Natale di Gesù Cristo. Il presepio raccontato ai bambini...

Storia e simboli di una tradizione popolare cristiana.



Pubblico qui un mio breve testo redatto l'anno scorso per una parrocchia in occasione del Concorso Presepi rivolto ai bambini.
Con un linguaggio alla portata di ragazzini ho spiegato (semplificando molto) la nascita di questa tradizione e i suoi simboli principali.
Oltre che promemoria nel mio archivio, il testo può essere utile a quanti volessero "narrare" il presepe ai giovanissimi iniziando ad aggiungere qualche info per il loro bagaglio culturale cristiano.

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Cari bambini, vi raccontiamo come è nato il presepe.
Questa è un'antica tradizione di noi cristiani.
È accaduto tanti secoli fa che alcune persone avevano pensato di disegnare o dipingere o fare delle statuine sulla nascita di Gesù (si dice "Natività") ... ma questa usanza per circa mille anni non era ancora tanto diffusa.
Ad un certo punto però arrivò un santo, San Francesco di Assisi, che riuscì a conquistare il cuore di tutti noi cristiani con una sua idea. Come fece? Beh, ecco, non fece dipinti né statuine però iniziò a fare una Messa di Natale un pò particolare e tutti quella volta rimasero colpiti...
San Francesco era stato in Terra Santa, nei luoghi dove è nato Gesù. E poi era anche stato dal Papa Onorio Terzo a chiedere se poteva iniziare a formare un nuovo gruppo di frati con i suoi amici (che si chiameranno 
francescani). 
Il Papa gli disse di sì. Dopodiché Francesco tornò in Umbria e andò in un luogo di preghiera solitario che gli piaceva tanto: Greccio. Era l'anno 1223.
[nota di geografia: Greccio si trova vicinissimo all'Umbria, nell'Alto Lazio]
Proprio lì voleva celebrare il Santo Natale con i suoi amici frati, con Chiara e le suore come lei, e anche con altre persone del paesino che volevano partecipare alla Messa. 
Pensò che stavolta voleva fare una cosa molto speciale. Disse che voleva "vedere con gli occhi del corpo" come Gesù fu adagiato nella mangiatoia dalla sua mamma Maria e dal suo papà terreno Giuseppe - il papà al quale Dio Padre lo aveva affidato per un pò.
[la mangiatoia è un grande contenitore dove si mette il cibo 
per gli animali, di solito per le mucche o gli asini]
Cosa voleva dire Francesco quando diceva "gli occhi del corpo"? Voleva dire che fino ad allora tutte le persone immaginavano, sì, Gesù nella loro mente, nella loro testa, ma nessuno aveva capito per bene che cosa significava nascere in un luogo umile e avere come culla una mangiatoia. Francesco voleva che tutte le persone lo vedessero coi loro occhi!

A quel tempo i cristiani pensavano già che vicino alla mangiatoia alla nascita di Gesù ci fossero degli animali: un bue e un asinello. Ma non avevano mai pensato di prendere gli animali veri e portarli a Messa..!
Francesco fece portare un bue e un asino alla Messa natalizia, e fece portare anche una mangiatoia. 
Sopra alla mangiatoia ci mise l'altare. 
Come sapete, con la consacrazione del pane, Gesù è presente col Suo Corpo (perché il pane diventa proprio il Suo Corpo anche se l'aspetto rimane del pane), quindi per il nostro Frate Francesco che era un diacono e che assisteva alla Santa Messa vicinissimo al sacerdote era un po' come tenere Gesù Bambino tra le braccia e metterlo nella mangiatoia, cioè sull'altare che era sopra la mangiatoia. Francesco lesse il Vangelo e poi fece un discorso dolcissimo... Alle persone sembrò di vedere il Bambino Gesù là davanti a loro, e sembrò che toccasse Francesco con le sue manine: fu come un miracolo.
Da quella volta tutti rimasero così colpiti e così felici che anche dopo la morte di Francesco continuarono a raccontare la storia della Messa di Natale di Greccio. 
E non solo la raccontarono: tutti vollero fare la stessa cosa!! 

Così, un pò alla volta, i cristiani appassionati di statuine e i cristiani appassionati di San Francesco unirono le loro idee e piano piano, Natale dopo Natale, cominciò a nascere il Presepe moderno. 
In tutti i luoghi del mondo tante persone pensarono di fare presepi in tanti modi diversi. Anche voi oggi potete creare un nuovo presepe con le vostre mani.
Il bello è che l'idea è sempre quella di Francesco: 
guardare Gesù con gli occhi nel giorno della sua nascita!! Potete guardarlo voi stessi e anche tutti quelli che vedranno il presepio in casa vostra. Potete immaginare come fu quella Santa Notte a Betlemme.




Un'idea per voi bambini. Che cosa vi proponiamo di fare? 
Quando costruite il presepe, scegliete la vostra statuina preferita o la vostra casetta preferita, quella più bella per voi. Potrebbe essere un nuovo pezzo appena comprato quest'anno oppure potrebbe essere una vecchia statuina che avete trovato in casa in una scatola e che metterete in un posto speciale della vostra composizione.
Gesù Bambino è sempre il protagonista in tutti i presepi del mondo. Quindi la statuina che voi sceglierete sarà qualcosa di speciale nei confronti di 
Gesù. Ad esempio, potrebbe essere una pecorella che è entrata nella casa o nella grotta - e sta a guardarlo incantata. 

Per aiutarvi a scegliere la vostra statuina preferita vi spieghiamo alcuni SIMBOLI del presepe.




#Sacra Famiglia 
È il centro di tutti i presepi. Anzi il presepe può anche essere fatto solo con la Sacra Famiglia: Gesù neonato, Maria e Giuseppe. Infatti c'è chi lo preferisce così. O per mancanza di spazio oppure perché ama curare moltissimo tutti i piccoli dettagli.
Qui non si può parlare di simboli. Gesù, Giuseppe e Maria sono proprio Gesù, Giuseppe e Maria. Possiamo comunque pensarli anche come il modello della famiglia: i genitori che accolgono con gioia i figli. Ogni singolo figlio.

#Bue e Asino
Si tratta di un simbolo importante proveniente dalla tradizione cristiana che si basa su un versetto del Profeta Isaia. Rappresentano la Creazione che fin dai suoi più bassi livelli si "accorge" dell'arrivo di Cristo. Mentre all'inizio le teste umane pur pensanti e pur superiori al bue e all'asino non se ne accorgono.

#Pecore, gregge, altri animali
Simboleggiano ancora, come bue e asino, tutta la Creazione che si ferma, incantata, a guardare il miracolo. 
Allo stesso tempo si può pensare al gregge di pecore che attende il Buon Pastore.

#Pastori
Rappresentano i poveri, gli umili, i sinceri, i primi tra gli uomini che si accorgono di Cristo, i primi che 
ascoltano l'angelo, i primi che accorrono. I superbi invece non ci vanno. Oppure fanno finta di amare Gesù ma non è vero.

#Angeli
Sono i messaggeri di Dio che annunciano agli uomini la 
Buona Notizia. Una volta si metteva nel presepe solo un angelo. Oggi anche più di uno.

#Artigiani (vari mestieri e professioni)
Simboleggiano tutte le opere degli uomini che hanno un senso solo se fatte a gloria di Dio. L'uomo lavora sotto il Cielo. Il suo lavoro è benedetto dall'Altissimo.

#Suonatori (di vari strumenti) 
È l'espressione artistica musicale dell'uomo. Il canto e la musica che si elevano verso Dio per lodarlo.

#Re Magi
Rappresentano tutti i continenti (allora conosciuti cioè tre), tutte le Genti (Nazioni) che vanno verso Gesù per adorarlo.
Allo stesso tempo possono rappresentare i re della terra che accolgono Cristo, che devono inchinarsi a Cristo, perché tutto il loro potere non potrà mai eguagliare quello del Re dell'Universo. Rappresentano 
anche il dono della profezia usata a fin di bene, a differenza degli altri "maghi" al servizio di Erode.



#Betlemme
Bet Lehèm: in ebraico, "casa del pane", il Pane disceso dal Cielo che è Gesù. La nascita a Betlemme ci ricorda anche un altro libro della Bibbia, quello di Ruth. Ruth era una ragazza non israelita che disse alla sua amata 
suocera israelita, prima di incamminarsi insieme a lei 
verso Betlemme: 
"Il tuo Popolo sarà il mio Popolo, e il tuo Dio sarà il mio Dio".
Ruth poi sposerà Boaz: questi due sposi sono i bisnonni del Re Davide. Dalla Casa di Davide discende Gesù. ["Osanna al Figlio di Davide!" - ricordate questa 
frase del Vangelo?]
Inoltre "bet" non significa solo "casa" ma è direttamente la seconda lettera dell'alfabeto ebraico (come la nostra "b"). Graficamente si disegna come 
una specie di casetta con tutti i lati/muri chiusi eccetto uno: l'apertura verso il mondo. La lettera "bet" è la lettera con cui inizia la Bibbia. È la prima lettera del primo versetto in ebraico del primo libro della Bibbia (Genesi): Bereshit, "in principio". 
Come dire: a Betlemme ha inizio un nuovo capitolo, la Nuova Creazione in Cristo Gesù. Il Vangelo di Giovanni, infatti, ricordando il libro della Genesi e volendo spiegarci chi è Gesù, inizia anch'esso così: "In principio..."




Appunti per gli adulti.
Approfondimenti sulla storia del presepe di Greccio.

Padre Rossi, francescano:

Padre Messa, esperto in storia medievale:

Resoconto con documenti originali dell'epoca:
http://www.gliscritti.it/approf/2005/saggi/greccio.htm



Credit Osservatore Romano
Papa Francesco
2016 presepe a Casa Santa Marta
durante l'Avvento
quindi ancora senza bambinello



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