Dio è cattolico?

Ho perso il conto del numero delle discussioni che ho letto online al riguardo... Lunghi post, lunghe ore, lunghi giorni a girare in tondo senza uscirne mai. Duelli all'ultimo sangue. Morti e feriti sul campo di battaglia (virtuale). Dopodiché, tregua per fare rifornimento di viveri e munizioni... e poi ancora: botta e risposta, botta e risposta, botta e risposta, botta e risposta...

Tuttavia il problema - casomai per qualcuno ancora lo fosse - è solo terminologico.
La questione in realtà è semplicissima.



"Dio è cattolico?"
DIPENDE.

È lo stesso giochetto per citrulli della domanda "Gesù è cristiano?".
(comunque, a scanso di equivoci: Gesù ha dato il via al cristianesimo, essendo Lui il Cristo. Quindi è il fondatore del cristianesimo, ma non è "cristiano". Gesù, come uomo, è ebreo. L'ebreo Gesù di Nazareth è il Cristo. Quindi i credenti in Cristo sono cristiani e l'èra che inizia con Lui è cristiana).

Prima riflessione.
Si può dire che Berlusconi è un berlusconiano? E che Renzi è un renziano? Che Confucio è confuciano? Che Garibaldi è garibaldino? Cioè, ha senso fare un'affermazione del genere?
No.

Seconda riflessione.
Può l'Essere Assoluto, può l'Essere Infinito essere incasellato in una categoria finita? La Chiesa Cattolica è una realtà limitata a questo spazio - tempo. È forse Dio limitato e limitabile in questo spazio - tempo? No.
La Santa Trinità esiste da sempre, e non da quando è stata rivelata nel tempo storico.
Lui, l'essenza divina, è il Creatore anche di questo nostro tempo definito e delimitato, ma non è certo sottomesso ad esso.

Terza riflessione.
Dio si serve certamente della Chiesa Cattolica (l'ha voluta Lui!) ma può operare, come Gli pare e piace, anche fuori della Chiesa visibile. E anche fuori e al di sopra della storia umana. E infatti lo fa. Perché è il Signore dell'Universo. Se fosse solo un pò meno di questo: non sarebbe Dio.
Dio è Dio. È solo Uno, ed è sempre quello.
Quindi può essere "cattolico" o "ebraico" o "musulmano" o "buddista"?
No.

Detto questo, passiamo su un altro piano.
"Cattolico" significa "universale". Il termine proviene dal greco antico ed è in tale senso che la Chiesa venne definita "cattolica".
Quindi con la domanda "Dio è cattolico?" si potrebbe anche intendere "Dio è universale?".
Risposta: certo che !
(infatti avevamo già constatato nel ragionamento precedente che Dio è il Signore dell'Universo).

Ecco. E adesso un altro piano ancora: quello delle "descrizioni di Dio".
Premessa: Dio non è definibile né contenibile in nessuna mente umana. Il Creatore non può essere compreso completamente dalla creatura. L'infinito non può essere "capito" e definito dal finito. Dio rimane, in gran parte, indefinito e indefinibile. Di fronte a Dio ogni nostra parola descrittiva in lingua umana rischia di essere terribilmente inadeguata, e la scelta di gran lunga più saggia è sempre quella di rimanere zitti: un silenzio di gratitudine e di contemplazione.

Detto questo - e siccome il linguaggio umano (insieme alla ragione) è pur sempre un dono di Dio - può l'uomo dire qualcosa su Dio? Può intuire qualcosa? Può descriverlo in qualche maniera? Sì.
L'uomo può avere una certa conoscenza di Dio grazie alla Ragione e grazie alla Rivelazione (proveniente da Dio stesso).
Questa è la concezione cristiana della faccenda: attraverso la ragione e la rivelazione divina, quindi attraverso un (duplice) movimento che va dall'Uomo a Dio e da Dio all'Uomo noi possiamo descrivere ed avere una concezione di Dio.
Ok. Ma a questo punto si constaterà che ci sono al mondo varie concezioni/descrizioni di Dio: giudeo-cristiana, ebraica, islamica, buddista, induista...
Bene.
Quale tra queste è la più razionale? Qual è la più "ragionevole" rispetto ai dati in nostro possesso? Qual è la più profonda? Qual è la più ampia? Qual è la più alta? Qual è la più precisa, per quanto possibile? Qual è quella più completa? Qual è quella che dà le risposte più "probabili" sulla relazione tra Dio e l'umanità? Qual è la più bella? (la bellezza conta, eh!).
Qual è la descrizione più adatta a dar conto del Dio-Amore? Qual è quella che più considera la realtà e la storia?
Quale descrizione di Dio conferisce una dignità e un valore alla persona umana tali che nessuna altra religione o filosofia o ateismo ha mai conferito?
Quale descrizione assegna all'umanità un ruolo così alto in relazione con Lui da farti esclamare "se un Dio esiste deve essere quello"?
*(vedi nota).

Non ci sono dubbi. La descrizione migliore di Dio è quella cristiana cattolica: Padre, Figlio e Spirito Santo, in relazione con la creazione, con l'umanità, con la redenzione - e con il fine ultimo di tutto questo.
In tal senso, Dio è "cattolico"?
Cioè Dio è quello descritto dai cattolici nella loro concezione giudeo-cristiana?
In tal senso, ma solo in tal senso: , Dio è cattolico.

Conclusione:

Domanda: Dio è cattolico?
Risposta: DIPENDE.


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(*) e quindi non ti resta che stabilire se Dio c'è oppure no. Anzi, prima che arrivi qualcuno a correggermi, la dizione filosoficamente corretta è: se Dio "è" oppure "non è". Alché la risposta viene anche un pò da sè. 
Tutto ciò presuppone anche che una persona conosca la fede cattolica correttamente, non "per sentito dire" e nemmeno secondo la comprensione (infantile) che aveva ai tempi della Prima Comunione.

Con tutti i messaggi contraddittori e martellanti ai quali si viene sottoposti oggi, decidere di approfondire personalmente per poter scegliere con la propria testa diventa quasi obbligatorio se si vuole evitare che altri decidano al posto nostro (imponendoci i loro modelli di vita). Nella confusione attuale può sembrare che una fede sia equivalente ad un'altra. O che il teismo equivalga all'ateismo. In realtà ... non è così. La base del proprio Credo gioca un ruolo importantissimo per la realizzazione personale e sociale. 

Una domanda connessa è anche: se un Dio c'è ...come deve essere per essere veramente e credibilmente Dio? 
Chi va in fondo a questa domanda e poi studia le diverse "descrizioni", con tutta probabilità vedrà che la migliore descrizione è la cattolica. Questa evidenza nasce sia dal ragionamento di testa sia dalla pace del cuore... ed è sorprendente come tale conclusione corrisponda alla Rivelazione compiuta in Gesù. 

...Tuttavia.. almeno per quanto riguarda il cattolicesimo, non si può nemmeno dire che la Fede corrisponda all'aver comparato "matematicamente" le diverse teorie e nell'aver dedotto quella vincente... No. Non è neanche questo. Lo è certamente in parte (perché se si studia adeguatamente il messaggio cristiano completo cioè quello cattolico ci si rende conto dell'abissale differenza rispetto al "resto del mondo"). Ma va detto che la Fede cristiana alla fine è una sorta di... constatazione. Una sorta di autoevidenza, che può essere accompagnata dallo studio oppure no. Perfino i grandi pensatori, i grandi teologi, i grandi santi della storia del cristianesimo o i grandi convertiti generalmente non sono partiti dallo studio teorico. Più frequentemente si è trattato e si tratta di constatare che cosa accade nella vita dei veri credenti: e tutto questo io non lo posso descrivere su un blog né pubblicando un libro. In pratica: è l'incontro con chi ha incontrato Gesù Cristo che crea un dubbio (buono) nella persona e la incoraggia a "provare" quell'incontro. Tale prova è ciò che in genere fa nascere la Fede. Perché accade che ... semplicemente non sia spiegabile con l'autosuggestione la vita vibrante e un certo tipo di "gioia" inconfondibile (e diversa dalle altre) che si riscontra nei (veri) cristiani. Le idee o le suggestioni non generano quella gioia. Le idee non generano quella vita. Solo il radicamento nella Realtà può farlo. Solo dalla Verità che combacia perfettamente con la Realtà può nascere certa... potenza. Un'umile potenza. Un'umile vita vera, chiara, capace di trasformare le persone che si avvicinano. Pubblicherò un post con dei filmati su un ragazzo di nome Nick per spiegare ciò che intendo (tenendo sempre presente che nemmeno youtube può comunicare ciò che viene comunicato di persona). Per il momento mi fermo qua.

Pax et bonum

Francesca Burigotto




Commenti

Anonimo ha detto…
Grazie per l'ottimo e stimolante articolo. Sia concesso ricordare le parole con le quali san Tommaso d'Aquino affermava tanto la necessità quanto la perenne insufficienza della parola umana e della sua aspirazione a essere via di verità e di vita eterna, capace di condurre i lettori-uditori per mano fino ad incontrare il Verbo di Dio fattosi carne.

Il testo è il seguente: «...Infatti, infinite parole umane non sono in grado di adeguare l'unico Verbo di Dio. Dall'inizio della Chiesa si è sempre scritto su Cristo, però mai abbastanza. Anche se il mondo dovesse durare centinaia di migliaia di anni, i libri che si riusciranno a scrivere su di lui non riusciranno a esplicitare perfettamente i suoi gesti e le sue parole» (fonte: Jean-Pierre Torrell, O.P., Amico della Verità. Vita e opere di san Tommaso d'Aquino", ESD, p. 302, ISBN 978-88-7094-798-4, p. 306). La questione è discussa anche nel seguente blog Facebook, di recente attivazione: https://www.facebook.com/groups/1037031937044251 .

Mi permetto di linkare questo topic come un approfondimento consigliato ai lettori. Anche la mia è una piccola iniziativa recente, che spero possa crescere.

Ancora grazie per questo Suo intervento.
Distinti saluti,

Marco De Antoni
Francesca ha detto…
Grazie a Lei per il Suo apprezzamento e contributo.