Il celibato dei preti secondo Papa Francesco
Intervista rilasciata a fine gennaio 2019 in cui il Papa esprime il suo pensiero in modo abbastanza dettagliato.
Link e riferimenti per il controllo delle fonti: vedi in fondo alla pagina.
Giornalista Caroline Pigozzi:
Comunque, Santo Padre, abbiamo visto per quattro giorni tutti questi giovani pregare con molta intensità. Si può immaginare che tra tutti questi giovani alcuni vogliano entrare nella vita religiosa, si può anche pensare che un certo numero abbia la vocazione. Forse qualcuno sta esitando pensando che è un cammino difficile senza potersi sposare. È possibile pensare che nella Chiesa cattolica, seguendo il rito orientale, Lei permetterà a degli uomini sposati di diventare preti?
Papa Francesco:
Nella Chiesa Cattolica, nel rito orientale, possono farlo, e si fa l’opzione, celibataria o come sposo, - prima del diaconato.
Caroline Pigozzi:
Ma adesso, con la Chiesa cattolica di rito latino, si può pensare che Lei vedrà quella decisione?
Papa Francesco:
Di rito latino…
Mi viene in mente quella frase di San Paolo VI: “Preferisco dare la vita prima di cambiare la legge del celibato”.
Mi è venuta in mente e voglio dirla, perché è una frase coraggiosa, in un momento più difficile di questo, ‘68/’70…
Personalmente, penso che il celibato sia un dono per la Chiesa.
Secondo: io non sono d’accordo di permettere il celibato opzionale. No.
Soltanto rimarrebbe qualche possibilità nelle località più remote – penso alle isole del Pacifico…
Ma una cosa è pensare quando c’è necessità pastorale, lì, il pastore deve pensare ai fedeli.
C’è un libro di padre Lobinger [Vescovo Fritz Lobinger, Preti per domani, Emi, 2009].,
è interessante – questa è una cosa in discussione tra i teologi. Non c’è decisione mia.
La mia decisione è: celibato opzionale prima del diaconato: no.
È una cosa mia, personale. Io non lo farò. Questo rimane chiaro.
Sono uno “chiuso”? Forse. Ma non mi sento di mettermi davanti a Dio con questa decisione.
Tornando a padre Lobinger, ha detto: “La Chiesa fa l’Eucaristia e l’Eucaristia la fa la Chiesa”. Ma dove non c’è Eucaristia, nelle comunità – pensi lei, Carolina, alle Isole del Pacifico…
Carolina Pigozzi:
… in Amazzonia, anche …
Papa Francesco:
… forse lì… in tanti posti… dice Lobinger: chi fa l’Eucaristia?
In quelle comunità i “direttori”, diciamo, gli organizzatori di quelle comunità sono diaconi o suore o laici, direttamente. E Lobinger dice: si può ordinare un anziano, sposato – è la sua tesi – si potrebbe ordinare un anziano sposato, ma soltanto che eserciti il munus sanctificandi, cioè che celebri la Messa, che amministri il sacramento della Riconciliazione e dia l’Unzione degli infermi.
L’ordinazione sacerdotale dà i tre munera: regendi (governare, il pastore),
docendi (insegnare),
e sanctificandi.
Questo viene con l’ordinazione. Il vescovo darebbe soltanto le facoltà per il munus sanctificandi: questa è la tesi. Il libro è interessante. Forse questo può aiutare a pensare al problema. Io credo che il problema dev’essere aperto in questo senso, dove c’è problema pastorale, per la mancanza di sacerdoti. Non dico che si debba fare, perché non ho riflettuto, non ho pregato sufficientemente su questo. Ma i teologi devono studiare. Un esempio è il padre Lobinger… lui era un fidei donum, in Sud Africa… è già anziano.
Faccio questo esempio per significare i punti dove si devono fare. Parlavo con un officiale della Segreteria di Stato, un vescovo, che ha dovuto lavorare in un Paese comunista all’inizio della rivoluzione; quando hanno visto come andava quella rivoluzione – negli anni Cinquanta, più o meno – i vescovi hanno ordinato di nascosto dei contadini, bravi, religiosi. Poi, passata la crisi, trent’anni dopo, la cosa si è risolta.
E lui mi diceva l’emozione che aveva avuto quando, in una concelebrazione, vedeva questi contadini, con le mani da contadino, mettersi il camice per concelebrare con i vescovi. Nella storia della Chiesa, questo è accaduto. È una cosa da studiare, da ripensare, e da pregare.
Caroline Pigozzi:
… ci sono quei protestanti che sono diventati cattolici…
Papa Francesco:
Sì, lei mi chiede di quello che aveva fatto Papa Benedetto, è vero. Io avevo dimenticato questo: “Anglicanorum coetibus”, i sacerdoti anglicani che sono diventati cattolici e mantengono la vita [coniugale], come fossero orientali. Ricordo a un’udienza del mercoledì ne ho visti tanti, col colletto, e tante donne con loro e bambini per mano ai preti…, e mi hanno spiegato com’era la cosa. È vero: grazie per avermelo ricordato.
Fonte scritta: Sito del Vaticano al seguente link
http://m.vatican.va/content/francescomobile/it/speeches/2019/january/documents/papa-francesco_20190127_panama-volo-ritorno.html
Fonte video dell'intervista:
se si desidera vedere coi propri occhi e udire l'intervista con le proprie orecchie cercare su YouTube con le parole "papa francesco intervista volo ritorno panama 2019".
I due canali YouTube nei quali generalmente si trovano le interviste integrali di Papa Francesco sono quelli di Vatican News e Tv2000.
Link e riferimenti per il controllo delle fonti: vedi in fondo alla pagina.
Giornalista Caroline Pigozzi:
Comunque, Santo Padre, abbiamo visto per quattro giorni tutti questi giovani pregare con molta intensità. Si può immaginare che tra tutti questi giovani alcuni vogliano entrare nella vita religiosa, si può anche pensare che un certo numero abbia la vocazione. Forse qualcuno sta esitando pensando che è un cammino difficile senza potersi sposare. È possibile pensare che nella Chiesa cattolica, seguendo il rito orientale, Lei permetterà a degli uomini sposati di diventare preti?
Papa Francesco:
Nella Chiesa Cattolica, nel rito orientale, possono farlo, e si fa l’opzione, celibataria o come sposo, - prima del diaconato.
Caroline Pigozzi:
Ma adesso, con la Chiesa cattolica di rito latino, si può pensare che Lei vedrà quella decisione?
Papa Francesco:
Di rito latino…
Mi viene in mente quella frase di San Paolo VI: “Preferisco dare la vita prima di cambiare la legge del celibato”.
Mi è venuta in mente e voglio dirla, perché è una frase coraggiosa, in un momento più difficile di questo, ‘68/’70…
Personalmente, penso che il celibato sia un dono per la Chiesa.
Secondo: io non sono d’accordo di permettere il celibato opzionale. No.
Soltanto rimarrebbe qualche possibilità nelle località più remote – penso alle isole del Pacifico…
Ma una cosa è pensare quando c’è necessità pastorale, lì, il pastore deve pensare ai fedeli.
C’è un libro di padre Lobinger [Vescovo Fritz Lobinger, Preti per domani, Emi, 2009].,
è interessante – questa è una cosa in discussione tra i teologi. Non c’è decisione mia.
La mia decisione è: celibato opzionale prima del diaconato: no.
È una cosa mia, personale. Io non lo farò. Questo rimane chiaro.
Sono uno “chiuso”? Forse. Ma non mi sento di mettermi davanti a Dio con questa decisione.
Tornando a padre Lobinger, ha detto: “La Chiesa fa l’Eucaristia e l’Eucaristia la fa la Chiesa”. Ma dove non c’è Eucaristia, nelle comunità – pensi lei, Carolina, alle Isole del Pacifico…
Carolina Pigozzi:
… in Amazzonia, anche …
Papa Francesco:
… forse lì… in tanti posti… dice Lobinger: chi fa l’Eucaristia?
In quelle comunità i “direttori”, diciamo, gli organizzatori di quelle comunità sono diaconi o suore o laici, direttamente. E Lobinger dice: si può ordinare un anziano, sposato – è la sua tesi – si potrebbe ordinare un anziano sposato, ma soltanto che eserciti il munus sanctificandi, cioè che celebri la Messa, che amministri il sacramento della Riconciliazione e dia l’Unzione degli infermi.
L’ordinazione sacerdotale dà i tre munera: regendi (governare, il pastore),
docendi (insegnare),
e sanctificandi.
Questo viene con l’ordinazione. Il vescovo darebbe soltanto le facoltà per il munus sanctificandi: questa è la tesi. Il libro è interessante. Forse questo può aiutare a pensare al problema. Io credo che il problema dev’essere aperto in questo senso, dove c’è problema pastorale, per la mancanza di sacerdoti. Non dico che si debba fare, perché non ho riflettuto, non ho pregato sufficientemente su questo. Ma i teologi devono studiare. Un esempio è il padre Lobinger… lui era un fidei donum, in Sud Africa… è già anziano.
Faccio questo esempio per significare i punti dove si devono fare. Parlavo con un officiale della Segreteria di Stato, un vescovo, che ha dovuto lavorare in un Paese comunista all’inizio della rivoluzione; quando hanno visto come andava quella rivoluzione – negli anni Cinquanta, più o meno – i vescovi hanno ordinato di nascosto dei contadini, bravi, religiosi. Poi, passata la crisi, trent’anni dopo, la cosa si è risolta.
E lui mi diceva l’emozione che aveva avuto quando, in una concelebrazione, vedeva questi contadini, con le mani da contadino, mettersi il camice per concelebrare con i vescovi. Nella storia della Chiesa, questo è accaduto. È una cosa da studiare, da ripensare, e da pregare.
Caroline Pigozzi:
… ci sono quei protestanti che sono diventati cattolici…
Papa Francesco:
Sì, lei mi chiede di quello che aveva fatto Papa Benedetto, è vero. Io avevo dimenticato questo: “Anglicanorum coetibus”, i sacerdoti anglicani che sono diventati cattolici e mantengono la vita [coniugale], come fossero orientali. Ricordo a un’udienza del mercoledì ne ho visti tanti, col colletto, e tante donne con loro e bambini per mano ai preti…, e mi hanno spiegato com’era la cosa. È vero: grazie per avermelo ricordato.
Fonte scritta: Sito del Vaticano al seguente link
http://m.vatican.va/content/francescomobile/it/speeches/2019/january/documents/papa-francesco_20190127_panama-volo-ritorno.html
Fonte video dell'intervista:
se si desidera vedere coi propri occhi e udire l'intervista con le proprie orecchie cercare su YouTube con le parole "papa francesco intervista volo ritorno panama 2019".
I due canali YouTube nei quali generalmente si trovano le interviste integrali di Papa Francesco sono quelli di Vatican News e Tv2000.
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