Le seguenti meditazioni sull'Immacolata Concezione sono state scritte da me.
Comprendono, in qualche modo, anni di riflessioni e letture "a tutto campo" e, in tempi più recenti, uno studio più intensivo focalizzato sulle questioni teologiche e storiche che hanno portato alla dichiarazione dogmatica del 1854. [Bolla dogmatica di Pio IX Ineffabilis Deus]
Restando salda sulle spalle dei giganti, il mio è uno studio personale di mariologia e cristologia che di certo non si può dire concluso... Anche perché la materia stessa tende a dispiegarsi all'infinito in molteplici altri approfondimenti teologici. Continuerò perciò a leggere ancora (studiosi, specialisti, teologi, storici, filosofi, padri della Chiesa, mistici, storici della liturgia, ecc.) sul tema e su tutti i temi cristologici collegati - inscindibili dall'Immacolata Concezione di Maria di Nazareth.
Perché?
Perché lo trovo centrale per la fede cattolica (e non credo di essere la sola a pensarla così).
È una questione che sta al centro di tutte le relazioni tra Dio e Uomo e allo stesso tempo può risultare "nascosta", nel senso che non è subito evidente ad un primo sguardo superficiale, ma assomiglia al tesoro del Vangelo.
[In Matteo 13,44-46 Gesù dice:
"Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra"]
L'argomento dell'Immacolata Concezione di Maria può infatti non apparire subito così, ma è uno scrigno prezioso:
in primis per comprendere sempre più in pienezza la fede in Cristo;
quindi è una prospettiva fondamentale che ogni cristiano dovrebbe avere;
è il "tesoro del campo" ed è la "perla preziosa", perché ricche sono le conseguenze che possono influire sulla vita, sull'ambiente culturale, umano, spirituale e - perché no? - anche "psicologico" del mondo cattolico. Sebbene, per essere realistici, occorre riconoscere che nell'attuale periodo storico-culturale l'Immacolata Concezione non influisce proprio per niente su alcunché - dato lo scarso interesse intorno all'argomento.
Per quanto mi riguarda,
il mio interesse ad un certo punto è diventato tale che posso leggerne senza interruzione per molte ore di seguito fino ad addormentarmi a notte fonda...
[Premessa importante. Di solito mi risultano abbastanza antipatiche le persone che - quando parlano di fede cristiana - danno per scontato che tutti abbiano almeno una base di studio teologico, biblico, filosofico, eccetera. Quindi in questo momento, mentre sto per pubblicare questi miei pensieri, già da me stessa mi giudico un tantinello antipatica.
Infatti per leggere e capire ciò che ho scritto è necessaria una sufficiente conoscenza del cristianesimo in generale, e una buona conoscenza della fede cattolica in particolare. Perlomeno per evitare di fraintendere certi passaggi del discorso, col rischio di ricavarne errate deduzioni non in linea col Magistero della Chiesa (entro il quale le mie meditazioni rimangono, senza alcun dubbio).
In caso di dubbi o di non gradimento da parte di chi legge: consultare il Catechismo della Chiesa Cattolica, fare riferimento a quello, e dimenticare le riflessioni di una blogger qualsiasi nel mare magnum della rete.
Di sicuro, per questo post, è necessaria al lettore una cultura cristiana che va ben oltre il catechismo delle elementari.
Comunque sia, e per chiunque voglia "avventurarsi", il miglior modo di leggere la mia meditazione è considerarla come l'opinione di un'osservatrice che descrive un dipinto con le proprie parole:
posso ispirare altre persone a guardare il dipinto; posso anche ispirare qualche persona a cercare di mettersi in contatto con il pittore; ma non posso pretendere che altri osservatori vedano l'opera d'arte con i miei stessi occhi.
Nota bene: non scrivo a livelli inarrivabili o troppo astratti, manco ne sono capace!, né mi rivolgo a presunti "illuminati" di turno.
Lungi da me.
A mia parziale discolpa, posso dire che già da tempo, lavorando "a puntate", sto preparando un altro post sul dogma dell'Immacolata Concezione, con un linguaggio più semplice ed accessibile - o almeno spero. Lo pubblicherò prossimamente, e forse potrà risultare un po' "fuori stagione"... Ma secondo me certe meraviglie non sono mai fuori stagione].
Fine della lunga premessa.
Buona lettura 🗒️
e buone riflessioni 📝
In questo caso, per evidenti ragioni, si tratta di lettura rivolta solo ai Cattolici.
(Al limite, può essere adatta anche a fedeli Ortodossi e Protestanti alla ricerca di chiarimenti filosofici/dottrinali che definiscono le diverse posizioni teologiche).
Nota. Se capitasse qui a leggermi un teologo o una teologa: non troverà "niente di nuovo sotto il sole" tra le mie parole. Lo chiarisco subito, così faccio risparmiare tempo.
Se Dio è Onnipotente;
se Dio, il Sommo Bene, è più forte di qualsiasi male (compreso il peccato originale, e su questo tema noi cattolici non abbiamo dubbi teologici di alcun tipo);
se l'Agnello è stato immolato fin dalla fondazione del mondo (Ap 13,8);
se l'Eterno è appunto eterno e "vede" tutto nell'istante eterno, nel quale la storia umana è come un "settore" limitato nello spazio e nel tempo;
quella che noi (giustamente e dal punto di vista umano) definiamo la "redenzione in maniera più sublime", l' "immunità da ogni macchia di peccato", la "redenzione preventiva" della Beata Vergine Maria, e anche la "preservazione dal peccato originale in previsione dei meriti di Cristo" (nota: sono meriti "futuri" nella prospettiva della storia umana), ecco:
tutto questo,
visto "dalla parte di Dio", in base alla Rivelazione,
è la Sua libertà che - per i meriti infiniti di Cristo - ha voluto rendere immune da qualsiasi traccia di peccato la Madre di Dio
(nel percorso di Salvezza che Egli aveva / ha progettato - e che rivela all'Uomo),
mentre allo stesso tempo
Egli lascia che l'umanità percorra la strada delle proprie scelte, buone o cattive, anche con le conseguenze del cattivo uso del libero arbitrio - che d'altra parte non sarebbe più un reale libero arbitrio se non si fossero verificate e se non si verificassero ancora tali conseguenze dopo aver agito scelte sbagliate cioè azioni, cuori e pensieri lontani da Dio.
Il libero arbitrio, d'altro canto, ce l'ha sempre avuto anche la Vergine Maria - scegliendo in ogni istante la strada più vicina e fedele a Dio: nel suo cuore, nei suoi pensieri, nelle sue azioni.
[Per chi desidera approfondire un minimo la visione del cattolicesimo su
Bene e Male nella storia umana, anche al confronto con altre filosofie: consiglio una breve ma concentrata catechesi di Benedetto XVI
vedi qui ]
Allargando la visuale possiamo dedurre che:
se non ci fosse Maria, se non ci fosse l'Immacolata Concezione di Maria,
questo significherebbe che il peccato può essere soltanto "riparato"
(dalla Vita e dal Sacrificio di Cristo)
ma non anche "prevenuto"
(dallo stesso Cristo e per gli stessi suoi meriti).
O perlomeno dovremmo concludere quel ragionamento dicendo "non lo sappiamo, non si può sapere, ma da ciò che sappiamo potrebbe sembrare che il Signore dell'Universo non sia Signore del Tempo. Non può esserlo? Ma allora non sarebbe Dio. Non vuole esserlo? Perché? Non si sa".
Dobbiamo considerare che stiamo parlando di ciò che può fare Dio,
di ciò che può fare la Santissima Trinità, quindi di ciò che può fare anche il Verbo Incarnato - che è sempre Dio.
Se la realtà fosse davvero quella "al minimo" e "al ribasso", cioè se per mezzo di Gesù Cristo non ci fosse stata anche la "redenzione preventiva" di Maria,
sia l'Onnipotenza di Dio sia la Redenzione realizzata da Gesù Cristo... Non avrebbero (o sembrerebbero non avere) il primato su tutto.
Non ce l'avrebbero (o così apparirebbe) - in quanto ci sarebbero delle "aree" in cui non possono arrivare.
Ma questo è impossibile.
Perché il Signore dell'Universo il primato ce l'ha. Anche su ciò che noi definiamo Tempo.
Ed Egli ha voluto farcelo sapere.
Ha voluto che l'umanità lo sapesse.
Questo è un altro punto fondamentale: Dio ha voluto farcelo sapere.
Ha voluto farci sapere dove può arrivare. E ha voluto farci sapere dove vuole arrivare. E ha voluto farci sapere dove non vuole arrivare.
Anche questo ci dice l'Immacolata Concezione.
La scelta di Dio, sia nella Creazione che nella Redenzione,
è quella di dare agli uomini la vera libertà (che consiste nello stare con Lui: Vita fonte della Vita)
e allo stesso tempo il libero arbitrio (che è la possibilità di scelta tra Bene e Male, cioè stare con Dio o stare lontani da Dio) -
e ancora, sempre allo stesso tempo, la volontà dell'Altissimo è porre inimicizia tra l'umanità e il serpente (cioè tra l'umanità e il Male).
Tale inimicizia era stabilita da Dio sia per Eva sia per Maria.
Nel caso di Eva vediamo l'esempio (e la realizzazione) dell'inganno del Male che allontana l'umanità da Dio.
Nel caso di Maria vediamo l'esempio (e la realizzazione) della fedeltà a Dio, del continuo affidamento e vicinanza a Dio.
In entrambi i casi c'è inimicizia tra il Male e l'umanità.
[È bene ricordare, a questo proposito, che il 24 dicembre il calendario liturgico della Chiesa Cattolica ricorda anche i "santi antenati di Gesù", nei quali sono compresi Adamo ed Eva, i Patriarchi biblici, ecc. Nella tradizione cristiana Adamo ed Eva si pentono subito e cercano di redimersi per tutta la vita].
Quindi, mi ripeto, l'inimicizia tra il Male e l'Umanità è posta da Dio fin dall'inizio.
Una delle "differenze che farà la differenza" è che Eva sceglie in primis un'alleanza con Adamo. Cioè l'alleanza - limitata e ristretta - tra esseri umani come primo fondamento (e così va a finire che Eva entra in conflitto sia con Adamo che con Dio).
Maria invece possiede, sceglie e mantiene per tutta la vita in primis l'alleanza con Dio (e così può stabilire tutte le giuste alleanze con tutti gli esseri umani che incontra. Portando solo ed esclusivamente il Bene. Senza inganni e senza essere ingannata - perché è protetta e guidata dall'Alleanza divina).
Chi è davvero la persona più libera?
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"Ecco, io faccio nuove tutte le cose" (Ap 21,5)
Il Signore fa nuove tutte le cose!
Non è che le "aggiusta il minimo indispensabile perché vadano avanti con toppe di qua e di là".
Il Signore fa sempre tutto alla perfezione.
Dio ha voluto dircelo coi fatti.
Con Maria.
Non ha voluto lasciarci soli con una speculazione teorica della serie "Dio avrebbe potuto arrivare fino a lì, ma vediamo che non l'ha fatto. Non ha voluto? E perché? Forse l'Onnipotente non è così... onnipotente?"
(Tutte domande che porterebbero problemi immensi).
Invece, evidentemente questa scelta del Signore su Maria era indispensabile all'umanità stessa.
Dio sa cosa è necessario per noi e cosa è "facoltativo", per così dire.
L'Immacolata Concezione ci dice in modo chiaro, dogmatico!, che il peccato (proprio quello originale) può essere da Lui estirpato e vinto alla radice. Alla radice. Non solo "rattoppato dopo".
O anche "rattoppato con una pezza d'oro, ma sempre dopo" (Scusate l'espressione ma rende chiara l'idea).
Anzi, quello che a noi può sembrare un "rattoppo sopra lo strappo", possiamo comprendere - come cattolici - che invece è Redenzione perfetta dell'umanità, proprio attraverso la nostra conoscenza dell'Immacolata Concezione di Maria.
Un'essere umano, una donna, la donna scelta per essere la Madre di Cristo, è la prova che il peccato è stato sconfitto alla radice.
Era già previsto che fosse così.
A questo punto, anche l'importanza e il valore che diamo al nostro stesso Battesimo possono cambiare e rinnovarsi del tutto - se entriamo in questa consapevolezza dell'opera di Redenzione di Cristo.
[Nota bene, attenzione: ci sono ovviamente differenze radicali tra il nascere senza essere mai stata segnata dal peccato originale come Maria e l'eliminare lo stato / il segno del peccato originale attraverso il sacramento del battesimo. Si tratta di due condizioni molto diverse. Ma quello che sto dicendo è che si comprenderà meglio la potenza redentiva di Cristo, se si sa fin dove arriva. Di conseguenza comprenderemo meglio anche il Sacramento come strumento di redenzione della persona: lo considereremo in qualche modo "più potente" di ciò che potevamo immaginare - se eravamo all'oscuro dell'Immacolata Concezione]
Si può allora dire anche in altri termini: il male è nato già sconfitto.
Questa - d'altra parte - è dottrina cattolica perenne: il Bene è sempre più forte del Male. Non ci sono eccezioni. Ci sono solo "deviazioni" degli esseri umani.
Il Bene rimane immensamente e infinitamente sopra a tutto.
Anche sopra a tutta la storia dell'umanità. E dentro la storia dell'umanità, per risanarla. Anche sopra al tempo cronologico. E dentro il tempo cronologico, per risanarlo.
Creazione e Redenzione in Dio coincidono.
(Noi la chiamiamo Nuova Creazione ma nei fatti è la Redenzione.
E ancora, sempre allo stesso tempo, è la stessa prima e unica Creazione che prevede e comprende la Redenzione).
Riguardo al Peccato Originale e alle conseguenze sulla libertà dell'uomo, secondo la dottrina cattolica di tutti i tempi, suggerisco un link veloce con una domanda-risposta molto chiara:
QUI ☑️
Ecco.
E fin qua ci siamo.
Tutto chiaro.
Ma se tutto questo che ho appena scritto fosse solo una teoria teologica, una teoria filosofica...
Se fosse solo una bella fantasia umana "spiritualizzante", un disincarnato ascetismo campato per aria, ...oppure se valesse per noi come la storiella di un astratto "pensiero di Dio" (secondo la nostra ristretta umana definizione di "pensiero di Dio") ...
Allora esisterebbe da sempre e per sempre una divisione insanabile tra Uomo e Dio.
Allora ci sarebbero sempre due mondi separati che non si toccano mai. Due mondi fatti di pensierini romantici: così si potrebbero definire. Nonché isolati l'uno dall'altro.
Invece, noi sappiamo - nella fede cattolica - che in Dio pensiero e azione sono la stessa cosa: coincidono.
Perciò, sulla base di quanto già detto:
1) realmente Creazione e Redenzione "si muovono" insieme nell'eternità.
"Fin dalla fondazione del mondo".
Quindi non c'è niente di anomalo se trovassimo alcuni fatti che a prima vista appaiono "non cronologicamente ordinati" secondo gli schemi umani.
2) attraverso Cristo che è Dio ed è il vertice della Creazione e della Redenzione, abbiamo conseguentemente l'esistenza di Maria che è al vertice delle creature umane, al vertice dell'umanità creata e redenta. Sopra a tutti gli angeli e a tutti i santi.
Maria è inferiore solo a Dio - perché Dio è infinito, incommensurabile perfezione.
Ed è Lui che dà la Grazia a lei.
3) non ci sono neanche due "mondi paralleli" quando consideriamo Maria: quello nostro da una parte e quello di Maria Santissima da un'altra.
Siamo tutti "qui e ora", nella Comunione dei Santi: il legame inscindibile tra Cielo e Terra, in virtù del Signore Gesù Cristo.
Con Maria quel legame Cielo-Terra si fa ancora più forte - perché lei è risorta come Gesù (=Assunta in Cielo) e glorificata anche nel corpo come è avvenuto per il Corpo Glorioso di Cristo.
Il Verbo Incarnato (cioè Dio) e la Vergine Maria (cioè un essere umano) sono - con "gradazioni" molto diverse - i nostri legami concreti con il Cielo.
A "scendere", ci sono poi tutti gli altri: angeli e santi in Cielo. Fino ai santi che abbiamo qui sulla Terra (noi compresi auspicabilmente).
La teologia cattolica descrive queste realtà come se fossero una scala (di santità e di persone sante) costituita da gradini tutti diversi, tra Cielo e Terra. A reggere la scala, sia in alto che in basso, e in ogni gradino, è sempre il Signore.
Non è che "Dio sta lassù e tutti gli altri stanno giù", piatti e schiacciati in orizzontale.
È invece una scala gerarchica.
Mi riferisco al concetto di "gerarchia" senza alcuna connotazione negativa né competitiva.
[Nota. La connotazione negativa / competitiva è tipica di un concetto umano egoistico di "gerarchia", quello che vede le lotte di potere e la "sedia più alta da raggiungere" come principali caratteristiche di una struttura gerarchica: al servizio del successo individuale.
Nella Chiesa Cattolica, invece, la gerarchia è da intendersi come struttura al servizio di Dio e del bene del prossimo - ed è attraverso questa via del servizio che un soggetto raggiunge anche il "posto più bello" a livello personale].
Certo, il Santo è Uno Solo: Dio, Santissima Trinità, unica sostanza in tre Persone.
La differenza "di posizione" è abissale rispetto all'Uomo.
Ma in virtù di Cristo, Verbo Incarnato, non ci sono due mondi isolati e chiusi - secondo il cattolicesimo. Il ponte tra due i mondi è Gesù Cristo: unione di natura divina e di natura umana nella Sua Persona divina.
Tutti noi siamo necessari all'universo creato - perché Dio ci ha voluti così. Necessari. Per Sua Grazia. Noi non siamo necessari a priori. Noi lo siamo per Sua Grazia.
Egli vuole costruire con noi quella "scala", nella quale ogni essere umano abbia già "in dotazione" la dignità di figlio/figlia di Dio.
(Non come il Figlio Gesù Cristo. Quello è il "livello" solo dell'Altissimo. Quello è il livello dell'Essere Increato che dà la dignità agli esseri creati. Grazie all'Incarnazione di Cristo abbiamo la dignità di figli presso il Padre).
Ma andiamo "sul difficile".
Non era forse necessario per gli esseri umani avere una Madre umana Immacolata (che in termini pratici significa perfetta da ogni punto di vista, esente dal peccato, assolutamente pura in pensieri e azioni) - la quale potesse comprendere appieno i dolori delle persone più innocenti, e che tuttavia non fosse solo "l'amica carissima che sta vicina a chi soffre, nella sventura dei disperati",
bensì - inferiore soltanto a Dio Onnipotente - che questa madre immacolata fosse anche la più potente protettrice degli innocenti, dei deboli e dei poveri sulla terra?
(Certo, ricordando la lezione di Pascal sulle luci per chi vuole credere e sulle ombre per chi non vuole credere, si potrebbe opporre il serio dubbio che tale esigenza di avere una potente madre umana, altissima e purissima, sia appunto un'esigenza psicologica ordinaria degli esseri umani e/o un'esigenza disperata dei disperati, e quindi una fantasia illusoria, anziché una realtà concreta della vita alla quale affidarsi - come via di intercessione presso il Signore, in quanto lei, Maria, è l'essere umano che più collabora con Dio in favore degli altri esseri umani. Nota Bene: è importante ricordare sempre che l'intercessione dei santi non oscura mai il potere né il primato di Dio, ma lo esalta e lo chiarisce sempre di più alla persona credente).
A me sembra che anche questo punto [dell'essere Madre per l'umanità stremata dal dolore] porti con sé uno dei significati più "nascosti" dell'Immacolata Concezione: una donna mite, dolce, umile, pura, innocente, sotto ogni aspetto senza peccato, eppure forte, potente nella vita spirituale e concreta quotidiana, come nessun'altra al mondo. La donna che ha subìto dolori e tribolazioni nel modo più forte che può percepire un essere umano *[nota], adesso è colei che soccorre e difende i più sofferenti.
Senza altri fini che l'essere Madre di tutti perché prima è Madre di Cristo, Madre di Dio e della Chiesa.
Creata per questo, lo realizza in Terra e in Cielo - non interrompendo mai questo suo legame (particolare e unico) con l'umanità.
Interessante è il fatto che storicamente il Popolo umile di Dio l'ha sempre intesa così e ha ribadito e ha difeso (anche davanti ai dotti), fin dai primordi del cristianesimo, la purezza immacolata di Maria. E la sua potente possibilità di intercessione.
(Questa cosa è molto interessante per un sacco di aspetti - che adesso sarebbero troppo lunghi da sviluppare qui).
*[Nota importante sulla sofferenza di Maria e quella di Gesù. La dottrina cattolica parla chiaro: la sofferenza di Gesù Cristo - nella Sua natura umana - è in assoluto la più atroce, abissale e per noi indefinibile sofferenza che mai possa esistere al mondo perché è infinitamente superiore a quella di tutta l'umanità nel totale di tutti i singoli individui che Egli prende con sé e ai quali offre la Salvezza divina. Non c'è confronto al mondo per ciò che ha patito Gesù. La sofferenza di Maria invece è "solo" quella di un essere umano: tale sofferenza può considerarsi maggiore rispetto a quella degli altri esseri umani proprio in virtù della purezza, della sensibilità e della capacità comprensiva di Maria. Per lei, dopo aver sperimentato in sé stessa il dolore di madre al massimo grado, si potrebbe parlare anche del massimo grado di "empatia" - riscontrabile in un essere umano - verso tutte le persone sofferenti].
E ancora: non ci sono "due storie".
Ce n'è una sola.
È la Storia della Salvezza.
Una Storia in cui il male e il peccato non hanno l'ultima parola.
E neanche la prima!
Neanche la prima.
Ecco cosa ci dice la fede cattolica da sempre. Senza lasciarci nel dubbio.
Non c'è nessuna remota "parità" tra Bene e Male.
Nel cattolicesimo (come nell'ebraismo) l'uomo è cosa "molto buona". E per volontà di Dio l'uomo rimane cosa molto buona. Dall'inizio alla fine. E anche nel mezzo (!) di una storia umana deviata.
La Beata Vergine Maria è la prova concreta. Per volontà di Dio nasce immacolata e rimane tale in un mondo dove l'umanità ha deviato mille volte.
Il Regno di Dio è in mezzo a noi.
È già cominciato. Con Nostro Signore Gesù Cristo.
Nell'eternità: il Regno c'è sempre stato, pronto ad accoglierci e a farci collaboratori di esso.
Era previsto Cristo ed era prevista Maria sua madre.
Dio è così vicino all'umanità che ci abbraccia... E vuole anche che ci sia una Madre perfetta per l'umanità redenta.
Il Regno è diventato visibile e tangibile con Gesù Cristo, Luce del Mondo, Luce del suo Popolo e Luce di tutte le Genti.
Maria è la splendida aurora della grande Luce di Cristo che è arrivata sulla terra.
Pensieri in appendice...
Nel cattolicesimo e solo nel cattolicesimo, proprio per il dogma dell'Immacolata Concezione che, senza tema di smentita, possiamo affermare di "avere solo noi" (visto che siamo pure molto criticati per questo e possiamo stare certi che nessun'altra fede accetta tale dogma), ci sono delle innegabili conseguenze:
1) la cosiddetta Nuova Creazione comincia storicamente con una donna. La Redenzione inizia nella riservatezza, nella vita quotidiana, senza clamori. Maria è concepita immacolata da Anna e Gioacchino, e dopo nove mesi nascerà immacolata circa nell'anno 20 a.C.
Lì c'è già l'azione della Redenzione di Cristo. Per singolare privilegio di Dio (come spiega il dogma).
2) la collaborazione che Dio vuole con l'umanità è vera, è reale. È una collaborazione che vediamo già realizzata - e che continua a realizzarsi. Oggi. Anche in questo momento.
Non è una metafora consolatoria, come in una qualsiasi eventuale altra religione o filosofia che affermasse a parole lo stesso concetto.
Il cattolicesimo afferma la collaborazione dell'Uomo con Dio, innanzitutto attraverso i fatti.
Perché?
Perché è di certo in virtù di Cristo con la Sua natura divina unita alla Sua natura umana che si attua la reale unione con l'umanità:
il solo e unico vero collegamento è Cristo sia per la redenzione dell'umanità sia per la possibilità di collaborare con Dio alla realizzazione del Suo Regno.
Questo è il fondamento sicuro.
Ma che questa reale collaborazione - come voluta nel progetto divino - venga poi realizzata davvero,
noi possiamo vederlo in primis in Maria che è la prima e la più eccelsa persona umana (solo umana) a collaborare fedelmente con Dio - secondo la fede cattolica.
Lei è la creatura umana nella quale Dio ha voluto realizzare la perfetta Redenzione di Cristo. Maria è una persona completamente libera e completamente con Dio.
(Nota Bene: senza pericoli di sminuire Gesù Cristo, attenzione! Infatti è utile notare che non si può dire che "Gesù sta con Dio" - neanche se ci riferiamo alla sola natura umana di Cristo. Perché Lui è Dio. Non è che "collabora con Dio". Lui è proprio Dio. Vero uomo e vero Dio, sì certo; ha due nature, sì certo; ma Egli è un'Unica Persona Divina. La seconda Persona della Santissima Trinità. Tanto per fare un ripassino del Catechismo).
In conclusione di un discorso che non si può mai dire sufficientemente concluso,
il privilegio mariano mette in evidenza almeno due fatti:
▶️
la Redenzione di Cristo è perfetta, non è parziale. Con Maria la Redenzione arriva alla massima perfezione nella salvezza del genere umano.
▶️
coloro che non hanno il privilegio mariano - cioè tutti gli uomini e tutte le donne, eccetto Maria - non sono persone "di serie B", ma ognuno può raggiungere il più perfetto grado di santità che gli è proprio, secondo la missione, il ruolo e i doni affidati da Dio.
Maria stessa non ha vissuto il privilegio in atteggiamento di passività né di altezzosa presunzione. Anche attualmente, per i credenti cattolici: Maria non è un santino di carta, bensì un vero torrente (o un lago calmissimo) di "santità operativa" che continua a portarci aiuto vero nella nostra vita tutti i giorni.
Se lei non è rimasta e tuttora non rimane immobile ad aspettare con i suoi privilegi "in tasca" e con la corona di Regina sulla testa, tantomeno lo faremo noi nei confronti dei nostri fratelli e sorelle bisognosi d'aiuto.
Nota finale importante:
le mie meditazioni in questo post non intendono mettere in secondo piano tutti gli altri motivi dell'Immacolata Concezione di Maria, indicati dalla dottrina cattolica. Si tratta appunto di una materia molto vasta.
Alla prossima
sull'Immacolata Concezione.
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