Musica di stagione
Nell'ultimo post LEGGI QUI Shanah Tovah ho ricordato che in questi giorni siamo passati dall'anno ebraico 5777 all'anno 5778.
A partire dal capodanno ebraico si susseguono in questo periodo una serie di ricorrenze religiose molto importanti.
Appena terminati i festeggiamenti con i riti di Rosh HaShanah inizia il periodo penitenziale che culmina poi nelle 24 ore di strettissimo digiuno (no cibo, no acqua) di Yom Kippur, Giorno dell'Espiazione, quest'anno 29-30 settembre.
Poco dopo Yom Kippur ci si incammina verso la festa di Sukkot - Festa delle Capanne (o Festa dei Tabernacoli), che ricorda i 40 anni del popolo nel deserto. Grandissima festa. Quest'anno Sukkot inizia il 4 ottobre e termina il giorno 11 ottobre.
E infine, nei giorni 12 e 13 ottobre si celebra la Simchat Torah, la gioia della Torah. In sintesi consiste nella chiusura del ciclo di lettura della Torà (intero Pentateuco) in sinagoga e nell'inizio del nuovo ciclo annuale - ripartendo da Genesi.
Come sapete, anche noi cattolici all'incirca nello stesso periodo apriamo il nuovo Anno Pastorale.
Il nostro Anno Liturgico invece parte un pò più tardi.
Vi ricordo che l'Anno Liturgico cattolico termina sempre la domenica di Cristo Re. Quello nuovo inizia con l'Avvento. Attraverso la scansione liturgica, con un ciclo triennale di "alternanza" dei diversi evangelisti, ripercorriamo ogni volta le tappe della storia biblica e le feste cristiane, in primo luogo legate a Nostro Signore Gesù Cristo. Ogni anno si fa innanzitutto esperienza di approfondimento della vita e del messaggio di Gesù Cristo per noi, ma si impara anche il cammino della Chiesa, popolo di Dio, attraverso le feste legate a Maria e ai santi. Non si tratta infatti di un racconto astratto al quale si assiste da lontano, ma di una partecipazione personale e comunitaria dalla quale ricavare insegnamenti di vita quotidiana - in una prospettiva che vede tutta la storia dell'umanità in relazione con Dio. In altre parole: nelle tappe dell'anno liturgico noi cristiani impariamo chi siamo, e lo facciamo attraverso il Dio-con-noi (in ebraico "Immanuel", l'Emmanuele cioè Gesù, il Figlio che ci "spiega" il Padre e lo Spirito Santo).
Per rispolverare la memoria di queste feste e ricorrenze, abbastanza sconosciute ai più, dedico dei video musicali "risveglianti" la spiritualità.
Stavolta vi propongo un triplo salto (vitale). Salteremo su e giù dall'ebraismo al cristianesimo in diverse varianti spirituali, diciamo così.
Partiamo dal Canto del Mare di Mons. Marco Frisina, eseguito nelle nostre chiese. Dalla colonna sonora italiana del film d'animazione "Il Principe d'Egitto" (DreamWorks). La qualità delle immagini qui non è granché ma l'audio è perfetto. Questo canto piace moltissimo a bambini e adulti.
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Passiamo poi al canto ebraico HaShem Melech (Il Signore è il Re), nella versione di Beri Weber. In realtà si trattava in origine di una canzone pop ripresa da Gad Elbaz che l'ha trasformata in canto religioso. Ripresa di nuovo da Beri Weber. Versione chitarra live.
Nel video Beri indossa due elementi tipici della preghiera ebraica: il tallìt (mantello con le frange rituali) e i tefillin (cioè il 'nastro' che vedete sul braccio, allacciato e collegato alla scatolina sulla testa contenente versetti della Torah). Dagli studi storici ci risulta che già duemila anni fa (anzi da prima) esisteva il tallìt, e che Gesù lo indossasse. [si può dedurre nella versione greca e latina dei vangeli].
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Sempre di Beri Weber, che è uno dei miei cantanti ebrei preferiti, è appena uscita Vetaher Libenu ("purifica i nostri cuori"), in preparazione del prossimo Yom Kippur. La riproposizione di un classico con la voce e l'interpretazione di Beri.
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Saltando su altri ritmi, ecco il Shira Choir [un coro di ebrei cosiddetti 'ultraortodossi' ma non è che sono "ultrà" in sensi negativi] che canta un testo composto da loro coi salmi 127 e 121. Im HaShem lo Yivneh bait.
- "se il Signore non costruisce la casa".
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Saltiamo di nuovo nel cristianesimo, o quasi. Siamo nei movimenti religiosi ebraici detti messianici, i quali credono in Gesù ma non sono aderenti a chiese cristiane (o non ancora). Elihana, ebrea messianica, canta Baruch haba b'Shem Adonai - "Benedetto Colui che viene nel nome del Signore".
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Altro canto ebraico messianico molto bello è Yeshua El Yakar - "Gesù Signore prezioso". Piace a molti cattolici, me compresa.
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Concludiamo con un canto tutto cristiano originale. Un Pater Noster gregoriano. Meditazione sulla preghiera insegnataci direttamente da Gesù.
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Buon ascolto
... dopo il caffè vi propongo la lettura di un lavoro che si potrebbe definire "di raccordo" che si sta svolgendo già da alcuni decenni in Israele nelle comunità cattoliche di lingua ebraica
Il Grande Avvento
A partire dal capodanno ebraico si susseguono in questo periodo una serie di ricorrenze religiose molto importanti.
Appena terminati i festeggiamenti con i riti di Rosh HaShanah inizia il periodo penitenziale che culmina poi nelle 24 ore di strettissimo digiuno (no cibo, no acqua) di Yom Kippur, Giorno dell'Espiazione, quest'anno 29-30 settembre.
Poco dopo Yom Kippur ci si incammina verso la festa di Sukkot - Festa delle Capanne (o Festa dei Tabernacoli), che ricorda i 40 anni del popolo nel deserto. Grandissima festa. Quest'anno Sukkot inizia il 4 ottobre e termina il giorno 11 ottobre.
E infine, nei giorni 12 e 13 ottobre si celebra la Simchat Torah, la gioia della Torah. In sintesi consiste nella chiusura del ciclo di lettura della Torà (intero Pentateuco) in sinagoga e nell'inizio del nuovo ciclo annuale - ripartendo da Genesi.
Come sapete, anche noi cattolici all'incirca nello stesso periodo apriamo il nuovo Anno Pastorale.
Il nostro Anno Liturgico invece parte un pò più tardi.
Vi ricordo che l'Anno Liturgico cattolico termina sempre la domenica di Cristo Re. Quello nuovo inizia con l'Avvento. Attraverso la scansione liturgica, con un ciclo triennale di "alternanza" dei diversi evangelisti, ripercorriamo ogni volta le tappe della storia biblica e le feste cristiane, in primo luogo legate a Nostro Signore Gesù Cristo. Ogni anno si fa innanzitutto esperienza di approfondimento della vita e del messaggio di Gesù Cristo per noi, ma si impara anche il cammino della Chiesa, popolo di Dio, attraverso le feste legate a Maria e ai santi. Non si tratta infatti di un racconto astratto al quale si assiste da lontano, ma di una partecipazione personale e comunitaria dalla quale ricavare insegnamenti di vita quotidiana - in una prospettiva che vede tutta la storia dell'umanità in relazione con Dio. In altre parole: nelle tappe dell'anno liturgico noi cristiani impariamo chi siamo, e lo facciamo attraverso il Dio-con-noi (in ebraico "Immanuel", l'Emmanuele cioè Gesù, il Figlio che ci "spiega" il Padre e lo Spirito Santo).
Per rispolverare la memoria di queste feste e ricorrenze, abbastanza sconosciute ai più, dedico dei video musicali "risveglianti" la spiritualità.
Stavolta vi propongo un triplo salto (vitale). Salteremo su e giù dall'ebraismo al cristianesimo in diverse varianti spirituali, diciamo così.
Partiamo dal Canto del Mare di Mons. Marco Frisina, eseguito nelle nostre chiese. Dalla colonna sonora italiana del film d'animazione "Il Principe d'Egitto" (DreamWorks). La qualità delle immagini qui non è granché ma l'audio è perfetto. Questo canto piace moltissimo a bambini e adulti.
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Passiamo poi al canto ebraico HaShem Melech (Il Signore è il Re), nella versione di Beri Weber. In realtà si trattava in origine di una canzone pop ripresa da Gad Elbaz che l'ha trasformata in canto religioso. Ripresa di nuovo da Beri Weber. Versione chitarra live.
Nel video Beri indossa due elementi tipici della preghiera ebraica: il tallìt (mantello con le frange rituali) e i tefillin (cioè il 'nastro' che vedete sul braccio, allacciato e collegato alla scatolina sulla testa contenente versetti della Torah). Dagli studi storici ci risulta che già duemila anni fa (anzi da prima) esisteva il tallìt, e che Gesù lo indossasse. [si può dedurre nella versione greca e latina dei vangeli].
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Sempre di Beri Weber, che è uno dei miei cantanti ebrei preferiti, è appena uscita Vetaher Libenu ("purifica i nostri cuori"), in preparazione del prossimo Yom Kippur. La riproposizione di un classico con la voce e l'interpretazione di Beri.
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Saltando su altri ritmi, ecco il Shira Choir [un coro di ebrei cosiddetti 'ultraortodossi' ma non è che sono "ultrà" in sensi negativi] che canta un testo composto da loro coi salmi 127 e 121. Im HaShem lo Yivneh bait.
- "se il Signore non costruisce la casa".
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Saltiamo di nuovo nel cristianesimo, o quasi. Siamo nei movimenti religiosi ebraici detti messianici, i quali credono in Gesù ma non sono aderenti a chiese cristiane (o non ancora). Elihana, ebrea messianica, canta Baruch haba b'Shem Adonai - "Benedetto Colui che viene nel nome del Signore".
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Altro canto ebraico messianico molto bello è Yeshua El Yakar - "Gesù Signore prezioso". Piace a molti cattolici, me compresa.
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Concludiamo con un canto tutto cristiano originale. Un Pater Noster gregoriano. Meditazione sulla preghiera insegnataci direttamente da Gesù.
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Buon ascolto
... dopo il caffè vi propongo la lettura di un lavoro che si potrebbe definire "di raccordo" che si sta svolgendo già da alcuni decenni in Israele nelle comunità cattoliche di lingua ebraica
Il Grande Avvento
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