Ancora sui temi arcobaleni. "Love is love"? Perché oggi è vietato parlarne da una prospettiva religiosa?

Che cosa insegna la Chiesa di "così strano" sulle persone che provano attrazione fisica e/o sentimentale verso altre persone dello stesso sesso?

[annotazione linguistica storica. 
In tempi recenti queste persone sono state denominate "omosessuali" per distinguerle dalle persone dette "eterosessuali" - entrambe sono classificazioni modernissime che però riducono l'identità di un essere umano a quello che fa coi genitali o con l'apparato digerente. 
Il linguaggio antico biblico in realtà è ancora più esplicito e addirittura più crudamente fisico rispetto a quello moderno PERÒ la distinzione antica non categorizzava a priori le relazioni di coppia etero/omo, bensì indicava le concrete azioni fisiche sbagliate - chiunque le compisse - con uomini, con donne, con animali, o da solo. 
In definitiva la Bibbia e tutti i documenti giudeo-cristiani extra-biblici sono perfettamente democratici nella distribuzione dei peccati. 
Infatti anche un "etero" può fare azioni "omo". Oppure marito e moglie nella loro relazione fisica potrebbero comportarsi per tutta la vita esattamente come in una relazione gay.  Né più né meno. Quindi per un cristiano non ha moltissimo senso definire una coppia "etero" o "omo". 
Si deve guardare alla realtà della relazione fisica.
Per il giudeo-cristianesimo un eventuale "orientamento" oppure una eventuale "attrazione" sono cose ben distinte dall'azione pratica. 
Mi sono spiegata? Insomma: la Bibbia è molto concreta semplicemente perché gli insegnamenti ebraici e cristiani confluiti nel Libro sono sempre stati concretissimi].

Comunque.
Oggi il politically correct vieta praticamente di parlarne in modo chiaro e limpido... 
E quando qualcuno ne accenna citando i valori cattolici si levano contro il malcapitato delle polemiche acide, aggressive, tante accuse ed insulti, più o meno espliciti.
Io che, di mia abitudine, parlo a 360 gradi di tutto e con tutti (della serie no limits)... Ho dovuto rendermi conto più volte del "fenomeno".
Fino a non molti anni fa, l'indottrinamento sociale anticattolico mi aveva fatto credere che era "liberazione" (di chi? da cosa?) pensarla in certa maniera sulla sessualità umana, e di conseguenza la pensavo secondo quel diktat mondano anticristiano, MA è stato soltanto applicando la mia libertà di ragionare e di valutare il vero insegnamento cristiano (nella Chiesa) che ho dovuto rendermi conto che poi... poi, in definitiva, nella quotidianità mi era vietato OVUNQUE di parlare/pensare come proponeva Gesù Cristo - se non passando per fondamentalista religiosa.
In sintesi: il dialogo sereno oggi è molto ostacolato e spesso del tutto proibito se non la pensi come comandano la tivù e il cinema "di moda".

Come in passato i perbenisti vietavano di parlare liberamente di questioni sessuali mentre imponevano di parlare della cicogna come "origine" dei neonati,
OGGI i perbenisti vietano di parlare dell'insegnamento cristiano sulle questioni omosessuali mentre impongono di parlare pornograficamente di qualsiasi pratica fisica degli esseri umani come se fossero scimpanzè sotto osservazione degli zoologi.

A (parziale) discolpa del perbenista odierno c'è tuttavia da dire che egli offre un'alternativa al suo popolo sottomesso:
un suddito del novello perbenismo può essere giudicato accettabile (cioè socialmente "emancipato") se ingurgita e poi ripete a pappagallo il dogma passepartout "love is love".

[Info =per chi ancora non lo sapesse "love is love" significa "l'amore è amore" - e quindi, se putacaso tu ti innamorassi perdutamente dell'albero di prugne oppure del cane lupo, potresti lodevolmente e indifferentemente ingropparti l'uno o l'altro perché - si sa - "love is love". 
A partire da questo concetto per arrivare ai "movimenti di liberazione dei pedofili" capirete che il passo è breve. Cosa conta l'età in fin dei conti? Ricordati che "love is love"!!
E se per caso anche il bambino provasse "love" per il pervertito pedofilo, il pervertito ha già il primo passo per tentare di derubricare il crimine. Vi ricordo che già da molti anni questa criminale ignobile "liberazione" viene teorizzata a livello accademico-scientifico da certi intellettuali di alto rango. E ci sono associazioni che promuovono la normalizzazione del sesso pedofilo. Negli USA e in Europa. Festeggiano anche una "giornata dell'orgoglio pedo" ogni anno solitamente a giugno].

Insomma, il perbenismo laicista odierno è veramente clemente nei confronti di tutti... Perfino nei confronti dei suddetti "intellettuali"
(i quali, tra parentesi, vanno d'amore e d'accordo coi pervertiti preti pedofili, cioè con quella fogna anti umana che ha invaso anche la Chiesa Cattolica. Chiusa parentesi).

Quindi chi si lamentasse per il fatto che il perbenismo moderno vieta di citare apertamente alcuni argomenti
(ad esempio: vieta di parlare della concezione cristiana del corpo umano e delle relazioni fisiche cristiane)...
Beh, è veramente un ingrato!!

E allora, voilà: sarò ingrata - dato che "quel" perbenismo (con la scusa di un'eventuale ipotetica "omofobia") impedisce la libera espressione e il libero ragionamento.

In altre parole, oserò esporre l'insegnamento sulle relazioni fisiche buone/cattive secondo Gesù Cristo, tramandato fedelmente nella Sua Chiesa.

Oserò perfino esporre (per intero) ciò che dice Papa Francesco in merito - visto che i media lo tagliuzzano sempre ad arte prima di mandare in onda le poche frasette pilotate.

In breve, la Chiesa insegna:
in tema di relazioni fisiche sessuali tra gli esseri umani,
se vuoi seguire Cristo, 
se vuoi che l'amore sia quello che insegna Lui, 
fai certe azioni ed evitane delle altre.

(un po' come i vegani quando ti dicono in tema di cibo: mangia questa categoria ed evita l'altra).

Premettendo che i non-credenti e i non-cattolici possono fare quel ca@@volo che gli pare -
perché i cristiani cattolici indicano queste "direttive" sui temi morali sessuali?

Forse per reprimere crudelmente le viscere dei poveri amanti?
No.

E allora, perché?

In poche parole:
perché tu possa raggiungere (già qui-ora-adesso) la tua gioia piena, il tuo benessere, la tua realizzazione, la tua salute.
E per il tuo successo come essere umano. Per inciso: il successo dell'umanità si verifica quando realizza il progetto per cui Dio l'ha creata.

Obiezione: Sì, ok, ma a te che ti frega se altri vogliono essere (o tentare di essere) felici in altri modi o se avranno il loro "successo" in altri modi?
Risposta: In effetti... non me ne frega niente in sè e per sè.
In un senso puramente laico quotidiano, io sono generalmente una totale menefreghista su quel fronte.

Tuttavia: da una prospettiva di libertà di pensiero/espressione e dal fatto che Gesù Cristo ha ordinato a noi cristiani di diffondere la Sua Parola, io posso far conoscere il Suo insegnamento a chi lo vuole conoscere.
Sì. Ho rinnegato il dogma "love is love". Sono praticamente un'apostata.
E personalmente oggi ritengo un ordine di Gesù Cristo più obbligante di un'opinione di Nichi Vendola, di Berlusconi, o di Conchita Wurst.

Questo è mio diritto.
Chi lo vuole bloccare tramite leggi inique va contro la libertà di pensiero e di parola.

Poi, c'è anche un motivo più vitale. Ecco, si tratta anche di questo:
la gioia è qualcosa di immensamente superiore alla felicità.
Intendo dire che per noi cristiani ...la felicità è davvero troppo poco.
Non riesci tu a percepire che la parola "felicità" è insufficiente anche come parola? È limitata. Ha dei confini.
La felicità riguarda brevi segmenti di vita e non è mai costante.
È una cosa importante, ma non è costante.

Gioia
"la gioia è il gigantesco 
segreto del cristiano". 
(cit. Chesterton)

La gioia è quel senso di benessere che dimora costantemente in te e che coinvolge pienamente l'anima, la mente, il corpo con tutti i sensi.
La gioia è proprio roba fisica.
Non è solo roba intellettuale come la felicità. E di sicuro non è la smorta "pace dei sensi".

La fede cristiana è proprio "gioia dei sensi" in tutti i sensi.
La gioia è fisica, mentale, spirituale.
È la Vita che pervade ogni fibra del nostro essere.

E allora... il solo pensiero che a qualcuno manchi la gioia...
mi invita ad agire, a fare qualcosa. Come minimo a parlarne.

Perciò, ahimè, dato che la mission cristiana è diffondere il segreto... Andrò contro i perbenisti del "love is love".
Avviso ai naviganti:
Suggerisco di spezzare la lettura in diversi giorni... Il post è chilometrico perché spiegherò/linkerò molta documentazione cattolica e diverse dichiarazioni di Papa Francesco. Inoltre inviterò a fare ragionamenti e meditazioni, da vari punti di vista.

Ricordo qui le premesse che ho già pubblicato in precedenza:

1) Chi sono i BIGOTTI ? VEDI QUI
Tutte le categorie e le maschere del bigotto (di ieri e di oggi)

2) ARCOBALENI? Veramente chi si proclama "arcobaleno" permette la libertà di pensiero? VEDI QUI




Lo so.
Può sembrare polemica.
Non lo è.
È la spiegazione del pensiero cattolico.
Non piace a tutti?
Ok, non piace a tutti.
Perché non piace a tutti?
Secondo me perché tanti non hanno la pazienza (né la minima intenzione) di conoscerlo a fondo.
Tanti si accontentano dei falsi luoghi comuni sul cattolicesimo, sui cristiani e sulla Chiesa.
Ciò non significa che se si studia l'argomento poi lo si accetti di conseguenza.
Però lo studio libero da pregiudizi potrà fare intuire almeno la logica e la grandezza - e, per chi potrà avere questa Grazia, anche l'amore infinito per la persona umana su cui è basato.
In una sola parola: la bellezza del messaggio cristiano sul corpo.
La bellezza che porta alla verità.

Pausa caffè.
Solubile senza caffeina per un tazzone.
Caffeinato se espresso cortissimo.
Con miele d'acacia bio.
Buono.
... staccate anche voi per un po' gli occhi dallo schermo. Questo è un post molto lungo, come ho già detto.




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Osservando tante recenti polemiche sulle (varie) "famiglie" e le tante strumentalizzazioni politiche... mi è spesso venuto in mente che...

La vera "famiglia arcobaleno" è la Trinità.

Oh! Non fraintendete 😊
Non sto dicendo qualcosa tipo che la famiglia ideale sia composta di 3 uomini o di 3 donne. Il mio blog è contrario a tutte le eresie - e non sarò io ad inventarne di nuove.

Stavo dicendo che una realtà che veramente possa dare conto della meraviglia dell'arcobaleno è la Trinità.
Chiamata Santa Trinità.
Corrispondente all'Infinito Dio.
Amore infinito.
La Trinità è l'Amore stesso che continuamente crea e continuamente sostiene l'universo.
Quindi nessuna favoletta romantica.
La Trinità è quella che ha creato anche l'arcobaleno, quello meravigliosamente vero.
Dio ha creato le leggi naturali che in determinate condizioni formano l'affascinante visione per i nostri occhi.

Eh, già.
A me i falsi arcobaleni non piacciono.
Eppure oggi il mondo sembra offrirci soltanto quelli.
Il non-senso è arrivato al massimo.
Siamo giunti al punto che un vescovo (tra i più rigorosi dottrinalmente della Chiesa Cattolica) è stato percepito erroneamente come sostenitore della causa gay anticattolica perché ha indossato un copricapo coi colori (arcobaleno) che rappresentano la sua terra d'origine! Ora, ... chi conosce un minimo Arinze vede l'assurdità della cosa, ma chi non lo conosce ed è nutrito di sfilate gay pride televisive... vede un vescovo col cappello da "famiglia arcobaleno"...
Qui articolo sul Cardinal Arinze con la mitra arcobaleno

Sì. È stato scippato il vero arcobaleno a tutti i legittimi proprietari i quali lo hanno sempre usato per metafore realmente fondate sul multicolor... ed è stato ridotto a misero simbolo ideologico che di multicolore non ha proprio niente.
L'ideologia pseudo-arcobalena oggi risulta più una fobia del colore che un amore per il multicolore.
È una continua accusa sterile, asfissiante e martellante contro la vera famiglia colorata (mamma+papà+figli e poi +nonni+amici+parenti+fratelli+tutto il mondo).

Perché - in tema di coppie o famiglie, e SENZA OFFESA per nessuno - MA una coppia di 2 uomini oppure di 2 donne è... effettivamente monocolore.
Saranno contenti, ma sono contenti del monocolore.
Non possono definirsi "multicolore" da nessun punto di vista.
È un'aggregazione sociale con diritti riconosciuti (in varie forme) dalle leggi degli stati laici, ma il multicolore arcobaleno non c'entra niente.
Disclaimer: con ciò non sono qui a criticare malignamente le scelte dei non-cristiani (o di alcuni ex cattolici) di fare coppia con chi gli pare.
La critica cattiva per colpire Tizio o Caio non sta nelle mie corde.
Sono tuttavia consapevole che l'espressione aperta della fede cristiana sui temi morali delle relazioni fisiche inevitabilmente ci attira addosso i peggiori insulti, le accuse di bigottismo, omofobia, oscurantismo, repressionismo sessuale, e tutte le nefandezze possibili.

Eppure... anche il Dalai Lama dice le stesse cose (anzi molto-molto più severe), e nessuno gli ha mai detto "omofobo represso!".
(anche se da parecchi anni hanno smesso di invitarlo a fare conferenze buddiste in quel di San Francisco - cioè da quando fu chiaro che da un certo orecchio non ci sentiva proprio).
In pratica - sunto veloce - il Dalai ha detto e continua a dire: se tu non sei buddista fai quello che ti pare, ma se vuoi essere un vero buddista non ti azzardare.

[Disclaimer 2: io contesto chi vuole imporre una certa morale a chi non crede alla fonte dalla quale deriva quella morale - e allo stesso modo contesto le minoranze presuntuose che vogliono vietare la morale a chi invece ce l'ha di suo, ce l'ha ben fondata, così ben fondata da essere la fondatrice di tutta la civiltà europea].

Qui sto criticando - razionalmente - la falsa metafora dell'arcobaleno quando viene applicata ad una coppia monosesso.
Credo che sia una di quelle "trovate" efficacissime a livello di propaganda popolare quanto falsissime nel concetto veicolato.
Soprattutto quando si arriva alla coppia unisex che pretende di "avere diritto ad un bambino" (!) per farlo crescere senza padre o senza madre.
Il ché significa togliere violentemente l'arcobaleno alla vita di quel bambino. Proprio come quando un piccolo perde il padre o la madre per incidente, per malattia, per guerra, o per altri motivi. Se accade: accade.
Ma se lo si provoca: è una grave violenza volontaria.

Per i non-cristiani può essere normale reclamare un bebè come "diritto".
Per le mentalità non-cristiane un neonato può essere un oggetto da reclamare come diritto. E io per loro non ho argomenti validi sul "perché" un neonato non è una merce che gli spetta "di diritto".

Per i cristiani, per coloro che seguono Cristo, è il bambino che ha il DIRITTO ad una madre e ad un padre. Punto.

Per i cristiani, gli uteri in affitto sono sempre un cumulo di violenze su diversi piani, personali e sociali, anche se la coppia è eterosessuale.
La coppia omosessuale aggiunge un'ulteriore violenza alla già ignobile montagna di violenze che gravano sul bambino: la violenza di togliere volutamente o la madre o il padre.




E sto, sì certo, sto criticando anche la pretesa di alcuni di dirsi "cattolici osservanti praticanti" mentre negano esplicitamente tutte le verità di fede cattolica per aderire alle ideologie anticristiane.
Questi "cattolici" ci sono, sono raccolti in vari gruppetti e vorrebbero, cito testualmente: "cambiare il Catechismo" (nel senso che vorrebbero cambiare la dottrina-base cattolica) dimostrando peraltro un'abissale ignoranza - in quanto nella Chiesa Cattolica è vero che tante cose sono modificabili, ma tante altre sono davvero immutabili. La morale sessuale sui temi suddetti rientra nelle categorie irreformabili. Neanche un Papa può modificarle.

A questo proposito si è espresso qualche giorno fa (settembre 2018) Papa Francesco:

[Oggi si dice:]
"ma oggi si può fare così"
"oggi si può vivere così"

"quando noi non prendiamo la totalità dell’annuncio di Gesù Cristo e quando noi accettiamo di vivere con “le novità” : convivere con ambedue le cose, finiremo per essere ipocriti".

"Se tu dici di essere cristiano e poi convivi con queste novità mondane, no: questa è ipocrisia".

"Cristo è uno solo. E Cristo è chiaro nel suo messaggio".

"L’invito della Chiesa oggi è non fare negoziati con 'le novità'  "

"non annacquare l’annuncio del Vangelo!"

Il testo completo di Papa Francesco QUI
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Riferimenti dottrinali nel Catechismo sull'omosessualità CLICCA QUI CATECHISMO e vedi paragrafi da 2357 a 2359. Nota importante per chi non è pratico di catechismi: ovviamente il cattolicesimo vede come peccato la pratica fisica omosessuale, non l'essere omosessuale come "orientamento" e/o "attrazione".

Riferimenti dottrinali ribaditi nel 2003 (pontificato Giovanni Paolo II) quando la Chiesa Cattolica emana un altro documento ufficiale sul tema delle unioni omosessuali:
http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20030731_homosexual-unions_it.html

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Pausa. Frullato di mela con semi di girasole.
(Ma che sei salutista?
Mah... Dipende. A volte sono salutista per lunghissimi periodi. Altre volte ho qualche caduta di stile con sacchetti di patate fritte e improbabili salse industriali. ... Anche lì, è sempre il solito discorso: sulla confezione mi garantiscono il gluten free ...e quindi io celiaca sono "libera". Libera di mangiare cibo spazzatura 😭 😂)
Fatevi un buon frullato che è meglio.


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Dichiarazioni di Papa Francesco.
Ne riporto solo alcune altrimenti questo post già chilometrico diventa infinito.

Da sempre (anche da prima di essere pontefice) Francesco combatte quelle che lui chiama "colonizzazioni ideologiche".
Fin da quando era vescovo e cardinale in Argentina le sue azioni e i suoi discorsi erano chiari - talmente risaputi dalla gente che si è attirato le antipatie delle correnti politiche argentine di maggioranza che nel 2010 hanno fatto approvare il matrimonio gay "nonostante Bergoglio". 
Per i parlamentari argentini pro matrimonio gay il principale avversario nella società argentina era il cardinale Bergoglio.
Vedi articolo di Sandro Magister
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350643.html

Ugualmente chiari in tal senso sono i suoi discorsi da pontefice.

Più volte Francesco ha spiegato che la Chiesa accoglie tutti.
La Chiesa VUOLE e DEVE accogliere tutti come sua missione su questa terra - e a tutti insegna quale è l'autentica vita cristiana.
Dunque la Chiesa NON giudica mai una persona.
"Chi sono io per giudicare?" 
- come giustamente disse il Papa con la sua frase diventata virale 
(oltre che censurata nel suo contesto e quindi fatta passare sui giornali con altro significato).

A chi vuole essere cattolico/a la Chiesa insegna chiaramente la vita cattolica.
Mentre a chi non vuole esserlo la Chiesa non insegna niente.
E continua a non giudicare.

[nota sulla nostra dottrina e prassi: il cattolico non giudica la persona o le intenzioni del suo cuore. Questo è vietato nella fede cristiana.
Ma il cattolico può giudicare le azioni. Anzi spesso è necessario farlo per il bene di tutti.
Tutti giudicano le azioni altrui. 
Gli abortisti ad esempio giudicano giusto l'aborto volontario diretto. 
Noi cattolici lo giudichiamo gravemente sbagliato].

Le affermazioni di Francesco in 5 punti.

1) Il pensiero di Papa Francesco (quando era il Cardinale Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires) nella vicenda argentina dell'approvazione del matrimonio gay. Nel 2010, mentre in parlamento se ne discuteva scrisse:

"Non si tratta di  una semplice lotta politica, ma di una pretesa distruttiva del piano di Dio. Non si tratta di un mero progetto di legge – questo è solo lo strumento – ma di una 'mossa' del padre della menzogna che ha la pretesa di confondere ed ingannare i figli di Dio”.
“Ai senatori io chiedo: implorate il Signore affinché Egli invii il Suo Spirito sui senatori che devono votare. Che non lo facciano mossi dall’errore o da situazioni di congiuntura, ma secondo quanto la legge naturale e la legge di Dio indicano loro. Questa guerra non è vostra, ma di Dio. Che essi ci aiutino, ci difendano e ci accompagnino in questa guerra di Dio”.

Liliana Negre, parlamentare argentina, riferisce dopo che il matrimonio gay è stato approvato in Argentina:
"Dopo aver votato a favore del matrimonio omosessuale, quelli della maggioranza dissero: “Abbiamo distrutto Bergoglio”.
Avevano affrontato la lotta per questa legge come se fosse stata una battaglia tra loro e Bergoglio.
Il cardinale Bergoglio fu infamato, insultato, imbrattato. In quelle ventiquattr'ore ho sentito dire contro il cardinale cose incredibili. Ma poi, all'improvviso, il Signore lo ha chiamato ad essere successore di Pietro in terra. Per questo credo e per questo ho detto che è un martire vivente e un eroe".
Fonte:
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350643.html

2) Il pensiero di Papa Francesco in quello che si può definire il suo documento base: l'Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium (2013).
L'Evangelii Gaudium è considerata il programma del pontificato di Francesco.
Nei paragrafi in cui parla della piaga moderna del relativismo morale il Papa cita il documento pastorale dei vescovi statunitensi in tema di omosessualità scrivendo:

"Come bene osservano i Vescovi degli Stati Uniti d’America, mentre la Chiesa insiste sull’esistenza di norme morali oggettive, valide per tutti, «ci sono coloro che presentano questo insegnamento, come ingiusto, ossia opposto ai diritti umani basilari. Tali argomentazioni scaturiscono solitamente da una forma di relativismo morale, che si unisce, non senza inconsistenza, a una fiducia nei diritti assoluti degli individui. In quest’ottica, si percepisce la Chiesa come se promuovesse un pregiudizio particolare e come se interferisse con la libertà individuale»"  
Vedi paragrafo 64 di Evangelii Gaudium (con nota 59).
Per leggerlo in originale clicca qui
Papa Francesco cita direttamente e quindi conferma ulteriormente il documento pastorale del 2006 dei vescovi degli Stati Uniti - e lo estende alla Chiesa universale come un'indicazione autorevole.

[nota per chi non conosce la parola "pastorale": con tale termine nella Chiesa si indicano i percorsi pratici, i progetti concreti che servono ad applicare quotidianamente la dottrina, la teologia e la morale cattolica. In un documento pastorale è compresa quindi la prassi oltre che la teoria di fondo].

Se vuoi sapere cosa dice l'intero documento americano (2006) eccoti il link di un ragazzo cattolico italiano (con attrazione verso lo stesso sesso, e oggi praticante la strada della castità) che te lo spiega nel 2014:
https://coraggiodellacastita.blogspot.com/2014/12/ministero-per-le-persone-con-una.html?m=1

3) Il pensiero di Papa Francesco in Amoris Laetitia (2016), Esortazione Post Sinodale, il celebre documento in cui si parla dell'amore umano di coppia. Principalmente Amoris Laetitia tratta tutte le questioni della coppia uomo-donna e la relativa pastorale cattolica (temi: amore di coppia, appunto "letizia dell'amore", fidanzamento, matrimonio, problemi, eccetera), tuttavia ci sono alcune parti che brevemente trattano altri argomenti connessi.

Per leggere velocemente il succo del discorso eccoti un ottimo riepilogo di Tempi su Utero in affitto - Aborto - Gender - Omosessualità - Nozze gay
clicca qui per leggere articolo Tempi

Riporto solo i due paragrafi su omosessualità e unioni/nozze gay:

AL par. 250. La Chiesa conforma il suo atteggiamento al Signore Gesù che in un amore senza confini si è offerto per ogni persona senza eccezioni. Con i Padri sinodali ho preso in considerazione la situazione delle famiglie che vivono l’esperienza di avere al loro interno persone con tendenza omosessuale, esperienza non facile né per i genitori né per i figli. Perciò desideriamo anzitutto ribadire che ogni persona, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale, va rispettata nella sua dignità e accolta con rispetto, con la cura di evitare “ogni marchio di ingiusta discriminazione” e particolarmente ogni forma di aggressione e violenza. Nei riguardi delle famiglie si tratta invece di assicurare un rispettoso accompagnamento, affinché coloro che manifestano la tendenza omosessuale possano avere gli aiuti necessari per comprendere e realizzare pienamente la volontà di Dio nella loro vita.

AL par. 251. Nel corso del dibattito sulla dignità e la missione della famiglia, i Padri sinodali hanno osservato che “circa i progetti di equiparazione al matrimonio delle unioni tra persone omosessuali, non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppure remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia”; ed è inaccettabile “che le Chiese locali subiscano delle pressioni in questa materia e che gli organismi internazionali condizionino gli aiuti finanziari ai Paesi poveri all’introduzione di leggi che istituiscano il ‘matrimonio’ fra persone dello stesso sesso”.

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4) Recenti dichiarazioni del Papa a Grenoble (Francia, 17 settembre 2018) dialogando liberamente con un gruppo di giovani:

"La sessualità, il sesso, è un dono di Dio. Niente tabù. È un dono di Dio, un dono che il Signore ci dà. Ha due scopi: amarsi e generare vita. È una passione, è l’amore appassionato. Il vero amore è appassionato. L’amore fra un uomo e una donna, quando è appassionato, ti porta a dare la vita per sempre. Sempre.
(...)
Quando Dio ha creato l’uomo e la donna, la Bibbia dice che tutt’e due sono immagine e somiglianza di Dio. Tutti e due, non solo Adamo o solo Eva, ma tutt’e due – ensemble – tutt’e due. (...)
E si deve parlare della sessualità così. E si deve vivere la sessualità così, in questa dimensione: dell’amore tra uomo e donna per tutta la vita. È vero che le nostre debolezze, le nostre cadute spirituali, ci portano a usare la sessualità al di fuori di questa strada tanto bella, dell’amore tra l’uomo e la donna. Ma sono cadute, come tutti i peccati. La bugia, l’ira, la gola… Sono peccati: peccati capitali. 
Ma questa non è la sessualità dell’amore: è la sessualità “cosificata”, staccata dall’amore e usata per divertimento.
(...)
E poi volevo dirvi: una volta un anziano - molto anziano, con la moglie anziana – mi ha detto: “Noi ci amiamo tanto, tanto e a volte ci abbracciamo. Noi non possiamo fare l’amore alla nostra età, ma ci abbracciamo, ci baciamo…". Questa è la sessualità vera. Mai staccarla dal posto tanto bello dell’amore. Bisogna parlare così della sessualità."
Clicca QUI per discorso completo del Papa ai giovani di Grenoble (Francia)

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5) Papa Francesco, al forum delle famiglie, a Roma il 16 giugno 2018 afferma: la famiglia è solo uomo e donna. Estratto del discorso.

«Oggi – fa male dirlo – si parla di famiglie “diversificate”: diversi tipi di famiglia. 
Sì, è vero che la parola “famiglia” è una parola analogica, perché si parla della “famiglia” delle stelle, delle “famiglie” degli alberi, delle “famiglie” degli animali… è una parola analogica. 
Ma la famiglia umana come immagine di Dio, uomo e donna, è una sola. È una sola. 
Può darsi che un uomo e una donna non siano credenti: ma se si amano e si uniscono in matrimonio, sono immagine e somiglianza di Dio, benché non credano».

Il discorso di Papa Francesco di giugno 2018 al forum delle famiglie, pronunciato tutto "di cuore" e a braccio (e mettendo da parte quello ufficiale) è stato bellissimo.
Per leggerlo tutto CLICCA QUI

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Ancora una riflessione. 
Con una registrazione (9 minuti) di una trasmissione da Radio24.

Benché a volte (anzi spesso, anzi sempre) io non sia d'accordo su certe "modalità" e neanche su certi contenuti (errati) di presentazione del cattolicesimo da parte della dottoressa De Mari, 
in questo caso vorrei far notare con lei, grazie a lei, il realismo con cui i cattolici considerano le faccende fisiche.
Per noi cattolici, il "piacere" non deve mai danneggiare le persone, altrimenti non rientra nella categoria e nella definizione di "piacere". Se - come conseguenza di una qualsiasi ricerca del piacere - si verificano danni fisici oppure danni psicologici oppure sociali di vario tipo, allora secondo il cattolicesimo non siamo nell'ambito dell'amore né nell'ambito del piacere.
Nel seguente ragionamento si considerano solo alcuni danni fisici di alcune pratiche, senza predicare nessuna morale.
Nella celebre puntata de La Zanzara la De Mari risulta simpaticissima, e sistema in poche battute i conduttori Cruciani e Parenzo.
Il cattolicesimo non si esaurisce certo in queste cose (non siamo così limitati) però qui c'è un buon esempio di ragionamento logico (anche se è portato un po' troppo all'estremo per il "gusto della polemica" di entrambe le parti).
Dal punto di vista morale non possiamo (e non dobbiamo!) imporre la nostra "via" ai non cattolici, e neanche ci interessa. Però se ravvisiamo un problema sociale di salute pubblica: dal punto di vista etico - abbiamo o no il diritto/dovere di avvertire le persone? 
La polemica del trio Cruciani - Parenzo - De Mari fa comprendere che nella società di oggi non si può affrontare o nominare il tema da nessun punto di vista altrimenti si viene accusati di "omofobia".
Cliccate e ascoltate:
La Zanzara - puntata De Mari contro Cruciani - circa 9 minuti

Detto questo... A volte sono proprio dibattiti come quello de La Zanzara che mi fanno sorgere dubbi sul come comunicare.
Di fronte all'evidente pregiudizio e spesso odio nei confronti dei cattolici, qual è il modo migliore di interloquire?
Credo che in questo senso Papa Francesco stia indicando delle strade come "più adatte" e altre come "meno adatte" alla società attuale.
Qual è il pericolo oggi?
In parole povere, il pericolo reale (rafforzato al cubo dalla propaganda anticattolica) è che alcuni omosessuali possano pensare che noi cattolici li odiamo o li giudichiamo... E in definitiva questo sentiment li allontana da Cristo.
Non è facile trovare l'equilibrio comunicativo su argomenti così intimi... e allo stesso tempo così distorti da cinema, televisione, giornali, pubblicità.
Per questo io solitamente preferisco che ne parlino direttamente le persone omosessuali cattoliche che seguono gli insegnamenti della Chiesa, come ad esempio Alberto:
Un'opzione d'Amore
Prima di avere la mia opinione ben definita in merito ho letto a lungo, per anni, ciò che dicevano e dicono loro.

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Sicuramente una strada "non adatta" (e anche un po' ridicola) è quella dei cattolici in costante atteggiamento antiChiesa - come se Cristo dicesse una cosa e la Chiesa ne dicesse un'altra. Il fatto semplice-semplice è che non esiste nessun Gesù proLGBT.

[mi limiterò a far immaginare una scena: visto che Gesù era un tantino "disapprovante" nei confronti delle usanze pagane, del divorzio e dell'adulterio... Chi dice di aver "studiato" e di avere un minimo di sale in zucca, lo invito ad immaginarsi Gesù davanti a due uomini o a due donne che si scambiano effusioni sessuali. Ma anche davanti a due giudei, uomo e donna "etero", che si palpeggiano sul cortile del Tempio o mentre attendono una Sua parabola. Oppure, anche, immaginatevi Gesù, in una casa della Galilea o della Giudea, davanti ad una qualsiasi coppia impegnata in "calorosi" avvinghiamenti "ludici", diciamo così.
Lui avrebbe detto "love is love"? 
Chi è sia credente che studioso di cristianesimo può facilmente darsi una risposta. Il punto NON è il giudizio di Gesù sulle "effusioni in pubblico". Io mi riferisco proprio a certe relazioni fisiche in sè e per sè.
Non posso dire questo ai non cattolici, nel senso che non posso (e non voglio) imporre ai non cattolici di seguire le nostre regole, perché è ovvio che non gliene può fregar di meno di cosa dice Cristo sull'argomento, MA lo posso dire a quelli che vorrebbero essere teologi cattolici "alternativi" nonché conoscitori dei "veri" fondamenti evangelici. 
Ok, siamo tutti d'accordo che la Misericordia per gli ignoranti e per tutte le nostre debolezze umane c'è. Quello che NON c'è è Gesù che insegna "ad amarsi" in modi che non avrebbe mai approvato nei secoli dei secoli. E che quindi non approva neanche adesso. 
Attenzione: non sto dando un giudizio morale gratuito su chi fa certe azioni o sul fatto che sia libero di farle. 
Qui sto solo concentrando l'attenzione sulla fisicità cristiana e sull'insegnamento cristiano. Il cattolicesimo è molto fisico nell'amore e nell'affetto. Però non è mai stato tollerante nell'uso del corpo, proprio e altrui, come oggetto ludico. 
In altre parole, alla domanda: i cattolici (come gli ebrei) sono INTOLLERANTI verso l'uso del corpo a solo scopo di piacere sessuale personale? La risposta è: assolutamente SÌ. 
Il piacere per noi è il passaggio numero 2 di uno scopo numero 1. Il numero 1 è l'amore unitivo e procreativo. Anche laddove per cause naturali mancasse il fatto procreativo, tra uomo e donna rimane il fatto unitivo - cioè permane l'esprimersi del corpo secondo la sua conformazione biologica. In alcune relazioni questo fatto NON è biologicamente e fisicamente possibile, cioè non è possibile il passaggio 1.
Lo stesso numero 1 (amore che unisce due esseri umani a scopo non procreativo) è presente tuttavia anche in altri casi non legati al sesso: ad esempio nell'abbraccio tra genitori e figli, oppure tra due amici che si vogliono bene. Il piacere fisico di queste azioni c'è sempre, è di tipo affettuoso, non sessuale, ed è sempre l'importantissimo numero 2 della storia. Sia il numero 1 che il numero 2 sono doni di Dio. Il loro ordine quindi ce lo comunica Lui. (ecco perché non posso proporlo ragionevolmente a chi non crede in Dio).
La fede, la vita, la cultura cattolica semplicemente non tollera MAI che si metta il numero 2 al numero 1. Perché? Perché se lo fai, tutto sarà permesso: anche lo schiavismo per piacere personale. Anche lo sfruttamento del lavoro altrui per vantaggi personali. E molti altri disastri che vediamo oggi. Tutto perché qualcuno inverte i numeri dell'Amore. L'Amore secondo i progetti di Dio].


Perciò. Coloro che pretendono di chiamarsi "cattolici" e nel contempo predicano antiBibbia, antiChiesa, antiCatechismo e antiPapa:
trovo che abbiano un fastidioso atteggiamento arrogante - come se ci si autoproclamasse vegani mentre da ignoranti si sostenesse che i veri vegani mangiano pollo e uova (alimenti vietati nel mondo vegano). Come dire: "siamo vegani ma rifiutiamo il dogma che i vegani non debbano mangiare prodotti animali!!".
Disclaimer3: io non sono neanche vegana. Era solo per fare un esempio chiaro.
Ho sempre detestato certa cultura ipocrita che vuole livellare qualsiasi differenza identitaria imponendo al mondo una vita noiosa (appunto sterilmente modaiola e mondana) in cui qualsiasi cosa è equivalente ad un'altra. Tutto grigio. Altro che arcobaleno.
Mettiamola così: la fisicità giudeo-cristiana è una cosa, quella musulmana è un'altra, quella induista è altra ancora, ... e poi c'è la fisicità umana occidentale, e quella umana orientale, e tante altre, eccetera. Mentre invece i gatti e i cani fanno le stesse identiche cose in tutto il mondo.
Il livellamento del "love is love" - a dispetto del nome di facciata - è il contrario dell'amore e della libera scelta. Per avere a disposizione una libera scelta devi conoscere i diversi modelli (di cultura, di fede, di religione, o atei). Altrimenti si chiama "animal is animal". Ed è tutto livellato all'istinto animale. Altro che "love"!



E pensare che...
questa ampia divagazione sui bigotti e sulle famiglie (grigie o multicolor) che poi si è trasformata perfino in 3 interi post
QUI numero 1
QUI numero 2
...nella mia idea iniziale doveva essere una breve premessa per introdurre la MERAVIGLIA del vero arcobaleno:
la Trinità - che noi arriviamo a conoscere quando conosciamo il Figlio, 2000 anni fa.
Come la luce che rivela tutti i suoi colori nell'arcobaleno.

C'era anche prima, ma noi umani non lo sapevamo:
la Trinità giunge visibile sulla terra con il Figlio.

"per mezzo di Lui tutte le cose sono state create".

Il Figlio.
Il Tempo e l'Eternità che si intersecano.

Prossimamente scriverò sulla meravigliosa verità del Figlio.
E sarò più sintetica 😆😊
Ciao.

Commenti

Anonimo ha detto…
Annotazione linguistica storica …
Beh, una differenza c’è tra chi è definito omosessuale e chi eterosessuale ed è sostanziale. L’omosessuale, maschio o femmina manifesta l’attrazione sessuale nei confronti degli individui del proprio sesso, l’eterosessuale no, perché è attratto unicamente da individui di sesso diverso. Forse per il cristiano non ha molto senso definire una relazione etero o omo, perché ciò che conta sono le concrete azioni fisiche sbagliate fonte di peccato, ma la differenza c’è.
Che cosa insegna la Chiesa di "così strano" sulle persone che provano attrazione fisica e/o sentimentale verso altre persone dello stesso sesso?
Di strano apparentemente nulla: di fatto, colpevolizza qualsiasi espressione o pratica sessuale, anche la più naturale come la masturbazione, che non si manifesti nell’ambito dell’unione matrimoniale tra uomo e donna e anche in quel caso non tutto è ammesso.
E se queste son briciole…
Mario C.
Francesca ha detto…
Ciao Mario.
Capisco che stavolta ho scritto un papiro difficile da digerire tutto in un colpo solo... Se hai la pazienza di leggere il ragionamento, magari diluito in una settimana, forse riesci a cogliere il principio di base che ho provato a spiegare. (non proponibile tout-court ad un non credente, come ho già scritto).

Dici:
"Forse per il cristiano non ha molto senso definire una relazione etero o omo, perché ciò che conta sono le concrete azioni fisiche sbagliate fonte di peccato, ma la differenza c’è".

Sì, c'è.
Come c'è in molti altri ambiti della vita umana e su moltissimi dati fisici o chimici o psicologici o sociali che si possono categorizzare ed etichettare come condizioni esistenziali che potrebbero portare a peccare (nel concetto cristiano). Ci sono tante "pre-disposizioni" in questo senso.

Il mio punto però è che il cristianesimo non si è mai concentrato sulle "attrazioni interiori" o "chimiche naturali", ma solo sulle azioni concrete che si decide di fare.
Altrimenti è relativismo...

Scrivi:
"di fatto, colpevolizza qualsiasi espressione o pratica sessuale, anche la più naturale come la masturbazione, che non si manifesti nell’ambito dell’unione matrimoniale tra uomo e donna e anche in quel caso non tutto è ammesso".

No, non "di fatto".

Primo step. La morale sessuale cristiana, come dicevo nel chilometrico post, non può avere una base solida se tenti di condividerla con una base non-cristiana.
Però sinceramente non credo che un non-cattolico si senta colpevolizzato dal fatto che i (pochi) cattolici osservanti hanno uno stile di vita diverso dal suo.
Un vegano può colpevolizzare me che mangio il pollo? Beh, sì, se ha voglia di rompermi le scatole, sì.
Ma normalmente no.

Secondo step. Sulla colpevolizzazione all'interno della comunità cattolica.
Se tu ti iscrivessi al gruppo atei italiani e poi andassi da loro a predicare il Vangelo... presumo che potrebbe accadere di sentirti un minimo colpevolizzato, soprattutto se qualche tuo compagno ateo ti guardasse storto.

Quello che io cercavo di spiegare era una situazione molto più realistica nella società attuale: è la fede cristiana SCELTA e ACCOLTA consapevolmente, della quale comprendi appieno la portata a livello personale e sociale.
A quel punto non si tratta solo di una religione ereditata come una regoletta qualsiasi che ti è piovuta in testa. ... Fatico a vedere una "colpevolizzazione" in questa situazione.

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Tu Mario parli di "espressioni e pratiche naturali" basandoti sulla definizione di una "natura così com'è".

Quando il cristianesimo dice "natura" intende invece la Natura come progettata da Dio perché l'Uomo sia completamente realizzato.
Quella è la Natura per noi cattolici. Quindi l'umanità naturale cristiana non coincide con l'umanità "selvaggia così com'è".
Perché altrimenti dovremmo accettare anche la natura zozza dei pedofili.
Oppure dovremmo dare ragione agli uomini che sulla base della maggiore forza fisica picchiano una donna perché avvertono la "pulsione più forte di loro" (o viceversa, la donna palestrata che picchia il marito gracilino).

La strada cattolica accompagna il passaggio dalla natura "cruda/immatura" alla natura cristiana maturata negli anni.
Non può e non deve colpevolizzare nessuno.
Finché non hanno una certa età "ragionante" ai ragazzini non viene dettata nessuna regola su certi aspetti fisici. Quando sono piccoli e "ignoranti" le esplorazioni del corpo non vengono definite peccato dalla morale cattolica.
Così come fino ad una certa età se il bimbo ruba i giocattoli e le merendine agli altri bambini non lo mandi dal prete a confessare il furto. Se invece compie un furto a 14 anni, cominci a spiegargli sia l'errore civile che quello religioso (potenzialmente peccato grave se pienamente deliberato).
Francesca ha detto…


"E se queste son briciole…"

Ti do ragione.
Sono briciole giganti che distinguono un mondo da un altro mondo.

La partenza per noi NON è l'imposizione della regola religiosa. Una regola campata in aria non costruirà mai niente.

La partenza è Gesù Cristo...
Di fronte a Lui, l'espressione della nostra umanità è da realizzarsi su così tanti fronti... Mentre la sola "attrazione" o "orientamento" (in un solo settore della vita umana) non può definire tutta la persona in una categoria ristretta.

Oltre al fatto che così facendo si sminuiscono e scompaiono tutte le altre espressioni fisiche quotidiane tra le persone...
Paradossalmente, oggi la gente, in teoria così "pronta" a seguire ogni sua forte emozione, ... in realtà non mostra più espressioni di affetto tra amici in pubblico, non ha più contatti affettuosi amichevoli con i parenti o coi colleghi di lavoro, non si abbraccia in maniera forte e non si bacia come faceva in tempi più antichi... Al massimo si dà una stretta di mano freddolina, e il bacettino per formalità.
Però poi, in privato, impazzano tutte le presunte "libere espressioni sessuali", in casa o nei locali cosiddetti "trasgressivi". Mentre c'è un'epidemia impressionante di impotenza (con cause psicologiche) e di vendita di psicofarmaci per curarla.
C'è qualcosa che non va in questo quadretto...

Probabilmente oggi il cattolicesimo è più comprensibile se si considerano questi risultati catastrofici del laicismo-ateismo pratico.
Può essere più difficile se lo vuoi vedere dal solo punto di vista della filosofia personale.

Noi partiamo dal cambiamento di noi stessi che va a cambiare il mondo (in meglio)... E lo facciamo insieme.

Nell'attuale situazione sociale e culturale essere cattolici è una scelta al 100% che punta alla piena realizzazione della persona. Alla libertà, alla gioia di trovare il proprio sè più profondo.
Non alla "castrazione".
Tantopiù che, se una persona vuole regole diverse, ci sono una valanga di gruppi protestanti - senza successione apostolica - che stendono il tappeto anche al matrimonio gay senza alcun problema...

Ciao,
Francesca


Anonimo ha detto…
Grazie della risposta.
“La morale sessuale cristiana, come dicevo nel chilometrico post, non può avere una base solida se tenti di condividerla con una base non-cristiana”.
Infatti, non l’ho mai condivisa né compresa nonostante non sia mai stato un libertino, ma un marito felicemente sposato da oltre trent’anni e oggi nonno. Ciò detto, condivido senza remore buona parte dei principi cristiani.
“Tanto più che, se una persona vuole regole diverse, ci sono una valanga di gruppi protestanti - senza successione apostolica - che stendono il tappeto anche al matrimonio gay senza alcun problema...”.
Dice un vecchio proverbio contadino: “Beppe per Beppe, tengo Beppe mio!”. Che cosa voglio dire? Sono stato battezzato e ho partecipato all’iter successivo come tutti quelli che nascono in una famiglia cattolica. Non ho mai sentito l’esigenza di approfondire l’argomento né ho frequentato ambienti religiosi e quindi che vi sia una valanga di gruppi protestanti o di un altro credo che stendono il tappeto al matrimonio gay poco m’importa. Fossi omosessuale, non avrei certo bisogno di qualche imprimatur.
“Però poi, in privato, impazzano tutte le presunte “libere espressioni sessuali”.
Per quanto mi riguarda, la sessualità va vissuta in privato e in due e le uniche regole sono il frutto della fantasia del momento, della sensibilità e dell’accettazione libera e convinta di entrambi.
“Ti do ragione. Sono briciole giganti che distinguono un mondo da un altro mondo”.
E’ così, ma son briciole che oltre a distinguere due mondi, favoriscono tanta indifferenza: il peggior sentimento che un uomo possa manifestare.
Ciao,
Mario C.
Francesca ha detto…
"Infatti, non l’ho mai condivisa né compresa nonostante non sia mai stato un libertino, ma un marito felicemente sposato da oltre trent’anni e oggi nonno. Ciò detto, condivido senza remore buona parte dei principi cristiani."

Grazie della testimonianza di non comprensione.
Molte persone oggi restano aggrappate per inerzia alla stessa tua forma residuale di filosofia cristiana occidentale.
Si tratta più di una filosofia "genericamente cristiana" che di una fede in Gesù Cristo.
Nei paesi cristiani abbiamo questa libertà di essere "generici", libertà che non esiste nei paesi non-cristiani o nei regimi atei. Anche nell'ebraismo oggi vige la stessa libertà: esistono infatti molti ebrei atei che comunque credono in qualche valore civile dell'ebraicità. Questa è caratteristica propria del giudeo-cristianesimo: abbiamo un'apertura mentale che nessuna altra religione né filosofia atea potranno mai avere.

Se un giorno vorrai entrare nella fede cattolica vera e propria, potrai farlo.
Come ho spiegato nel mio lungo post: è una questione di espansione della gioia e della vita. Non di limitazione.
Ed è anche una questione di conoscenza delle proprie radici.

"Sono stato battezzato e ho partecipato all’iter successivo come tutti quelli che nascono in una famiglia cattolica. Non ho mai sentito l’esigenza di approfondire l’argomento né ho frequentato ambienti religiosi"

Tutto nella norma, niente di anomalo. Non hai fatto niente di diverso da tanti cattolici "generici" italiani ed europei della società attuale.
Il mio blog e quelli di altri cattolici in rete (vedi sezione Siti Cattolici in alto a destra) servono a chi vuole approfondire i tesori della nostra Fede.
2/3000 anni di radici spirituali non sono quisquilie.

Lo scrivo qui anche per altri lettori: tieni presente che ci sono DUE passaggi fondamentali per entrare nel cattolicesimo.
Per ogni persona, sia la prima che la seconda fase possono accadere in modi e tempi molto diversi:

1) la scelta di Dio, che nel tuo caso è stato il battesimo da neonato inconsapevole.
(Potevi nascere da famiglia di altra religione o atea).

2) la tua risposta personale a Dio e alla comunità cattolica. La tua scelta consapevole di entrare effettivamente a far parte del Popolo di Dio, nella Chiesa di Cristo, da cristiano adulto.

A quanto sembra, la seconda fase non l'hai fatta.
Francesca ha detto…
"poco m’importa. Fossi omosessuale, non avrei certo bisogno di qualche imprimatur.
Per quanto mi riguarda, la sessualità va vissuta in privato e in due e le uniche regole sono il frutto della fantasia del momento, della sensibilità e dell’accettazione libera e convinta di entrambi".


Significa che invece noi non saremmo sensibili, creativi e liberi...?
Corpo e anima sono un tutt'uno per i cattolici; per questo impariamo anzi una maggiore sensibilità verso l'altro/a - che non è limitata alla sola fisicità sessuale ma a tutto il nostro essere fisico.
Il fondamento della nostra umanità è l'essere figli di Dio.
(sul serio)
Perciò quello che tu definisci "frutto del momento" per noi è sempre unito al "frutto dell'eterno".

Comunque, come tu stesso stai testimoniando e come tanti altri della tua età mi testimoniano: in chi nasce cattolico non esiste nessuna particolare "colpevolizzazione" qualora non seguisse l'insegnamento cristiano nei diversi settori della sua vita.

Tale propaganda anticattolica (che ci descrive come "colpevolizzanti") serve solo a tenere la gente lontana dal 99% della gioia e della dignità cristiana che gli spetterebbe, mentre invece la si fa accontentare con un residuo 1% di principi generici cristiani - sempre manipolabili dalla prossima ideologia di moda, dal mercato, dalla politica. Eccetera. 
Il mercato oggi vuole il pensiero debole. Il mondo vuole il "cristiano ma non troppo". Sempre raggirabile con il "love is love".

"son briciole che oltre a distinguere due mondi, favoriscono tanta indifferenza: il peggior sentimento che un uomo possa manifestare".

Quest'ultima frase non l'ho capita. Chi sarebbe indifferente nei confronti di chi?

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P.s. 
Notarella a margine per "Mario". Mi sembri tanto l'omnitroll aka "Vincent". LOL. Comunque qualche spunto su cui riflettere l'hai scritto. Perciò ti ho risposto, anche a beneficio dei lettori (tanto tu sotto altro nick affermi di essere ora un cattolico pienamente osservante del Catechismo...). Chiedo venia se per caso non sei l'omnitroll.. però, sai, il "nonno felice" ex sessantottino era un suo vecchio cavallo di battaglia per sostenere certe ideologie.



Anonimo ha detto…
Non mi aspettavo questa nuova risposta e quindi volentieri puntualizzo alcuni punti, anche se in modo sintetico.

«Grazie della testimonianza di non comprensione. Molte persone oggi restano aggrappate per inerzia alla stessa tua forma residuale di filosofia cristiana occidentale. Si tratta più di una filosofia "genericamente cristiana" che di una fede in Gesù Cristo».
E’ così! E da ciò che rilevo negli ambienti che frequento sia familiari sia professionali, costoro rappresentano la stragrande maggioranza dei cattolico, una rappresentanza di forma e non di sostanza. Proprio per questo non parlo mai di fede in Gesù Cristo o in un’altra divinità. Non so bene che cosa sia la fede e cosa voglia dire viverla. Ho sempre pensato, soffermandomi sugli avvenimenti che accadono, che la vita sia nient’altro che un susseguirsi di fortunate o sfortunate coincidenze frutto del caso, cui si possono attribuire le più diverse paternità.

Quella “testimonianza di non comprensione” di cui mi ringrazi, non nasce per mera polemica, in contrapposizione a chissà che cosa, ma rappresenta, almeno per quanto mi riguarda, il frutto di un ragionamento partorito negli anni giovanili, che via via si è rafforzato. Un ragionamento che non mi consente di accettare alcuni aspetti della morale cattolica, quali il voler porre dei paletti alla sessualità, stilando ciò che è bene e ciò che non lo è, laddove coinvolge persone adulte capaci di decidere in piena libertà e responsabilmente quali scelte compiere. O peggio “pretendere” che due persone sposate restino per sempre e comunque fedeli a quella promessa, rinunciando a una nuova vita, anche quando di quel gioioso incontro nulla resta e la vita di coppia diventa un inferno o peggio in un incubo da codice penale. Tutto ciò è privo di senso.

« 1) La scelta di Dio, che nel tuo caso è stato il battesimo da neonato inconsapevole. (Potevi nascere da famiglia di altra religione o atea)».
Sì, ma è stato un caso! Come lo è nascere in una famiglia amorevole e accogliente o venire al mondo in un luogo piuttosto che in un altro ed è stata anch’essa una coincidenza, questa sì particolarmente fortunata, incontrare la donna della mia vita, senza averne alcun merito. E’ capitato in un periodo burrascoso in cui l’ultimo dei miei pensieri era legarmi a una donna. E invece, trascorsi sei mesi da quell’incontro, ci convincemmo a fare il grande passo. Da allora sono passati 35 anni ed è stato un percorso contraddistinto da una sintonia che mai avrei immaginato e che si rafforzata sempre più.

« 2) la tua risposta personale a Dio e alla comunità cattolica».
No, quella non l’ho ancora data. Semmai un giorno ne sentissi l’esigenza, mi rivolgerò direttamente a quel Dio, che ognuno di noi sa raffigurarsi nel migliore dei modi, tralasciando volentieri la comunità.

Segue ...
Anonimo ha detto…
Continuazione ...

«Comunque, come tu stesso stai testimoniando e come tanti altri della tua età mi testimoniano: in chi nasce cattolico non esiste nessuna particolare "colpevolizzazione" qualora non seguisse l'insegnamento cristiano nei diversi settori della sua vita».
Questo è il vantaggio del vivere in quelle parti di mondo emancipate in cui la libertà dell’individuo è un valore acquisito non negoziabile. E se oggi non c’è una particolare “colpevolizzazione” per chi nasce cattolico, qualora non seguisse il Magistero alla lettera, il merito di questa “libertà” non è ascrivibile soltanto alla religione cristiana o cattolica. Io per onestà intellettuale non mi definisco cattolico, perché ai dogmi non credo. Mi considero cristiano, perché tali sono le nostre radici sia storiche sia culturali e non soltanto quelle.

“Son briciole che oltre a distinguere due mondi, favoriscono tanta indifferenza: il peggior sentimento che un uomo possa manifestare".
Tento di spiegarmi meglio. Voler per forza distinguere un mondo da un altro, costruendo un muro virtuale anche di "briciole”, o distinguersi dagli altri grazie ad esse, amplifica il disinteresse e genera l'agnosticismo nei confronti di chi si affida alla distinzione o verso l'argomento a essa collegata, in questo caso la religione, non attribuendole nessuna autorevolezza. Nel migliore dei casi ci si ignora civilmente, nel peggiore l’indifferenza si converte in odio. E qui la Storia ha parecchio da insegnarci.

A proposito, chi è il Vincent cui ti riferisci e perché?

Ciao,
Mario C.
Francesca ha detto…
È uno che ti somiglia un po' troppo. Come somiglia a qualche altra decina di nick nei siti cattolici degli ultimi anni (prima e dopo Vincent). I tuoi "bias" sono ormai riconoscibilissimi... Quelli non sei riuscito a cambiarli. Neanche quando fai l'anziano sessantottino.

La cosa preoccupante è che oggi alcuni blog sarebbero deserti se non ci fossi tu che commenti sotto nick multipli...

"Non mi aspettavo questa nuova risposta e quindi..."

Seeeeeeeeee.
Quando ho tempo rispondo a qualche altro tuo pregiudizio (+ fake news) sulla Chiesa che hai ottimamente esposto e che è diffusissimo tra gli italiani.
L'importante è che i miei lettori sappiano che non sei un commentatore vero - e che non si sa chi tu sia né perché tu lo faccia.
Però interpreti bene varie personalità anticattoliche e/o bigottamente cattoliche della società attuale, spammando la rete.
Sei sicuramente un soggetto interessante (dal punto di vista psicologico intendo)... ma credo che tu sia ben nascosto e che sarà difficile che in futuro tu faccia "coming out" spiegando le ragioni del tuo agire.
Mah. Perplessa.
Francesca ha detto…
Ho ricevuto la tua mail privata e ti ho risposto.

Ora rispondo alle tue osservazioni pubbliche, visto che gli argomenti possono essere interessanti:

"E da ciò che rilevo negli ambienti che frequento sia familiari sia professionali, costoro rappresentano la stragrande maggioranza dei cattolico, una rappresentanza di forma e non di sostanza".

Se fossi in te non ne farei un vanto... Praticamente hai appena detto che fai parte di un gruppo di pecoroni che si accontenta di un'apparenza formale.
È appunto il concetto del bigotto.
Solo che oggi il tipico bigotto non sta nella Chiesa Cattolica, ma sta fuori, è anticattolico e solitamente fa la predica moralistica ai cattolici.
(cioè manco si fa i fatti suoi)

"Un ragionamento che non mi consente di accettare alcuni aspetti della morale cattolica, quali il voler porre dei paletti alla sessualità, stilando ciò che è bene e ciò che non lo è, laddove coinvolge persone adulte capaci di decidere in piena libertà e responsabilmente quali scelte compiere".

Le scelte si compiono in tutti i settori della vita.
Perché continui a fissarti solo sulla morale sessuale? Se sei adulto, libero, capace e responsabile, puoi confutare anche tutti gli altri comandamenti, dogmi, morali ed etiche cattoliche. In una parola: datti al relativismo, e ognuno decida per sè stesso la morale che preferisce - l'importante è che soddisfi le proprie personalissime idee.
Il ché è la foto della società di oggi.
È bella? È brutta?
Boh, non lo so.
Comunque è L'INDIFFERENZA di cui TU ti lamentavi: disinteresse verso la ricerca della verità.
Interesse solo per il proprio ombelico.
Non certo a causa del cattolicesimo, ma semmai in barba al cattolicesimo.

"O peggio “pretendere” che due persone sposate restino per sempre e comunque fedeli a quella promessa, rinunciando a una nuova vita, anche quando di quel gioioso incontro nulla resta e la vita di coppia diventa un inferno o peggio in un incubo da codice penale."

La Chiesa Cattolica, in base alla nostra legge religiosa, impone la SEPARAZIONE dei coniugi per molto meno del codice penale.
Per la Chiesa è legittimo nonché obbligatorio separarsi anche se c'è "solo" pericolo (psicologico-spirituale) per la Fede cristiana dei figli o di un coniuge.
Altro che casi da codice penale!
SE SOLO è in pericolo la tua FEDE CRISTIANA puoi separarti. Pensa un po'.
Separazione, anche a vita. Anche a migliaia di chilometri di distanza.
Non è però divorzio.
Il divorzio (civile) può seguire solo se si appura (con la Sacra Rota) che il matrimonio religioso era nullo. Spesso lo è.
Queste sono le regole cattoliche.
Sono fatte per chi è consapevole del Sacramento del Matrimonio.
Se vuoi, ti do ragione che negli ultimi decenni un ERRORE della "burocrazia clericale" è stato quello di concedere a chiunque il matrimonio religioso cattolico - come lamentò lo stesso Benedetto (Papa Ratzinger).
Attualmente, moltissimi matrimoni sono nulli per tale motivo. Tanta gente ha voluto sposarsi "cattolicamente" senza neanche sapere perché. E il peggio è che tanti parroci per decenni hanno detto "ok, venite pure in chiesa a sposarvi". Su questo c'è sicuramente da criticare qualcuno (o anche più di qualcuno). C'è stato un andazzo che ha effettivamente permesso ad una massa "pecorona" di utilizzare le chiese come location scenografiche di nozze pagane... e qui per l'80% la responsabilità va ai pastori, non alle pecore.

Domani il resto delle risposte.
Francesca ha detto…
@Mario
Scrivi:
"Sì, ma è stato un caso! [nascere in famiglia cattolica] "


C'è chi crede al "caso" e c'è chi crede in Dio.

Scrivi: "coincidenza fortunata, incontrare la donna della mia vita (...) l’ultimo dei miei pensieri era legarmi a una donna (...)
Da allora sono passati 35 anni ed è stato un percorso contraddistinto da una sintonia che mai avrei immaginato e che si rafforzata sempre più. "


C'è chi si affida al "caso" e quindi "mai avrebbe immaginato".

E c'è chi si affida a Dio perché sa che tutti i doni vengono da Lui - ed accogliendo il dono, con grande iniziativa personale costruisce giorno per giorno con amore e consapevolezza il proprio matrimonio.

Come un imprenditore che dicesse di affidarsi agli andamenti di mercato che decreteranno il suo successo o insuccesso.
A confronto con un altro imprenditore che invece sa gestire il suo business in qualsiasi vento di mercato.
I cattolici D.O.C. preferiscono essere uomini e donne che attraversano qualsiasi vento.
Nel matrimonio si tratta di amore, sia tra gli sposi che degli sposi al servizio della Chiesa di Cristo.
L'amore non finisce in quanto è costruito giorno per giorno, e quindi - eccetto casi particolarissimi - neanche il matrimonio cristiano può fallire se parte dalla base giusta d'amore e di impegno. (oltre che dalla Grazia del Sacramento - che significa che è Cristo a guidare gli sposi nella loro vita).

Scrivi "Semmai un giorno ne sentissi l’esigenza, mi rivolgerò direttamente a quel Dio, che ognuno di noi sa raffigurarsi nel migliore dei modi"

"Ognuno di noi" chi?

Politeisti, buddisti, induisti, animisti, musulmani, testimoni di geova, mormoni, pagani, new age, panteisti, confuciani...?
Un "dio" che esiste in base alla nostra fantasia personale... si può definire "dio" ?

Scrivi: "tralasciando volentieri la comunità".

Se tralasci la comunità devi iniziare daccapo dagli dèi della preistoria e ragionarci sopra ad uno ad uno. Migliaia di anni di credenze e mitologie da valutare.
In realtà tu stai aderendo, eccome, alla COMUNITÀ ateista relativista. Mentre fingi di fare "l'autonomo".

Scrivi: "vivere in quelle parti di mondo emancipate in cui la libertà dell’individuo è un valore acquisito non negoziabile".

Sembri del tutto ignaro della materia storica...
Il "valore acquisito non negoziabile" NON esiste in base alle "zone di mondo emancipate".
Non è mai esistito.
Spesso le società e le civiltà sono state ribaltate nei loro valori fondanti.

I valori "assoluti non negoziabili" esistono solo in una parte specifica di popolazione umana sparsa su tutto il pianeta da 2000 anni a questa parte: nel popolo cristiano cattolico (e in quello ebraico, ovviamente, sempre).
Solo la concezione giudeo-cristiana dell'unico vero Dio Vivente garantisce all'essere umano il valore assoluto non negoziabile della dignità personale e della libertà.

Hai scritto: "Tento di spiegarmi meglio". [sull'indifferenza che a tuo dire viene provocata dai valori religiosi cattolici]

Non ti sei spiegato manco un po'. Forse trolli apposta...

È la TUA morale del "va tutto bene" che genera l'indifferenza.
I cristiani invece affermano che una Verità c'è. Quello che tu chiami "muro" è la concretezza della Realtà.
La posizione rispetto alla Realtà definisce un'identità.
Io credo A e tu credi in un generico B.
Da lì (più da A che da B) si genera la domanda, la ricerca della verità. Per questo i cristiani sono sale della terra.
Il cristiano è identitario.
Laddove il cristiano perde identità perde la cristianità.
Laddove perde la cristianità subentra il relativismo e l'indifferenza.
Laddove regna l'indifferenza... è facile che subentri un'altra forte identità: ad esempio l'islam (se il cristianesimo non recupera la propria identità).
Francesca ha detto…
Per tutti gli interessati all'argomento.
Il DIRITTO DI SEPARAZIONE secondo il Codice di Diritto Canonico = secondo la legge religiosa cattolica.

Nel link di seguito le nostre regolette. Semplici.

CODICE DI DIRITTO CANONICO
LIBRO IV. PARTE I. TITOLO VII.
CAPITOLO IX.
LA SEPARAZIONE DEI CONIUGI
Articolo 2
Can. 1151 - I coniugi hanno il dovere e il diritto di conservare la convivenza coniugale, eccetto che ne siano scusati da causa legittima.

Can. 1153 - §1.
Se uno dei coniugi compromette gravemente il bene sia spirituale sia corporale dell'altro o della prole, oppure rende altrimenti troppo dura la vita comune, dà all'altro una causa legittima per separarsi, per decreto dell'Ordinario del luogo e anche per decisione propria, se vi è pericolo nell'attesa.


Leggi tutte le spiegazioni direttamente sul Codice:
http://www.vatican.va/archive/cod-iuris-canonici/ita/documents/cic_libroIV_1151-1155_it.html

Faccio notare che noi parliamo di separazione (=divisione dei coniugi e abitazione in luoghi diversi).
La separazione NON è il divorzio in sede civile-legale.
La SEPARAZIONE (condizione separata di fatto) per il Diritto Canonico potrebbe anche permanere a vita.
Nonostante ciò, se il matrimonio era sacramentalmente valido (cioè non dichiarato nullo dalla Sacra Rota) non è permesso instaurare un altro matrimonio con altra persona.
Questo implica, secondo la legge religiosa cattolica, che il coniuge colpevole DEVE continuare a mantenere economicamente la famiglia come se vivesse sotto lo stesso tetto. Uguale-uguale a prima.
Il coniuge-vittima, SE ci sono i presupposti e SE non è in pericolo a causa di un soggetto violento, è invitato (dal diritto religioso) a tentare la riconciliazione, per tornare insieme e ricostituire una famiglia IN OTTIMA ARMONIA.
Ma non è obbligato dalla Chiesa a fare questo passo.
Se non ce la fa, non ce la fa.

È invece obbligato/a, come da impegni presi, a vivere in castità e a rimanere fedele alla promessa fatta davanti a Cristo e alla Chiesa - almeno fino alla morte del coniuge. Come Cristo è fedele con noi.
Il coniuge innocente si dedicherà alla famiglia, ai figli (traumatizzati), al lavoro, ai nonni, ai poveri della zona, a migliorare il mondo, a portare sollievo agli infelici, agli ammalati, eccetera.

Il coniuge cattolico SEMPRE è tenuto al perdono cristiano, ma NON è obbligato a tornare ad abitare insieme al coniuge colpevole.
Anzi è invitato dalla Chiesa a stare molto lontano se si tratta di caso da codice penale.

Altra ipotesi. Se si procedesse a seconde nozze (magari contratte in un periodo in cui si era ignoranti della regola cattolica oppure se in passato si era non-credenti) potrebbe accadere qualcosa come nella seguente storia. La strada che propone la Chiesa è la seguente. Cerca su youtube:
https://youtu.be/Lm8Oh7Wty68

Altra ipotesi. Si contraggono le seconde nozze. Quindi ci sono relazioni anche sessuali con un coniuge illegittimo.
(in termini cristiani si chiama "adulterio").
Quindi non si può accedere alla comunione sacramentale.
Ma non si è esclusi dalla Chiesa.

Vedi in proposito l'autorevole teologo domenicano padre Angelo Bellon per comprendere la situazione dei divorziati risposati secondo la Chiesa.
Cerca e leggi i seguenti link (copiaincolla su google).
Questa è una piccola raccolta per un mio post che avevo in testa.
Anteprima per te e per i lettori interessati:

Francesca ha detto…
Link per lo studio.

Perché la Chiesa ammette alla comunione grandi peccatori ma non un divorziato risposato? Cavoli!!
https://www.amicidomenicani.it/perche-la-chiesa-ammette-alla-comunione-grandi-peccatori-e-non-una-persona-che-ha-sposato-un-divorziato/

Un divorziato risposato vorrebbe tornare con la ex moglie (cioè quella vera sposata in chiesa).
La Chiesa gli dice NO.
Strano, vero?
Perché?

Studia:
https://www.amicidomenicani.it/che-cosa-deve-fare-una-persona-che-ha-avuto-figli-vivendo-in-una-situazione-irregolare-ma-che-adesso-desidera-tornare-a-vivere-col-proprio-coniuge/

In quali forme un divorziato risposato può partecipare alla vita della Chiesa?
https://www.amicidomenicani.it/in-quali-forme-un-divorziato-risposato-puo-partecipare-alla-vita-della-chiesa/

Che cosa fare se si è divorziati-risposati e se non si rompe il nuovo vincolo?
https://www.amicidomenicani.it/che-cosa-possiamo-fare-noi-divorziati-risposati-per-tornare-in-grazia-di-dio-escludendo-pero-di-rompere-il-nuovo-rapporto/

Il fedele cattolico ha diritto ad interrompere la coabitazione con il coniuge adultero/a.
Se non lo fa è per sua "scelta eroica", ma per il Codice di Diritto Canonico ha comunque il diritto di separarsi.
Vedi ad esempio questo caso:

https://www.amicidomenicani.it/le-scrivo-per-porle-una-domanda-su-una-spinosa-situazione-di-una-persona-a-me-vicina/

Una moglie cattolica parla al marito che vuole divorziare:
https://www.amicidomenicani.it/hai-fatto-bene-a-ricordare-a-tuo-marito-che-se-si-mettesse-assieme-ad-un-altra-donna-questa-non-diventerebbe-mai-sua-moglie/

La Chiesa ritiene lecito divorziare (a livello legale-civile) "per i soldi", ma MAI per altri motivi.
Non è strano?
Non è ipocrita?

Studia:
https://www.amicidomenicani.it/mi-stupisce-che-a-volte-sia-lecito-il-divorzio-per-salvare-il-patrimonio-e-invece-non-lo-sia-per-fare-una-nuova-famiglia/

La Chiesa riconosce come buoni e come validi i matrimoni CIVILI dei non-cattolici e degli atei.
Però poi pretende degli standard morali altissimi per i matrimoni religiosi dei cattolici.
Non è strano???

Studia:
https://www.amicidomenicani.it/sono-divorziato-per-un-matrimonio-solo-civile-e-intendo-adesso-celebrare-un-matrimonio-religioso-ma-il-relatore-nel-corso-prematrimoniale-mi-ha-messo-dei-dubbi/

Divorziati single per tutta la vita!!?? Mentre la Chiesa riconosce come buoni&giusti i matrimoni dei non-cattolici ???
Non è meglio farsi musulmani??

Studia:
https://www.amicidomenicani.it/chi-ha-divorziato-o-si-e-separato-deve-rimanere-single-per-tutta-la-vita/

Divorziati non risposati. Come funziona?
Studia:
https://www.amicidomenicani.it/se-i-divorziati-non-risposati-che-vivono-da-soli-e-nella-continenza-piu-assoluta-possano-ricevere-i-sacramenti/


CONCLUSIONE:
ti servono al massimo 2 orette per capire il sistema matrimoniale secondo la legge religiosa cattolica.
Dopo averlo studiato un minimo capirai che - in tema di coppie e di miglioramento del mondo - se venisse applicato dappertutto avremmo il paradiso qui sulla terra.
Anonimo ha detto…
Grazie Francesca e complimenti per l'impegno fin qui profuso soprattutto per l'esposizione così ben dettagliata circa il DIRITTO DI SEPARAZIONE secondo il Codice di Diritto Canonico = secondo la legge religiosa cattolica, che interesserà di sicuro parecchie persone.
Non posso non concordare in modo convinto e far mio senza remore l'auspicio da te ipotizzato per avere finalmente in tema di coppie e soprattutto di miglioramento del mondo quel paradiso in terra da tutti agognato.
Peccato che come per tutti gli auspici sussista anche qui quell’immancabile beffardo “SE”, quel “Se venisse applicato…”.
Nel frattempo ognuno si arrangi come può.

Ciao,
Mario C.
Francesca ha detto…
Senti Mario, conoscendoti da anni e cogliendo il tuo leggerissimo sfottò, ti ricordo che il mio blog non è specialistico.
Qui non faccio discussioni specialistiche di teologia o di diritto canonico.
Questo è un blog divulgativo che spiega le cose cristiane con parole semplici.
Quindi, in termini semplici molto sintetici, ho scritto per tutti i lettori che il Codice è la "legge religiosa cattolica".

Ma, visto che l'hai voluto richiamare, ricordiamo anche DOVE si situa la Legge religiosa nella vita "globale" del cristiano.

Dalla Sacrae Disciplinae Leges:

"Il Codice non ha come scopo in nessun modo di sostituire la fede, la grazia, i carismi e soprattutto la carità dei fedeli nella vita della Chiesa. Al contrario, il suo fine è piuttosto di creare tale ordine nella società ecclesiale che, assegnando il primato all'amore, alla grazia e al carisma, rende più agevole contemporaneamente il loro organico sviluppo nella vita sia della società ecclesiale, sia anche delle singole persone che ad essa appartengono.

Il Codice, dal momento che è il principale documento legislativo della Chiesa, fondato nell'eredità giuridico-legislativa della rivelazione e della tradizione, va riguardato come lo strumento indispensabile per assicurare il debito ordine sia nella vita individuale e sociale, sia nell'attività stessa della Chiesa.
(...)
E in realtà il Codice di diritto canonico è estremamente necessario alla Chiesa. Poiché, infatti, è costituita come una compagine sociale e visibile, essa ha bisogno di norme.
(...)
Dopo tutte queste considerazioni, è da augurarsi che la nuova legislazione canonica risulti un mezzo efficace perché la Chiesa possa progredire, conforme allo spirito del Vaticano II, e si renda ogni giorno sempre più adatta ad assolvere la sua missione di salvezza in questo mondo.
(...)
Mi è caro affidare a tutti con animo fiducioso queste mie considerazioni, nel momento in cui promulgo questo corpo principale di leggi ecclesiastiche per la Chiesa latina."

Giovanni Paolo II

Estratto dalla promulgazione del Nuovo Codice (1983).
http://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/apost_constitutions/documents/hf_jp-ii_apc_25011983_sacrae-disciplinae-leges.html
---------------

Grazie a te che mi hai fornito degli spunti per trattare all-in-one i tipici temi del mainstream anticattolico. Ciao.
Francesca ha detto…
Aggiungo un'altra interessante domanda al teologo domenicano Angelo Bellon.
"Paletti e moralismi della Chiesa che invadono il privato della gente?"
https://www.amicidomenicani.it/un-nostro-visitatore-si-domanda-se-la-legge-morale-della-chiesa-sulla-sessualita-non-vada-ad-invadere-un-ambito-estremamente-privato/

Io aggiungo solo che, al di là di tutto, non capisco bene perché se il Dalai Lama o il santone New Age prescrive la minestra di verdurine e l'ascesi "mistica" totale (fino a data da destinarsi) la gente lo fa come elevazione della spiritualità e della conoscenza... mentre se il bimillenario cristianesimo, cioè praticamente Cristo, insegna alcuni comportamenti (per arrivare all'esaltazione dell'amore umano che non ha pari in altre filosofie/pratiche) sono tutti pronti a dire che c'è una qualche "invasione" dei fatti loro.

Credo che forse non sia ancora ben chiaro che nessuno obbliga nessuno ad essere cristiano, ebreo, musulmano, buddista, induista, eccetera.
Siamo tutti liberi di scegliere ciò che vogliamo fare, eh. E mi sembra pure superfluo ricordarlo...
Anonimo ha detto…
Francesca, sono Antonio da Croce-Via, quello che tu hai conosciuto come Vincent.

Io non sono Mario e non ho nulla a che vedere con lui, è vero che in passato ho sostenuto idee errate come le sue, ma ora non è più così.

Anche su altri blogs se ne sono accorti, https://www.marcotosatti.com/2018/10/13/pezzo-grosso-la-chiesa-che-non-orienta-sui-temi-etici-preoccupa-persino-il-mondo-del-business/#comment-56169 , perciò ti chiederei se è possibile di smetterla di associare me ad ogni persona che incontri sul web che ha idee simili a quelle sbagliate che io avevo in passato.

Tenere le persone inchiodate alle loro colpe passate non è un comportamento cattolico, considera che anche con Berlicche ormai mi sono chiarito. E in questo https://m.facebook.com/luciano.sesta.3/posts/10217294891345805?comment_id=10217299912791338&reply_comment_id=10217339300336002&comment_tracking=%7B%22tn%22%3A%22R%22%7D topic su Facebook ho dibattuto con Luciano Sesta che assurdamente voleva equiparare il celibato agli atti omoerotici, ho controbattuto sia a lui che ad altri solo con la dottrina Cattolica, senza distorcerla in nulla.

Se per te io sono un troll irredimibile amen, però ti chiederei di evitare di continuare ad associare me ad ogni commentatore che ti ricorda le mie idee passate. Anche sul blog della Miriano avevi detto che mi tenevano li perché io secondo te mi fingevo cattolico ortodosso per screditare i medesimi, ma poi invece mi hanno bannato proprio perché non sapevano cosa rispondere ad alcune cose e io smontavo continuamente certe assurde manipolazioni della Bibbia e di San Paolo volte a giustificare certe cose.

Se tu mi consideri una specie di irrecuperabile impermeabile a qualunque conversione tieniti pure questa idea, ma se potessi evitare di tirarmi in ballo, qui e altrove, te ne sarei grato, grazie.

Per chiarezza mi dissocio da tutte le idee di Mario, idee che sicuramente per l’”uomo carnale” sono allettanti ma che sono altrettanto sbagliate.

Antonio da Croce Via
Anonimo ha detto…
@Francesca

Voglio anche farti sapere che sono intervenuto pure su Riscossa Cristiana ad esempio qui https://www.riscossacristiana.it/il-sinodo-e-il-diluvio-dellecclesialmente-corretto-di-aldo-maria-valli/#comment-209215 e qui https://www.riscossacristiana.it/il-pastore-adultero-e-le-pecorelle-adulterate-di-paolo-gulisano/#comment-209524 dove sono intervenuto per correggere quelle che a mio avviso erano alcune storture (pur essendo arrivato, sotto molti aspetti, a vederla come loro su questo Pontificato, e su molti danni che sta facendo) e alcune derive.

Non mi pare di essermi comportato da troll o di aver detto qualcosa contrario alla nostra Fede. Semmai posso essere accusato di avere criticato il Papa in maniera esagerata ultimamente (su Croce-Via), il che è vero, ma è anche perché su certe cose mi si sono aperti gli occhi e quindi forse mi sono lasciato un po’ troppo andare.

Antonio da Croce-Via
Anonimo ha detto…
@Francesca

Permettimi di riprendere una delle tue risposte a Mario

“Nel matrimonio si tratta di amore, sia tra gli sposi che degli sposi al servizio della Chiesa di Cristo.
L'amore non finisce in quanto è costruito giorno per giorno, e quindi - eccetto casi particolarissimi - neanche il matrimonio cristiano può fallire se parte dalla base giusta d'amore e di impegno. (oltre che dalla Grazia del Sacramento - che significa che è Cristo a guidare gli sposi nella loro vita).”

Questo è verissimo, e infatti è la ragione per la quale molti Matrimoni falliscono oggi: cioè sono nulli, non sono mai stati Matrimoni veri e propri, anche se celebrati in Chiesa. Spesso il problema è la mancanza dell’accettazione del Bonum Sacramenti, cioè l’indissolubilità, vale a dire che molti si sposano con in testa l’idea che “se le cose dovessero andare male, mi separo e mi rifaccio una vita”.

Penso anche io che nei Matrimoni validi i “fallimenti” siano relativamente pochi e rari.

Comunque concordo con le risposte che hai dato a Mario, per inciso, perciò spero di aver chiarito che io e lui siamo due persone diverse. Ho avuto un problema simile anche sul sito di Berlicche (questo commento https://berlicche.wordpress.com/2018/09/07/avvertimenti/#comment-88685 ) prima del chiarimento che abbiamo avuto anche in privato, dove anche lui mi aveva associato ad un’altra persona che con me non c’entrava nulla. Ora con Berlicche mi sono chiarito privatamente e posso anche intervenire sul suo blog.

In ogni caso come ti ho detto, mi farebbe piacere se potessi evitare di tenermi legato a ciò che pensavo in passato e agli errori passati. Ti ringrazio.

Antonio da Croce-Via
Anonimo ha detto…
@Francesca

Correzione

“Anche sul blog della Miriano avevi detto che mi tenevano li perché io secondo te mi fingevo cattolico ortodosso per screditare i medesimi, ma poi invece mi hanno bannato proprio perché non sapevano cosa rispondere ad alcune cose e io smontavo continuamente certe assurde manipolazioni della Bibbia e di San Paolo volte a giustificare certe cose.”

Con “lì” intendevo sul blog di Mauro Leonardi, non sul blog della Miriano. Scusami, volevo dire che sul blog della Miriano tu avevi parlato dei miei posts sul blog di Mauro Leonardi e che lui mi teneva lì perché ecc ecc.

In ogni caso complimenti sinceri per il blog, mi piace.

Antonio da Croce-Via
Francesca ha detto…
Ecchilo.

"Io non sono Mario e non ho nulla a che vedere con lui"

Resterebbe da spiegare come hai fatto tu "Antonio" a sapere, (tra centinaia di siti cattolici, migliaia di post e milioni di commenti), che io in questi giorni qui stavo dicendo a "Mario" che mi sembrava "Vincent".

"Tenere le persone inchiodate alle loro colpe passate non è un comportamento cattolico"

Fare attenzione ai lupi travestiti da agnelli però è MOLTO cattolico.

Ma poi... come farei io ad "inchiodarti" se nessuno sa chi sei davvero? Hai usato così tanti nomi e nick...
Il tuo nome vero non lo sappiamo.

"Se per te io sono un troll irredimibile"

Nel senso che adesso sei sempre un troll MA redento?

"Anche sul blog della Miriano avevi detto..."

Veramente in questo momento io manco mi ricordo che cosa posso aver detto (di te?) sul blog di Costanza/Leonardi...
Ah... forse quando un'altra lettrice mi chiese un'opinione sulle censure dei blog apparentemente "liberisti"... Può essere che io l'abbia detto, sì, può essere.
Da Leonardi ho partecipato poco tempo, principalmente discutendo col prof. Luciano Sesta di teologia/filosofia.

"ma poi invece mi hanno bannato"

Non mi pare una grande novità...

"ma se potessi evitare di tirarmi in ballo, qui e altrove, te ne sarei grato, grazie"

Altrove, dove??
Stai tranquillo, non ho il tempo di seguirti "altrove", ma è normale che tu desti qualche sospetto in giro.

"In ogni caso come ti ho detto, mi farebbe piacere se potessi evitare di tenermi legato a ciò che pensavo in passato e agli errori passati."

Tranquillo non ti lego a niente.
Però spiegami com'è successo che "Mario" ti ha detto che io qui avevo detto che mi pareva "Vincent".
Ché poi, scusami, se su un qualsiasi blog nel mare magnum dei blogs una tizia dice a "Mario" che sembra "Vincent"... Perché arriva "Antonio" a farmi la predica?

Chi è che - leggendo questi commenti - poteva sapere che l'ex Vincent (e tanti altri) oggi è diventato Antonio (e tanti altri) se tu non venivi qua a dirlo? ...
... ...
Per favore, ditemi che state facendo un esperimento psico-sociologico in qualche università.
(e che alla fine date un premio a chi ha scoperto più azioni trollesche in rete... oppure... oppure un premio a chi le ha gestite meglio... Uhm. Mi sa che io nei tempi passati son cascata troppe volte in troppi "flame". Dove sto in classifica?).
Lol.

Vabbè, vado a ripassare il Catechismo.
(visto che mi accusi di non essere abbastanza cattolica).

Ciao.

"In ogni caso complimenti sinceri per il blog, mi piace"

Speriamo che non ti piaccia troppo :D
Anonimo ha detto…
“Resterebbe da spiegare come hai fatto tu "Antonio" a sapere, (tra centinaia di siti cattolici, migliaia di post e milioni di commenti), che io in questi giorni qui stavo dicendo a "Mario" che mi sembrava "Vincent".”

Per il semplice motivo che ti conosco, sapevo che hai questo blog, e ogni tanto lo seguo. Non tutti i giorni, ed è il motivo per cui sono intervenuto solo oggi e non gli altri giorni quando è saltata fuori questa storia.

“Fare attenzione ai lupi travestiti da agnelli però è MOLTO cattolico.”

Vero. Ma io non sono un lupo, anche se in passato (questo è vero) ho trollato. Ero un cattolico che sperava che la Chiesa si adeguasse ai suoi desideri. Poi ho compreso che questa cosa non era giusta e anche che molte cose che stanno accadendo nella Chiesa non lo sono. E che molte anime sono in pericolo (tra parentesi, se ho cambiato idea su molte cose è proprio grazie ai tanti cattolici fedeli al Magistero che in passato mi hanno contrastato, tra cui anche tu).


“Ma poi... come farei io ad "inchiodarti" se nessuno sa chi sei davvero? Hai usato così tanti nomi e nick...
Il tuo nome vero non lo sappiamo.”

Ma sono riconoscibilissimo. Almeno così credevo, però ho notato che chiunque abbia idee simili a quelle che avevo in passato viene scambiato per me, allora ho voluto dissociarmi.

“Nel senso che adesso sei sempre un troll MA redento?”

Nel senso che cerco di non essere un troll e cerco di seguire la Chiesa e non di piegarla a me.

“Però spiegami com'è successo che "Mario" ti ha detto che io qui avevo detto che mi pareva "Vincent".
Ché poi, scusami, se su un qualsiasi blog nel mare magnum dei blogs una tizia dice a "Mario" che sembra "Vincent"... Perché arriva "Antonio" a farmi la predica?”

No un momento, io questo Mario manco so chi sia, semplicemente come ti ho detto seguo il tuo blog ogni tanto, e oggi leggendo i commenti ho visto questa cosa, ho visto che Mario è stato accusato di essere me, e allora ho voluto chiarire dissociandomi dalle sue idee sbagliate.


“Ché poi, scusami, se su un qualsiasi blog nel mare magnum dei blogs una tizia dice a "Mario" che sembra "Vincent"... Perché arriva "Antonio" a farmi la predica?”

Ho voluto usare il nick che uso su Croce-Via, per il resto te l’ho detto, il blog lo seguo, se lo seguissi tutti i giorni sarei intervenuto prima su questa faccenda.



P.s

“Speriamo che non ti piaccia troppo”

No davvero, per piacermi mi piace, ad esempio in questo articolo hai usato molti argomenti che anche io ho usato tipo 3 settimane fa con Luciano Sesta nel topic che ti ho linkato, quello su Facebook. È stato solo quando ho letto i commenti che mi sono un po’ dispiaciuto per questo equivoco, ma tant’è, purtroppo ognuno raccoglie ciò che ha seminato. Ho dovuto fare un intervento simile anche sul blog di Berlicche recentemente proprio per una questione simile (un utente scambiato per me), ma poi ci siamo chiariti in privato come ho detto e gli ho spiegato che sono cambiato rispetto a prima, il che non significa che non abbia ancora dei difetti ma almeno cerco di appoggiare e difendere il Magistero invece che attaccarlo come facevo prima.

Antonio da Croce-Via
Anonimo ha detto…
Riguardo a questo

“Vabbè, vado a ripassare il Catechismo.
(visto che mi accusi di non essere abbastanza cattolica).”

No, per essere cattolica lo sei certamente, e da ciò che scrivi si vede che hai un’ottima vita spirituale. Quello che ho scritto è che tenere legata una persona che oggi si è pentita di alcune posizioni passate e cose che ha fatto ai suoi errori passati, quello era un atteggiamento non molto cattolico, ma questo non significa che tu non lo sia, può capitare di sbagliare. Fino a quando non saremo (speriamo) nella Gerusalemme Celeste purtroppo di atteggiamenti “non cattolici” bene o male ne avremo tutto qualcuno, più piccolo o più grande.

Antonio da Croce-Via
Francesca ha detto…
Ok.

"Quello che ho scritto è che tenere legata una persona che oggi si è pentita di alcune posizioni passate e cose che ha fatto ai suoi errori passati, quello era un atteggiamento non molto cattolico".

Ok, allora colgo l'occasione per spiegare il cattolicesimo.

Nel tuo caso:
1) come avevo già scritto, non c'è nessuno che può tenerti inchiodato al tuo passato. Perché il tuo vero nome non lo sappiamo.

2) il cattolicesimo non prevede che il perdono (dopo anni di trollaggini) significhi di colpo fare finta di niente.
Se vuoi, per me il perdono era istantaneo ad ogni tua stupidaggine in vari siti. A volte la tua trollata poteva essere anche divertente nelle tue contorsioni filosofiche.
Ma considera che "pentimenti" come questo purtroppo ne hai avuti centinaia negli anni passati e in tutti i siti, pagine fb e in ogni dove. Quindi oggi è MOLTO cattolico (cioè profondamente cristiano) stare attenti a quello che fai - anche per il tuo bene. Non solo per il nostro.

3) per spiegare meglio punto n.2, ti ricordo che non siamo Protestanti. Dunque non usiamo la logica "battesimo-libera-tutti". Applicando all'altro sacramento cristiano analogo, quindi non abbiamo neanche la logica "confessione-libera-tutti".
Come certamente sai, qualsiasi pentimento - religioso o laico che sia - richiede al cattolico verace il cambiamento PRATICO. Altrimenti nella cultura cattolica non è considerato vero pentimento.

A) Puoi ricadere nei vecchi errori? Sì, forse, la debolezza è umana.
[e quindi gli altri umani intorno a te si difendono].

B) Puoi restare uguale a prima?
No, secondo la dottrina cattolica non puoi.
[quindi per i blogger cattolici è perfettamente lecito voler controllare quello che fai].
Francesca ha detto…
"ma almeno cerco di appoggiare e difendere il Magistero invece che attaccarlo come facevo prima".

Da quello che posso capire... adesso invece attacchi il Papa.

Difendere il Magistero significa difendere come minimo anche il Papa, eh.

Bene. E adesso, dimostra che non sei un troll e non piantare una discussione sul papato. Ci sono tanti altri blog in rete dove lo fanno di mestiere.

Riassunto cattolico veloce:
non puoi essere cattolico se non riconosci e non rispetti il Papa regnante.
Criticare, con cognizione di causa e con rispetto, ogni tanto si può - e se proprio la situazione è grave.
(in tal caso si potrebbe talvolta addirittura saltare tutti i salamelecchi del rispetto canonico).

Ma OGGI attaccare in modo sistematico ogni sillaba di Papa Francesco è attaccare il papato. Ed è decadere dallo "status" di cattolici. Punto.
È il buon senso che te lo dice: Papa Francesco è come Papa Benedetto e come tutti i buoni papi precedenti.
Tutto il resto delle polemiche attuali per me sono giri di parole, spesso dettate dall'odio (e sostanzialmente roba politica, per quelli che dividono i papi in "destri" e "sinistri").

Shalom.
Pax et bonum.
Anonimo ha detto…
Scusami Francesca, ma ci sei o ci fai?

Con fare ingenuo chiedi, dando l'impressione di cadere dal pero, al tizio che si firma Antonio da Croce-via:
«Resterebbe da spiegare come hai fatto tu "Antonio" a sapere, (tra centinaia di siti cattolici, migliaia di post e milioni di commenti), che io in questi giorni qui stavo dicendo a "Mario" che mi sembrava "Vincent"».

Per caso hai dimenticato di avermi rivolto qualche giorno fa proprio qui sul blog questa noterella in grassetto?
[P.s. Noterella a margine per "Mario". Mi sembri tanto l'omnitroll aka "Vincent". LOL. Comunque qualche spunto su cui riflettere l'hai scritto. Perciò ti ho risposto, anche a beneficio dei lettori (tanto tu sotto altro Nick affermi di essere ora un cattolico pienamente osservante del Catechismo...). Chiedo venia se per caso non sei l'omnitroll.. però, sai, il "nonno felice" ex sessantottino era un suo vecchio cavallo di battaglia per sostenere certe ideologie].

E' evidente che Antonio, poiché pare ti conosca bene e considera piacevole il blog, lo segua e si sia soffermato sulla discussione, accorgendosi della noterella a me rivolta. Cosa non difficile da realizzare, perché gli argomenti e gli interventi, almeno quelli pubblici, sono pochi e piuttosto rarefatti.

Consentimi una riflessione per questa "sparata" del bell’Antonio che mi coinvolge:
«Per chiarezza mi dissocio da tutte le idee di Mario, idee che sicuramente per l’”uomo carnale” sono allettanti ma che sono altrettanto sbagliate».

Saranno sbagliate per chi è cattolico, autentico o di facciata poco importa, io non mi considero tale in nessuno dei due casi e oltretutto non ho mai asserito di esserlo o di voler apparire tale.

Sarebbe però ora di smetterla di dare sempre l'impressione di scoprire l'acqua calda, quando discutendo su un qualsiasi blog cattolico, ci si accorge, approfondendo gli argomenti, che i Cattolici Doc, quelli ligi al Magistero e soprattutto alla morale sessuale ivi contenuta sono in realtà un numero irrilevante, senza dimenticare, altra piaga, che tra loro abbondano i pecoroni, gli amanti dell’apparenza.
Quando a tutti è noto e lo sanno bene in primis i sacerdoti, che la stragrande maggioranza dei ragazzini dopo l'iter catechetico si volatilizza e per rivederne qualcuno in parrocchia passerà almeno un ventennio, quando ovunque tra i giovani le convivenze prematrimoniali sono la norma, quando il numero delle separazioni e dei divorzi aumenta in modo esponenziale, per non parlare dei metodi contraccettivi, degli aborti e così via, sarebbe veramente il caso che qualcuno si chiedesse in modo serio dove sia finito, in quale anfratto si sia nascosto il popolo cattolico.

Mario C.




Anonimo ha detto…
@Francesca

“Ma considera che "pentimenti" come questo purtroppo ne hai avuti centinaia negli anni passati e in tutti i siti, pagine fb e in ogni dove. Quindi oggi è MOLTO cattolico (cioè profondamente cristiano) stare attenti a quello che fai - anche per il tuo bene. Non solo per il nostro.”

In passato non avevo mai accettato la dottrina cattolica in tutto, al massimo avevo chiesto scusa per alcune esagerazioni ma ero sempre rimasto delle mie idee.

“Bene. E adesso, dimostra che non sei un troll e non piantare una discussione sul papato. Ci sono tanti altri blog in rete dove lo fanno di mestiere.

Riassunto cattolico veloce:
non puoi essere cattolico se non riconosci e non rispetti il Papa regnante.”

Non pianto nessuna discussione, ti dico solo che riconosco il Papa regnante anche se

“È il buon senso che te lo dice: Papa Francesco è come Papa Benedetto e come tutti i buoni papi precedenti.”

Non riesco proprio a ritenerlo come “i buoni Papi precedenti”. La storia stessa dimostra che non sempre abbiamo avuto buoni Papi, e per me un albero si riconosce dai frutti.

Concordo sul fatto che

“non puoi essere cattolico se non riconosci e non rispetti il Papa regnante.
Criticare, “

E infatti come ho detto lo riconosco anche se non mi piace, e concordo anche che criticarne ogni sillaba è sbagliato, ma purtroppo anche senza soffermarsi su ogni sillaba, di roba da criticare ce n’è fin troppa, e temo che dopo il Sinodo ce ne sarà anche di più.

Perciò ok, non attacco nessuna discussione, dico solo che non credo che per essere cattolico io debba considerare Papa Francesco alla stregua di San Giovanni Paolo II ad esempio, come se tra i due Papi non ci fosse un abisso (lo stesso vale tra Benedetto XVI e Papa Francesco), e non credo che ritenere l’attuale Papa un cattivo Papa mi faccia decadere dallo status di cattolico. Tutto lì.

Antonio da Croce-Via

Francesca ha detto…
@nick Mario
@nick Antonio

Uhm...

"ma ci sei o ci fai?"

Ci sono. E adesso penso che se non si trattasse di due nick della stessa persona allora siete un team.
I vostri/tuoi due messaggi sono arrivati a pochi minuti di distanza l'uno dall'altro.
Mi sembra un altro indizio.

"Antonio, poiché pare ti conosca bene e considera piacevole il blog, lo segua"

Che fai? Lo giustifichi e spieghi la dinamica del perché "Antonio" scrive qui?

Che ci conoscevamo già in rete non ci piove.
Ma siccome non faccio pubblicità del mio blog e neanche mi preoccupo di roba tecnica per farmi indicizzare su google... rimane un po' sospetto che piombate in due negli stessi giorni sullo stesso topic.

"perché gli argomenti e gli interventi, almeno quelli pubblici, sono pochi e piuttosto rarefatti".

Esatto. Il mio mini-blog è conosciuto principalmente in modo diretto (faccia a faccia) da amici e conoscenti reali coi quali discuto per altre vie, ed è anche letto da pochi altri piccoli blogger caserecci (come me) che "voi" (o tu) non frequentate.
Dai report di google (quelli gratuiti di blogger) risulta poi un pubblico di lettori online che usa chiavi di ricerca e consulta temi di conoscenza di base del cristianesimo: che è ciò che io scrivo nei miei post.
Anche nel vostro/tuo caso, se avete notato, ho colto dei commenti l'occasione per ampliare l'argomento della morale cattolica basica.
La discussione polemica non interessa più di tanto, né a me né ai lettori. Oggi, chi vuole essere cristiano lo è, e chi non vuole esserlo non lo è. Non c'è bisogno di litigare.
E non è la discussione teologica o sociologica che convince qualcuno a "farsi cattolico" o a "farsi ateo".
Si tratta di una ricerca personale molto più profonda, molto più realistica che si svolge nel reale, appunto.

"Cattolici Doc, quelli ligi al Magistero "

Un non-cattolico o un cattolico "sulla carta", come affermi di essere tu, non userebbe mai la parola Magistero (perché non sa neanche che cosa sia).

"sarebbe veramente il caso che qualcuno si chiedesse in modo serio dove sia finito, in quale anfratto si sia nascosto il popolo cattolico".

Mah. Sembri un tradi che fa finta di essere un non cristiano.

Riguardo i numeri: i cristiani non si sono mai basati sui numeri. Adottiamo lo stesso criterio ebraico di base.
I cattolici sono e rimangono culturalmente giudeo-cristiani (cioè come i cristiani originari).

Gli ultimi numeri vedi qui:
http://www.lastampa.it/2018/10/19/vaticaninsider/meno-preti-e-suore-pi-catechisti-e-laici-lo-stato-di-salute-della-chiesa-nel-mondo-L0mB5DjDH32DS0hJVsnS4O/pagina.html

Rimane il fatto che ogni anno continuiamo a crescere nel mondo. Momento più, momento meno. È sempre stato così da 2000 anni.
Lo stesso per le vocazioni. Il sistema "parrocchiale" in sè non è un elemento storico originario essenziale del cattolicesimo. In futuro potremmo anche organizzarci diversamente.
La capacità di interpretazione e di costruzione sul reale è sempre stata la qualità degli ebrei e dei cristiani.

Francesca ha detto…
@ Nick Antonio

"non credo che per essere cattolico io debba considerare Papa Francesco alla stregua di San Giovanni Paolo II ad esempio, come se tra i due Papi non ci fosse un abisso (lo stesso vale tra Benedetto XVI e Papa Francesco)"

L'abisso NON c'è.
Se non nella testa di chi si limita ai taglia-copia-incolla dei giornali e della tivù.
Ti ricordo che GPII durante il pontificato era aspramente criticato per ragioni plurime da moltissimi "cattolici" e anche dai non cattolici.

"non credo che ritenere l’attuale Papa un cattivo Papa mi faccia decadere dallo status di cattolico".

Dipende. Io non ti seguo nelle tue discussioni in rete e quindi non posso giudicare in quale modo e quanto lo definisci "cattivo Papa".
In ogni caso il giudizio globale di "cattivo Papa" non ti predispone moltissimo alla cattolicità.

Anonimo ha detto…
@Francesca

Per piacere: io non ho nulla a che vedere con Mario, sono stanco di questa storia. Tanto è vero che mi sono dissociato da tutto ciò che ha scritto. Non è colpa mia se abbiamo scritto quasi contemporaneamente, e se fossimo stati un “team”, specie sapendo di quello che avevi già scritto, avremmo scritto più distanziati.

Riguardo al resto, l’abisso c’è eccome. Non c’è bisogno di fare nessun copia incolla dai giornali, basta osservare i fatti nudi e crudi. E i frutti. Papa Francesco però è e rimane il Papa.

Antonio da Croce-Via
Anonimo ha detto…
@Mario

“Consentimi una riflessione per questa "sparata" del bell’Antonio che mi coinvolge:
«Per chiarezza mi dissocio da tutte le idee di Mario, idee che sicuramente per l’”uomo carnale” sono allettanti ma che sono altrettanto sbagliate».

Saranno sbagliate per chi è cattolico, autentico o di facciata poco importa, io non mi considero tale in nessuno dei due casi e oltretutto non ho mai asserito di esserlo o di voler apparire tale.”

Ho scritto quelle parole solo perché in passato avevo alcune idee molto simili e sono stanco che ogni persona che, in un modo o nell’altro, scrive cose simili a quelle che scrivevo io, venga associata a me.

Riguardo alle ultime righe, il problema più che i peccati (la Chiesa non è mai stata la “comunità dei perfetti”) è il fatto che oggi molti non vogliono più riconoscerli come tali, anche in seno alla Chiesa.

Antonio da Croce-Via
Anonimo ha detto…
@Francesca

Mi ero perso questa

“In ogni caso il giudizio globale di "cattivo Papa" non ti predispone moltissimo alla cattolicità.”

E perché? La storia è piena di cattivi Papi, semmai non cattolico è il culto della personalità verso un Papa, come se non potesse essere altro che un buon Papa e tutti i segni e soprattutto i frutti contrari non contassero nulla. Non credo che Dante fosse poco cattolico, visto che ha messo dei Papi all’inferno. Così come non credo che valutare i frutti prodotti da un albero e soprattutto constatare che un Papa non sta confermando i fratelli nella Fede (mandato di Cristo) sia non cattolico.

Io la penso come Cinzia sul blog di Berlicche, permettimi di citarla

“Non attacco le persone, ma i loro comportamenti.

Sono due cose molto diverse.

Il messaggio inviato da questo Papa è divisivo, nebuloso, contraddittorio, talvolta secondo me sconfina nell’eresia.

Lo dico chiaramente e senza paura.

Non è un problema di linguaggio, ma di rispetto per qualunque persona. Io non rispetto nè approvo quasi niente di ciò che questo papa dice, ma rispetto la sua carica e la sua persona.

Io trovo, per esempio, Maria Cristina, le sue parole ingiuste, non penso però che lei lo sia (anche perché come potrei affermarlo? Nemmeno la conosco).” https://berlicche.wordpress.com/2018/10/18/questioni-scolastiche-iv-offendere-il-papa-e-eresia/#comment-89064

Io la penso allo stesso modo: mai mi permetterei di definire eretico questo Papa o “non Papa”. Ma valutare i fatti (ad esempio quelli evidenziati anche da Berlicche in una passata discussione con te, come la continua promozione di mele marce e il non contrasto di prassi eretiche nate da documenti di Francesco si ortodossi di fatto ma anche leggibili in maniera ambigua, cosa di cui i tanti lupi nell’episcopato hanno approfittato e stanno approfittando) è cattolico eccome.

Se il Papa fosse il successore di Cristo allora si che saremmo tenuti a considerare “necessariamente buoni” sia lui stesso che i suoi atti, e dove non ci sembrassero tali dovremmo chiederci dove siamo NOI a sbagliare.

Ma il Papa di Cristo è “solo” il Vicario, ed è infallibile solo a precise condizioni che già conosci. Poi c’è addirittura chi vorrebbe estendere ai Papi pure l’impeccabilità dal momento dell’elezione in poi (come in questo https://catholicism.io/2018/09/07/proposed-that-the-pope-is-preserved-from-mortal-sin-by-the-grace-of-god/ assurdo articolo dove sono anche intervenuto nei commenti per contestare tale assurdità) ma quelle derive nascono da questa idea che un Papa debba necessariamente essere in un certo modo.

Antonio da Croce-Via

P.s: riguardo alla storia che è strano che siamo intervenuti entrambi ecc, ti ripeto che il tuo blog lo seguo da tempo e sono intervenuto perché tu hai insinuato che Mario sarebbe me, e tra l’altro non sono intervenuto subito perché quel giorno non ho visto il blog.
Francesca ha detto…
"sono stanco che ogni persona che, in un modo o nell’altro, scrive cose simili a quelle che scrivevo io, venga associata a me."

Non è quello che scrivi o che scrivevi. Non è neanche il come lo scrivi.
E non sono le "idee" perché le stesse idee anticattoliche le trovi ovunque in rete (non credo che ci sia un unico non cattolico nel web). Le stesse idee sono scritte da migliaia di utenti.

Quello che fa sorgere i sospetti (da te testimoniati) in tanta gente è la stessa strategia di fondo usata da alcuni (tanti) nick presenti nei siti cattolici. Ci sono troppi tratti che fanno pensare allo stesso carattere. Oppure potrebbe essere un team che studia a tavolino delle strategie simili, e quindi sembra lo stesso carattere.

FINE.
Ora direi che ho permesso abbastanza OT sotto questo articolino.

Prossima regola se mai commenterete ancora: scrivere il vostro nome/nick sulla casella/opzione che vedete lo indica.
Seconda regola valida per voi "due": scrivete al massimo un post breve InTopic e niente multi-post.
Quella che scrive CHILOMETRICO qua sono io ed eventualmente solo le persone che conosco direttamente con nome e cognome + la Marilù perché so che è persona autentica + restano benvenute a commentare le persone, anche anonime, che veramente danno un apporto nuovo anche se contrario alle mie idee.

La sterilizzazione dei topic con le solite noiose polemiche non interessa a nessuno.

Grazie.

Antonio da Croce-Via ha detto…
Francesca, guarda che l’off topic lo hai incoraggiato tu accusandomi di venire qui a trollare con altri nick. Per il resto rispondo a questo

“Non è quello che scrivi o che scrivevi. Non è neanche il come lo scrivi.
E non sono le "idee" perché le stesse idee anticattoliche le trovi ovunque in rete (non credo che ci sia un unico non cattolico nel web). Le stesse idee sono scritte da migliaia di utenti.

Quello che fa sorgere i sospetti (da te testimoniati) in tanta gente è la stessa strategia di fondo usata da alcuni (tanti) nick presenti nei siti cattolici. Ci sono troppi tratti che fanno pensare allo stesso carattere. Oppure potrebbe essere un team che studia a tavolino delle strategie simili, e quindi sembra lo stesso carattere.”

La differenza è che io mi sono dissociato da quelle idee non cattoliche sostenute purtroppo anche da me in passato. E ripeto che mi sono chiarito anche con Berlicche su questo. A che scopo un team con uno che dice cose con cui l’altro non concorda? Dai, stiamo esagerando. Gli altri hanno capito che io sono cambiato, se tu ormai mi hai “marchiato” non so che farci, però mi farebbe piacere che queste insinuazioni sul mio conto (che hai fatto anche sul blog di Costanza) finissero. È proprio un piacere che ti chiedo, visto che naturalmente non sei obbligata ad agire diversamente.

Ciao e grazie.
Antonio da Croce-Via ha detto…
@Francesca

Scusa per il doppio post (magari se vuoi pubblicalo dopo che avrai, se vuoi, pubblicato l’altro, così evitiamo il problema) ma il tuo “sospetto” riguardo a come io farei a sapere de, tuo blog fa abbastanza ridere. Io ti ho seguito anche sul Blog di Costanza, e nei tuoi interventi a nome Francesca, cliccando sul tuo nick, compare questo blog https://costanzamiriano.com/2018/08/05/perche-courage-non-va-a-dublino/#comment-138454 . È così che ho iniziato, se proprio lo vuoi sapere, a seguirlo. Altrimenti con ogni probabilità non sarei nemmeno venuto a conoscenza della sua esistenza.

Anzi, per evitare il doppio post ti chiedo se potessi pubblicare almeno questo commento,per piacere, dove spiego il perché sono venuto a conoscenza del tuo blog (non mi ricordavo neanche più come lo avevo conosciuto, sinceramente, è solo da poco che mi è venuto in mente; invece che dare adito a sospetti contro di me. Perché se è vero che non sono conosciuto col mio vero nome, è altrettanto vero che non vorrei dover essere costretto a non scrivere più su nessun blog cattolico perché sono stato del tutto compromesso e nonostante sia cambiato tutti continuano a ritenermi un troll o un lupo vestito da agnello. Perciò reitero la richiesta che ti ho fatto nell’altro post: se potessi evitare di fare queste insinuazioni su di me (addirittura sul blog di Berlicche avevi pure pensato che Beatrice fosse me, segno che ormai qualunque cosa ti ricordi il mio modo di scrivere o di fare o di argomentare purtroppo devi pensare che sia io sotto mentite spoglie) mi faresti un personale piacere.

Non interverrò più sul tuo blog visto che non sono gradito qui, magari interverrò quando e se, in futuro, avrai cambiato idea su di me. Io comunque il blog lo seguo perché mi piace e mi da spunti interessanti per la mia Fede. Se volessi parlare in privato contattami pure qui ‪wm5941828@gmail.com‬

Ciao.
Francesca ha detto…
Mail in privato, lasciamo perdere, eh.

Le tue accuse al Papa. Principalmente ti riferisci ad AL, penso. In ogni caso, prendiamola come esempio classico delle attuali maldicenze su Papa Francesco .

Regola d'oro: i documenti papali si devono leggere in modo oggettivo, altrimenti possiamo accusare di eresia qualsiasi Papa.

Tu "condividi" l'utente Cinzia?
Ok, fai come ti pare.
Io invece condivido pienamente la LETTURA OGGETTIVA di Amoris Laetitia fatta dall'affidabile teologo domenicano che conosciamo tutti: il nostro Padre Angelo, grande faro dell'ortodossia cattolica nel web italiano.
Condivido TUTTE le osservazioni che fa sulle famose interminabili polemiche.
La seguente domanda è fatta proprio da un sacerdote (poco esperto) al sacerdote teologo:
https://www.amicidomenicani.it/a-proposito-di-amoris-laetitia-le-domando-se-possa-esistere-un-caso-nel-quale-dio-consideri-un-unione-adulterina-come-la-donazione-che-egli-sta-richiedendo/

"In  conclusione, come dice la logica, “latius hos quam praemissae conclusio non vult” (la conclusione non può andare più in là di quanto dicono le premesse). 
E le premesse che il Papa ha scritto nel numero 303 sono chiare.
Non si può far dirgli quello che non ha detto o quello che non può dire perché sarebbe in contrasto con il Vangelo!"
"Tengo infine a precisare che questa non è l’interpretazione in meliorem partem che può essere applicata ad altre affermazioni di Amoris laetitia, ma quella che risulta oggettivamente dal testo".

(Padre Bellon OP).
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Se non ti fosse chiara la Storia della Chiesa: da Pietro (compreso) ad oggi non è esistito NESSUN Papa che abbia fatto completamente perfette tutte le sue azioni.

L'infallibilità è limitata ad alcuni precisi ambiti, già lo sai.
In tali ambiti non ha mai sbagliato nessuno. Neanche Francesco.

Per tutto il resto, perfino i papi santi hanno sicuramente sbagliato qualcosa durante il loro pontificato, a meno che TU non sostenga che - ad esempio nel caso di Giovanni Paolo, di Benedetto o altri - si tratti di DÈI
(in tal caso uno dei due ce l'hai ancora qua a Roma e potresti darti al politeismo).

I papi "danteschi" a quanto pare avevano fatto errori gravi di vario tipo (o erano addirittura corrotti - simoniaci in partenza) e il poeta ha voluto metterli all'inferno.
E pensa che nonostante ciò la Chiesa ha condotto la sua missione "scansando" anche quei papi.

In ogni caso non c'entrano un tubo con Francesco, come non c'entra il tuo paragone con Dante per giustificare che tu ora puoi dire qualsiasi cosa su Francesco.
Se ti sembra che non sia stato "perfetto" o poco chiaro in qualcosa: impegnati tu stesso a spiegare alle persone interessate il Magistero, dove risultasse difficile da capire.
Francesca ha detto…
"Francesca, guarda che l’off topic lo hai incoraggiato tu accusandomi di venire qui a trollare con altri nick".

Mi stai prendendo in giro, eh?
E non solo.
Adesso stai cominciando con le accuse gravi verso di me, come se io passassi il tempo in rete a parlare dei tuoi nick ANONIMI da troll - quando in realtà ho avuto solo brevi e rare conversazioni con qualche utente cattolico.
(e ti faccio presente che stai accusando per iscritto un nome e cognome preciso - in quanto io non mi presento anonima. Quindi: attenzione perché a questo punto hai già detto abbastanza falsità su di me, presentandomi come una che passa il tempo a sparlare di brave persone).
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"Perché se è vero che non sono conosciuto col mio vero nome, è altrettanto vero che non vorrei dover essere costretto a non scrivere più su nessun blog cattolico perché sono stato del tutto compromesso e nonostante sia cambiato tutti continuano a ritenermi un troll o un lupo vestito da agnello. Perciò reitero la richiesta che ti ho fatto nell’altro post: se potessi evitare di fare queste insinuazioni su di me"

Di nuovo?? E ci sarà un motivo se tutti i blog cattolici la pensano uguale su di te!!

Di nuovo: io ho solo scritto che "Mario" mi sembrava "Vincent".
Non ho scritto che Mario mi sembrava "Antonio".
Sei tu che hai voluto dire che il vecchio e ormai sconosciuto Vincent adesso è Antonio (e altri nick che omettiamo,ok?).
Considerando che neanche "Antonio" è veramente "Antonio".
E siccome non sappiamo chi sei, e dato che un'identità virtuale NON ESISTE come persona: queste affermazioni non possono avere alcun effetto "denigrante" su di te.
Oppure mi vuoi vietare di scrivere in internet che Poldo1954 mi sembra Tizio2244 ??
O che Luisa15 mi sembra Jenny18 ??

Se altrove, mesi fa, io ho scritto (RARAMENTE) in qualche rara conversazione - come MOLTI altri blogger e utenti hanno scritto (SPESSO) su di te e su molti nick sospetti... Perché continui a lamentarti qui con me?
Evidententemente perché stai continuando a trollare.

La cosa gravissima nei tuoi confronti sarebbe stata fatta se io sapessi come ti chiami veramente e avessi detto che Tizio, Caio e Sempronio corrispondono a Nome+Cognome.

Attenzione perché stavolta la tua trollata e il tuo tentativo di screditarmi sta diventando grave.
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Riassumendo:
Tu, nascosto dietro un nick e in base al tuo "diritto di critica" praticamente accusi Papa Francesco (persona pubblica e visibile) di eresia e/o di essere un cattivo papa.

Mentre io non potrei scrivere un'opinione su un nick ANONIMO, dicendo che mi sembra nick Tizio o nick Caio (anonimi) e avvertendo i miei lettori che ho dubbi ("dubia") perché fino all'altro ieri quei nick si sono comportati malissimo in rete - come oramai TUTTI i siti cattolici ti hanno detto.

Ora. Hai chiarito abbastanza qui che tu "nick Antonio" non sei nick Mario o nick Tizio o nick Caio?
Te l'ho lasciato scrivere in ogni salsa.
Hai scritto qui che Papa Francesco per te è un cattivo Papa?
Neanche su questo ti ho impedito la parola.
Che altro vuoi?

Dovrei fare la promessa (alla tua identità virtuale anonima) che se domani (o già oggi) tu torni a trollare, oppure se un nick mi sembra Tizio, non posso dirlo e non posso mettere in guardia chi sta leggendo?

Vediamola in altri termini: hai più diritto tu di girare con molti nick anonimi per i siti cattolici oppure ho più diritto io di avvertire i miei lettori che NON sappiamo quanti nick hai, che non sappiamo chi sei, e che i tuoi discorsi potrebbero essere fuorvianti ?

Se ti comporti bene le cose vanno a posto da sole.
Se invece continui a sparare commenti cercando di raggirarmi con presunti sensi di colpa "cattolici": scordatelo.
Se vai avanti così: significa che stai continuando il trollaggio per cercare di screditare me come voce cattolica.
Smettila.

Antonio da Croce-Via ha detto…
Ultima cosa riguardo ai nick: ho anche il nick “Marco” che però non uso su nessun blog italiano, adesso, ma solo su quello di Ron Conte, un blog americano. Quindi i nick che uso sono Antonio (qui ho aggiunto “da Croce-Via” per essere più chiaro), Re Vermiglio e Marco. Ma nella blogosfera italiana uso solo i primi due (nel dibattito avuto con Luciano Sesta su Facebook sull’omosessualità che ti ho linkato avevo usato lo pseudonimo “Jules Winnfield”, che non c’entra con la blogosfera).

Francesca ha detto…
Ah, già, giusto, hai ragione: mi listi solo la blogosfera (italiana/attuale) ché se tu dovessi considerare tutti i social e anche la rete anglofona... eh beh, capisco, povero, solo stilare l'elenco ti prenderebbe mezza giornata.