E con Babbo Natale? Come la mettiamo?

"Personalmente è chiaro, io credo in Babbo Natale; 
ma è il tempo del perdono, 
e perdonerò gli altri che non ci credono"

Gilbert Keith Chesterton, 
Da "La nonna del drago 
ed altre serissime storie"




Nel video: canzone (con testo) di Matt Maher, All the People said Amen



Nota importante: 
per chi non ha mai sentito nominare il grande (letteralmente) G.K. Chesterton. È un autore inglese (1874-1936). Giornalista, scrittore, critico letterario. E filosofo "di fatto". Fa parte del gruppo di intellettuali che hanno teorizzato il sistema economico chiamato "distributismo" come valida via d'uscita dai due catastrofici fallimenti storici socio-economici: capitalismo e socialismo/comunismo.

Chesterton è un uomo buono, tanto buono, dotato di un eccezionale senso dell'umorismo;  
"apostolo" del buonsenso e maestro di paradossi - attraverso i quali svela e comunica grandi verità. Gilbert è un raro esempio di essere umano che davvero ha amato i suoi nemici, e questo era evidente per tutti.
Probabilmente è più conosciuto in Italia come il creatore di padre Brown (che nella serie televisiva italiana sarà interpretato da Renato Rascel). Tale padre Brown è la figura di prete-detective capostipite di tutti i preti investigatori di romanzi e tivù (vedi il nostro don Matteo); e... a pensarci bene, è quello che ha aperto la strada anche alle suore-detective come Suor Therese dell'omonima serie tv francese.
La produzione letteraria di Chesterton, varia e vastissima, e anche questi piccoli e particolari romanzi gialli, tra le altre cose, rivelano l'atteggiamento di un uomo che fin da ragazzo era in seria ricerca spirituale: ad un certo punto della sua vita Gilbert diventa cattolico. 
Con gli argomenti della Ragione e della Storia, già da molto prima di abbracciare ufficialmente il cattolicesimo, Chesterton è un celebre difensore della fede cattolica (come la sola che conserva e tramanda completi i veri insegnamenti di Cristo) e difensore della Chiesa nei suoi valori di civiltà e umanità - quella Chiesa-istituzione che regge attraverso il tempo per le sue fondamenta divine e per i suoi santi, non certo perché sia esente da umane imperfezioni o perfino da miserabili umani errori e nefandezze, come dice lo stesso Chesterton, vedi ad esempio la seguente citazione:
["Molti scrittori che non credono nel cristianesimo lodano con straordinaria passione la diplomazia clericale. Essi dicono che non c'è da meravigliarsi se un sistema fu accettato come divino, dato che è stato gestito con tanta astuzia e furbizia. 
Io credo fermamente nel cristianesimo, e la mia impressione è che un sistema debba essere divino se è sopravvissuto a tanta folle cattiva gestione" - G.K.C. ]

Ancora oggi, a distanza di circa cento anni da quando li ha scritti, accade spesso che i libri di Gilbert K. Chesterton siano causa di conversione di persone non credenti. Ci sarebbe molto altro da dire su di lui... Perciò rimando gli interessati al link che ho messo alla fine di questa pagina.


Babbo Natale raccontato da Chesterton... 

[neretto mio nel testo]

"Quello che mi è successo è l'opposto di quello che sembra essere l'esperienza della maggior parte dei miei amici. Invece di rimpicciolire fino ad un puntino, Babbo Natale è divenuto sempre più grande nella mia vita fino a riempire la quasi totalità di essa. 
È successo in questo modo. 
Da bambino mi trovai di fronte ad un fenomeno che richiedeva una spiegazione. Avevo appeso alla sponda del mio letto una calza vuota, che al mattino si trasformò in una calza piena. Non avevo fatto nulla per produrre le cose che la riempivano. Non avevo lavorato per loro, né le avevo fatte o aiutato a farle. Non ero nemmeno stato buono - lungi da me! 
E la spiegazione era che un certo essere che tutti chiamavano 'Santa Claus' era benevolmente disposto verso di me... Ciò che credevamo era che un certo agente benevolo ci avesse davvero dato quei giocattoli per niente. 
E, come affermo, io ci credo ancora. 
Ho semplicemente esteso l'idea.
Allora chiedevo solo chi metteva i giocattoli nella calza; 
ora mi chiedo chi mette la calza accanto al letto, e il letto nella stanza, e la stanza della casa, e la casa nel pianeta, e il grande pianeta nel vuoto.
Una volta mi limitavo a ringraziare Babbo Natale per pochi dollari e qualche biscotto. 
Ora, lo ringrazio per le stelle e le facce in strada, e il vino e il grande mare.
Una volta pensavo fosse piacevole e sorprendente trovare un regalo così grande da entrare solo per metà nella calza.
Ora sono felice e stupito ogni mattina di trovare un regalo così grande che ci vogliono due calze per tenerlo, e poi buona parte ne rimane fuori; 
è il grande e assurdo regalo di me stesso, perché all'origine di esso io non posso offrire alcun suggerimento eccetto che Babbo Natale me l'ha dato in un incredibile impeto di particolare fantastica benevolenza".

Gilbert Keith Chesterton, 
Lettera a The Tablet of London


Grazie al blog dell'Uomo Vivo
Società Chestertoniana Italiana
per il magnifico lavoro di diffusione delle opere e della vita di G.K. Chesterton e dei suoi amici.

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