosessuali, basata principalmente su 2 punti fermi:

1) ogni persona nella Chiesa Cattolica va accettata così com'è. Ciò che viene rigettato è qualsiasi comportamento sbagliato (sia esso di pratica omosessuale o di pratica eterosessuale contraria alla morale cristiana). 
Quindi la Chiesa insegna semplicemente che cosa si può fare e che cosa non si può fare secondo la Legge di Dio - e fornisce tutto l'aiuto per poter seguire tale Legge.
Qui siamo in tema di fede, di spiritualità e di morale. Secondo la nostra Fede e secondo i dati forniti oggi dalla Scienza, non siamo attualmente in grado di dire se la radice dell'omosessualità stia in ambiti che coinvolgono la psicologia, la fisiologia, la medicina, o altro. 
Dunque non ci permettiamo di dare giudizi, ma indichiamo soltanto il comportamento della morale cristiana (in base alla quale un eterosessuale tanto quanto un omosessuale devono astenersi da determinate azioni. Non è questione se uno è "così o pomì". Non è questione di fargli le "terapie". Nella fede cattolica ci sono azioni da fare e altre da non fare. Punto).

2) la Chiesa non consiglia né promuove alcuna "terapia" medica o psichiatrica per "convertire" gli omosessuali in eterosessuali. 
Ognuno può fare le proprie scelte in tutta libertà ma la Chiesa Cattolica non consiglia a nessuno tali percorsi.
E, a mio avviso, ha pienamente ragione. 
Non concordo per nulla con coloro che tendono ad imporre (implicitamente o esplicitamente) dei percorsi medici/psicologici alle persone omosessuali. 
Semplicemente io trovo (come la nostra Chiesa afferma) che tali imposizioni di "terapie" non siano cristiane, né in linea con la nostra Tradizione cattolica.
Se poi qualche "bisessuale" nella sua vita decide di essere definitivamente eterosessuale per rispettare la fede cattolica e per poter essere fedele nel suo matrimonio, tutto ciò è cosa buonissima&giustissima. 
Ma tali scelte (di contrarre matrimonio con una donna e quindi di fare una terapia psichiatrica per "riuscire" a sposare una donna) non vanno imposte a nessuno.
Ricordo agli interessati e agli amici degli interessati che l'unico percorso spirituale approvato ufficialmente dalla Chiesa Cattolica, rivolto alle persone con attrazione verso lo stesso sesso, le quali desiderassero spiegazioni di fede cristiana con un sostegno specifico per loro (anche eventualmente psicologico, ma non necessariamente psicologico), è attualmente solo Courage.
In alternativa le persone omosessuali possono seguire tranquillamente qualsiasi percorso di fede rivolto a tutti i cattolici (senza alcuna distinzione di orientamenti sessuali).

La nostra Chiesa è piena di esempi di santa castità derivante da vari motivi (non solo per i monaci o per i sacerdoti).
Ed è esattamente questa via che la Chiesa propone generalmente agli omosessuali, come a tutti gli eterosessuali che per qualche motivo non sono sposati.

Da appassionata di studio biblico posso anche confermare che la Bibbia stessa indica molto chiaramente tale morale giudeo-cristiana. 
Tutti i tentativi di certi pseudo-biblisti di dimostrare il contrario provocano (in noi appassionati di studio biblico) soltanto una cosa: delle grandissime risate - perché effettivamente certe interpretazioni bibliche sono ridicole. Non è necessario essere credenti per constatare che la Bibbia vieta ogni possibile pratica omosessuale (che poi sono le stesse cose vietate innanzitutto nella relazione uomo-donna).

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Il giorno dopo lo scandalo francese, ecco che tra le notizie arriva puntuale un altro scandalo.
(Al di là dell'evidente agenda  mediatica che ieri ci informa di uno scandalo cattolico in Francia, e oggi di uno in Italia, fatto sta che questi scandali sono reali - anche se è vero che ogni tanto si scopre che l'accusato era innocente e che si trattava di una calunnia fatta apposta per distruggerlo. Queste false accuse contro i preti si verificano soprattutto in questi ultimi anni, mentre in genere gli scandali e i dossier di qualche decennio fa sono stati tutti verificati).

Stavolta, in zona Bergamo, in un famoso centro cattolico che ospita rifugiati/immigrati:


Abusi su una ragazza?
No, di nuovo, sono gravi abusi ai danni di un ragazzo. (Non un bambino).
Giusto per rispondere a quelli che dicono che è il celibato dei preti a provocare gli abusi sui ragazzi.
Tanto per essere chiara, limpida e cristallina: se ai preti abusatori mancassero davvero le donne (cioè le mogli), la logica ci dice che oggi andrebbero a molestare le ragazze. Non i giovanotti. In questo caso non sappiamo l'età precisa ma, visto che lavorava e che gestiva da solo il proprio appartamento, la vittima del frate non sembra un minorenne.

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A causa di tutto ciò (e a seguito delle pluridecennali statistiche) Papa Francesco ha affermato davanti all'assemblea dei vescovi italiani:
«Se avete anche il minimo dubbio, è meglio non farli entrare» - riferendosi agli uomini con tendenza omosessuale che oggi facessero richiesta di essere ammessi nei seminari:


Dall'articolo copio-incollo:

Le parole del Papa seguono la Ratio Fundamentalis pubblicata nel dicembre 2016 dalla Congregazione per il Clero. Nel testo si dice che “in relazione alle persone con tendenze omosessuali che si accostano ai seminari, o che scoprono nel corso della formazione tale situazione, in coerenza con il proprio magistero, la Chiesa, pur rispettando profondamente le persone in questione, non può ammettere al seminario e agli ordini sacri coloro che praticano l’omosessualità, presentano tendenze omosessuali profondamente radicate o sostengono la cosiddetta cultura gay”.

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A tanti questa affermazione è sembrata un'ingiusta discriminazione da parte della Chiesa, ma è appunto sufficiente leggere le statistiche degli abusi sui minori (e anche sui giovani maggiorenni) per capire all'istante il perché della "tolleranza zero" sugli omosessuali da parte del Papa.
In realtà, i numeri ci dicono inequivocabilmente che se tutti i preti o i diaconi o i seminaristi omosessuali fossero espulsi dalla Chiesa Cattolica, il problema degli abusi sui minori sarebbe ridotto quasi a zero nella nostra Chiesa.

A diversi intellettuali chic questo è sembrato un giudizio ignorante ed omofobico di Papa Francesco sulla condotta sociale degli omosessuali rispetto agli eterosessuali.

Per chiarire la mia posizione di blogger cattolica: io dico semplicemente che la statistica è statistica, e che purtroppo è schiacciante. 
Questo fa fare una "brutta figura" agli omosessuali? Sì, ma è così.

A fronte di questa statistica che permane da circa 50 anni la Chiesa deve pur prendere qualche decisione pratica.
Il "perché" ci sia questo binomio omosessuali/pedofili si vedrà in seguito. Ma ADESSO vanno difesi i bambini. Punto.

Però, come al solito, prima accusano noi cattolici che non facciamo niente contro i pedofili, e subito dopo ci accusano che abbiamo fatto "troppo", andando ad offendere altre categorie. Come se ci fosse un "troppo" quando si tratta di difendere i bambini. Io sarò magari cattivissima e insensibile ma sinceramente non mi frega un tubo se qualcuno si offende mentre noi difendiamo i bambini.
Tutta la mia buona volontà di politically correct crolla all'istante.
Dovessi anche offendere vescovi, papi e presidenti: per me i bambini vengono prima di tutti. Punto e basta. Potrei ruggire in faccia al più grande imperatore della terra. Non me ne frega niente quando c'è un bambino da difendere.
E così deve essere per tutti i cristiani che vogliano restare cristiani.

Sul "perché" la statistica indichi quella realtà in modo chiaro, ho una mia personale opinione.
Ed è questa:

Io NON credo che la condotta sessuale di una persona debba dipendere per forza dall'orientamento (etero o omo). 
Tuttavia, siccome negli scandali della Chiesa osserviamo quei numeri inequivocabili (diametralmente opposti a quelli fuori dalla Chiesa), io credo che ci sia per forza una riflessione da fare.

La mia opinione è che l'attrazione verso lo stesso sesso (=omosessualità) possa determinare un certo blocco psicologico che spesso la persona non vuole assolutamente affrontare. Quindi, ipotesi, se la persona si trova nella società laica dovrà prendere una decisione molto importante 
Cioè praticare l'omosessualità oppure no. 
Per i cristiani significa: trasgredire i Comandamenti di Dio oppure seguire la strada di Dio (che vieta ogni pratica omo). 
Per i non credenti significa invece: decidere di essere "ufficialmente" gay nella società oppure no, cioè farlo apertamente oppure di nascosto. 
In ogni caso si tratta di decisioni da prendere.

A fronte di queste decisioni necessarie, alcuni omosessuali probabilmente attuano una non-scelta, cioè si rifugiano nell'ombra e nella non-decisione.
Uno dei luoghi in cui si sono rifugiati in questi ultimi 50 anni è il sacerdozio nella Chiesa.
Però, purtroppo, quando si evita di affrontare i problemi, questi tornano alla carica più violentemente di prima.

Infatti, in teoria (ma anche in pratica), non c'è alcuna differenza tra il voto di castità di un sacerdote eterosessuale e di uno omosessuale. 
L'unica differenza, a mio avviso, è che il seminarista eterosessuale di solito ha deciso fermamente di rispettare quel voto.
Mentre il seminarista omosessuale probabilmente non ha deciso niente, eccetto l'ovvia rinuncia al matrimonio con una donna - che comunque non gli costa niente.

Tra l'altro ho ascoltato con le mie orecchie un'intervista ad un famoso ex-prete gay, oggi in coppia stabile con un uomo, il quale affermava proprio questo suo presunto diritto di fronte alla Chiesa: diceva in soldoni che aveva promesso di non andare con le donne, ma non aveva promesso di non andare con gli uomini. Robe che ho rischiato di svenire e sbattere la testa sullo schermo... Insomma, è stato un po' traumatico udire una boiata del genere, soprattutto perché questo signore era addirittura una specie di teologo presso la Santa Sede, ... mica bau bau micio micio... ma fatto sta che sembrava dare ragione alla mia ipotesi che molti omosessuali non abbiano capito che cosa significhi il voto di castità nella Chiesa Cattolica.

Mi sono formata questa opinione anche da molti altri fatti accaduti nella nostra Chiesa, come ad esempio certe posizioni dottrinali/teologiche da parte di alcuni teologi o sacerdoti chiaramente gay. 
In pratica: è abbastanza chiaro che, se gli eterosessuali "cadono" nei peccati sessuali (con donne) fanno "mea culpa" e sanno perfettamente di aver sbagliato, mentre molti omosessuali cattolici (preti compresi) rivendicano il proprio diritto di essere "omosessuale nella Chiesa", cioè di avere la condotta sessuale che gli pare. 

Ora: il diritto di essere quello che si è ce l'hanno tutti (compreso il diritto di stare nella Chiesa in quanto persona battezzata), ma magari non è proprio il caso di fare voto di castità e di farsi prete quando non si ha alcuna intenzione di rispettare i voti né la fede cattolica.

Questo lungo discorso dove vuole arrivare?
Beh, semplicemente era il mio tentativo di dare una spiegazione alle statistiche sugli abusi sui minori in ambienti cattolici. 
Perché l'80% o il 90% (secondo le fasce d'età) di questi abusi è fatto da preti omosessuali, quindi su bambini e adolescenti maschi, oppure tramite ricatti psicologici anche su ragazzi maggiorenni ?
(mentre fuori dalla Chiesa le statistiche seguono le normali percentuali della popolazione in cui sono gli eterosessuali ad essere la percentuale schiacciante, quindi le vittime sono soprattutto bambine/ragazze).

Le risposte evidenti per me sono due:

- negli ultimi 50 anni c'è una percentuale di omosessuali molto alta tra i preti cattolici
- si tratta di uomini molto immaturi psicologicamente, non perché un omosessuale debba essere per forza un immaturo mentre un eterosessuale debba essere per forza maturo, ma evidentemente perché gli omosessuali entrati nei seminari sono molto immaturi.

Nota. Dopo aver scritto quanto sopra stavo cercando alcuni documenti su Google e mi sono imbattuta nelle raccomandazioni sul sacerdozio fatte da Giovanni Paolo II, e sull'insistenza che egli stesso faceva perché i sacerdoti siano persone psicologicamente e affettivamente molto mature.
Quindi, ok, osservo che non era soltanto una mia opinione o impressione... 
Se lo diceva pure Giovanni Paolo Magno, direi che ho un alleato di una certa importanza.

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Mentre sto finendo di scrivere questo post, ecco che arriva sulla stampa vaticanista italiana anche la seguente notizia:


Sempre sul caso McCarrick, dai gesuiti statunitensi viene lanciata una forte critica alla Chiesa in generale, e anche un'autocritica perché essi stessi si autodefiniscono "ipocriti" (per averlo appoggiato pur conoscendone gli atteggiamenti perfino in pubblico. Alché io mi chiedo perché se la prendono tanto con Roma, ma vabbè, se lo dicono loro). 
In realtà comunque il caso McCarrick ha più a che fare con le relazioni omosessuali tra adulti. E anche su questo la Chiesa (USA) si sta interrogando per aver troppo a lungo taciuto di fronte a certe situazioni intollerabili per chi pretendeva di definirsi cattolico.




Azioni pratiche che possiamo fare noi tutti per la sicurezza dei nostri bambini.

Consiglio vivamente a tutti di visitare il sito di Meter, l'associazione cattolica che da 30 anni combatte la pedofilia ovunque si trovi: nella società, nella Chiesa, nel mondo, e in internet. Al suo attivo ha già molte denunce e molte azioni in difesa delle vittime, per ricostruire le loro vite distrutte. Sul sito trovate risorse di tutti i tipi e persone alle quali rivolgervi se avete un problema, se avete bisogno d'aiuto, se volete capire meglio e se volete fare denunce.
Inoltre, da più di 20 anni, l'associazione ha istituito anche la Giornata Mondiale dei Bambini Vittime - per sensibilizzare la gente verso il problema. 
Non fatevi più ingannare dallo slogan: "solo i preti sono dei pervertiti perché non si possono sposare".
Come ormai avrete capito, questo è fumo negli occhi per nascondere il dilagare di pedocriminali ovunque nella nostra società, nonché il tentativo di legittimarli (ma solo se sono regolarmente sposati, eh!).

Negli ultimi tempi c'è una vera epidemia  di questi abusi, soprattutto in ambienti non cattolici - dove non si puntano quasi mai i riflettori. 
Inoltre gli anni più recenti hanno visto l'espandersi un fenomeno mostruoso che mai avrei immaginato se non mi avesse informato Meter: è in forte crescita la violenza sessuale sui neonati. Sì, avete capito bene: sui neonati. Ora, se qualcuno tenta di convincermi che gli abusatori non sono maledetti da Dio, lo faccia pure, ma per me Dio non ha alcun dubbio su chi compie queste azioni (o su chi guarda la relativa pornografia).
Comunque, al di là del loro destino spirituale (sinceramente: chissenefrega!), è importante la denuncia e l'adeguata punizione da parte delle autorità competenti. 
Ed è fondamentale salvare i bambini.

Per favore cliccate e restate informati:


Altre azioni pratiche da fare direttamente nelle nostre parrocchie, nei nostri gruppi, nelle nostre associazioni.

Ricordando a tutti che il fenomeno dei pervertiti purtroppo non riguarda soltanto i preti, già da molti anni alcuni gruppi cattolici si sono organizzati per prevenire qualsiasi abuso sessuale.
Personalmente io consiglio di affidarsi a questi gruppi o comunque a chi nelle parrocchie sia rispettoso di determinati protocolli etici. In particolare segnalo i Focolarini, i quali hanno stilato per filo e per segno come comportarsi tra adulti e bambini (anche durante un'attività semplice come l'ora di catechismo settimanale).
Invito, al contrario, tutti i genitori a diffidare di qualsiasi gruppo che ad esempio pretenda di portarsi a casa (nelle proprie case private) gli adolescenti per impartire "catechesi" o per "colloqui personali". Le stesse identiche attività si possono fare sotto la vista di tutti nelle aule parrocchiali e negli oratori aperti al pubblico, quindi - eccetto qualche compleanno o qualche festa particolare - non c'è alcun motivo per portarsi a casa i minori o perché un qualsiasi adulto rimanga da solo privatamente con i figli degli altri.





Risorse online sulle attività della Chiesa contro i peccati sessuali (criminali o non criminali) prima di Papa Francesco. 
Una cronologia per essere più informati:

La tolleranza zero di Benedetto XVI

Cronologia dei provvedimenti di Benedetto XVI e documenti della Chiesa dal 1917 in poi riguardanti i componenti del clero colpevoli di crimini o peccati sessuali.
La seguente pagina fornisce ulteriori links di approfondimento con tutta la documentazione originale

Il Papa che più ha combattuto contro gli abusi sessuali CLICCA QUI



Ricordate ogni tanto di
cliccare METER
per rimanere informati
e per sostenere le attività dell'associazione

Per tutti gli aggiornamenti direttamente dalla Santa Sede:

Abuso sui minori. La risposta della Chiesa. Pagina dedicata a tutti i provvedimenti e documenti ufficiali

Pontificia Commissione Tutela dei Minori


Nota.
Questo è il terzo di una serie di 4 post di approfondimento.
Ecco gli altri link.

Primo.
L'ira di Dio esiste?

Secondo.
Gli scandali inaccettabili per i cristiani. Resoconto del devastante scandalo in Cile

Quarto.
Come si espresse il venerabile (prossimo santo) Albino Luciani sui pedofili




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