Le Ceneri: la polvere, la sabbia e l'oro. Iniziare a distinguere...

Dopo un momento che, 
piegato il mio capo, 
E il mondo si capovolse e poi ritornò dritto, 
E uscii fuori, là dove l'antica strada risplendeva bianca,
Giravo per le vie e ascoltavo ciò che gli uomini dicevano,
Foreste di lingue, come foglie d'autunno ancora sui rami,
Non sgradite, ma estranee e leggere;
Vecchi enigmi e nuove fedi, 
non in contrasto 
Ma tenui, come quando l'uomo ricorda i morti con un sorriso.

I saggi danno cento mappe 
Che disegnano universi ramificati come un albero,
Scuotono la ragione attraverso molti setacci 
Che accantonano la sabbia e filtrano l'oro:
E tutte queste cose per me valgono meno della polvere,
Perché il mio nome è Lazzaro e sono vivo.

Gilbert Keith Chesterton,
poema "Il convertito", 1922

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