Che cos'è un uomo perché te ne curi?

«Finché non ci sarà una dottrina sull'uomo divino, tutti gli abusi saranno concessi, dal momento che l'evoluzione li potrà tramutare in usi»
Gilbert Keith Chesterton
[dal libro: Cosa c'è di sbagliato nel mondo, 1910]

«Occorre aprire un nuovo umanesimo, dove veramente l'uomo è al centro, quest'uomo che è anzitutto Cristo, e Cristo negli uomini»
Chiara Lubich
[da un editoriale su Nuova Umanità XVII (1995) 6, pp. 5-8; già pubblicato sul giornale «La Via» 36 (1949).]

«La ragione è che le esigenze temporali del personalismo, a dire il vero, sono costringenti a rigore solo se la persona trascende ontologicamente ciò che è biologico e sociale, e che solo una metafisica cristiana assicura questa trascendenza. Occorre dunque addentrarsi maggiormente nel contenuto del personalismo cristiano». 
Emmanuel Mounier, Personalismo e cristianesimo, 1939
[Fonte: http://www.gliscritti.it/blog/entry/368]

«Quando, dunque, Emanuele Mounier, un pensatore cristiano di questo secolo, dirà che l’uomo è “un corpo allo stesso titolo che è spirito: tutto intero corpo e tutto intero spirito”
[cf. E. Mounier, Il Personalismo, Roma 1971, p. 29], 
non dirà nulla di nuovo, ma riproporrà semplicemente il pensiero tradizionale della Chiesa»
San Giovanni Paolo II agli atleti delle squadre nazionali di calcio d'Italia e Argentina, venerdì 25 maggio 1979

«Riconosci te stessa, o anima
magnifica: tu sei l’immagine di Dio! Riconosci te stesso, o uomo: tu sei la gloria di Dio. Comprendi in che modo tu sei la sua gloria.»
«Dio ti ha creato per la caccia, non per la rapina (…) Cacciatore non di misfatti, ma di redenzione; cacciatore non di colpa, ma di grazia. Tu sei un pescatore di Cristo, a cui è rivolta la parola: D’ora in poi sarai pescatore di uomini (Lc 5, 10). Getta dunque la tua rete: usa dunque dei tuoi occhi, delle tue parole perché nessuno resti schiacciato nell’acqua, ma tu lo possa trarre a te. (…) 
Tu sei un soldato: spia con attenzione il nemico, che non ti assalga di notte (…) 
E se tuttavia resti ferito, bada a te stesso!, corri dal medico, cerca subito la medicina della penitenza. (…) 
Venga a visitarti il buon medico dell’anima, la parola di Dio (…) 
“Bada a te stesso” perché la parola, che sta nascosta nel tuo cuore, non si tramuti in perversione: sarebbe allora come un sottile veleno che cela in sé contagio di morte. 
“Bada a te stesso”, perché tu non dimentichi Dio che ti ha creato, e perché tu non abbia ricevuto inutilmente il suo nome» 
Sant'Ambrogio, Esamerone, 6, 50.

"Dio si china su di noi con tutta la sua carità, di giorno e di notte, per comunicarci, infonderci la sua vita divina allo scopo di trasformarci in creature deificate che lo riflettano dovunque."
Santa Elisabetta della Trinità
(1880-1909)




Dal Salmo 144 (143), versetto 3

Signore, che cos'è un uomo perché te ne curi? 
Un figlio d'uomo perché te ne dia pensiero?


Commento di Benedetto XVI al Salmo (udienza 11 gennaio 2006) :

"È importante, nel nostro tempo, che noi non dimentichiamo Dio, insieme con tutte le altre conoscenze che abbiamo acquisito nel frattempo, e sono tante! Esse diventano tutte problematiche, a volte pericolose, se manca la conoscenza fondamentale che dà senso e orientamento a tutto: la conoscenza di Dio Creatore.
(...)
Per noi cristiani Dio non è più, come nella filosofia precedente il cristianesimo, una ipotesi ma è una realtà, perché Dio "ha piegato il cielo ed è sceso". Il cielo è Egli stesso, ed è sceso in mezzo a noi.
(...)
Sì, nell'Incarnazione Egli è sceso e ha preso sulle sue spalle la nostra carne, noi stessi. Così la conoscenza di Dio è divenuta realtà, è divenuta amicizia, comunione. Ringraziamo il Signore perché "ha piegato il suo cielo ed è sceso", ha preso sulle sue spalle la nostra carne e ci porta sulle strade della nostra vita.

Il Salmo, partito dalla nostra scoperta di essere deboli e lontani dallo splendore divino, giunge alla fine a questa grande sorpresa dell'azione divina: accanto a noi c'è Dio-Emmanuele, che per il cristiano ha il volto amoroso di Gesù Cristo, Dio fatto uomo, fattosi uno di noi."
Fonte:
https://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/audiences/2006/documents/hf_ben-xvi_aud_20060111.html


Citazioni dei Padri riportate nel Catechismo della Chiesa Cattolica:

« Infatti, questo è il motivo per cui il Verbo si è fatto uomo, e il Figlio di Dio, Figlio dell'uomo: perché l'uomo, entrando in comunione con il Verbo e ricevendo così la filiazione divina, diventasse figlio di Dio »
Sant'Ireneo di Lione, Adversus haereses. Datazione: circa 180 d.C.

« Infatti il Figlio di Dio si è fatto uomo per farci Dio ».
Sant'Atanasio di Alessandria (295-373 d.C.), De Incarnatione.

« L'unigenito [...] Figlio di Dio, volendo che noi fossimo partecipi della sua divinità, assunse la nostra natura, affinché, fatto uomo, facesse gli uomini dei »
San Tommaso d'Aquino, Officium de festo corporis Christi, Ad Matutinas, In primo Nocturno, Lectio 1.
Datazione del testo liturgico: 1264.


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