Epifania del Signore. "Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia”.
"L'Epifania è la manifestazione del Re-Messia d'Israele a tutte le genti"
Con questa brevissima frase contenuta nel Compendio del Catechismo viene riassunto efficacemente il significato dell'Epifania.
L'Incarnazione di Cristo costituisce il passaggio fondamentale della Rivelazione: non solo Dio si rivela nel Suo essere Trinità ma dice anche chi è l'Uomo rispetto alla divinità.
L'Epifania è la manifestazione di tutto questo nella Storia e, soprattutto, è la rivelazione che il messaggio viene inviato ai due popoli: al primo (Israele) e al secondo (le Genti o Nazioni).
secondo la rivelazione del mistero,
avvolto nel silenzio per secoli eterni,
26ma ora manifestato mediante le scritture dei Profeti,
per ordine dell'eterno Dio,
annunciato a tutte le genti
perché giungano all'obbedienza della fede,
27a Dio, che solo è sapiente,
per mezzo di Gesù Cristo,
la gloria nei secoli. Amen.
Con questa brevissima frase contenuta nel Compendio del Catechismo viene riassunto efficacemente il significato dell'Epifania.
L'Incarnazione di Cristo costituisce il passaggio fondamentale della Rivelazione: non solo Dio si rivela nel Suo essere Trinità ma dice anche chi è l'Uomo rispetto alla divinità.
L'Epifania è la manifestazione di tutto questo nella Storia e, soprattutto, è la rivelazione che il messaggio viene inviato ai due popoli: al primo (Israele) e al secondo (le Genti o Nazioni).
Riporto l'intero paragrafo 103 del Compendio:
A Natale, la gloria del Cielo si manifesta nella debolezza di un bambino; la circoncisione di Gesù è segno della sua appartenenza al popolo ebraico e prefigurazione del nostro Battesimo; l'Epifania è la manifestazione del Re-Messia d'Israele a tutte le genti; nella sua presentazione al tempio, in Simeone e Anna è tutta l'attesa di Israele che viene all'incontro con il suo Salvatore; la fuga in Egitto e la strage degli innocenti annunciano che l'intera vita di Cristo sarà sotto il segno della persecuzione; il suo ritorno dall'Egitto ricorda l'Esodo e presenta Gesù come il nuovo Mosè: è lui il vero e definitivo liberatore.
All'inizio dell'Avvento avevo incluso in questo post un brevissimo video dal film Nativity e lo ripropongo adesso perché i nostri Magi finalmente oggi sono arrivati
Per chi volesse approfondire quando effettivamente sono arrivati suggerisco un buon articolo di Claudio Crescimanno sulla Bussola Quotidiana
Dalla Liturgia del Giorno vedi link riprendo i messaggi che la Chiesa propone come riflessione ai fedeli:
"Una stella ha guidato i Magi fino a Betlemme perché là scoprissero “il re dei Giudei che è nato” e lo adorassero.
Matteo aggiunge nel suo Vangelo: “Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono”.
Il viaggio dall’Oriente, la ricerca, la stella apparsa ai Magi, la vista del Salvatore e la sua adorazione costituiscono le tappe che i popoli e gli individui dovevano percorrere nel loro andare incontro al Salvatore del mondo. La luce e il suo richiamo non sono cose passate, poiché ad esse si richiama la storia della fede di ognuno di noi.
Perché potessero provare la gioia del vedere Cristo, dell’adorarlo e dell’offrirgli i loro doni, i Magi sono passati per situazioni in cui hanno dovuto sempre chiedere, sempre seguire il segno inviato loro da Dio.
La fermezza, la costanza, soprattutto nella fede, è impossibile senza sacrifici, ma è proprio da qui che nasce la gioia indicibile della contemplazione di Dio che si rivela a noi, così come la gioia di dare o di darsi a Dio. “Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia”.
Noi possiamo vedere la stella nella dottrina e nei sacramenti della Chiesa, nei segni dei tempi, nelle parole sagge e nei buoni consigli che, insieme, costituiscono la risposta alle nostre domande sulla salvezza e sul Salvatore.
Rallegriamoci, anche noi, per il fatto che Dio, vegliando sempre, nella sua misericordia, su chi cammina guidato da una stella ci rivela in tanti modi la vera luce, il Cristo, il Re Salvatore. "
La parola di oggi, la mèta di oggi e di sempre è: adorazione.
Finché è una parola, un soffio della bocca, non significa tantissimo.
Quando diventa realtà, è tutto.
Ad alcuni potrebbe sembrare una posizione un tantino "statica" o una preferenza assoluta per la contemplazione. Ma basta addentrarsi meglio nel suo significato per scoprire la vita contemplattiva e la missione (molto dinamica) che parte necessariamente dall'adorazione e che sempre là ritorna.
Buona Epifania 🌿🌹🌾💐💜
Francesca
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Dalla Lettera di Paolo ai Romani
Cap. 16
25A colui che ha il potere di confermarvi
nel mio Vangelo, che annuncia Gesù Cristo,secondo la rivelazione del mistero,
avvolto nel silenzio per secoli eterni,
26ma ora manifestato mediante le scritture dei Profeti,
per ordine dell'eterno Dio,
annunciato a tutte le genti
perché giungano all'obbedienza della fede,
27a Dio, che solo è sapiente,
per mezzo di Gesù Cristo,
la gloria nei secoli. Amen.
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