Sull'amore verso i poveri
ESORTAZIONE APOSTOLICA
DILEXI TE
DEL SANTO PADRE LEONE XIV
SULL’AMORE VERSO I POVERI
Link diretto al documento ⬇️
http://www.vatican.va/content/leo-xiv/it/apost_exhortations/documents/20251004-dilexi-te.html
Da leggere e meditare, con calma, per i prossimi mesi e anni, in ogni sua frase e in tutte le sue Note... Ma soprattutto un invito (esplicito immediato) ad applicare l'insegnamento che se ne ricava nel concreto e nel quotidiano.
Questa è un'esortazione senza alcun dubbio in direzione operativa per tutti noi. Non solo un ottimo approfondimento di Fede cristiana, di Storia bimillenaria e di cosa significhi oggi la Dottrina Sociale della Chiesa.
È un'invito all'azione mossa dall'amore umano più autentico - per quanto piccola o imperfetta possa essere quell'azione.
Un'invito a guardare le persone. La persona, prima del "povero" o di qualsiasi altra categoria paraocchi che innalza ostacoli alla relazione umana.
Perché la spiritualità cristiana è sia guardarsi dentro [relazione personale con Dio] sia alzare gli occhi e guardare l'altro, di fronte a noi. Guardare per davvero. Ascoltare per davvero. Ognuno secondo le proprie capacità e possibilità di occuparsi di fratelli e sorelle, ma l'essere cristiano deve corrispondere anche all'agire da cristiano.
E viceversa. E viceversa.
[ Scusa?! Due volte viceversa? Sì, due volte perché è qualcosa che funziona in entrambi i sensi, in continuità dinamica. In più, credo che sia importante anche sottolineare che una relazione d'aiuto nei confronti di qualcuno in realtà va sempre in entrambi i sensi. Non per il fatto che "il povero" debba dare qualcosa in cambio, bensì perché sta già dando molto in cambio. È una reciprocità cristiana che può accadere se non è fermata dai pregiudizi sul "ruolo del povero" come oggetto. Per approfondimenti: leggi l'Esortazione, appunto]
Mio pensiero personale: come mi accadeva anche ascoltando o leggendo tanti insegnamenti di Papa Francesco, Papa Leone con questo documento richiama alla mia mente più volte l'inno alla carità di San Paolo [chiamato anche "inno all'amore" in termini più attuali] . Non si tratta semplicemente di un richiamo o collegamento "intellettuale" . Si tratta per me piuttosto di conferme, chiare e decise, molto incoraggianti, riguardo ad esperienze vissute sulla mia stessa pelle. L'inno di San Paolo, infatti, può risultare poco più di una bella poesia fino a quando non si sperimenta che... No, San Paolo non stava facendo esercizi di letteratura poetica romantica quando diceva:
« E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova » (Prima Corinzi 13,3: questo è un versetto dell'inno * )
Significa: niente sarà di utilità o di giovamento a chi donasse tutti i suoi averi e perfino (iperbole) si facesse fisicamente bruciare per il motivo sbagliato. Cioè qualsiasi motivo che non sia l'amore. E quelle azioni nemmeno gioveranno alla persona povera e bisognosa che riceverà un tale aiuto "di facciata" (di solito, non di rado, è un aiuto tanto più piccolo quanto finalizzato al vantarsi del "donatore", altro che "tutti gli averi", ma San Paolo voleva far capire il concetto e l'ha fatto capire per bene), un aiuto spesso disprezzante che relega la persona al ruolo di essere umano inferiore... Un "aiuto" che toglie ancora più dignità al povero, facendolo affondare ancora (qualunque sia il tipo di povertà considerata).
Sempre mia opinione:
lo sviluppo degli insegnamenti della Chiesa in questo "ambito"** è stato inizialmente poco percepito e/o poco diffuso quando ne parlavano i Papi dei pontificati precedenti a Francesco, per poi essere abbastanza frainteso (ripeto: è una mia opinione) quando Francesco lo ribadiva "a voce alta" con le aggiunte impreviste da parte dell'internet selvaggio ingestibile, a moltiplicazione esponenziale (polemizzante e svuotante).
...Ora, adesso, credo che quell'ambito e quel messaggio originali (e originari nel cristianesimo) possono essere approfonditi, presentati e ricevuti dalle persone nelle loro giuste dimensioni.
La spiritualità e il carattere di Papa Leone insieme alla sua capacità di "spiegarsi" direttamente in inglese, spagnolo e italiano senza difficoltà e senza "interpreti" di mezzo, nonché l'esperienza accumulata in fatto di mezzi di comunicazione, potranno fare molta strada
[*Nota per chi fosse digiuno di certi argomenti: in terminologia cristiana cattolica, in questo caso il termine Carità sta per Amore nel senso più ampio e più profondo della definizione] .
[**per "ambito" intendo l'ambito della considerazione e della comprensione del "ruolo del povero", in senso materiale e in tutti gli altri sensi - che probabilmente soltanto una visione cristiana può portare alla sua giusta definizione nella nostra società e quindi all'uscita proprio da quel ruolo disumano fissato in modo ingiusto, spesso spietato (e ancora più spesso ipocrita) dalla legge della giungla, da troppi secoli. L'ambito più generale al quale mi riferisco è invece quello che la Chiesa chiama Sviluppo Umano Integrale]
Grazie Papa Leone 💙
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