Cattolici e politica. Papa Francesco fa chiarezza. Con parole così chiare che più chiare non si può

Fonte:
https://m.vatican.va/content/francescomobile/it/audiences/2023/documents/20230222-udienza-generale.html


[Nota: il neretto è mio per facilitare la lettura del testo, mettendo in evidenza i passaggi in cui Papa Francesco ha messo l'accento nel suo discorso parlato - in alcuni momenti anche tralasciando il foglio scritto per insistere su determinati punti]


(...)
"nella Chiesa tutto va conformato alle esigenze dell’annuncio del Vangelo; non alle opinioni dei conservatori o dei progressisti, 
ma al fatto che Gesù raggiunga la vita della gente. 
Perciò ogni scelta, ogni uso, ogni struttura ogni tradizione sono da valutare nella misura in cui favoriscono l’annuncio di Cristo. 
Quando si trovano decisioni nella Chiesa, per esempio divisioni ideologiche: “Io sono conservatore perché… io sono progressista perché…”. Ma dove c’è lo Spirito Santo? 
State attenti che il Vangelo non è un’idea, il Vangelo non è una ideologia: il Vangelo è un annuncio che tocca il cuore e ti fa cambiare il cuore, ma se tu ti rifugi in un’idea, in un’ideologia sia di destra sia di sinistra sia di centro, tu stai facendo del Vangelo un partito politico, una ideologia, un club di gente. 
Il Vangelo sempre ti dà questa libertà dello Spirito che agisce in te e ti porta avanti. 
E quanto è necessario oggi prendere in mano la libertà del Vangelo e lasciarci portare avanti dallo Spirito."
(...)
"come Chiesa, possiamo avere tempi e spazi ben definiti, comunità, istituti e movimenti ben organizzati ma, senza lo Spirito, tutto resta senz’anima. 
L’organizzazione non basta: è lo Spirito che dà vita alla Chiesa. 
La Chiesa, se non lo prega e non lo invoca, si chiude in sé stessa, in dibattiti sterili ed estenuanti, in polarizzazioni logoranti, mentre la fiamma della missione si spegne.
È molto triste vedere la Chiesa come se fosse un parlamento; 
no, la Chiesa è un’altra cosa. 
La Chiesa è la comunità di uomini e donne che credono e annunciano Gesù Cristo ma mossi dallo Spirito Santo, non dalle proprie ragioni.
Sì, si usa la ragione ma viene lo Spirito a illuminare e a muoverla, 
Lo Spirito ci fa uscire, ci spinge ad annunciare la fede per confermarci nella fede, ci spinge ad andare in missione per ritrovare chi siamo. 
Perciò l’Apostolo Paolo raccomanda così: «Non spegnete lo Spirito» (1 Ts 5,19), non spegnete lo Spirito.
Preghiamo spesso lo Spirito, invochiamolo, chiediamogli ogni giorno di accendere in noi la sua luce. Facciamolo prima di ogni incontro, per diventare apostoli di Gesù con le persone che troveremo. 
Non spegnere lo Spirito nelle comunità cristiane e anche dentro ognuno di noi"

Papa Francesco, 
22 febbraio 2023



Nota importante:
L'intera catechesi (facente parte di un ciclo di catechesi sul tema dell'evangelizzazione) è molto bella, molto formativa, importante in ogni suo passaggio - e consiglio caldamente di leggerla.

La puntualizzazione sulla politica ho voluto "incorniciarla" con un post dedicato perché - evidentemente, se il Papa stesso arriva a parlarne in una catechesi sull'evangelizzazione - è una questione che continua a creare problemi e sofferenze a moltissimi fedeli nella nostra Chiesa. Io stessa sono una di queste persone che ne ha sofferto e ne soffre parecchio... L'ho già detto in altri miei post.
Il fatto che Papa Francesco ne abbia parlato in questi termini chiarissimi mi consola. E non poco. 
Non è la prima volta che ne parla, ma stavolta l'ha chiarito con parole così "elementari" che non ci possono essere fraintendimenti.
E infatti, quelle parole così semplici da capire per tutti... Non le ho trovate citate in nessuna delle principali testate giornalistiche, in nessun giornale laico e neanche nei siti web cattolici. Il che conferma l'esistenza del problema. 
La tristezza di cui parla il Papa mi ha colta molte volte nel vedere tanti, troppi ambienti / gruppi cattolici ormai completamente spenti, nonostante possano dare l'impressione esteriore di essere abbastanza "attivi" (impressione causata, appunto come osserva il Papa, dal loro essere impegnati in dibattiti estenuanti, ma sterili).

Qual è il problema?
Il problema è che se - nella Chiesa - in troppi gruppi e in troppe persone c'è la preoccupazione primaria del programma di partito (perché di veri e propri programmi di partito si tratta: sinistra, o destra o centro che sia)... Non rimane quasi più nessuno davvero interessato a parlare di Dio, di Cristo, dello Spirito Santo. Della Santa Trinità. Della relazione tra noi e Dio.

E questa situazione impedisce, spesso, a chi incontra gli ambienti cattolici di incontrare Dio. 
Mentre il nostro compito primario di cristiani è l'essere strumenti e servitori nel facilitare quell'incontro. L'incontro con il Signore! 
Non un incontro con la succursale di un partito. 
Non un incontro con gli schemi di un gruppetto che si ritiene l'unico "illuminato" tra tutti i gruppi cattolici. 
Non un incontro con un singolo cattolico che crede di essere "più cattolico del Papa" o "più cattolico della chiesa cattolica".

Il lavoro non lo facciamo noi. 
Il lavoro è dello Spirito. 
La nostra scelta "lavorativa" però è importante: possiamo essere facilitatori oppure ostacoli.

I protagonisti - nella relazione tra un'altra persona umana e Dio - non siamo noi. 
E tantomeno un'eventuale nostra idea politica che si metta di mezzo.

Credo che, anche questo, sia un ottimo argomento sul quale meditare in Quaresima. 
E non credo che sia un caso che Papa Francesco abbia deciso di parlarne il Mercoledì delle Ceneri, inizio del cammino quaresimale.

Disclaimer:
tutto ciò non va a negare l'importanza, il grande merito e l'alto valore (sottolineato anche dalla Dottrina Sociale della Chiesa!) di chi è impegnato o anche solo aderente come semplice cittadino in attività politiche / partitiche.
Il punto è che il Vangelo e la Chiesa non possono e non devono essere al servizio della tua propaganda (o anche solo simpatia) politica.
E tantomeno della propaganda cattolica "interna" di sedicenti progressismi o di sedicenti conservatorismi (teologici / dottrinali).
Ecco: per questi ultimi partiti interni non vale il mio disclaimer. Entrambi gli -ismi sono privi di meriti.
La Chiesa ha già, di per sé, la missione di conservare e di progredire allo stesso tempo. 
Senza bisogno di -ismi che sono perlopiù estremismi.

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