Marzo 1937 "Mit brennender Sorge": l'enciclica in tedesco di Papa Pio XI letta pubblicamente dai parroci nelle chiese cattoliche in Germania

Domenica delle Palme 1937.
Era il 21 marzo. I fedeli cattolici nelle chiese in Germania assisteranno ad un fuoriprogramma.
"Mit brennender Sorge" fu un fuoriprogramma in diversi sensi: unica enciclica della Chiesa Cattolica redatta originariamente e ufficialmente in lingua tedesca ("scavalcando" il latino);
unica enciclica trasmessa dalla Santa Sede per vie segrete ad ogni vescovo e parroco in Germania perché fosse letta nello stesso giorno, in contemporanea (onde evitare di essere bloccati dalle autorità naziste);
unica enciclica immediatamente stampata in migliaia di copie perché i fedeli cattolici ricevessero anche una copia personale (per l'epoca non era un evento normale).
Ogni cattolico tedesco doveva assolutamente sapere ciò che il Papa gli stava comunicando urgentemente: quanti più cattolici possibili e raggiungibili in Germania dovevano avere la loro copia - una copia che faceva rischiare la vita a chi la possedeva, e perciò tenuta nascosta.

Ho letto diversi resoconti su questa azione della Chiesa contro il nazismo. Ma in qualche modo - certamente a ragione dopo tanti anni - gli intellettuali e gli storici sono concentrati su lunghe analisi politiche della vicenda, includendo nell'argomento molti altri fatti e tante disquisizioni approfondite di tutto il periodo storico. È giusto. Non sono contraria allo "studio profondo".
Ma come si può spiegare in modo semplice (e comprensibile a tutti) l'impatto di quell'accadimento?

Forse, dalla prospettiva di oggi, la disponibilità delle encicliche papali a pochi euro in ogni libreria e su Amazon come anche la traduzione e diffusione simultanea in ogni lingua delle parole del Papa potrebbe in qualche modo impedirci di cogliere la portata di ciò che avvenne quel giorno in Germania.
Ma c'è una cosa che noi cattolici possiamo cogliere bene ancora adesso a distanza di 83 anni: è l'impressione o sconvolgimento emotivo che potremmo avere se la Domenica delle Palme (o qualsiasi altra domenica) il parroco, con aria grave, iniziasse inaspettatamente a leggere in chiesa ad alta voce un documento inviato dal Papa appositamente a noi, ai cittadini di un solo Stato europeo - ad ogni singolo fedele, unicamente di quella nazione del pianeta terra - "con bruciante preoccupazione".
Dal Papa a te cattolico: con bruciante preoccupazione. Questo è il titolo dell'enciclica: Mit brennender Sorge.
La traduzione dal tedesco viene resa anche nei seguenti modi: con viva ansia, con viva preoccupazione, con ardente preoccupazione (il termine "brennender" ha sempre a che fare col fuoco, con qualcosa che brucia). Questo è il senso. Questo hanno udito i cattolici tedeschi che erano a Messa la Domenica delle Palme 1937.

[Ricordo ai non-esperti e ai non-cattolici: la Domenica di Pasqua, la Domenica delle Palme e la Festa del Natale sono i giorni più affollati degli appuntamenti religiosi cattolici. L'unica nota che può fare una differenza tra la Germania e l'Italia del 1937 è che i Cattolici in Germania erano una minoranza rispetto ai Protestanti. Il fatto accadde ovviamente solo nelle chiese cattoliche. Il Papa non aveva (e non ha) alcun potere e giurisdizione sulle chiese protestanti. Inoltre negli anni di ascesa del nazismo si erano andate formando altre grosse correnti pseudo religiose filo-naziste. Ne cito due come esempio significativo: una grande ala protestante chiamata Cristiani Tedeschi e un influente gruppo neopagano legato agli antichi miti germanici. Quest'ultima era la "religione" di Hitler: il paradiso di Walhalla. Su tutti questi gruppi il Papa non aveva alcuna presa né speranza di intervento, ma sui cattolici sì. Quindi torniamo alla Domenica delle Palme 1937 e al messaggio rivolto con determinazione e con toni forti ai cattolici tedeschi].

Oggi possiamo leggere la traduzione (anche) italiana sul sito della Santa Sede.
Trovi il link tra qualche paragrafo, e alla fine di questa pagina.
Come si può vedere, l'enciclica continua ad intitolarsi "Mit brennender Sorge", e questo rimarrà per sempre. Per sempre il titolo sarà in lingua tedesca.
Normalmente il titolo delle encicliche è in latino perché l'enciclica originale è sempre redatta in latino: dalle prime parole della prima frase del testo viene ricavato il titolo. Perciò abbiamo ad esempio: Evangelii Gaudium, Lumen Fidei, Deus Caritas Est, Fides et Ratio, eccetera. Nella storia si trovano alcune rare eccezioni a questa regola. Sono tutte eccezioni con un motivo particolare per il quale la prima redazione non è stata fatta in latino.
L'unica occasione in cui l'eccezione avvenne a causa di gravissimo e urgente motivo è questa del 1937.

Caro lettore, cara lettrice, ti invito all'attenta ed accurata lettura dell'enciclica.
Ti ci vorrà del tempo.
Lo stesso tempo che restarono in ascolto i cattolici nelle chiese in Germania, alla Messa della Domenica delle Palme 1937, 21 Marzo.

Nota. Ci saranno forse delle parti che non comprenderai bene (perché il Papa si riferisce a fatti precisi, ben noti ai tedeschi di quell'epoca e di quella nazione, ma magari non noti a te. Per queste cose ti invito a consultare studi e articoli di Storia), ma la maggior parte del testo è perfettamente comprensibile, semplice, non lascia dubbi.

I punti principali sono:
- condanna del nazismo e del razzismo in ogni sua forma
- condanna dell'abuso del Santo Nome di Dio (ricordate il famoso motto nazista Gott mit uns?)
- condanna dell'abuso di termini religiosi cristiani sfruttati dall'ideologia nazista a supporto delle proprie nefandezze
- distinzione tra vera fede in Cristo e false religioni germaniche
- denuncia della grave lesione di diritti civili e della libertà religiosa
- denuncia di lesione del diritto naturale
- richiamo ai Comandamenti di Dio che superano qualsiasi legge degli uomini e qualsiasi legge statale
- richiamo al primato del Vescovo di Roma (=il Papa) e perciò impossibilità per i cattolici di dare ascolto ad altri gruppi in contrasto con lui e/o di aderire ad ideologie che il Papa vieta espressamente
- denuncia che la cosiddetta "chiesa tedesca nazionale" non è in nessun modo la Chiesa di Cristo. Perciò ai cattolici è vietato seguirla in qualsivoglia forma
- i nemici di Cristo e del Suo Vangelo non possono essere seguiti dai cattolici, né sotto lusinga né sotto minaccia.

E molto altro.
Non fu un comunicato breve.
E, come ho già scritto, fu poi distribuito in migliaia di copie, per rileggerlo a casa e per farlo leggere ad altri cattolici.

Mit brennender Sorge
http://www.vatican.va/content/pius-xi/it/encyclicals/documents/hf_p-xi_enc_14031937_mit-brennender-sorge.html

Altre informazioni utili per lettori:

- il pronome Noi è il plurale maiestatis. È grammaticalmente un plurale ma significa "io, il Papa". A quei tempi il Papa doveva parlare così nei contesti ufficiali.
- l'enciclica fu firmata il 14 marzo, Domenica di Passione 1937.
Prima della riforma liturgica la domenica che precedeva quella delle Palme era chiamata così (perché dava avvio alle due settimane di periodo penitenziale più forte, all'interno della Quaresima, chiamato Tempo di Passione).
Nell'attuale calendario e rito cattolico romano ordinario la Domenica di Passione coincide con la Domenica delle Palme.

Dal 14 fino al 21 marzo fu organizzato l'invio segreto del documento in Germania con tutte le operazioni necessarie per farlo arrivare in ogni chiesa.

Chi è cattolico potrà capire anche la gravità di un messaggio che fu inviato come forte chiamata in quel preciso momento della Quaresima. Credo che oggi questo dato tenda a sfuggire, ma non esiste momento più forte nei periodi penitenziali precedenti la Pasqua - anche solo in considerazione del fatto che un cattolico osservante sa benissimo quanto grave sia la "modifica" di un rito durante una domenica così importante. Già solo questo denotava estrema gravità.

L'enciclica termina con queste parole (neretto mio):

"Con questa implorazione nel cuore e sulle labbraNoi impartiamo, quale pegno del divino aiuto, quale appoggio nelle vostre decisioni difficili e piene di responsabilità, quale corroboramento nella lotta, quale conforto nel dolore, 
a Voi vescovi, pastori del vostro fedele popolo, ai sacerdoti, ai religiosi, agli apostoli laici dell’Azione Cattolica e a tutti i vostri diocesani, e non ultimi agli ammalati e ai prigionieri, con amore paterno la Benedizione Apostolica."

Dato in Vaticano, nella Domenica di Passione, 14 marzo 1937.
                            
                             PIUS PP. XI 

📖📖📖📖📖📝📝📝📝📝
Domanda. Quale fu la reazione del potere nazista?
Su questo ti invito ad approfondire lo studio storico.

Sicuramente adesso comprenderai meglio la dichiarazione di Albert Einstein, il quale di certo non era un cattolico, e tantomeno era impegnato né interessato a "sviolinare" il Papa:

"Essendo un amante della libertà, quando avvenne la rivoluzione nazista in Germania, guardai con fiducia alle università sapendo che queste si erano sempre vantate della loro devozione alla causa della verità. Ma le università vennero zittite, e non protestarono. Allora guardai ai grandi editori dei quotidiani che in ardenti editoriali proclamavano il loro amore per la libertà. Ma anche loro, come le università, vennero ridotti al silenzio, soffocati nell'arco di poche settimane, e non protestarono. Solo la Chiesa rimase ferma in piedi a sbarrare la strada alle campagne di Hitler per sopprimere la verità. Io non ho mai provato nessun interesse o stima particolare per la Chiesa prima, ma ora provo nei suoi confronti grande affetto e ammirazione, perché la Chiesa da sola ha avuto il coraggio e l'ostinazione per sostenere la verità intellettuale e la libertà morale. Devo confessare che ciò che io una volta disprezzavo, ora lodo incondizionatamente."
Articolo del Time, Religion: German Martyrs, 23 dicembre 1940, p. 38
Fonte: Gli Scritti .
(in ogni caso questa è una dichiarazione ben nota; non fa parte delle frasi dubbie o senza documentazione).

Ho inserito questa citazione di Einstein non per "darmi ragione con lo scienziato", ma per invitarti ad approfondire l'azione della Chiesa a contrasto del nazismo lungo tutti quegli anni. L'intervento - ufficiale, ufficioso, e poi anche clandestino - non si limitò certo ad una enciclica.

Dopo alcuni decenni dalla fine della guerra, dopo che per tutti era sempre stato chiaro e cristallino l'impegno (compresi carne e sangue) della Chiesa contro il nazismo, iniziarono a nascere le fake news montate ad arte per infangare i cattolici. Infangatori molto attivi anche oggi in rete.
No problem: chi cerca la verità la trova, chi vuole studiare studia. Chi non vuole informarsi: esiste anche la libertà di non farlo.

Per chi desidera informarsi: il mio suggerimento è di cominciare da qua
Mit brennender Sorge
http://www.vatican.va/content/pius-xi/it/encyclicals/documents/hf_p-xi_enc_14031937_mit-brennender-sorge.html

Commenti