😊 Le migliori barzellette dei gesuiti 😄

Risate cattoliche.
Dal sito Aleteia che a sua volta riporta da www.gesuiti.it
https://it.aleteia.org/2018/01/11/migliori-barzellette-cattoliche-gesuiti/

Un giovanotto va dal parroco Gesuita della sua parrocchia a chiedergli in prestito l’automobile.
Il Gesuita gli dice: “Non te la darò se non ti tagli prima i capelli!”.
Il ragazzo fa: “Padre, ma anche Gesù aveva i capelli lunghi…”
E il Gesuita: “Infatti andava in giro a piedi…”


Suor Raffaella Cavalera, delle Suore francescane Missionarie di Assisi
Foto sito vocazionefrancescana.org

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Dio creò i Gesuiti. Allora al primo di loro disse: “Che cosa vuoi per vivere?”
Il Gesuita disse: “Vorrei una residenza decorosa, anche se non ricca, dove ricevere i fedeli”
E Dio lo accontenta. “E poi, dice, che cosa vuoi in questa residenza?”
"Vorrei anche delle salette per la direzione spirituale, un salone per gli esercizi spirituali e una cappella per celebrare le messe".
E Dio gli dà quello che chiede. “E poi per guadagnarti da vivere?”
“Vorrei una casa editrice, per stampare Bibbie e libri di teologia”. E Dio lo accontenta.
Così il Gesuita inizia le sue attività. Un giorno Dio passa a trovarlo. Il Gesuita tutto contento gli dà uno dei libri che ha appena stampato. “Molto bello, gli dice Dio, lo terrò volentieri. Che altro vuoi?”
E il Gesuita: “Dieci euro per il libro, grazie…”



Un barbiere taglia i capelli gratuitamente ai religiosi.
Un giorno entra nella sua bottega un Domenicano, dopo il taglio, il barbiere dice che non vuole denaro, allora il giorno dopo il frate gli fa trovare sulla porta 12 rosari in madreperla.
In seguito anche un Francescano va a farsi i capelli da lui e anche qui il barbiere non vuole compensi, allora il giorno dopo il Francescano gli fa trovare 12 crocifissi di S. Damiano.
Un giorno entra un Gesuita, anche a lui il barbiere spiega che non vuole denaro per il suo servizio. Il giorno dopo il barbiere alla porta trova 12 gesuiti…

Alessandro Giacomo Brustenghi, frate francescano, tenore
Foto © Famiglia Cristiana


Samuel è disperato: suo figlio Aronne ha deciso di diventare cristiano. Non sapendo con chi sfogarsi va a lamentarsi con il Signore in sinagoga.
“Adonai, gli dice, che peccato ho fatto? Mio figlio ha deciso di diventare cristiano, lui un figlio di Israele, della tribù di Davide… Ho organizzato un bel bar mitzvah per lui, e poi l’ho mandato in Israele, per conoscere le nostre tradizioni, imparare la nostra lingua, amare il nostro popolo. Poi ha conosciuto un Gesuita ed è diventato Cristiano… Che disastro!” Il Signore ha compassione di Samuel e gli risponde:
“Coraggio Samuel, a me è accaduto lo stesso con mio figlio quando lo mandai in Palestina…”



Un Gesuita assai dotto e intelligente, ma di aspetto poco attraente, un giorno sentì bussare alla porta, aprì e si vide davanti un’avvenente signorina.
“Padre", disse lei, "abbandoni il sacerdozio e sposiamoci. Con la sua intelligenza e la mia bellezza faremo dei figli perfetti!”
“Beh signorina", disse il padre senza scomporsi, "e se venissero con la mia faccia e la sua intelligenza?”



Si racconta che quando Dio creò il mondo, affinché gli ordini religiosi prosperassero decise di concedere loro due virtù ciascuno.
E così fece: I Legionari di Cristo li fece ordinati e rispettosi delle leggi. I Domenicani perseveranti e studiosi. Quelli dell’Opus Dei lavoratori e pazienti. I Benedettini colti e raffinati.
Francescani allegri e accoglienti. Quando arrivò ai Gesuiti si rivolse all’Angelo che prendeva nota e gli disse: “I Gesuiti saranno intelligenti, onesti e di sinistra!”
Quando terminò con la creazione, l’Angelo gli disse: “Signore, hai dato a tutti gli ordini due virtù, ma ai Gesuiti tre, questo farà sì che prevarranno su tutti gli altri”.
“È vero! Ma le virtù divine non si possono più togliere: che i Gesuiti abbiano tre virtù! Però ogni persona non potrà averne più di due insieme”.
Fu così che:
– Il Gesuita che è di sinistra ed onesto, non può essere intelligente. –
– Il Gesuita che è intelligente e di sinistra, non può essere onesto. –
– Il Gesuita che è intelligente ed onesto, non può essere di sinistra.



Un giorno un tale andò dal suo padre spirituale gesuita e gli disse che avrebbe voluto una rivelazione davvero speciale e importante per la sua vita interiore.
Il gesuita gli disse: “Domani pomeriggio vada in giardino, alzi le braccia e guardi verso il cielo e poi mi dica che cosa accade”.
Il tale fece proprio come gli aveva consigliato il padre. Andò in giardino, alzò le braccia e si mise a guardare il cielo. Ma poco dopo iniziò a piovere…
Il giorno dopo il tale torna dal gesuita, che gli chiede “Allora com’è andata, ha avuto la sua rivelazione?”
Il tale rispose “Padre, ho fatto come ha detto lei, ma poco dopo è iniziato a piovere, le gocce mi scendevano sulla fronte e giù nel collo, e io ero lì con le braccia alzate, mi sentivo veramente stupido…”
E il padre “Bene! Per essere la prima volta ha avuto una rivelazione assai importante…”



Quali sono i punti comuni tra domenicani e gesuiti?
Ambedue furono fondati da spagnoli (S. Domenico Guzman e S. Ignazio di Loyola), ambedue avversarono gli eretici (rispettivamente, i domenicani lottarono contro gli Albigesi e i gesuiti contro i Luterani )
Quali sono i punti che differenziano i domenicani e i gesuiti?
Avete mai incontrato un Albigese in giro?



Un gesuita ed un domenicano, provenienti da Curie diverse si incontrarono nello stesso convento per il periodico ritiro spirituale. I due, entrambi accaniti fumatori, non si conoscevano.
Il primo giorno, passeggiando col breviario in mano nel chiostro del convento, il domenicano vide che il gesuita spipacchiava beatamente le sue sigarette durante la lettura.
Passeggiando e pregando sui lati opposti del chiostro, i due non si incontravano mai… Il domenicano, cui era stato proibito dal Priore di fumare, si poneva l’interrogativo come mai il gesuita fumasse così tranquillo. Il secondo giorno, nervoso e con le guance rosse per mancanza di nicotina, il domenicano accelerò il passo fin quasi a raggiungere il gesuita e inspirando voglioso le nuvolette di fumo emesse dall’altro decise di fermarlo e di parlargli:
“Ma a te il Priore ha dato il permesso di fumare?”.
E il gesuita: “Certo!”.
Il domenicano: “E allora perché a me no?”.
Il gesuita: “Ma tu che gli hai chiesto?”.
Il domenicano: “Bèh, gli ho chiesto se, durante la preghiera potessi fumare… e me lo ha negato!!!”.
E il gesuita: “E’ qui che hai sbagliato, fratello, infatti io gli ho chiesto se mentre fumavo potessi anche pregare…”



Un prete diocesano, un domenicano, un francescano e un gesuita si trovano a un ritiro in cui devono parlare del loro più grande peccato segreto.
Inizia il parroco: “Io, devo ammettere, ho una fidanzata, la vedo di tanto in tanto, stiamo un po’ insieme e dopo riesco a fare il parroco con più gioia”
Poi il domenicano: “Io spesso ho dubbi di fede, non credo ai dogmi fondamentali del cristianesimo, al primato del papa di Roma”.
Indi il francescano: “Io non riesco a vivere la povertà, mi piace il denaro e lo spendo spesso senza criterio”
Infine il gesuita: “Mi dispiace per voi, il mio più grande peccato è non sapere conservare i segreti degli altri…”



Un papà sta pensando in quale seminario mandare il figlio per fare il prete. Chiede consiglio a un gesuita. Il padre gli dice:
“Se manda suo figlio in un seminario diocesano, dovrà studiare per 6 anni. Se lo manda dai francescani, per 7 anni, se lo manda dai domenicani, per 8 anni, se lo manda dai gesuiti per 12 anni”
E il papà. “Va bene, lo mando dai gesuiti, sa non è molto veloce a capire le cose…”

Philip Mulryne, ex calciatore del Manchester United, 
oggi frate domenicano
Foto UCCR

A una signora regalano un pappagallino, il quale però è molto maleducato, dice parolacce, insulti, volgarità. In particolare continua a ripetere alla signora:
“Crepa brutta strega, Crepa brutta strega!”.
La signora cerca in ogni modo di educarlo, ma senza risultato. Allora si rivolge al suo confessore gesuita.
Il padre le dice “Signora, ho io la soluzione al suo problema. Io ho in cella un pappagallino assai devoto, che recita le lodi, i vespri e occasionalmente fa anche intenzioni di preghiera. Glielo presto in modo che lo metta vicino al suo e chissà che non abbia una benefica influenza…”
Detto e fatto.
Passano alcuni giorni e la signora torna a confessarsi.
“Allora come vanno i nostri pennuti?”, dice il padre.
La signora “Un disastro, padre…”
“Come, che succede?”
“Nulla, è che il mio pappagallino continua imperterrito a dire “Crepa brutta strega”.
“Come, e il mio che dice?”
“Risponde ‘Ascoltaci o Signore…!'”





Un francescano, un benedettino e un domenicano discutono animatamente per definire a quale ordine appartiene Dio.
Alla fine decidono di scriverGli una lettera per chiederGlielo.
Dio risponde così:
“Diletti figli, smettete di rompervi il capo con tali questioni inutili e prive di fondamento. Siate felici. Firmato Padre Eterno S. J.”

[nota per i lettori: S.J. = Societas Jesu, la Compagnia di Gesù = i Gesuiti]



Suor Veronica Donatello, francescana,
Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana
©foto SIR / Marco Calvarese


Un saluto al nostro Papa Francesco, il primo pontefice gesuita della storia


Foto LAPRESSE


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Una battuta che ho visto in rete, tema politico. È una frase-commento alla foto della ballerina di 83 anni (bravissima e agilissima) che si è esibita pochi giorni fa a San Remo


"Se la vede la Fornero vi manda in pensione a 102 anni. Oscuratelaaaa!!!"

LOL
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Adesso un'informazione sulla Quaresima che inizia domani:



Domani Mercoledì delle Ceneri, giorno silenzioso, di meditazione, con cibi molto leggeri, non costosi economicamente, e astinenza dalle carni animali. È uno dei due giorni "obbligatori" di digiuno e astinenza durante l'anno cattolico. 
Esclusi bambini e ragazzi fino ai 18 anni, persone over 60, ammalati, e chi deve fare lavori che non consentono di nutrirsi di poche calorie per 24 ore. I ragazzi sopra i 14 anni (quindi dai 14 ai 18) sono tenuti solo all'astinenza dalle carni e dai cibi ricercati / costosi / sofisticati.
Se per buone ragioni i fedeli che sarebbero tenuti al digiuno+astinenza non lo possono fare oppure quel giorno non se la sentono proprio, è consentito (anche in base agli usi locali e indicazioni dei vescovi o parroci) sostituirlo con opere di carità. Ad esempio: una piccola offerta ai poveri, un aiuto concreto a qualcuno nel bisogno, una visita ad un ammalato, eccetera - azioni/opere che sono in ogni caso sempre associate al digiuno/astinenza alimentari. (quindi chi non può fare l' "esercizio alimentare" fa almeno un'opera concreta di altro tipo).

Prossimamente magari spiego meglio in cosa consiste la pratica cristiana del digiuno e astinenza, visto che è un concetto un po' diverso (anzi abbastanza diverso) da quello di altre fedi / religioni / filosofie.
Nota: si può bere acqua a volontà, comprese tisane e infusi ricchi di sali minerali.
Nota: se si devono prendere farmaci che richiedono lo stomaco pieno, è obbligatorio mangiare, non digiunare e non ridurre troppo le porzioni di cibo.

Shalom
Pax et bonum 

P.s., un Post Scriptum grande come una casa: sì, quest'anno coincidenza vuole che il Mercoledì delle Ceneri cada il 14 febbraio, giorno di San Valentino - cioè la festa popolare-tradizionale "degli innamorati" che in diversi luoghi del mondo è deputata a pranzi, cene ricche, con regali di dolci e cioccolatini
(si tratta di festa popolare non-cattolica nel senso che San Valentino è sì sul calendario cattolico, ce l'abbiamo messo noi appunto, ma in origine non prevedeva festival alimentari - eccetto in alcune zone geografiche nelle quali è tipica la benedizione dei panini in chiesa: in tal caso un po' di pane è inseribile tranquillamente nell'alimentazione "povera" della giornata).

Domanda: Che cosa fare? Quale festa "prevale"?
Risposta semplicissima. 
La Chiesa indica come precetto il rispetto delle norme alimentari del Mercoledì delle Ceneri e del Venerdì Santo, e/o comunque la preghiera, la meditazione e la sobrietà anche per chi non fa astensioni alimentari.
Quindi, chi è cattolico osservante praticante rimanda il festeggiamento di San Valentino-mangereccio ad altro giorno, tipicamente il sabato successivo. (oppure lo "abbina" ai festeggiamenti del martedì grasso, 13 febbraio)

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Per chi volesse iniziare ad approfondire le relazioni storiche tra Carnevale e Quaresima, ecco un buon articolino introduttivo di Aleteia:

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Per accompagnare questo mio post di barzellette, estraggo una frase dal bellissimo messaggio per la Quaresima 2018 del Vescovo di Ivrea Edoardo Cerrato, il quale richiama, tra gli altri, uno degli atteggiamenti verso la vita del cristiano verace:

"...quell’umiltà che, tra le sue 
espressioni, ha, di non poca importanza, il sano umorismo…"


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