"I miei occhi precedono la fine della notte per meditare sulle tue promesse" ✨🌠"Una stella spunterà da Giacobbe e uno scettro sorgerà da Israele" 👑 Epifania 2021 👑
"I miei occhi precedono la fine della notte
per meditare sulle tue promesse"
(Salmo 119,148)
(Salmo 119,148)
"Io lo vedo, ma non ora,
io lo contemplo, ma non da vicino:
Una stella spunta da Giacobbe
e uno scettro sorge da Israele"
(Libro dei Numeri 24,17)
Una stella spunta da Giacobbe
e uno scettro sorge da Israele"
(Libro dei Numeri 24,17)
Immagine: dipinto di Marie Malherbe,
“I Magi”, Vienna 2020
"Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra"
(Matteo 2,9-11)
Dal Discorso 201 di S.Agostino di Ippona - Epifania del Signore
Fonte: QUI
"Da pochissimi giorni abbiamo celebrato il Natale del Signore, in questo giorno celebriamo con non minore solennità la sua manifestazione, con la quale cominciò a farsi conoscere dai pagani. In quel giorno i pastori giudei lo videro appena nato, oggi i magi venuti dall'Oriente lo hanno adorato. Era nato infatti colui che è la pietra angolare, la pace fra le due pareti, provenienti dalla circoncisione e dalla incirconcisione, provenienti da opposte direzioni; perché si unissero in lui che è diventato la nostra pace e che ha fatto dei due un popolo solo.
Tutto è stato prefigurato per i Giudei nei pastori, per i pagani nei magi. Di lì ha avuto origine quel che doveva portare frutti e crescere per tutto il mondo. Questi due giorni, del Natale e della manifestazione del nostro Signore, sono perciò a noi molto cari e pieni di letizia spirituale. I pastori Giudei sono stati condotti a lui dall'annunzio di un angelo, i magi pagani dall'apparizione di una stella. Questa stella ha scompigliato i computi privi di fondamento degli astrologi e i loro presagi, mentre ha fatto intendere agli adoratori degli astri che bisogna piuttosto adorare il creatore del cielo e della terra"
(Agostino di Ippona, 354-430 d.C )
Per l'approfondimento.
📖
È importante conoscere la differenza tra l'attività di scrutare il cielo degli antichi saggi e l'attività idolatrica dei maghi-astrologi:
Quale differenza c'è tra magi e maghi?
📖
Attraverso altre traduzioni antiche e commentari ebraici è interessante scoprire il significato più profondo del versetto di Numeri (24,17) che oggi in italiano di solito rendiamo così:
"Una stella spunta da Giacobbe
e uno scettro sorge da Israele,
spezza le tempie di Moab
e il cranio dei figli di Set"
Vediamo alcune informazioni che permettono di esplorare meglio il versetto. Consultando, dunque, antiche versioni/interpretazioni e analizzando l'etimologia nelle radici ebraiche, la frase si può intendere anche così:
"Una stella scocca (come una freccia) da Giacobbe, e da Israele sorgerà un bastone che schiaccerà i principi di Moab e sradicherà (=caverà dal buco, tirerà fuori dalla fossa) tutti i figli di Seth".
"Sradicare": nel contesto e nel linguaggio biblico si può intendere sia in senso negativo che positivo. Sradicare s'intende - in negativo - nel senso di bucare, fare un buco nel terreno, forare e/o sconfiggere; oppure s'intende nel senso positivo di "cavare dal buco" (di terra o metaforico) e formare, far nascere qualcosa di migliore.
Commento di Rashi per l'espressione
"sorgerà un bastone": è un re che governa in modo dominante.
Significati di Moab e Set (Seth) nelle vicende bibliche:
"schiaccerà i principi di Moab":
nell'interpretazione pre-cristiana e strettamente storica, il riferimento è al Re Davide che sconfigge i moabiti (un popolo di nemici, immorali, idolatri, violenti, eccetera). Il Re Davide, a sua volta, è collegato al futuro Messia.
Nota: come origine, nella Bibbia, i Moabiti "provengono" dall'incesto della maggiore delle figlie di Lot, nipote di Abramo, con il padre. (Dal rapporto incestuoso nasce Moab).
Si tratta quindi, in qualche modo, di un nemico interno - uno che nasce nel Popolo Eletto, ma da una degenerazione: la stirpe che ne deriva è perciò una popolazione degenerata che combatte contro Israele. Sia Davide che il Messia d'Israele sconfiggeranno la degenerazione.
"figli di Seth":
con questa espressione si intendono tutte le Nazioni (cioè i discendenti da Seth, figlio di Adamo). Perciò sono tutti i popoli in generale, tutti gli uomini.
💛💛💛
Da dove partire per capire l'Epifania?
"L'Epifania è la manifestazione del Re-Messia d'Israele a tutte le genti"
(Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica).
"È noto infatti che voi siete una lettera di Cristo composta da noi, scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente, non su tavole di pietra, ma sulle tavole di carne dei vostri cuori"
(2 Corinzi 3,3)
Da un testo del cardinale Jean-Marie Lustiger (1926-2007):
"Chiaramente, non è possibile condividere la speranza di Israele senza aver condiviso le sue purificazioni. Ciò presuppone che il percorso attraverso il quale il cuore a poco a poco si trasforma e si converte - fino ad includere l'esperienza di impotenza e di fallimento davanti alle richieste di Dio – deve essere veramente seguito. In caso contrario, il pericolo di illusione è grande. L'esperienza e la storia dimostrano che questo pericolo non è immaginario. Il pericolo, se non passiamo per questo cammino di purificazione, è quello di ricevere Cristo semplicemente come una nuova forma di dèi che abitano nel cuore degli uomini, di trasformare Cristo nell'immagine di ciò che noi desideriamo, o di dare agli dèi dei pagani, gli dèi delle nazioni, un nome che sarebbe quello di Cristo o del Dio di Israele.
Così, invece di essere convertito e di ritornare veramente a Dio, l'uomo si appropria di Dio e della sua rivelazione e, di conseguenza, rifiuta la salvezza.
Credere in Cristo significa propriamente ricevere, come una grazia, l'entrata nella storia di Israele, e ricevere i frutti di quella entrata come un dono gratuito di Dio. Paolo sottolinea ciò quando scrive: "E tutti furono battezzati ... bevevano infatti da una roccia spirituale che li accompagnava, e quella roccia era il Cristo" (1 Corinzi 10,2-4), affermando allo stesso tempo che tutto ciò che appartiene specificamente a Israele non è stato tolto, ma è offerto anche ai pagani.
Non vi è nessuna scorciatoia; non possiamo fare a meno di questo percorso. In caso contrario, l'idolatria continuerà a regnare.
Ne consegue che l'Antico Testamento non è stato "invalidato", secondo un'espressione corrente, con la venuta del Messia, ma, al contrario, è stato reso accessibile e aperto ai pagani che, senza di lui, non avrebbero avuto accesso ad esso. Essi condividono la sua speranza e ricchezza grazie a Cristo che ne è il compimento. Cristo, allo stesso tempo, dà loro le primizie di questa speranza.
L'Antico Testamento non è un insegnamento propedeutico, una prefazione letteraria, neppure una collezione di temi e simboli: si tratta di un vero e proprio percorso, necessario e pertinente – pertinente, non a causa delle sue connessioni aneddotiche, ma per la comunione e obbedienza a Dio, l’attuale realtà spirituale di entrata nel mistero dell’Elezione"
Jean-Marie Lustiger, La Promessa, 2002
Fonte: QUI
Commenti