"Dove tutti gli uomini sono a casa"... 💌 Buon Natale 💌

 


Laggiù  una madre 
senza posa camminava,
fuori da una locanda 
ancora a vagare;

nel paese in cui lei si trovò 
senza tetto,
tutti gli uomini sono a casa.

Quella stalla malconcia 
a due passi,
fatta di travi instabili 
e sabbia scivolosa,
divenne qualcosa di così solido 
da resistere e reggere
più delle pietre squadrate 
dell’impero di Roma.

Perché tutti gli uomini 
hanno nostalgia 
anche quando sono a casa,
e si sentono forestieri sotto il sole,
come stranieri 
appoggiano la testa sul cuscino
alla fine di ogni giornata.

Qui combattiamo e ardiamo d’ira,
abbiamo occasioni, 
onori e grandi sorprese,

ma casa nostra è là 
sotto quel cielo di miracoli
in cui cominciò la storia di Natale.

Un bambino in una misera stalla,
con le bestie a scaldarlo ruminando;
solo là, dove Lui fu senza un tetto,
tu ed io siamo a casa.

Abbiamo mani all’opera 
e teste capaci,
ma i nostri cuori si sono persi 
– molto tempo fa!
In un luogo che nessuna carta o nave 
può indicarci
sotto la volta del cielo.

Questo mondo è selvaggio 
come raccontano le favole antiche,
e anche le cose ovvie sono strane,

basta la terra e basta l’aria
per suscitare 
la nostra meraviglia 
e le nostre guerre;

Ma il nostro riposo è lontano 
quanto il soffio di un drago
e troviamo pace 
solo in quelle cose impossibili,

in quei battiti d’ala 
fragorosi e fantastici
che volarono attorno 
a quella stella incredibile.

Di notte presso una capanna all’aperto
giungeranno infine tutti gli uomini,

in un luogo 
che è più antico dell’Eden
e che alto si leva 
oltre la grandezza di Roma.

Giungeranno 
fino alla fine del viaggio 
di una stella cometa,
fino a scorgere cose impossibili 
che tuttavia ci sono,

fino al luogo dove Dio 
fu senza un tetto
e dove tutti gli uomini 
sono a casa.

G. K. Chesterton
Poesia di Natale

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