Oggi Domenica "Laetare": il colore rosa nella tradizione della Chiesa. E la Rosa d'Oro del Papa
La quarta domenica di Quaresima è chiamata Domenica Laetare.
(pronuncia in latino: letàre)
Per introdurre lo spirito della celebrazione di oggi l'antifona d'ingresso della Santa Messa riprende e si ispira ad alcuni versetti dal libro di Isaia:
Rallegrati, Gerusalemme,
e voi tutti che l’amate, riunitevi.
Esultate e gioite, voi che eravate nella tristezza:
saziatevi dell’abbondanza
della vostra consolazione.
In latino:
Lætare Jerusalem: et conventum facite omnes qui diligitis eam: gaudete cum lætitia, qui in tristitia fuistis: ut exsultetis, et satiemini ab uberibus consolationis vestræ.
Dunque "Domenica Laetare" significa "Domenica Rallegrati" / "Domenica del Rallegrati".
Lascio la parola a Papa Francesco che nell'Angelus ha spiegato il perché di questo rallegrarsi del popolo cristiano:
http://m.vatican.va/content/francescomobile/it/angelus/2018/documents/papa-francesco_angelus_20180311.html
Per una brevissima spiegazione storica della Domenica Laetare
cliccate qui
Se volessimo riassumere in poche parole il significato della Domenica Rallegrati (che sta all'origine anche delle tradizioni popolari del giovedì di metà quaresima, cioè di giovedì scorso, e di tutte quelle usanze popolari che prevedono dei festeggiamenti mangerecci tra il giovedì e questa domenica, eccetto il venerdì!) potremmo dire così:
fiduciosi del nostro approdo nella gioia pasquale, facciamo una dolce pausa lungo un cammino impegnativo. E... camminando con Dio la dolcezza del Padre (e del Figlio e dello Spirito Santo) è sempre disponibile per quando ci sembra di essere un po' stanchi.
Colgo l'occasione del colore liturgico (rosa! un rosa di una tonalità particolare, bellissimo, chiamato anche "rosaceo") che oggi - soltanto oggi - è possibile usare nei paramenti (della chiesa e/o indossati dal sacerdote) in alternativa al viola quaresimale o in abbinamento ad esso,
per ricordarvi (o per informarvi per la prima volta) di come il COLORE accompagni da sempre la liturgia cristiana.
Il colore rosa/rosaceo si può usare solo due volte l'anno: la terza domenica d'Avvento e la quarta domenica di Quaresima. In entrambi i casi per esprimere e per far risaltare la gioia.
Foto BeWeB - Manifattura italiana sec. XVIII, Velo di calice in raso pesca |
Foto BeWeB - Manifattura laziale sec. XIX, Manipolo in raso di seta |
Papa Francesco - Credit Osservatore Romano |
Da BeWeB
http://beweb.chiesacattolica.it/
la spiegazione del colore ROSA in estrema sintesi:
Il colore rosa è una variante del viola. Ne risulta essere una sfumatura più lieve, ad indicare una attenuazione nel tempo liturgico di riferimento. Infatti, l'uso di questo colore è previsto esclusivamente in due domeniche, Laetare e Gaudete di Avvento e Quaresima, che segnano una pausa nel cammino penitenziale dei tempi liturgici.
Cliccando QUI potete leggere tradotto in italiano un ottimo articolo di Padre McNamara nel quale troverete elencati anche gli altri colori della nostra Chiesa.
Una delle cose interessanti a tal riguardo è l'attenzione del cattolicesimo per le eccezioni locali: ad esempio - se in un qualche popolo lontano ed estraneo storicamente alla tradizione cristiana un certo colore simboleggia culturalmente l'opposto di ciò che rappresenta per la maggioranza dei paesi cristiani, allora si studia e si trova una soluzione "colorata" alternativa.
[Lo stesso metodo di adattamento alle consuetudini locali viene utilizzato in ambito alimentare nel "declinare" le regole del Digiuno e Astinenza quaresimali. Nel prossimo post sulle norme rituali-alimentari cattoliche lo spiegherò meglio. Per il momento, intendevo far notare questa caratteristica propria del cristianesimo].
Cliccando il seguente link potete invece farvi un'idea (con un sorriso) delle tonalità di rosa antico di cui stiamo parlando. Un frate francescano esperto in materia lo spiega con qualche fotografia:
http://www.cantualeantonianum.com/2011/04/pianete-e-casule-rosa-iv-domenica-di.html?m=1
Di persona io ho visto solo certe tonalità stupende che, ben inserite negli arredi liturgici del giorno, richiamano veramente la gioia.
(mentre il "rosa-porcello" 😄 di cui parla l'autore, e che potete vedere in un confronto nell'ultima foto del suo articolo, per fortuna io non l'ho mai visto dal vivo... ma penso che effettivamente farebbe molto ridere, della serie prete-bomboniera. Ok, vabbè sempre meglio che piangere, trattandosi di Domenica del rallegramento. Ma insomma la liturgia cattolica, sia occidentale che orientale, si distingue particolarmente perché ispira un'alta spiritualità, e non dovrebbe indurre ilarità. Anche qua: ci vogliono intelligenza e sensibilità oltre che studio).
Il rosa "ecumenico": anche i nostri fratelli anglicani lo utilizzano per la Domenica Laetare |
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A partire dalla "domenica del colore rosa", sempre nel cammino quaresimale inteso come periodo che dalla condizione penitenziale conduce alla condizione gioiosa, ci colleghiamo anche ad un'altra nostra antica tradizione che sembra essere nata con simili motivazioni proprio nelle settimane di Quaresima, e poi si è estesa: la Rosa d'Oro.
D'oro, proprio nel senso che la Chiesa utilizza delle rose fatte interamente d'oro con uno scopo preciso.
Ricordo che, con la Rosa d'Oro, ci troviamo nell'ambito delle belle ma "piccole" tradizioni (t minuscola) che di solito vanno a coadiuvare e ad accompagnare la grande Tradizione, senza però costituire una normativa o una sorta di "verità di fede".
Si tratta di valorizzazioni di alcune particolari devozioni, più o meno importanti secondo l'epoca considerata, oppure secondo la sensibilità personale di papi, vescovi o fedeli.
Eccovi di seguito delle piccole sintesi informative:
http://it.cathopedia.org/wiki/Rosa_d'Oro
http://www.osservatoreromano.va/it/news/la-rosa-doro-del-papa
Una delle rose d'oro donate da Papa Benedetto XVI |
Una delle rose d'oro donate da Papa Francesco |
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