"Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto" (Zac 12,10 - Gv 19,34). Guardare in faccia Cristo

"Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe al primo e poi all'altro che era stato crocifisso insieme con lui. Venuti però da Gesù e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua"
Giovanni 19,32-34


"Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto"
Zaccaria 12,10 - Giovanni 19,37


"O ammirabile potenza della Croce! 
O ineffabile gloria della passione, in cui troviamo riuniti insieme il tribunale del Signore, il giudizio del mondo e il potere del Crocifisso.
Sì, o Signore, tu hai attirato a te tutte le cose, perché ciò che si svolgeva nell'unico tempio della Giudea, sotto il velo di arcane figure, fosse celebrato in ogni luogo e da ogni popolo con religiosità sincera e culto solenne e pubblico.
Ora, infatti, più nobile è la gerarchia dei leviti, più augusta la dignità dei presbiteri e più santa l'unzione dei vescovi, perché la tua Croce, sorgente di tutte le benedizioni, è causa di tutte le grazie. 
Per essa viene elargita ai credenti la forza nella loro debolezza, la gloria nell'umiliazione, nella morte la vita.
[...]
E, poiché la sua natura divina non poteva essere soggetta al pungolo della morte, Egli, nascendo da noi, ha assunto quanto potesse poi offrire per noi.
Un tempo infatti aveva minacciato la nostra morte con la potenza della sua morte dicendo per bocca del profeta Osea: «O morte, sarò la tua morte, o inferno, sarò il tuo sterminio» (Os 13, 14). Morendo, infatti, subì le leggi della tomba, ma, risorgendo, le infranse e troncò la legge perpetua della morte, tanto da renderla da eterna, temporanea. «Come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo» (1 Cor 15, 22)."

San Leone Magno, papa
(dal Discorso 8 sulla Passione del Signore, 6-8; PL 54, 340-342)
[Info storiche su San Leone Magno: 
Papa dal 440 al 461 d.C.
Nascita: data e località sconosciute, in Toscana, intorno al 390 d.C.
Morte: 461 d.C. a Roma]

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"Egli si è caricato delle nostre sofferenze,
si è addossato i nostri dolori
e noi lo giudicavamo castigato,
percosso da Dio e umiliato.
Egli è stato trafitto per i nostri delitti,
schiacciato 
per le nostre iniquità.
Il castigo che ci dà salvezza 
si è abbattuto su di lui;
per le sue piaghe 
noi siamo stati guariti"
Isaia 53,4-5

"Quando offrirà se stesso 
in espiazione,
vedrà una discendenza, 
vivrà a lungo,
si compirà per mezzo suo 
la volontà del Signore"
Isaia 53,10

"Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto"
Zac 12,10 - Gv19,37

"Tutto ciò che il Figlio di Dio fece e insegnò per riconciliare il mondo, non lo conosciamo soltanto nel racconto di azioni compiute nel passato, ma siamo sotto l’effetto del dinamismo di tali azioni presenti"
(San Leone Magno, Sermone 52,1).


Dopo un piccolo quadro terminologico c'è la conclusione del post
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Info terminologiche:

Cos'è il memoriale 
nella Chiesa Cattolica?

Cosa intendiamo 
con i termini 
attualizzazione 
ripresentazione?


"Attraverso la liturgia della Chiesa il Signore rende partecipi gli uomini di tutti gli eventi della Sua vita.(...)
La Liturgia della Chiesa rende presenti e attuali tutti gli eventi della vita di Gesù.
Li rende contemporanei a ciascuno di noi e in questo modo attua nei Sacramenti l’opera della redenzione. (...)

Ora il memoriale indica tre cose:
La prima: fa memoria di un evento passato.
La seconda: rende presente quell’evento.
La terza: segna beneficamente la vita di quanti vivono quell’evento." - Padre Angelo Bellon OP, teologo domenicano
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Guardare in faccia Cristo

«Non bisogna coltivare progetti di perfezione, ma guardare in faccia Cristo» ,
e questo è il corollario più bello a Giovanni 21, 
a Gesù che dice a Simone: «Simone, mi ami tu?»
e Simone risponde: 
«Si, Signore, lo sai che ti amo».
Non arzigogolare e tendere alla perfezione, ma guardare in faccia Cristo: se uno guarda in faccia a Cristo, se uno guarda in faccia a una persona a cui vuol bene, tutto in lui si rimette a posto, tutto corre a posto, e si mette i capelli in un certo modo, e si allaccia il bottone, e ha vergogna delle scarpe sporche, e dice: «Scusami se sono così trasandato». 
La sorgente della morale è voler bene a uno, non realizzare delle leggi.
Scusate, possiamo immaginarci l’origine della moralità concepita in modo più semplice di così? 
Non progetti di perfezione, ma guardare in faccia Cristo, guardare in faccia uno! Semplicissimo, facilissimo… ma scomodissimo, scomodissimo perché non puoi più seguire te stesso. 
La felicità è seguire un Altro.
Certo che guardare in faccia Cristo e non fare progetti di perfezione, vuol dire che si guarda in faccia Cristo desiderando veramente il bene, desiderando veramente di esser veri, desiderando veramente di voler bene: «desiderandoti veramente, o Signore».
Adesso c’è la Settimana Santa; se uno il Giovedì Santo, il Venerdì Santo, il Sabato Santo, la Pasqua, in questi quattro giorni va dentro senza guardare in faccia Cristo e basta, ma con la preoccupazione dei peccati o della perfezione oppure delle cose da meditarci su, viene fuori stanco e riprende le cose come prima.
Guardare in faccia Cristo, invece, cambia.
Ma perché cambi, bisogna guardargli in faccia veramente, col desiderio del bene, col desiderio della verità: «Di tutto sono capace, Signore, se sto con te che sei la mia forza»; 
è un tu che domina, non delle cose da rispettare.
Provate a pensare come nessuno, nessuno, capisce queste cose: nessuno le pensa e nessuno le capisce. Invece è questa l’unica vera rivoluzione nel mondo: 
la fede come conoscenza e la carità, guardare in faccia Cristo, come morale."

(Da "Si può vivere così?" di don Luigi Giussani)

Grazie a Umberta Mesina che ha segnalato il testo nel suo blog  Un viaggio lungo un anno


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Concludo questo post per il Venerdì Santo 2022 con un breve percorso attraverso il Vangelo. Un percorso che aiuta a comprendere la Legge...
(e poi, proprio alla fine, alcune parole di ieri di Papa Francesco, dalla Santa Messa del Crisma, nel Giovedì Santo 2022).


La differenza tra la legge per la legge e la legge per donare e ricevere l'amore di Dio.

[Nota. No, non è il cuore&amore della pubblicità, con tutto il rispetto per chi lavora nel settore pubblicitario. Ma il Cuore e l'Amore di Dio sono tutt'Altro]

Quando la Legge diventa un Dono per noi?
E di conseguenza, quando si fa dono anche per gli altri?

Quando non è più un precetto pagano da presentare agli dèi?

Quando la Legge diventa vera Legge e la smette (finalmente!) di essere un obbligo paganeggiante, o poco più di una superstizione?

Quando la Legge è leggera, molto più leggera rispetto all'essere dei senza legge?

Quando si arriva alla comprensione (o almeno ad un inizio di intuizione) che la Legge e la Misericordia non sono in contrapposizione. 
Non è che "c'era la Legge" e poi "è arrivata la Misericordia di Dio".
La realtà è che la Misericordia di Dio ci ha dato la Legge.

"Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto per abolire, ma per dare compimento. In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli."
Matteo 5,17-19

"Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero"
Matteo 11,28-30

"in modo che, con nobiltà di cuore, sappiamo subordinare alla carità ciò che abbiamo appreso per legge"
Papa Francesco, ieri 14 aprile 2022, Giovedì Santo, Messa del Crisma, link Omelia rivolta ai sacerdoti


"Volgeranno lo sguardo
a colui che hanno trafitto"



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