Sabato Santo. Giorno aliturgico. Riposo per meditare. Silenzio dell'attesa



Il giorno del grande silenzio.

Il Sabato Santo è l'unico giorno aliturgico nel calendario cattolico.
Significa che in esso la Chiesa non effettua alcuna celebrazione liturgica. In questo modo si attua e si sottolinea in modo evidente il riposo per la meditazione e il silenzio dell'attesa.

Le campane "tacciono" da ieri.


[ Norme e stili alimentari per i cattolici: è consigliato dalla Chiesa, anche se non obbligatorio, il protrarre - eventualmente in forma più attenuata - il digiuno e l'astinenza del Venerdì Santo.
Per info sulle regole del digiuno/astinenza e tutte le eccezioni alla regola, cioè tutte le persone esentate perché non possono farlo, vedi QUI ]


Il termine aliturgico.
Si dice così ed è così per la Messa e/o altre funzioni.
In realtà, non viene sospesa la Liturgia delle Ore che è la preghiera ufficiale della Chiesa Cattolica.
In altri termini: la preghiera è sempre presente nella Chiesa, inclusa appunto quella ufficiale con i testi ufficiali - che è una forma della liturgia.

Dalla Liturgia delle Ore - Ufficio delle Letture di oggi, 
copio-incollo ⤵️ un breve estratto da un'antica omelia (presente integralmente nelle Letture) 
nella quale l'autore (sconosciuto) immagina le parole di Cristo rivolte ad Adamo quando viene liberato dagli inferi. 
Nell'omelia si intuiscono i passaggi in cui alle parole di Gesù si alternano le spiegazioni teologiche del predicatore. Ad esempio, quando il testo dice "in altre parole": è il predicatore che "interviene" e che spiega il significato della frase precedente... E d'altra parte è la stessa operazione che fa per ogni frase che egli immagina sia pronunciata da Cristo, visto che il testo l'ha scritto tutto lui. 
In pratica: l'autore fa parlare Gesù in prima persona per dare ai fedeli la spiegazione dei fatti biblica, teologica, spirituale, eccetera.

"Sorgi, allontaniamoci di qui. 
Il nemico ti fece uscire dalla terra del paradiso. Io invece non ti rimetto più in quel giardino, ma ti colloco sul trono celeste. 
Ti fu proibito di toccare la pianta simbolica della vita, ma io, che sono la vita, ti comunico quello che sono. 
Ho posto dei cherubini che come servi ti custodissero. Ora faccio sì che i cherubini ti adorino quasi come Dio, anche se non sei Dio.
Il trono celeste è pronto, pronti e agli ordini sono i portatori, la sala è allestita, la mensa apparecchiata, l'eterna dimora è addobbata, i forzieri aperti. 
In altre parole, è preparato per te dai secoli eterni il regno dei cieli"




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