La notte di Natale Gesù nasce veramente o è un ricordo? Una specie di commemorazione?

Ho trovato questa bella domanda, da parte di una lettrice, sul sito Amici Domenicani. A rispondere è padre Angelo Bellon, OP, sacerdote e teologo domenicano che dedica una parte del suo tempo di religioso a dare risposta ai quesiti dei visitatori del sito, cattolici e non cattolici, credenti e non credenti. 
Per gli interessati alla Rubrica "un sacerdote risponde", ecco due link utili: Indice tematico e Elenco quesiti in ordine di data dall'ultimo pubblicato .
Di recente Amici Domenicani ha attivato anche un canale youtube nel quale si possono trovare le registrazioni audio di alcune domande-risposte - scelte tra le migliaia del lavoro ultradecennale del sito.
Un grande grazie a padre Angelo e a tutto lo staff di Amici Domenicani, in particolare allo storico webmaster Pasquale Paiotta.

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Riprendo qui sul mio blog la questione in oggetto, molto interessante e relativamente poco conosciuta. 
Il tema, infatti, non è così scontato come sembra e come qualcuno magari potrebbe pensare, della serie: "Gesù è nato all'incirca 2000 anni fa e tutto ciò che noi oggi facciamo a Natale (o in qualsiasi altra festa cristiana) è portare avanti un buon ricordo della nostra tradizione popolare religiosa con tutti i suoi simboli allegati e con tanti buoni sentimenti. Al massimo i più credenti e i più devoti potranno allegarci qualche loro personale simbolismo/metafora spirituale... Ad esempio potrebbero dire: Gesù rinasce simbolicamente nei nostri cuori. Oppure anche: facciamo in modo che a Natale Gesù rinasca in noi e diamoci da fare per una buona azione verso i poveri".
Ecco, no, non è proprio così. Intendiamoci: i buoni pensieri che vengono dal buon cuore e tutte le opere di aiuto verso i più poveri vanno sempre bene, sono molto lodevoli, oltre che necessarie per mettere in pratica il Vangelo.
Ma per la fede cattolica il concetto del Natale come "il nostro ricordino di Gesù" o come "l'occasione per le buone azioni in ricordo di Gesù" è proprio sbagliato.

Qui di seguito ho fatto un taglia-copia-incolla della risposta di Amici Domenicani, nel senso che ho tagliato e/o sintetizzato le parole di padre Angelo in modo da rendere la lettura più veloce - e focalizzata sui punti chiave.
Alla fine comunque c'è il link per chi vuole leggere il testo completo.

Dopo la risposta del teologo ho aggiunto al discorso una mia osservazione, secondo me necessaria per esplicitare il quadro più ampio (già implicito nella risposta del padre domenicano).

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Domanda.
La notte di Natale Gesù nasce veramente o è un ricordo, una commemorazione?

Risposta dal sito Amici Domenicani.
Brevissima premessa necessaria per capire: la Risurrezione di Gesù Cristo in relazione al Natale.
Risorgendo dai morti Gesù Cristo non ha recuperato soltanto il proprio corpo rendendolo glorioso, ma ha recuperato tutti gli eventi della sua vita. Nemmeno uno di essi è andato perduto.
Tutte le sue azioni salvifiche rivivono eternamente con tutta la pienezza di Grazia che hanno comunicato agli uomini.
Fine della premessa alla risposta.
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Memoriale del Natale.
Cos'è il memoriale per il cattolicesimo?
La Liturgia della Chiesa rende presenti e attuali tutti gli eventi della vita di Gesù. (...)
Ora il memoriale indica tre cose:
La prima: fa memoria di un evento passato.
La seconda: rende presente quell’evento.
La terza: segna beneficamente la vita di quanti vivono quell’evento. (...)
Per questo, i vari anni liturgici sono l’attualizzazione dell’Anno di Grazia (tutta la Sua vita) che il Signore è venuto ad inaugurare nella storia.
Questo avviene principalmente nella Santa Messa, che è il memoriale della Passione di Nostro Signore, della Sua Risurrezione, della Sua Ascensione al Cielo e di tutta la Sua vita.
Ogni Messa pertanto è anche memoriale della Sua Incarnazione e di ogni sua attività. (...)
Per cui alla domanda “a Natale il Signore nasce di nuovo?”
si deve rispondere dicendo: sì, nel senso che il Signore risorto rende contemporaneo e attuale per ciascuno di noi il giorno della sua natività, con tutta la potenza e la pienezza di Grazia che esso racchiude.

Fonte e Copyright: Sito Amici Domenicani, padre Angelo Bellon.
Link con domanda e risposta complete QUI



Mi permetto di aggiungere qualcosa alla spiegazione del sito Amici Domenicani. Per una più completa e profonda comprensione di questo argomento.
E prima, faccio anch'io una premessa veloce:
lo sappiamo tutti
(cattolici e non cattolici, credenti e non credenti - anche se ovviamente i non-credenti non credono ad alcune parti o a tutte le parti della fede cristiana) 
che - dal punto di vista strettamente storico - la nascita, la vita, la morte e la resurrezione di Gesù Cristo sono fatti accaduti una volta sola. All'incirca duemila anni fa.
Vorrei che non ci fossero equivoci su questo punto. Vorrei che fosse chiaro il più possibile che il fatto del memoriale ha significato nell'ambito liturgico e teologico-filosofico della fede cattolica (e anche di quella ebraica).
Questo però non significa che siamo su un terreno teorico-virtuale o idealistico. Per la fede cattolica ci troviamo nell'ambito del reale.
Fine della premessa.

Quanto detto sopra da padre Angelo è valido in modo "forte" per tutte le grandi solennità del calendario liturgico come Pasqua, Natale, Pentecoste, Corpus Domini, eccetera - con una particolare intensità per quanto riguarda la Pasqua, la più importante festa cristiana - nella quale si può moltiplicare "per mille miliardi" la valenza e la forza di quanto detto sul Natale. Anzi, è proprio a partire dagli eventi pasquali ebraici e cristiani che l'esperienza del memoriale trova il suo senso: come attualizzazione e ripresentazione di un fatto che nella liturgia supera le barriere dello spazio/tempo per raggiungere la persona qui-e-ora.

In realtà, il concetto di memoriale nasce in ambito ebraico e riguarda gli eventi ricordati e rivissuti nei riti pasquali. Nel giudaismo, di ieri e di oggi, il Memoriale/Zikkaron non si applica ad altre feste del calendario ebraico (se non in qualche senso generale simbolico), ma è valido per davvero in senso reale soltanto per la Pasqua e solo per precisi rituali in precisi giorni/ore/momenti della Pasqua-Pesach.

Successivamente, quelle stesse "modalità" e quelle stesse esperienze dello Zikkaron provenienti dai rituali di Pesach vengono ereditate, per ovvi motivi, dalla Pasqua cristiana - con significato rinnovato e reinterpretato in Cristo, oltre che esplicitamente ordinato da Lui stesso.
E sempre per ovvi motivi (incentrati su Cristo e sulla Santa Messa) il memoriale cristiano si estende a tutto l'anno liturgico cattolico - e a tutta la fede quotidiana vissuta dai cattolici nei suoi diversi aspetti, anche i più pratici e concreti.
Il passaggio (al "memoriale esteso" cattolico) è naturale, direi "logico", proprio a motivo dell'azione soprannaturale di Cristo Risorto, eternamente presente (non una tantum).
Tale prospettiva va sicuramente spiegata e valorizzata, come è stato fatto da padre Angelo.

Tuttavia, secondo me, si dovrebbe esplicitare meglio anche quanto segue:

1) ogni Santa Messa attualizza realmente tutti gli eventi cristologici "per intero" (come già detto da padre Angelo).
Quindi la Messa li rende presenti per intero anche se si tratta di giornata diversa dal Natale. 
(quest'ultimo punto forse non è sempre chiaro a tutti).

2) tutti i giorni del calendario (senza eccezioni) sono un'attualizzazione dell'azione di Cristo attraverso la liturgia della Chiesa.
Da notare: la liturgia cattolica non è soltanto la Santa Messa - sebbene la Messa con il Sacramento Eucaristico sia il fatto liturgico più importante in assoluto, sempre da evidenziare in quanto è Fonte e Culmine della vita della Chiesa.
La Liturgia delle Ore (preghiera ufficiale della Chiesa) con orari e testi prestabiliti nel corso di tutta la giornata, sempre sulla base del calendario / anno liturgico, è un altro esempio importante di liturgia cattolica, nella quale l'unione con Cristo si attua attraverso la preghiera.

3) guardando anche dalla prospettiva della singola persona: proprio per tutti i motivi spiegati da padre Angelo,
ogni giorno dell'anno liturgico - anche e specialmente se ci sono le necessarie buone disposizioni spirituali del fedele cattolico -
ogni giorno può costituire (e costituisce davvero) quella attualizzazione e quel rendersi presente di Cristo, di tutta la Sua vita, dell'Anno di Grazia arrivato nella storia umana - in unione con l'azione del Padre e dello Spirito Santo.
Perciò questo fatto avviene anche in ogni singolo istante in cui una persona entra in comunione con Lui, liturgicamente e/o sacramentalmente e/o in generale spiritualmente. 
(Questo significa allo stesso tempo essere in comunione col Padre e con lo Spirito Santo, liturgicamente o sacramentalmente o spiritualmente, e/o tutto insieme).

In altre parole: è vero che nell'attività ordinaria della Chiesa accade ciò che ha scritto padre Angelo. (la domanda molto specifica e delimitata della lettrice richiedeva la risposta specifica e delimitata che il teologo ha dato).

Tuttavia è anche vero che l'attività ordinaria e straordinaria (della Santa Trinità, per mezzo di Gesù Cristo) è sempre così fortemente presente nella Chiesa e tra tutti gli uomini che... Si può dire valido per tutti i giorni ciò che si è affermato per i giorni più solenni del calendario liturgico cattolico.
Fermo restando che una data solenne liturgica, che riunisce nello stesso giorno per lo stesso memoriale tutta la Chiesa, può contare su una particolare effusione di Grazia, a beneficio dei partecipanti 
(sia in presenza fisica sia in presenza spirituale, con preminenza di quella fisica e sempre in dipendenza delle personali disposizioni spirituali dei fedeli. A volte, la partecipazione spirituale di un fedele lontano dal luogo liturgico può essere più forte di quella di un fedele presente fisicamente. Di conseguenza l'accoglienza della Grazia effusa da un memoriale liturgico potrebbe essere diversa, e non sempre secondo lo "schema ordinario". Vedi ad esempio certi fedeli e certi santi imprigionati, privati della normale liturgia e perfino degli orari canonici della preghiera. Credo che sia sempre importante ricordare tutto questo, cioè ricordare lo straordinario - proprio per dare la prospettiva giusta e far risaltare lo stesso ordinario).


Appendice informativa "al volo".

Sulla base di quale autorità la Liturgia della Chiesa 
[non solo la Santa Messa con l'Eucaristia / memoriale dell'Ultima Cena, Vita, Passione, Morte e Risurrezione di Cristo, ma tutta la Liturgia cattolica] 
realizza quello che dice di realizzare?
(cioè attualizza la vita di Cristo e rende presente Cristo stesso - secondo modalità ed appuntamenti liturgici dedotti da accurato studio della Rivelazione, certo, ma comunque alla fine decisi e stabiliti dalla Chiesa Cattolica).

In Matteo 16,18-19 Gesù dice a Pietro:
"Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli"

Amen.

Buon Natale



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