Perché noi cattolici non siamo andati a Messa durante l'epidemia di Covid-19 (neanche a Pasqua)

Il problema serio di cui parlo in questo post.
Gli episodi (alcuni veri, altri probabilmente montati ad arte) delle "messe clandestine in barba alla pandemia" sono degli indicatori di poca consapevolezza di quella che alcuni (cattolici?) considerano e rivendicano come la propria fede. O come l'applicazione della propria libertà di culto sancita - in Italia - dai Patti Lateranensi.

Comunque, al di là di tali episodi, ad un livello più generale, sembra dominare una grande confusione sull'argomento - sia dei credenti sia degli osservatori "laici".

Domanda.
Chi mi dice che l'autrice di questo post non stia ancora più confusionata di quelli richiamati qua sopra?
Risposta.
Leggi e giudica con la tua testa.

Il punto della situazione.
Da quando in Italia il coronavirus ha iniziato a diffondersi in modo grave e mortale,
le chiese cattoliche - coordinate su base diocesana - hanno preso i provvedimenti più adatti per tutelare l'intera popolazione oltre ai propri fedeli che erano soliti frequentare le celebrazioni liturgiche. 
In una prima fase dell'emergenza tali provvedimenti non sono stati uguali in tutte le regioni né in tutte le diocesi, visti i diversi dati epidemiologici forniti dalle autorità sanitarie. 
Successivamente la CEI (conferenza dei vescovi italiani), in concomitanza e in pieno accordo con le decisioni del Governo italiano, ha unificato le misure di sicurezza. 
[Nota. Se ti sembra che qualcosa nel mio discorso finora non quadri: significa che questo post è proprio per te, sarà molto utile per schiarire alcune idee].

A cascata tutte le diocesi hanno quindi applicato le decisioni della CEI, praticamente in modo univoco, con solo delle lievissime differenze dovute, anche stavolta, alle specifiche situazioni dell'epidemia sul proprio territorio - situazioni che si potevano valutare in base ai dati e alle linee guida ricevuti delle autorità civili regionali.
[faccio un solo esempio perché lo conosco in modo diretto: la Regione Veneto, in una certa fase iniziale dell'epidemia, per i luoghi di culto aveva indicato dei margini d'azione con misure di sicurezza leggermente più "morbide" rispetto ad altri luoghi pubblici, ma l'assemblea dei vescovi veneti ha ritenuto opportuno applicare fin da subito la via più severa e l'interpretazione più "ristretta" delle regole sanitarie].

I commenti e le polemiche in rete.
Sulla sospensione delle Messe con popolo, in questi (circa) due mesi di pandemia, ho letto diversi articoli di blogger, giornalisti e opinionisti cattolici italiani, che mi hanno lasciata veramente molto sorpresa. Sorpresa in senso negativo. Anche preoccupata. 
Preoccupata per l'ignoranza e per le ideologie deviate che si servono dell'ignoranza.
Dopo un primo impatto di forte perplessità ho rimesso in ordine le idee e ho praticamente "tagliato" (cioè escluso definitivamente dalle mie letture) un buon 80% degli autori cattolici che ero solita leggere fino a prima della pandemia.
Dopodiché, a più riprese, ho scritto un gran numero di bozze per il blog "in risposta" alle numerose idiozie che avevo letto in giro...
Questi miei scritti erano tanti, davvero lunghi, e parecchio approfonditi.
Li ho scartati quasi tutti. 
(I pochi che non ho scartato li ho pubblicati negli ultimi due mesi).

In maggioranza li ho bocciati perché alla fine mi è sembrato così... tanto idiota (!!) rispondere nel dettaglio in modo serio&impegnato a tutte quelle idiozie. Ma più di tutto il motivo della mia auto-bocciatura è stata la constatazione: ahimè, io non posso fare niente di fronte alla marea della stupidità travestita da grande devozione e da fervente fede che si è improvvisamente rivelata (intendo la stupidità) nei cattolici intelletti in occasione del pandemico virus.
Perfino certi "insospettabili" si sono uniti a quella marea, in un trasversalissimo partito cristiano (?) che ha unito i "progressisti" ai "tradizionalisti" - i quali si sono scambiati reciprocamente i complimenti per i rispettivi predicozzi.

(Perché 'sta cosa mi ha tanto ricordato Pilato ed Erode Antipa che improvvisamente si ritrovano d'amore e d'accordo per far fuori il Santo Innocente? 
Forse perché la marea idiota si è anche tirata dietro tanti poveri fedeli innocenti caduti vittime di tutte le storielle del #non possumus?).

Facciamo il punto:
perché non siamo andati a Messa?

"Perché ce l'ha ordinato il Governo! Ce l'ha detto lo Stato! Abbiamo dovuto obbedire!"

No. Risposta sbagliata.

Ti ricordo en passant che i preti cattolici obbediscono direttamente al loro vescovo e in generale alla Chiesa. Se il Presidente del Consiglio ordinasse ai preti cattolici di collaborare attivamente ad un "servizio civile" (utile alla società) accompagnando le donne negli ospedali ad abortire e tenendo loro la mano mentre il chirurgo estirpa il feto, i preti obbedirebbero alla Chiesa (non al Governo) e quindi si rifiuterebbero di portare donne ad effettuare aborti. 
Un prete cattolico è disposto in tutti i modi a parlare con una donna per aiutarla a non abortire, oppure per riconciliarla con Dio dopo che si è pentita dell'aborto, ma in nessun modo accetterà di incoraggiare una donna ad abortire.
[Nota. In casi specifici e gravi, per motivi medici comprovati, la Chiesa ammette il cosiddetto aborto indiretto. Mai, in nessun caso, l'aborto diretto. Se per caso vuoi approfondire questo tema vedi i link che ti lascio a fine pagina alla Nota* ].
Quando i governi (in giro per il mondo) ci ordinano di applicare la legge sull'aborto, sull'eutanasia e sul suicidio assistito, noi cattolici facciamo obiezione di coscienza. 
(I medici e gli infermieri cattolici fanno obiezione di coscienza, cioè NON seguono le regole del luogo in cui si trovano e NON obbediscono alla legge dello Stato).

Perciò non è vero che noi "non siamo andati a Messa perché ce l'ha ordinato il Governo".
Banalmente, ad un livello molto semplificato e contingente: è vero, può essere parzialmente corretto.
È vero allo stesso modo in cui noi cattolici sosteniamo e approviamo il servizio pubblico delle ambulanze del nostro locale ospedale perché abbiamo senso civico e/o senso della comunità.
È vero questo?
Certo, ad un livello abbastanza superficiale è una questione di senso civico.
Ma il vero motivo cristiano (cioè il motivo profondo alla base di tutto che ci muove in modo decisivo) è che se non ci fosse quel servizio pubblico di ambulanza il fedele cattolico caricherebbe l'ammalato nella propria auto e lo porterebbe all'ospedale. Non perché glielo ordina il senso civico, ma perché in primis glielo ordina Gesù Cristo.
Infatti, se qualche volta, per distrazione o per cattiva educazione, può accadere che qualcuno si scordi del senso civico, al cristiano non è mai permesso scordarsi di Cristo.

Dal Vangelo secondo Marco, cap. 12

28Allora si avvicinò a lui uno degli scribi che li aveva uditi discutere e, visto come aveva ben risposto a loro, gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». 29Gesù rispose: «Il primo è: Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l'unico Signore30amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza31Il secondo è questo: Amerai il tuo prossimo come te stesso. Non c'è altro comandamento più grande di questi»

Dal Vangelo secondo Matteo, cap. 22

36«Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». 37Gli rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente38Questo è il grande e primo comandamento. 39Il secondo poi è simile a quello: Amerai il tuo prossimo come te stesso40Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».

In un mio precedente post (vedi QUI) mi ero riferita al Comandamento Non Uccidere. 
E rimane sempre vero che noi cattolici ci riferiamo a quella Legge: in tema di epidemie, si tratta proprio di Non Uccidere la gente a causa di comportamenti irresponsabili.
Però poi ho letto il post di Umberta Mesina - vedi QUI
[Consigliatissimo; trova assolutamente il tempo di leggerlo]
e mi sono detta: è vero!, io mi ero scordata di far notare che la base della Legge è l'amore verso Dio e verso il prossimo!
Il Primo Comandamento che ci insegna Gesù è quello.
I cristiani rispettano la Legge non tanto per la legge in sè ma per amore. (non quello "sdolcinato" dei romanzetti). Amore verso Dio, che nel cristianesimo non può mai essere disgiunto dall'amore verso il prossimo. Il che in effetti può risultare scontato... ma nella confusione di oggi non è detto che sia chiaro a tutti. È bene ripeterlo forte.

Riassumendo in poche parole,
perché i cattolici non sono andati a Messa durante la pandemia di Covid-19?

Perché i cristiani
1) amano Dio e perciò amano il prossimo come sè stessi
2) obbediscono al Comandamento di Dio: Non Uccidere 
3) obbediscono alla Parola di Cristo che riassume tutti i Comandamenti

Matteo, cap. 22
Gesù dice:

«Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente
Questo è il grande e primo comandamento. 
Il secondo poi è simile a quello: 
Amerai il tuo prossimo come te stesso
Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti»

Matteo, cap. 5
Gesù dice:

"Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. 
In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. 
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. 
Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli."


[ punto 4) per gli azzeccagarbugli: non è ammesso trasgredire un Comandamento con la scusa che si stava rispettando un altro Comandamento. Nello specifico caso, qualcuno potrebbe magari inventarsi che doveva obbedire al Comandamento sulla santificazione della festa cioè della Domenica, e perciò non ha badato al Non Uccidere. 
A tal riguardo è utile sapere che la Chiesa indica tutte le modalità che da sempre costituiscono santificazioni della festa accanto alla massima forma di santificazione costituita dall'Eucaristia: se per gravi motivi in un dato periodo non è possibile la santificazione più importante, si adempie al Comandamento con tutte le altre forme]

Per tutti i motivi sopra elencati, per la nostra Fede cristiana, se - per assurdo - il Governo ci permettesse di andare a Messa durante il diffondersi di una gravissima epidemia, e invece al contrario il Vescovo, giustamente, ci vietasse di recarci nelle chiese della diocesi (per evitare di commettere sia un suicidio che una possibile strage di altre vite umane) noi NON potremmo andare a Messa giustificandoci col fatto che il Governo ce lo permette!
(oppure argomentando col fatto che migliaia di tifosi nella nostra stessa città vanno allo stadio e che grandi folle vanno al centro commerciale - "quindi noi andiamo a Messa in base ai Patti Lateranensi, tiè!" - "e anche perché i Martiri di Abitene hanno detto non possumus, ri-tiè!", - "e anche perché io-io-io soffro tanto se non mi danno la Messa alla quale ho diritto io-io, tiè-tiè-tiè!". 
Ma che razza di discorsi sono??).

E dirò anche di più: se per caso dovesse accadere che il Governo e i Vescovi impazzissero tutti quanti nello stesso istante e dovesse capitare che invitassero i cattolici a partecipare tranquillamente alle Messe mentre nella nostra zona o regione gli ospedali stanno collassando a causa di un mortale contagio... (bloccando pericolosamente, tra l'altro, anche la possibilità di cura di tutti gli altri ammalati gravi, non solo dei contagiati dall'epidemia);
e se noi - in mezzo a tutti quei pazzi che ci dicono di andare a Messa come pure al cinema e a teatro - fossimo riusciti a mantenere ben salde la nostra Ragione funzionante e la Fede cristiana guidante: come cattolici dovremmo sempre e solo obbedire a Cristo.


Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza  
Amerai il prossimo tuo come te stesso
Non uccidere

[Nota importante. Il discorso a conclusione del mio post - quello sull'ipotesi che tutti i governanti e tutti i vescovi diventino pazzi - non è una negazione della struttura gerarchica della Chiesa. E non è neanche un riferimento ad una presunta prevalenza dell'opinione pubblica sulle decisioni della Chiesa Cattolica - ché altrimenti stiamo freschi. 
Per l'esattezza il mio riferimento è al sensus fidei sul quale puoi leggere un buon approfondimento 
cliccando qui ]

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Nota*
Non attinente all'argomento di questo post, ma avendo citato il tema in via collaterale, se vuoi eccoti i chiarimenti sugli insegnamenti cattolici:
(fai copia-incolla su google)

https://www.amicidomenicani.it/se-sia-lecito-per-lo-stato-approvare-in-alcuni-casi-l-aborto-terapeutico-pur-escludendo-ogni-altra-tipologia-di-aborto/

https://www.amicidomenicani.it/vorrei-fare-una-domanda-sull-interruzione-della-gravidanza/

https://www.amicidomenicani.it/se-l-uccisione-del-bambino-per-salvare-la-madre-possa-essere-un-volontario-indiretto/

https://www.amicidomenicani.it/desidero-che-mi-aiuti-nella-comprensione-del-principio-del-duplice-effetto-e-della-sua-applicazione-concreta-nel-caso-di-aborto/

Commenti

UmbertaMesina ha detto…
Grazie di questo articolo e del documento sul sensus fidei.
Quel genere di "fuoco amico" dispiace molto anche a me, al di là dei possibili effetti in termini di malattie.
Buona terza domenica di Pasqua!
Francesca ha detto…
Grazie a te, e buona domenica sulla strada di Emmaus :)