"Il soprannaturale è naturale" (G.K. Chesterton)
"Inutile pretendere che la mia spiegazione non sia provocante, non sia polemica.
Credo che questa condizione nervosa non naturale è dovuta al fatto che i nostri padri e i nostri nonni si rifiutarono di riconoscere un fatto: il fatto che il soprannaturale è naturale, nel senso di normale.
Tentarono di conservare la moralità e perdere la religione, tentarono di pretendere che non faceva differenza l’abbandonare ogni idea di un fine nelle cose; e il risultato è stato che i loro discendenti vivono in un modo persino più doloroso di essi.
Un uomo che ha la moralità e non ha una religione, è come un uomo che si regge su una gamba sola. Atteggiamento possibile: ma dopo un secolo, o circa, comincia a dare ai nervi. «I padri hanno mangiato l'uva acerba, e ai figli restano allegati i denti»"
G.K. Chesterton,"Il soprannaturale è naturale. Scritti per l’Italia", Marietti, 2012 [Nota: si tratta di una raccolta di articoli di Chesterton pubblicati su riviste italiane tra il 1919 e il 1938.
La citazione è la parte finale dell'articolo "L'eredità Huxley", pubblicato su Il Frontespizio nel 1938]
"Attualmente il problema non è se la religione ci consenta di essere liberi, bensì se la libertà ci consenta di essere religiosi”
G.K. Chesterton, “La Chiesa Cattolica. Dove tutte le verità si danno appuntamento”, Lindau, 2015. Prima edizione inglese 1926, titolo originale "The Catholic Church and conversion"
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