Exsultet! Buona Pasqua 💐💐💐💐💐💐💐💐
Notte tra l'11 e il 12 aprile 2020.
L'Exsultet - o Exultet o Preconio Pasquale o Lode del Cero - è l'inno che solitamente, dopo i segni rituali iniziali, apre la liturgia della Veglia di Pasqua.
Può essere cantato oppure anche letto normalmente (se il sacerdote non sa cantare e/o se non c'è un cantore che lo possa eseguire).
Quest'anno non potremo sentirlo di persona in una chiesa perché siamo tutti a casa per la pandemia.
La veglia di quest'anno per i cattolici è una veglia di preghiera personale e familiare.
Chi avrà scelto di seguire una celebrazione senza popolo in televisione, alla radio o via streaming, avrà già ascoltato il celebre canto.
Qui di seguito, linko due delle esecuzioni reperibili in rete che preferisco in assoluto: è sempre lo stesso Exsultet, in italiano e in latino.
Senza preoccuparmi di essere politically correct dichiaro apertamente che - eccetto quelle due versioni - tutte le altre fantasiose imitazioni del preconio o i vari&eventuali rifacimenti attuali con annesse melodie: mi infastidiscono. Parecchio.
[In genere non sono così "purista" sui canti liturgici, ma veramente sostituire l'originale dell'Exsultet... la trovo un'operazione insensata e quasi presuntuosa. Senza il quasi.
Nota: stiamo parlando di un canto antichissimo che nella notte più importante dell'anno ci unisce ai cristiani dei primi secoli. Di questo canto si dice perfino che sia l'anello di congiunzione tra Sinagoga e Chiesa, tra anima ebraica e anima cristiana, e che per tale motivo il solo ascolto - così coinvolgente nel profondo - abbia attratto alcuni figli d'Israele verso il cristianesimo.
Il punto è: si tratta di una di quelle rare volte in cui abbiamo tramandato tal quale una perla di questo calibro; ed è un canto di Pasqua; un canto liturgico della Veglia di Pasqua che si perde nella notte dei tempi; e da secoli e secoli piace a tutti; ed emoziona tutti; ed eleva l'anima di tutti. Non ci sono motivi per sostituirlo con una banale canzonetta schitarrata, urlata, o alla pianola New Age].
«Rinuncerei a tutta la mia musica pur di aver composto l'Exsultet», disse Wolfgang Amadeus Mozart
[la frase è attribuita appunto a Mozart, e viene ampiamente citata in rete. Non ho trovato la fonte originale e potrebbe essere una falsa attribuzione, ma anche se fosse una leggenda metropolitana rende bene l'idea dell'alto apprezzamento per l'Exsultet, da secoli e secoli].
Invierò il presente post in nottata 😇
Questi video li dedico a chi non ha potuto celebrare una veglia con delle preghiere in famiglia, né seguire la radio o la tivù;
per chi stanotte stava o sta ancora lavorando;
o semplicemente per chi vuole riascoltare il dolce e solenne canto.
Per chi non stava bene, e ora si sente meglio, e forse desidera pregare iniziando dall'Exsultet;
per chi sta male e non può fare niente: preghiamo noi per lui, per lei;
per chi è morto, a causa del coronavirus o di altre malattie: preghiamo noi per loro, perché siano accompagnati nella Comunione dei Santi.
Perché la gioia di tutti sia piena.
Perché qualche lacrima sia asciugata.
Perché il dolore, del corpo o dell'anima, sia almeno un po' lenito.
1) Registrazione dell'Exsultet di Pasqua 2015 cantato ad Assisi da padre Maurizio Verde, Basilica di Santa Maria degli Angeli, in Porziuncola. In italiano.
2) Registrazione di Giovanni Vianini, direttore della Schola Gregoriana Mediolanensis. In latino.
Preceduto dalla proclamazione che fa parte della liturgia pasquale notturna: Lumen Christi, Deo gratias!
L'Exsultet - o Exultet o Preconio Pasquale o Lode del Cero - è l'inno che solitamente, dopo i segni rituali iniziali, apre la liturgia della Veglia di Pasqua.
Può essere cantato oppure anche letto normalmente (se il sacerdote non sa cantare e/o se non c'è un cantore che lo possa eseguire).
Quest'anno non potremo sentirlo di persona in una chiesa perché siamo tutti a casa per la pandemia.
La veglia di quest'anno per i cattolici è una veglia di preghiera personale e familiare.
Chi avrà scelto di seguire una celebrazione senza popolo in televisione, alla radio o via streaming, avrà già ascoltato il celebre canto.
Qui di seguito, linko due delle esecuzioni reperibili in rete che preferisco in assoluto: è sempre lo stesso Exsultet, in italiano e in latino.
Senza preoccuparmi di essere politically correct dichiaro apertamente che - eccetto quelle due versioni - tutte le altre fantasiose imitazioni del preconio o i vari&eventuali rifacimenti attuali con annesse melodie: mi infastidiscono. Parecchio.
[In genere non sono così "purista" sui canti liturgici, ma veramente sostituire l'originale dell'Exsultet... la trovo un'operazione insensata e quasi presuntuosa. Senza il quasi.
Nota: stiamo parlando di un canto antichissimo che nella notte più importante dell'anno ci unisce ai cristiani dei primi secoli. Di questo canto si dice perfino che sia l'anello di congiunzione tra Sinagoga e Chiesa, tra anima ebraica e anima cristiana, e che per tale motivo il solo ascolto - così coinvolgente nel profondo - abbia attratto alcuni figli d'Israele verso il cristianesimo.
Il punto è: si tratta di una di quelle rare volte in cui abbiamo tramandato tal quale una perla di questo calibro; ed è un canto di Pasqua; un canto liturgico della Veglia di Pasqua che si perde nella notte dei tempi; e da secoli e secoli piace a tutti; ed emoziona tutti; ed eleva l'anima di tutti. Non ci sono motivi per sostituirlo con una banale canzonetta schitarrata, urlata, o alla pianola New Age].
«Rinuncerei a tutta la mia musica pur di aver composto l'Exsultet», disse Wolfgang Amadeus Mozart
[la frase è attribuita appunto a Mozart, e viene ampiamente citata in rete. Non ho trovato la fonte originale e potrebbe essere una falsa attribuzione, ma anche se fosse una leggenda metropolitana rende bene l'idea dell'alto apprezzamento per l'Exsultet, da secoli e secoli].
Invierò il presente post in nottata 😇
Questi video li dedico a chi non ha potuto celebrare una veglia con delle preghiere in famiglia, né seguire la radio o la tivù;
per chi stanotte stava o sta ancora lavorando;
o semplicemente per chi vuole riascoltare il dolce e solenne canto.
Per chi non stava bene, e ora si sente meglio, e forse desidera pregare iniziando dall'Exsultet;
per chi sta male e non può fare niente: preghiamo noi per lui, per lei;
per chi è morto, a causa del coronavirus o di altre malattie: preghiamo noi per loro, perché siano accompagnati nella Comunione dei Santi.
Perché la gioia di tutti sia piena.
Perché qualche lacrima sia asciugata.
Perché il dolore, del corpo o dell'anima, sia almeno un po' lenito.
1) Registrazione dell'Exsultet di Pasqua 2015 cantato ad Assisi da padre Maurizio Verde, Basilica di Santa Maria degli Angeli, in Porziuncola. In italiano.
2) Registrazione di Giovanni Vianini, direttore della Schola Gregoriana Mediolanensis. In latino.
Preceduto dalla proclamazione che fa parte della liturgia pasquale notturna: Lumen Christi, Deo gratias!
Buona Pasqua
Cristo è Risorto
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