8 dicembre 2022 Immacolata Concezione di Maria. Papa Francesco ci invita a ricordare anche la nostra Grazia Originaria. "L’Immacolata ci aiuti a custodire dal male la nostra bellezza"
SOLENNITÀ DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE
DELLA BEATA VERGINE MARIA
PAPA FRANCESCO
Discorso prima della preghiera dell'Angelus
Piazza San Pietro
ore 12 circa
Cari fratelli e sorelle, buongiorno e buona festa!
L’angelo Gabriele saluta la Vergine così: «Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te» (v. 28). Non la chiama con il suo nome, Maria, ma con un nome nuovo, che lei non conosceva: piena di grazia.
Piena di grazia, e dunque vuota di peccato, è il nome che Dio le dà e che noi festeggiamo oggi.
Infatti, chiamandola con quel nome, Dio le rivela il suo segreto più grande, che lei prima ignorava. Qualcosa di analogo può accadere anche a noi. In che senso? Nel senso che pure noi peccatori abbiamo ricevuto un dono iniziale che ci ha riempito la vita, un bene più grande di tutto, abbiamo ricevuto una grazia originaria. Noi parliamo tanto del peccato originale, ma abbiamo ricevuto anche una grazia originaria, di cui spesso non siamo consapevoli.
che custodire la nostra bellezza richiede un costo, richiede una lotta.
Maria, l’unica creatura umana senza peccato nella storia, è con noi nella lotta, ci è sorella e soprattutto Madre.
[Angelus]
Cari fratelli e sorelle!
Saluto tutti voi, romani e pellegrini. In particolare, saluto gli aderenti al Movimento Cristiano Lavoratori e la rappresentanza di Rocca di Papa con la fiaccola che accenderà la Stella di Natale posta in cima alla cittadina.
Nella festa di Maria Immacolata, l’Azione Cattolica Italiana vive il rinnovo dell’adesione. Rivolgo il mio pensiero alle sue associazioni diocesane e parrocchiali, incoraggiando tutti ad andare avanti con gioia al servizio del Vangelo e della Chiesa.
Oggi pomeriggio mi recherò a Santa Maria Maggiore, a pregare la Salus Populi Romani, e subito dopo a Piazza di Spagna, per compiere il tradizionale atto di omaggio e di preghiera ai piedi del monumento all’Immacolata. Vi chiedo di unirvi spiritualmente a me in questo gesto, che esprime la devozione filiale alla nostra Madre, alla cui intercessione affidiamo il desiderio universale di pace, in particolare per la martoriata Ucraina, che soffre tanto. Penso alle parole dell’Angelo alla Vergine: «Nulla è impossibile a Dio» (Lc 1,37). Con l’aiuto di Dio la pace è possibile; il disarmo è possibile. Ma Dio vuole la nostra buona volontà. Ci aiuti la Madonna a convertirci ai disegni di Dio.
A tutti auguro buona festa e buon cammino di Avvento; a tutti quelli che sono qui, in particolare ai ragazzi dell’Immacolata, oggi che è proprio la loro festa. E per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!
Papa Francesco, 8 dicembre 2022, ore 12 circa
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La tradizionale preghiera del pomeriggio in Piazza di Spagna, Roma. Vedi il testo completo dopo l'immagine. Con una particolare supplica a Maria per l'Ucraina.
Roma
PREGHIERA DEL SANTO PADRE FRANCESCO
A MARIA IMMACOLATA
Giovedì, 8 dicembre 2022,
https://m.vatican.va/content/francescomobile/it/prayers/documents/20221208-immacolata.html
Testo completo della preghiera scritta e pronunciata dal Papa:
Madre nostra Immacolata,
oggi il popolo romano si stringe intorno a te.
I fiori deposti ai tuoi piedi
da tante realtà cittadine
esprimono l’amore e la devozione per te,
che vegli su tutti noi.
E tu vedi e accogli anche
quei fiori invisibili che sono tante invocazioni,
tante suppliche silenziose, a volte soffocate,
nascoste ma non per te, che sei Madre.
Dopo due anni nei quali sono venuto
a renderti omaggio da solo sul far del giorno,
oggi ritorno a te insieme alla gente,
la gente di questa Chiesa, la gente di questa Città.
E ti porto i ringraziamenti e le suppliche
di tutti i tuoi figli, vicini e lontani.
Tu, dal Cielo in cui Dio ti ha accolta,
vedi le cose della terra molto meglio di noi;
ma come Madre ascolti le nostre invocazioni
per presentarle al tuo Figlio,
al suo Cuore pieno di misericordia.
Prima di tutto ti porto l’amore filiale
di innumerevoli uomini e donne, non solo cristiani,
che nutrono per te la più grande riconoscenza
per la tua bellezza tutta grazia e umiltà:
perché in mezzo a tante nubi oscure
tu sei segno di speranza e di consolazione.
Ti porto i sorrisi dei bambini,
che imparano il tuo nome davanti a una tua immagine,
in braccio alle mamme e alle nonne,
e cominciano a conoscere
che hanno anche una Mamma in Cielo.
E quando, nella vita, capita che quei sorrisi
lasciano il posto alle lacrime,
com’è importante averti conosciuta,
avere avuto in dono la tua maternità!
Ti porto la gratitudine degli anziani e dei vecchi:
un grazie che fa tutt’uno con la loro vita,
tessuto di ricordi, di gioie e di dolori,
di traguardi che loro sanno bene
di aver raggiunto con il tuo aiuto,
tenendo la loro mano nella tua.
Madre, ti porto le preoccupazioni delle famiglie,
dei padri e delle madri che spesso fanno fatica
a far quadrare i bilanci di casa,
e affrontano giorno per giorno
piccole e grandi sfide per andare avanti.
In particolare ti affido le giovani coppie,
perché guardando a te e a San Giuseppe
vadano incontro alla vita con coraggio
confidando nella Provvidenza di Dio.
Ti porto i sogni e le ansie dei giovani,
aperti al futuro ma frenati da una cultura
ricca di cose e povera di valori,
satura di informazioni e carente nell’educare,
suadente nell’illudere e spietata nel deludere.
Ti raccomando specialmente i ragazzi
che più hanno risentito della pandemia,
perché piano piano riprendano
a scuotere e spiegare le loro ali
e ritrovino il gusto di volare in alto.
Vergine Immacolata, avrei voluto oggi
portarti il ringraziamento del popolo ucraino,
per la pace che da tempo chiediamo al Signore.
Invece devo ancora presentarti la supplica
dei bambini, degli anziani,
dei padri e delle madri, dei giovani
di quella terra martoriata, che soffre tanto.
Ma in realtà noi tutti sappiamo
che tu sei con loro e con tutti i sofferenti,
così come fosti accanto alla croce del tuo Figlio.
Grazie, Madre nostra!
Guardando a te, che sei senza peccato,
possiamo continuare a credere e sperare
che sull’odio vinca l’amore,
sulla menzogna vinca la verità,
sull’offesa vinca il perdono,
sulla guerra vinca la pace. Così sia!
Papa Francesco, 8 dicembre 2022, ore 16 circa
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