Myriam ve Yosef (Maria e Giuseppe)

Maria. In ebraico: Myriam.
Un inno per lei, in stile contemporaneo. Molto dolce.
Giovane donna - canto per la liturgia. Composto e musicato nel 1976 quindi per niente antico. In quegli anni si sono prodotte un bel po' di ciofeche "ad uso liturgico", o presunto tale.
Questo canto invece è un'eccezione, a mio parere.
Nel senso che il testo è decente e la musica anche. Intendo dire che mantiene una certa spiritualità cristiana.
Poi, come sempre, i gusti sono gusti, e può piacere oppure no.
Autori: Scaglianti (testo) - Bancolini (musica).

La difficoltà è trovare su youtube delle buone esecuzioni da allegare qui...
Non ne ho trovate. Sigh.

Testo
Giovane donna attesa dall'umanità
un desiderio d'amore e pura libertà,
il Dio lontano è qui vicino a te,
voce e silenzio, annuncio di novità.
Ave Maria! Ave Maria!
Dio t'ha prescelta qual madre piena di bellezza
ed il suo amore ti avvolgerà nella sua ombra;
grembo di Dio venuto sulla terra,
tu sarai madre di un uomo nuovo.
Ave Maria! Ave Maria!
Ecco l'ancella che vive della tua Parola,
libero il cuore perché l'amore trovi casa.
Ora l'attesa è densa di preghiera
e l'uomo nuovo è qui in mezzo a noi.
Ave Maria! Ave Maria!

Non avendo trovato di meglio, da youtube vi propongo una versione rallentata. Effettivamente è molto buona artisticamente ma la canzone andrebbe eseguita un po' più veloce. Può servire per imparare il testo... (nonostante un piccolo errore su una parola: scelta/prescelta. Presumo che il termine sia stato volutamente modificato per esigenze tecniche musicali).
Anche le voci sono davvero belle, le migliori che ho sentito su youtube per questo canto.
A parte le mie piccole critiche, bravi!
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Giuseppe. In ebraico: Yosef.
Papa Francesco ne ha parlato nella sua omelia di ieri, lunedì 18 dicembre. Mi piace molto la statua che il Papa tiene nel suo studio a casa Santa Marta. Se cliccate il link potete vedere la foto della statuetta e leggere parte dell'omelia.
http://www.lastampa.it/2017/12/18/vaticaninsider/ita/vaticano/il-papa-san-giuseppe-non-andato-dallo-psichiatra-ma-ha-creduto-NEHa9gBqFp0JrNGUddOyZI/pagina.html
Papa Francesco:
"Giuseppe non è andato dagli amici a confortarsi, non è andato dallo psichiatra perché interpretasse il sogno… no: credette. È andato avanti. Ha preso in mano la situazione. Ma cosa doveva prendere in mano, Giuseppe? Qual era la situazione? Di quale cosa Giuseppe doveva farsi carico? Di due cose. Della paternità e del mistero."
"Lui si è fatto carico di una paternità che non era sua: veniva dal Padre. E ha portato avanti la paternità con quello che significa: non solo sostenere Maria e il bambino, ma anche far crescere il bambino, insegnargli il mestiere, portarlo alla maturità di uomo".
"E se Gesù uomo ha imparato a dire papà, padre, al suo Padre che conosceva come Dio, lo ha imparato dalla vita, dalla testimonianza di Giuseppe: l’uomo che custodisce, l’uomo che fa crescere, l’uomo che porta avanti ogni paternità e ogni mistero, ma non prende nulla per sé"

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Appunti.
Nel cristianesimo lo studio teologico che si occupa in particolare di Maria si chiama mariologia. Quello su Giuseppe si chiama giosefologia. Entrambe le branche hanno i loro specialisti.

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