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Visualizzazione dei post da aprile, 2020

Al terzo dì ⛅ Quel giorno dopo il Sabato; dal primo mattino alla tarda serata

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"Le mitologie e le filosofie furono colà seppellite, insieme con gli dei e gli eroi e i sapienti.  Secondo la grande parola romana, essi avevano vissuto. Ma come potevano vivere, così potevano morire, ed erano morti. Al terzo dì, gli amici di Cristo vennero sul far del giorno a quel luogo e trovarono la tomba vuota e la pietra sepolcrale rotolata da un lato.  Si resero conto in varia guisa del nuovo miracolo, ma non capirono che un mondo era morto in quella notte. Quel che essi vedevano era il primo giorno di una nuova creazione, con un nuovo cielo e una nuova terra: e in sembianza di giardiniere Dio camminava nuovamente nel giardino, nel fresco non di una sera, ma di un'alba." Da L'Uomo Eterno, G.K. Chesterton Dal Vangelo di oggi 26 aprile 2020 Terza Domenica di Pasqua (Lc 24,13-35) Ed ecco, in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus , distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro

Perché noi cattolici non siamo andati a Messa durante l'epidemia di Covid-19 (neanche a Pasqua)

Il problema serio di cui parlo in questo post. Gli episodi (alcuni veri, altri probabilmente montati ad arte) delle "messe clandestine in barba alla pandemia"  sono degli indicatori di poca consapevolezza di quella che alcuni (cattolici?) considerano e rivendicano come la propria fede. O come l'applicazione della propria libertà di culto sancita - in Italia - dai Patti Lateranensi. Comunque, al di là di tali episodi, ad un livello più  generale, sembra dominare una grande confusione sull'argomento - sia dei credenti sia degli osservatori "laici". Domanda. Chi mi dice che l'autrice di questo post non stia ancora più confusionata di quelli richiamati qua sopra? Risposta. Leggi e giudica con la tua testa. Il punto della situazione. Da quando in Italia il coronavirus ha iniziato a diffondersi in modo grave e mortale, le chiese cattoliche - coordinate  su base diocesana - hanno preso i provvedimenti più adatti per tutelare l'intera popolazion

Cristo è Risorto e vive! ✨✨ Canti di esultanza ✨✨

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💛Domenica di Pasqua💛 Gloria! Alleluia Cristo è risorto veramente                                            Thank you Lord    You are Holy Immanuel

Exsultet! Buona Pasqua 💐💐💐💐💐💐💐💐

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Notte tra l'11 e il 12 aprile 2020. L' Exsultet - o Exultet o Preconio Pasquale o Lode del Cero - è l' inno che solitamente, dopo i segni rituali iniziali, apre la liturgia della Veglia di Pasqua. Può essere cantato oppure anche letto normalmente (se il sacerdote non sa cantare e/o se non c'è un cantore che lo possa eseguire). Quest'anno non potremo sentirlo di persona in una chiesa perché siamo tutti a casa per la pandemia. La veglia di quest'anno per i cattolici è una veglia di preghiera personale e familiare. Chi avrà scelto di seguire una celebrazione senza popolo in televisione, alla radio o via streaming, avrà già ascoltato il celebre canto. Qui di seguito, linko due delle esecuzioni reperibili in rete che preferisco in assoluto: è sempre lo stesso Exsultet, in italiano e in latino. Senza preoccuparmi di essere politically correct dichiaro apertamente che - eccetto quelle due versioni - tutte le altre fantasiose imitazioni del preconio  o

Perché è importante leggere il Salmo 22 per intero

"Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?" "Come è noto, il grido iniziale del Salmo, «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?», è riportato dai Vangeli di Matteo e di Marco come il grido lanciato da Gesù morente sulla croce (cfr Mt 27,46; Mc 15,34).  Esso esprime tutta la desolazione del Messia, Figlio di Dio, che sta affrontando il dramma della morte, una realtà totalmente contrapposta al Signore della vita. Abbandonato da quasi tutti i suoi, tradito e rinnegato da discepoli, attorniato da chi lo insulta, Gesù è sotto il peso schiacciante di una missione che deve passare per l’umiliazione e l’annichilimento. Perciò grida al Padre, e la sua sofferenza assume le parole dolenti del Salmo.  Ma il suo non è un grido disperato, come non lo era quello del Salmista, che nella sua supplica percorre un cammino tormentato sfociando però infine in una prospettiva di lode, nella fiducia della vittoria divina.  E poiché nell’uso ebraico citare l’inizio di un Salmo impl

Getsemani

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Salita al Monte degli Ulivi, in direzione da ovest verso est ©foto DISF.org  ©foto sito Papaboys ©foto nonsoloturisti.it ©foto sito Santuario Getsemani - dei frati francescani di Terra Santa Dipinto di Carl Heinrich Bloch  Gesù nel Getsemani confortato dall'angelo (Luca cap. 22) Il termine Getsemani proviene dall'aramaico e ha i suoi corrispondenti, abbastanza simili, in ebraico e siriaco. Ovviamente nei vangeli troviamo la traslitterazione greca. Significa: frantoio (lo strumento/luogo per fare l'olio). Ed è quindi legato all'attività che si faceva in quell'orto/giardino. Le seguenti informazioni provengono dalla Custodia di Terra Santa  (che è una "sezione" - in termini tecnici: provincia - dell'ordine dei frati francescani). Link https://www.custodia.org/it/santuari/getsemani Getsemani è il termine usato dagli evangelisti Marco e Matteo per indicare il luogo in cui Gesù si recò dopo l’Ultima Cena.  La

Domenica della Passione del Signore 🌹🌹🌹🌹🌹 Le Palme 🌿🌿🌿

Letture della liturgia di oggi. Da App Bibbia Cattolica [per Android su Play Store; gratuita; zero pubblicità; utilizzabile anche offline; contenente le ultime due versioni CEI, più le versioni ebraica, greca e latina, e versione americana public domain. Sviluppatori: l'applicazione è stata progettata e sviluppata dal dott. ing. Flavio Barisi; la grafica e i contenuti sono stati revisionati dal dott. prof. Amerigo Muschi] Neretto mio all'interno delle letture. Domenica, 5 aprile 2020 Domenica delle Palme: Processione [Nota. Il rito della processione con gli ulivi/palme è sospeso a causa della pandemia di Covid-19;  la celebrazione nelle chiese cattoliche si fa nella forma  senza popolo (prevista dalla Chiesa) - ed è diffusa dai mezzi di comunicazione per chi desidera seguire in diretta lo svolgimento delle liturgie, in particolare del Papa e dei vescovi, ma la "visione" tramite questi mezzi non è un precetto, cioè non è obbligatorio. Per i cattolici rim