La cosa più stupefacente
Da Radio Chesterton:
«Voglio dirvi qualcosa che è la cosa più difficile da esprimere a parole, qualcosa che è più privato della vita privata. È il fatto che siamo vivi, e che la vita è la cosa di gran lunga più stupefacente di qualsiasi gioia o sofferenza può capitarci durante la vita. Cos’è davvero successo negli ultimi sette giorni e notti? Per sette volte ci siamo dissolti nel buio, come quando ci dissolveremo nella polvere; il nostro stesso essere, per quanto ne sappiamo, è stato spazzato via dal mondo delle cose viventi, e per sette volte ci siamo risvegliati vivi come Lazzaro, ritrovando tutte le nostre membra e i sensi inalterati, allo spuntar del giorno. Il semplice fatto del sonno è quasi il perfetto esempio di ciò a cui mi riferisco. È qualcosa di gran lunga più sensazionale di tutti i fatti e le bugie che leggiamo sui giornali. Se volete sapere le ultime novità, vi dico che l’ultima novità è che sono morto la scorsa notte e che questa mattina sono miracolosamente rinato, per vostra non piccola sfortuna; perché temo che se senz’altro il mio ritorno dai morti è una notizia, non è affatto detto che sia una buona notizia. Ciò che intende ricordarci questo susseguirsi di settimane, date, Domeniche e Sabati è proprio l’enorme importanza della vita quotidiana, per come ogni individuo la vive; dal momento che ciò è legato alla morte e al giorno e a tutta la misteriosa truppa che è l’Umanità».
G. K. Chesterton, (1934)
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