Una ricetta della Tradizione: spaghetti alla carbonara
Il post di oggi è un pò off topic rispetto al blog. O forse no 😇.
Lo vedremo strada facendo.
Seguitemi.
Spiegherò agli inesperti di cristianesimo autentico bimillenario (=cattolicesimo) qualche concetto che potrebbe risultare ostico se io utilizzassi termini teologici e/o linguisticamente ormai incompresi dalla maggioranza degli italiani.
(tra parentesi: non è che io sia una teologa, una filosofa o una "sapientona". Ma mi sono resa conto che anche solo parlando coi termini della teologia cristiana "basica" si crea un abisso di incomunicabilità con quasi tutti gli interlocutori, anche se dotati di buona istruzione/cultura. In generale oggi c'è poca dimestichezza con i termini teologici, mentre io sono una fissata col linguaggio tecnico non appena entro in un settore di studio).
Facciamo allora un salto nella genuina gastronomia italiana. Alla ricerca di... meditazioni pratiche.
Ricetta dal sito specializzato
http://www.buttalapasta.it/articolo/ricetta-spaghetti-alla-carbonara/29603/
Spaghetti alla carbonara!
Copio-incollo i principali passaggi della preparazione e ve li spiego nel dettaglio con delle foto perché possiate eseguirla alla perfezione. Anzi, alla lettera. Su queste cose non si scherza: siamo italiani!
Partiamo dagli ingredienti.
Come ben sapete, la buona materia prima è la base essenziale per la riuscita. Quindi fate molta attenzione.
Mi attengo precisamente al sito specializzato www.buttalapasta.it
Nessuno mi potrà contestare che io abbia fatto cose di testa mia.
Io davvero ho a cuore l'italianità.
Io davvero voglio esaltare il gusto italiano. Non come certa gente che... vuole far credere di saper cucinare e invece!
Ok... mi ero un pò infervorata, ma comprenderete anche voi che quando tutte le casalinghe d'Italia pretendono di saper fare gli spaghetti, e tutte quelle mamme italiche mi presentano quei libri tradizionali (insieme alle loro foto di pranzi di famiglia!!) per darmi le prove che la loro pastasciutta è quella vera... beh, ecco, mi fanno un pò arrabbiare perché si ostinano a non voler leggere quello che c'è scritto VERAMENTE nella ricetta degli SPAGHETTI ALLA CARBONARA
(E io che son celiaca me ne intendo, no?!?).
Ok, mie care lettrici, non date retta alle falsità. Mi raccomando. Seguite solo la ricetta italiana. Vera.
È sufficiente LEGGERE e non lasciarsi andare alle fantasie.
Non credete a quelli che dicono di seguire la Tradizione.
Ma che roba è... la Tradizione??! Sono tutti mentitori perché la ricetta parla chiaro e non serve nessun italiano e nessun cuoco/a che ve la spieghi. Non si può sbagliare. Basta leggere.
Per maggior sicurezza comunque io vi aggiungerò delle brevi annotazioni. Le foto che vi allego vi aiuteranno ad orientarvi al meglio sulla qualità delle materie prime.
Spaghetti alla carbonara per quattro persone
(dal sito italiano buttalapasta.it)
Ingredienti
400 g. di spaghetti
4 uova
un cucchiaino di olio d'oliva extra vergine
pepe nero macinato o pestato al momento q.b.
[nota di Francesca: dopo diversi secoli di esegesi culinaria, gli esperti sono arrivati alla conclusione che "q.b." deve essere un'unità di misura. Vagliando tutte le possibilità, quella più convincente è Quattro Barili. Infatti i conti tornano: un barile per persona. Vi consiglio di iniziare a macinare e a calpestare il giorno prima e poi concludere con l'ultimo barile "al momento", come ci indica la ricetta]
150 g. di guanciale
100 g. di pecorino romano grattugiato
sale q.b. (quattro barili)
PROCEDIMENTO
Dal sito www.buttalapasta.it
1) Tagliate il guanciale a striscioline spesse 1 o 2 centimetri.
2) Mettete intanto a bollire abbondante acqua per gli spaghetti, calcolando i tempi in modo che gli spaghetti siano cotti nel momento in cui tutte le altre preparazioni (doratura del guanciale, crema di uova e pecorino) saranno pronte. Salate l’acqua ma moderatamente, ricordando che il guanciale è abbastanza saporito e darà sapidità al piatto.
3) Servendovi preferibilmente di una frusta a mano, sbattete le uova con quasi tutto il pecorino (il resto servirà a condire a crudo la pasta) in una ciotola bella capiente, in cui dovrete poi versare gli spaghetti cotti per condirli con la crema di uova e pecorino. Se volete, aggiungete un po’ di pepe.
4) Fate dorare il guanciale in una padella con pochissimo olio. Il fuoco deve essere moderato, perchè dovrete fare in modo che il guanciale diventi croccante ma non secco. Ci vorranno più o meno 10 minuti.
5) Scolate la pasta un minuto prima del dovuto, e fatela saltare il minuto restante nella padella con il guanciale.
Ora versate gli spaghetti nella ciotola con le uova, mescolando velocemente e con un minimo di energia; in questo modo le uova cuoceranno amalgamandosi con gli altri ingredienti e si trasformeranno in una morbida crema senza grumi. Se vi sembrerà poco cremosa, potrete aggiungere qualche cucchiaio di acqua di cottura.
Servite subito gli spaghetti alla carbonara, spolverando ogni piatto con il pecorino rimasto e del pepe nero macinato o pestato al momento.
Lo vedremo strada facendo.
Seguitemi.
Spiegherò agli inesperti di cristianesimo autentico bimillenario (=cattolicesimo) qualche concetto che potrebbe risultare ostico se io utilizzassi termini teologici e/o linguisticamente ormai incompresi dalla maggioranza degli italiani.
(tra parentesi: non è che io sia una teologa, una filosofa o una "sapientona". Ma mi sono resa conto che anche solo parlando coi termini della teologia cristiana "basica" si crea un abisso di incomunicabilità con quasi tutti gli interlocutori, anche se dotati di buona istruzione/cultura. In generale oggi c'è poca dimestichezza con i termini teologici, mentre io sono una fissata col linguaggio tecnico non appena entro in un settore di studio).
Facciamo allora un salto nella genuina gastronomia italiana. Alla ricerca di... meditazioni pratiche.
Ricetta dal sito specializzato
http://www.buttalapasta.it/articolo/ricetta-spaghetti-alla-carbonara/29603/
Spaghetti alla carbonara!
Copio-incollo i principali passaggi della preparazione e ve li spiego nel dettaglio con delle foto perché possiate eseguirla alla perfezione. Anzi, alla lettera. Su queste cose non si scherza: siamo italiani!
Partiamo dagli ingredienti.
Come ben sapete, la buona materia prima è la base essenziale per la riuscita. Quindi fate molta attenzione.
Mi attengo precisamente al sito specializzato www.buttalapasta.it
Nessuno mi potrà contestare che io abbia fatto cose di testa mia.
Io davvero ho a cuore l'italianità.
Io davvero voglio esaltare il gusto italiano. Non come certa gente che... vuole far credere di saper cucinare e invece!
Ok... mi ero un pò infervorata, ma comprenderete anche voi che quando tutte le casalinghe d'Italia pretendono di saper fare gli spaghetti, e tutte quelle mamme italiche mi presentano quei libri tradizionali (insieme alle loro foto di pranzi di famiglia!!) per darmi le prove che la loro pastasciutta è quella vera... beh, ecco, mi fanno un pò arrabbiare perché si ostinano a non voler leggere quello che c'è scritto VERAMENTE nella ricetta degli SPAGHETTI ALLA CARBONARA
(E io che son celiaca me ne intendo, no?!?).
Ok, mie care lettrici, non date retta alle falsità. Mi raccomando. Seguite solo la ricetta italiana. Vera.
È sufficiente LEGGERE e non lasciarsi andare alle fantasie.
Non credete a quelli che dicono di seguire la Tradizione.
Ma che roba è... la Tradizione??! Sono tutti mentitori perché la ricetta parla chiaro e non serve nessun italiano e nessun cuoco/a che ve la spieghi. Non si può sbagliare. Basta leggere.
Per maggior sicurezza comunque io vi aggiungerò delle brevi annotazioni. Le foto che vi allego vi aiuteranno ad orientarvi al meglio sulla qualità delle materie prime.
Spaghetti alla carbonara per quattro persone
(dal sito italiano buttalapasta.it)
Ingredienti
400 g. di spaghetti
[nota di Francesca: La parola "spaghetti" in italiano significa appunto "piccoli spaghi". Comunque l'esatta misura potete sceglierla voi. Altre interpretazioni del termine "spaghetti" sono inammissibili in quanto non tengono conto della corretta etimologia e della filologia]
4 uova
un cucchiaino di olio d'oliva extra vergine
[nota di Francesca: e come ci si può sbagliare sull'olio italiano per eccellenza? Come potete vedere, io non mi discosto mai dalla ricetta originale. Vi dico sempre la verità. C'è scritto "olio d'oliva extra vergine" ed è proprio quello che dovete usare]
pepe nero macinato o pestato al momento q.b.
[nota di Francesca: dopo diversi secoli di esegesi culinaria, gli esperti sono arrivati alla conclusione che "q.b." deve essere un'unità di misura. Vagliando tutte le possibilità, quella più convincente è Quattro Barili. Infatti i conti tornano: un barile per persona. Vi consiglio di iniziare a macinare e a calpestare il giorno prima e poi concludere con l'ultimo barile "al momento", come ci indica la ricetta]
150 g. di guanciale
[nota di Francesca: il colore del guanciale non è specificato. Quindi possiamo scegliere quello che vogliamo. Anche sul tessuto e sull'imbottitura viene lasciata ampia scelta. L'importante è che sia guanciale, altrimenti detto "cuscino" come tutti sanno.]
100 g. di pecorino romano grattugiato
[nota di Francesca: il pecorino romano, come dice la parola stessa, è un agnellino cioè una pecorella-maschio allevato in provincia di Roma. Il sito buttalapasta.it non specifica quale parte dovremmo grattugiare, ma credo che gli animalisti e i vegani non sarebbero d'accordo in ogni caso. Secondo me è possibile che "pecorino romano" significhi un piccolo giocattolo-pupazzo di agnellino fabbricato a Roma. È molto probabile che sia quello che dobbiamo grattugiare. E anche i vegani concorderanno con me].
sale q.b. (quattro barili)
PROCEDIMENTO
Dal sito www.buttalapasta.it
1) Tagliate il guanciale a striscioline spesse 1 o 2 centimetri.
2) Mettete intanto a bollire abbondante acqua per gli spaghetti, calcolando i tempi in modo che gli spaghetti siano cotti nel momento in cui tutte le altre preparazioni (doratura del guanciale, crema di uova e pecorino) saranno pronte. Salate l’acqua ma moderatamente, ricordando che il guanciale è abbastanza saporito e darà sapidità al piatto.
3) Servendovi preferibilmente di una frusta a mano, sbattete le uova con quasi tutto il pecorino (il resto servirà a condire a crudo la pasta) in una ciotola bella capiente, in cui dovrete poi versare gli spaghetti cotti per condirli con la crema di uova e pecorino. Se volete, aggiungete un po’ di pepe.
4) Fate dorare il guanciale in una padella con pochissimo olio. Il fuoco deve essere moderato, perchè dovrete fare in modo che il guanciale diventi croccante ma non secco. Ci vorranno più o meno 10 minuti.
5) Scolate la pasta un minuto prima del dovuto, e fatela saltare il minuto restante nella padella con il guanciale.
Ora versate gli spaghetti nella ciotola con le uova, mescolando velocemente e con un minimo di energia; in questo modo le uova cuoceranno amalgamandosi con gli altri ingredienti e si trasformeranno in una morbida crema senza grumi. Se vi sembrerà poco cremosa, potrete aggiungere qualche cucchiaio di acqua di cottura.
Servite subito gli spaghetti alla carbonara, spolverando ogni piatto con il pecorino rimasto e del pepe nero macinato o pestato al momento.
Ok. E così si conclude il procedimento dal sito buttalapasta.it. Ricordatevi di spolverare il piatto con l'agnellino, anche se non ho capito perché dovete spolverarlo (cioè pulirlo) con l'agnello e successivamente col pepe (visto che il pepe porterà di nuovo la polvere nera sul piatto) ma se c'è scritto a chiare lettere sulla ricetta originale: significa che bisogna fare così. Non preoccupatevi. I libri di ricette sono precisi e sanno quello che dicono.
...Ah, dimenticavo. È evidente che gli spaghetti si chiamano "alla carbonara" in quanto la cottura delle cordicelle dette "spaghetti", delle uova di cioccolato, dei barili di pepe nero, con striscioline di cuscini e pelliccia di pecora (o di pupazzo di plastica) daranno luogo ad un colore abbastanza scuro.
Fine della spiegazione culinaria
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Bene. In un mio prossimo post cercherò di spiegare che cos'è la Sacra Tradizione per il cristianesimo. Anche chiamata Tradizione Vivente (o Viva) della Chiesa. Il perché sia SACRA esattamente come la Sacra Scrittura... beh, credo che un pò l'avrete intuito... Soprattutto dopo aver pranzato coi miei spaghetti alla carbonara in perfetto stile Sola Scriptura.
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Altre annotazioni per lo studio di chi vuole approfondire:
[Nota. La Sola Scriptura, termine latino, è il principale assunto delle congregazioni protestanti (abbinato al Sola Fide = Sola Fede).
In italiano si dice Sola Scrittura e significa che bisogna attenersi alle sole parole bibliche letterali. Significa anche che "la Bibbia si spiega con la Bibbia". Nessuno può essere autorevole o "autorizzato" nel dare spiegazioni: l'interpretazione personale vale assolutamente di più di 2000 anni di studio cristiano e di tutti i Padri della Chiesa messi insieme, nonché di milioni e milioni di cristiani che ci hanno preceduti. Così come la mia pasta alla carbonara vale di più di tutta la tradizione gastronomica italiana, la quale mi suggerisce che la ricetta autentica sarebbe un tantino diversa... E che q.b. non può significare "quattro barili"].
[Nota. Per completezza e correttezza di informazione aggiungo che Sola Fide+Sola Scriptura è il tratto comune delle oltre 40.000 congregazioni protestanti, ma non tutte sono fondamentaliste allo stesso grado. Infatti hanno raggiunto, e oltrepassato, il numero di 40.000 (altri conteggi più pignoli dicono 60.000) proprio perché non concordano tra loro sulle dottrine/idee/interpretazioni da seguire. Ad onor del vero, ad esempio i luterani e gli anglicani sono molto più vicini in generale alle posizioni cattoliche, mentre gli evangelici e i pentecostali tendono all'estremo opposto. In ogni caso tutti i protestanti non ammettono la Tradizione né il Magistero, e tantomeno il Deposito della Fede, cioè un tramandamento fedele costante del messaggio di Gesù Cristo, scritto e orale, secondo successione apostolica a partire da 2000 anni fa. Il problema iniziò con Lutero 500 anni fa, peraltro con alcune critiche giuste su determinate questioni che infatti la Chiesa di Roma accettò, ma poi il fenomeno degenerò in divisioni incolmabili con i "successori" di Lutero. La divisione delle Chiese Ortodosse Orientali invece non è così grave perché esse mantengono la Tradizione e i Sacramenti sostanzialmente come quelli cattolici - risalendo alla stessa nostra radice bimillenaria].
Pax et bonum
Francesca Burigotto
P.s. stavolta il post è lunghetto da leggere, soprattutto dai telefoni... ma ho cercato di concentrare molte informazioni in una sola "lezione".
Per chi riuscisse ancora a reggere consiglio un video. Ecco che cosa può succedere (e succede) se si esclude la Sacra Tradizione dalla Fede.
Si tratta di una storiella esilarante (molto!) di un bravissimo youtubista.
Ateo. Nei fatti lui intende prendere in giro i credenti, e ovviamente usa la Bibbia. In realtà, sia nella parte della presa in giro, sia nella (comica) "difesa della fede" del suo alter ego, il ragazzo usa solo ed esclusivamente argomenti protestanti. Sicuramente non lo sa. E sicuramente quasi tutti gli italiani cattolici che lo guardano si sentono chiamati in causa. Proprio perché la mentalità protestante ha avuto ampia diffusione anche nella società cattolica. Ma... come dire... noi cattolici non c'entriamo niente con quelle idee né con quel modo di interpretare la Bibbia. Eppure... eppure la maggioranza degli italiani non saprebbe come rispondere al ragazzo. Fino a qualche anno fa neanche io - seppur sincera credente - avrei saputo cosa dire e... sì, probabilmente avrei risposto come risponde l'ingenuo "difensore" nel video (cioè procedendo per luoghi comuni. Protestanti).
Guardatelo perché è davvero divertente. Un vero talento come autore ed attore.
-------- Messaggio personale per la mia amica Linda: lo sai che non ce l'ho coi protestanti, è solo per uno studio/analisi, dialogo costruttivo (non distruttivo). Un po' punzecchiante ok, ma sereno.
Salutami tua mamma. -----------
EDIT. Ad integrazione del già lungo post. ... Ops. Riflettevo che... forse è il caso che inizi a rispondere al ragazzo del video qua sopra.
Beh, ecco, giusto per un inizio, intanto darei la parola alla nostra radice tri-quadrimillenaria, visti i versetti biblici che sono stati letti.
Quindi linko un video in cui si svolge un festeggiamento (che ora non mi dilungherò a spiegare) e nel quale potete osservare lo stesso testo (Torah / Pentateuco) che è stato letto dal ragazzo ateo, solo che nel prossimo video lo vedrete nei libri in lingua originale e poi più avanti lo vedete anche tenuto "in braccio" in forma di rotoli, allo stesso modo in cui viene tenuto in braccio il bambino.
Significativo, paradigmatico, il fatto che il protagonista del precedente video è soltanto uno (che recita tutte le parti) mentre nel seguente si tratta di una comunità umana riunita intorno a certi valori. Così inizia la Tradizione. Dal latino tradere = trasmettere, consegnare, affidare, tramandare.
Ok, se avete finito di ballare coi nostri amici Chabad (eccezionali!), vediamo l'ultimo passo.
Chiarito il fatto che sia Il Cucchiaio d'Argento che la Bibbia vengono letti all'interno di una tradizione, e che al di fuori di quella non si comprendono, come stabiliamo la differenza tra un importante libro di cucina e la Bibbia? Entrambi sono libri. Entrambi sono contestualizzati in una cultura precisa. Ma perché la Bibbia è Sacra Scrittura mentre un libro di ricette non lo è?
A voi le riflessioni...
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Aggiornamento.
Come promesso ho preparato un post sulla Sacra Tradizione.
Con questa seconda ed ultima parte potete avere un buon quadro completo sull'argomento. Attualmente è un tema su cui c'è molta confusione. Ho cercato di portare un po' di chiarezza, soprattutto per i niubbi.
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