Erano vecchi, erano malati, erano vivi per sbaglio. Niente panico! Il virus ha solo corretto l'errore
La miseranda logica del mondo.
Dopo alcuni giorni di appanicamento a seguito del contagio da Covid-19 (per gli amici "coronavirus"), da circa 24 ore i mezzi di comunicazione - che già nei giorni scorsi seguivano un certo andazzo ma ancora non avevano dato il loro meglio - cercano adesso in modo più deciso di fermare l'allarme tra la popolazione.
Per riuscire nell'impresa stanno battendo forte su un argomento unico: i morti da coronavirus erano vecchi, ammalati, praticamente già con un piede nella tomba.
Su un quotidiano (non molto diverso da tutti gli altri) stamattina si legge l'invito deciso a smetterla con la psicosi-da-virus perché i morti erano solo "soggetti anziani con patologie pregresse"!
(Oggi sono anche diventati "soggetti". Fino a ieri almeno erano uomini o donne di X età).
Capisco il tentativo di calmare la gente, capisco che la morte di un bambino sia percepita diversamente da quella di un nonno o di uno zio, capisco tutto, ma stiamo davvero arrivando a limiti miserevoli e miserabili. Non sono solo le parole, sono anche i toni (nel caso di giornalisti o commentatori in tivù).
Ci sono tanti esempi che rivelano la vuotezza e la mancanza di umanità di una società senza Dio. Questo è uno dei più evidenti: la considerazione e lo sguardo sulle persone anziane.
Ringrazio i due seguenti autori che - pur non facendo cenni alla loro fede - danno una dimostrazione di come reagiscono un'anima cristiana e un'anima ebraica di fronte a discorsi giunti ormai all'indecenza.
Lo ripeto: capisco tutto, capisco le "ragioni", capisco che si voglia abbassare il livello di panico ma... da troppo tempo la nostra società sta andando oltre.
È bene che qualche voce lo dica chiaro.
(se esiste anche una voce atea o agnostica o di altre fedi che segnala lo stesso problema: ditemelo, grazie)
Da Famiglia Cristiana
Lettera a mia madre anziana sul coronavirus, di Fulvio Scaglione
https://m.famigliacristiana.it/articolo/lettera-a-mia-madre-anziana-sul-coronavirus.htm
Da Moked
Una maggiore sensibilità,
di Rav Giuseppe Momigliano, rabbino capo di Genova
http://moked.it/blog/2020/02/26/una-maggiore-sensibilita/
Dopo alcuni giorni di appanicamento a seguito del contagio da Covid-19 (per gli amici "coronavirus"), da circa 24 ore i mezzi di comunicazione - che già nei giorni scorsi seguivano un certo andazzo ma ancora non avevano dato il loro meglio - cercano adesso in modo più deciso di fermare l'allarme tra la popolazione.
Per riuscire nell'impresa stanno battendo forte su un argomento unico: i morti da coronavirus erano vecchi, ammalati, praticamente già con un piede nella tomba.
Su un quotidiano (non molto diverso da tutti gli altri) stamattina si legge l'invito deciso a smetterla con la psicosi-da-virus perché i morti erano solo "soggetti anziani con patologie pregresse"!
(Oggi sono anche diventati "soggetti". Fino a ieri almeno erano uomini o donne di X età).
Capisco il tentativo di calmare la gente, capisco che la morte di un bambino sia percepita diversamente da quella di un nonno o di uno zio, capisco tutto, ma stiamo davvero arrivando a limiti miserevoli e miserabili. Non sono solo le parole, sono anche i toni (nel caso di giornalisti o commentatori in tivù).
Ci sono tanti esempi che rivelano la vuotezza e la mancanza di umanità di una società senza Dio. Questo è uno dei più evidenti: la considerazione e lo sguardo sulle persone anziane.
Ringrazio i due seguenti autori che - pur non facendo cenni alla loro fede - danno una dimostrazione di come reagiscono un'anima cristiana e un'anima ebraica di fronte a discorsi giunti ormai all'indecenza.
Lo ripeto: capisco tutto, capisco le "ragioni", capisco che si voglia abbassare il livello di panico ma... da troppo tempo la nostra società sta andando oltre.
È bene che qualche voce lo dica chiaro.
(se esiste anche una voce atea o agnostica o di altre fedi che segnala lo stesso problema: ditemelo, grazie)
Da Famiglia Cristiana
Lettera a mia madre anziana sul coronavirus, di Fulvio Scaglione
https://m.famigliacristiana.it/articolo/lettera-a-mia-madre-anziana-sul-coronavirus.htm
Da Moked
Una maggiore sensibilità,
di Rav Giuseppe Momigliano, rabbino capo di Genova
http://moked.it/blog/2020/02/26/una-maggiore-sensibilita/
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