La Quaresima durante l'emergenza coronavirus. Il digiuno eucaristico del Rito Ambrosiano ci insegna qualcosa 📝

In seguito all'epidemia di Covid-19 molte diocesi italiane, in accordo con le autorità civili e sanitarie, hanno deciso la sospensione delle Messe con partecipazione del popolo. La prima grande sospensione è stata il Mercoledì delle Ceneri.

Nel contempo continuano, come da normativa cattolica, (e/o anche si moltiplicano) le Messe regolari, senza il popolo. Nella Chiesa Cattolica la Messa infatti vale di per sè, e non per il fatto che vi sia il popolo ad assistere.
I frutti del Sacrificio Eucaristico si riversano comunque sul Popolo di Dio e sulla terra tutta, a beneficio di tutti.
Certamente la partecipazione fisica personale alla Comunione sacramentale aumenta in modo speciale i doni di Grazia, ma se il precetto obbligatorio - per gravi motivi - deve essere sospeso, la partecipazione e di conseguenza la comunicazione della Grazia avviene attraverso altre vie.

[Nota. Le misure sanitarie di prevenzione, più drastiche o meno drastiche in base alle regioni italiane più contagiate o meno contagiate - misure che non riguardano solo le chiese - sono state prese (dalle Regioni, dalle Diocesi, dal Ministero della Salute, dal Governo italiano, dalla Protezione Civile, per procedere concordemente in modo organico e "strategico") in considerazione delle modalità di contagio del virus, cioè principalmente gli assembramenti di persone che stazionano in luoghi chiusi].

Grande esplosione delle iniziative di trasmissione delle Messe in streaming, via radio e via tivù. 
Non è la stessa cosa della partecipazione "di persona", ma con tutte le indicazioni date dalle diocesi per la preghiera / meditazione personale e familiare, insieme alle visite personali alle chiese, possibili individualmente o in gruppetti di 2-3 (senza assembramenti di persone),
il tempo quaresimale può essere vissuto molto fruttuosamente.

Tra i tanti messaggi di incoraggiamento, e senza nulla togliere agli altri (in primis il mio vescovo che si rivolge nello specifico al mio territorio), in rete ho trovato molto ben centrato, breve, semplice per tutte le orecchie ed edificante come inizio di Quaresima, il messaggio del Rettore del Santuario di Oropa (Biella), don Michele Berchi.

Uno dei punti di interesse è una tradizione / insegnamento proveniente dal Rito Ambrosiano.
Un altro punto di interesse è quello sui doni: "tutto è dono".
Centratissime anche quelle poche paroline sulla "sterile lamentela, rabbia e pretesa".
(riferimento a polemiche, appunto sterili e rabbiose, di questi giorni).
Infine, citazione ad hoc di San Paolo.

Grazie don Michele.

Fonte:
https://www.santuariodioropa.it/la-parola-del-rettore/

Cari fedeli e pellegrini,
a nessuno di noi era mai capitato di vivere un’emergenza tale da sospendere la celebrazione delle SS. Messe in forma pubblica e proprio in una settimana così significativa per la nostra fede.
Come sempre, però, ciò che il Signore permette avviene perché la nostra fede e il nostro affetto a Lui crescano e si approfondiscano.
Non tutti forse sanno che nella Liturgia Ambrosiana (che si celebra in tutta la Diocesi di Milano) nei venerdì di Quaresima non si celebra la S. Messa: si chiama digiuno eucaristico. Si tratta di una tradizione profondamente educativa perché aiuta ad accorgersi del bisogno e quindi del desiderio di Cristo. A riscoprire che ciò che normalmente abbiamo fra le mani non è scontato averlo, ma è un dono.
Io credo che queste misure di sicurezza e di responsabilità possiamo viverle con il medesimo spirito e con la medesima gratitudine. Quest’anno inizieremo la Quaresima vivendo “dal di dentro”, profondamente, il bisogno e il desiderio di partecipare alla Messa, di ricevere la Comunione; forse con un’attesa che non provavamo più fin dal giorno della nostra Prima Comunione.
In fondo, non è forse questa la profonda ragione della Quaresima che stiamo per iniziare? Riscoprire di cosa abbiamo veramente bisogno; di cosa viva la nostra vita.
Sì, questa occasione ci permetterà di ritornare a desiderare ciò che il Signore ci ha sempre regalato; di riscoprire che tutto è dono e non solo la S. Messa, la Comunione, la Chiesa, ma proprio tutto, anche la salute, il lavoro, la libertà di viaggiare, di comperare, di divertirci, di ritrovarsi fra amici,… tutto.
Auguro a tutti noi di iniziare bene questo tempo sacramentale così fecondo che è la Quaresima; chiedendo alla nostra Madre e Regina del Monte di Oropa che ci accompagni in questo cammino,
che vigili perché non cadiamo nella sterile lamentela, nella rabbia e nella pretesa come tutti, ma perché ci aiuti a vivere cristianamente questa difficile circostanza.
Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada (il virus)? Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore” (Rm 8.35-39)
Buona Santa Quaresima

Don Michele Berchi, Rettore

Sito Santuario Madonna di Oropa
https://www.santuariodioropa.it/

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